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Il Viandante

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Papa
Gregorio XIII

(1572-85)

Francescani

«segue da 1572»
1577, la Florida accoglie una nuova missione francescana;
«segue 1581»

Gesuiti

«segue da 1576»
generale: Everardo Mercuriano o Mercurián (1573-81);
1577, Venezia, primavera, cessa la peste: dall'autunno del 1575 il morbo ha ucciso tre padri e un fratello, su una comunità di 27 (15 sacerdoti, 12 fratelli coadiutori);
[vedi Domicilia]
«segue 1578»

Opera delle "Cittelle"

«segue da 1560»
1577, Venezia, a questa istituzione si aggiunge la Casa del Soccorso che ha lo stesso scopo della Casa di S. Marta a Roma istituita da I. de Loyola: accoglie le prostitute sposate e nubili che vogliono ritirarsi dal miserabile mestiere senza impegnarsi a prendere i voti per sempre nel monastero delle Convertite
[non è certo ci sia lo zampino della famosa letterata e cortigiana Veronica Franco che in questo periodo si sta interessando ai mezzi con cui togliere dalla prostituzione donne e ragazze.]
«segue 1582»

ANNO 1577



1577
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1577
-

 



 
1577
Sacro Romano Impero
Rodolfo II
Albero genealogico

(Vienna 1552 - Praga 1612)
primogenito di Massimiliano II e di Maria d'Absburgo figlia di Carlo V;
1572-1608, re d'Ungheria;
1575-1611, re dei romani e di Boemia;
1576-1608, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1576-1612, imperatore del Sacro Romano Impero;



1577
-



1577
ducato di Sassonia
Augusto I
Albero genealogico

(Freiberg, Chemnitz 1526 - Dresda 1586)
figlio secondogenito di Enrico [il Pio] e di Caterina di Meclemburgo;
1548, sposa Anna, figlia di Cristiano III di Danimarca;
1553-86, principe elettore di Sassonia;



1577
ducato di Prussia
Alberto II
Albero genealogico

(† 1618)
figlio di Alberto I e di ?;
1568-1618, duca di Prussia;
caduto in demenza, i suoi stati sono governati dal parente, l’elettore di Brandeburgo


1577
ducato di Württemberg




1577
ducato di Baviera
Albrecht V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Munich 1528 - Munich 1579)
figlio di Guglielmo IV [il Costante] e di Marie Jakobäa di Baden-Sponheim ;
1546, sposa l'arcid.ssa Anna d’Austria;
1550-79, duca di Baviera;

1577
Palatinato
Ludovico VI
Albero genealogico
(† 1583)
figlio di Federico III [il Pio] e di Maria di Brandeburgo-Ansbach;
1576-83, elettore del Palatinato-Simmern;
[abbraccia la confessione d’Ausburg e unisce al suo dominio l’Abbazia di Franckendal e la prevosteria di Seltz]








1577
Mainz [Magonza]









1577
REGNO di POLONIA
[nel 1569 è avvenuta l'unione di Lublino (unificazione della Polonia e della Lituania)]
István I Bathory
Albero genealogico

(† 1586)
figlio di Janos - Somlyó (si appoggia agli Absburgo);
?-1576, voivoda di Transilvania;
1575-86, re di Polonia; (Stefano I Báthory)



Cancelliere
J. Zamoyski
(1576 - ?)
1577
dalla dieta di Varsavia è stata sancita la convivenza pacifica fra le varie confessioni cristiane in territorio polacco.

- Galizia e Rutenia: ortodosse;
- Danzica, Torun e Elblag: luterane;
- Piccola Polonia e Lituania: calviniste;
oltre a gruppi di anabattisti e correnti antitrinitarie.

