ATENE
546, Ciro,
re di Persia, batte Creso re di Lidia e
conquista Sardi;
546-528, seconda tirannide di Pisistrato
ad Atene. Gli succedono i figli Ippia e
Ipparco (528-511);
540 ca, Policrate
tiranno di Samo;
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549-540 a.C.
IMPERO
PERSIANO |
559-530 a.C. |
dalla fusione di Medi e Persiani nasce un nuovo e dinamico stato
il cui re Ciro II [il
Grande] (559-530 a.C.) pone le basi di un impero che si estende
a tutta l'Asia occidentale, nel moderno Medio Oriente, e più
ancora, al territorio compreso fra l'Indo e il Mare Egeo e confini
dell'Egitto. |
SIRIA e PALESTINA [provincia occidentale] |
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La lingua ufficiale è l'aramaico. |
EGITTO |
Dinastie |
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1075-332 a.C.: Epoca tarda |
XXVI
(664-525) |
saitica:
- Psammetico I
Liberazione dal dominio assiro.
Fondazione di Naucrati.
- Nekao,
Psammetico II
Nekao è sconfitto a Karkemish
(605 a.C.) da Nabucodonosor.
- Aprie, Amasi
- Psammetico III
Cambise conquista l'Egitto (525 a.C.) |
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CINA
Periodo dei "Chou
orientali"
o delle "primavere e degli autunni"
(771-481 a.C.)
?
?-? a.C., imperatore della Cina;
? a.C., Lo yang (valle del Lo).
Periodo degli Egemoni.
Il potere dei Chou, che sta ormai
scomparendo, viene esercitato solamente da tre stati:
- il Ts'i;
- il Ts'in (di derivazione
aristocratica o feudale);
- il regno di Ch'u
(di derivazione militare).
che s'impongono agli altri.
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ROMA
. Servio Tullio
(569- 525 a.C.)
[2° re etrusco]
Circa le dodici leggendarie città etrusche della Lega padana
una risposta precisa manca tuttora…
Si suppongono:
- Parma,
- Piacenza,
- Modena,
- Mantova,
- Melpo…
In pratica, fuori del bolognese e di Spina, non si può parlare
di centri etruschi se non ipoteticamente.
Oltre i cenni delle fonti storiche restano solo poche testimonianze
acheologiche ed epigrafiche etrusche o qualche indizio toponomastico.
Ad es.:
- Cesena (Caesena, probabilmente con l'etrusco Keisna,
attestato a Bologna come nome gentilizio),
- Rimini (Ariminum, forse da una forma etrusca Arimna),
- Ravenna,
- Adria,
- Mantova (Mantua, in etrusco Manthva
[?]),
- Modena (Mutina),
- Parma,
- Piacenza (Placentia, il centro poi ribattezzato dai romani.
Spina, sul litorale di Ravenna, invece la conoscono
anche gli storici: ne parlano Strabone
in Geographikà…, Plinio
[il Vecchio] in Naturalis Historia,
e poi Fabio Biondo agli inizi dell'Umanesimo…
ma sarà scoperta nel XX secolo…
1922, ordinata dal governo la bonifica delle valli di Comacchio, subito
dopo l'inizio dei lavori giunge notizia del ritrovamento in Valle Trebbia,
esattamente a 6 km a ovest di Comacchio, di una gigantesca necropoli.
Sotto la cura di Enrico Arias, direttore
del Museo archeologico di Ferrara, si rinvengono nelle tombe delle intere
serie di splendidi vasi…
Un suo collaboratore, il giovane archeologo Nereo
Alfieri, prosegue le ricerche e riconosce subito che le tombe
sono diverse da quelle della Toscana. Difatti non ci s'imbatte in camere
tombali di pietra, né i sarcogaghi né in urne. In luogo
di stele funerarie si ritrovano nella sabbia delle dune solo blocchi
lisci di roccia. Chiaramente i seppellitori mancavano di cave di pietra.
Gli oggetti dei corredi funebri, rinvenuti in 1.213 (milleduecentotredici)
tombe sono prodotti artistici locali – bronzi e monili d'oro etruschi
– e vasi attici d'importazione datati dal VI al IV secolo a.C. che vanno
presto a riempire il Museo archeologico di Ferrara.
La grande meta Spina sembra ormai prossima. L'ipotesi
viene confermata quando i lavori di bonifica, interrotti nel 1935, sono
ripresi dopo una pausa di 18 anni.
In una zona della Valle Pega, fino allora allagata, viene scoperta una
seconda e non meno vasta necropoli. Altre 1.810 (milleottocentodieci)
tombe restituiscono i loro ricchi corredi.
Giunti a questo punto, dopo più di duemilacinquecento anni di
distanza, l'aerofotografia, la veduta area dell'estremità nord-orientale
delle Valli di Comacchio, mostra la pianta di una città che non
può essere che l'antica Spina.
[Werner Keller, La civiltà etrusca,
Garzanti 1971]
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