 




1577
IMPERO OTTOMANO
Murad III
Albero genealogico
(1546-1595)
figlio di Selim II e di Afife Nur-Banu (la veneziana Rachel o Cecilia Baffo);
1574-95, sultano;


Gran Visir
Sokollu Mehmet Pascià
(1566 - ?)
1577
-











1577
REGNO di FRANCIA
Enrico III
Albero genealogico
(1551 - 1589)
figlio di Enrico II e di Caterina de' Medici;
[ultimo dei Valois-Orléans]
1574-89, re di Francia;




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
Pomponne de Bellièvre 
(1574 - 1588)
Cancelliere-Guardasigilli
card. René de Birague
vescovo di Soissons
(1573 17 mar - set 1578)
Segretari di stato agli Affari Esteri
Claude Pinard
signore di Comblisy e di Cramailles
(1570 13 set - 1588)
[ha lasciato un Trattato della caccia reale.]
Simon Fizes
barone di Sauves
(1567 22 ott - 1579)
Nicolas de Neufville
signore di Villeroy
(1567 28 ott - 1588) 
 

1577
isolato dopo il rifiuto degli stati generali di Blois di giungere alla guerra aperta, tenta di sciogliere con l'editto di Poitiers, tutte le concentrazioni armate calviniste e cattoliche; mentre Enrico di Borbone, re di Navarra, capo riconosciuto dei calvinisti francesi, conquista alla parte ugonotta importanti centri del paese, le esitazioni, le debolezze e le effeminatezze di Enrico, circondato dai suoi favoriti e mignons, in uno spettacolo di gaudente corruzione, offrono alla feroce polemica calvinista e soprattutto cattolica il quadro emblematico dello sfacelo dell'organismo statale;

Settembre
pace di Bergerac;


 
1577
REGNO di NAVARRA
Enrico di Navarra
Albero genealogico

(Pau 1553 - Parigi 1610)
figlio di Antonio di Borbone re di Navarra e di Giovanna d'Albret regina di Navarra, fu da quest'ultima educato alla fede calvinista;
1572-1610, re di Navarra;
nel 1577, fuggito dalla corte dove era tenuto in condizioni di semiprigionia, torna alla sua fede e alla vita delle armi;



1589-1610, re di Francia (Enrico IV);

1577
-



1577
ducato di Lorena e di Bar
Carlo III (o II) [il Grande]
Albero genealogico

(1542 - 1608)
figlio di François I e di Christine di Danimarca;
1545-1608, duca di Lorena e di Bar;
sotto la tutela della madre e dello zio;
1548-50, il breve scontro con l'Inghilterra si conclude con l'acquisto di Boulogne da parte della Francia;
nel 1557 è entrato nella maggiore età;

1577
-


1577
Olanda, Zelanda e Utrecht
Guglielmo I [il Taciturno]
Albero genealogico

(Dillenburg, Nassau 1533 - Delft 1584)
figlio di Guglielmo VIII di Nassau-Dillenburg;
1559-84, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
nominato statolder (governatore) da Filippo II;
nel 1564 ha allontanato il cardinale Granvelle cui era affidata l'organizzazione ecclesiastica dei Paesi Bassi;




governatore
[inviato da Filippo II]
don Giovanni d'Austria
(1576 - 1578)

1577
rivolta dei gueux: cattolici e calvinisti stanno assieme nell'unione di Gand che dà alla rivolta un significato nazionale e autonomistico oltre che religioso;






1577
REGNO d'INGHILTERRA e d'IRLANDA
Elisabetta I
Albero genealogico
(Greenwich 1533 - Richmond, Surrey 1603)
figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena;
1558-1603, regina d'Inghilterra;
dal 1559 è in vigore l' Uniformity Act;



1577
1577-80, Francis Drake rinnova l'impresa compiuta da Magellano circumnavigando il globo (e saccheggiando al suo passaggio le coste occidentali dell'America spagnola);


IRLANDA
-
-
-
-

1577
dal 1560 è in vigore l' Uniformity Act;

a

1577
REGNO di SCOZIA
Maria [Stuarda]
Albero genealogico

(Linlithgow, Edimburgo 1542 - Fotheringhay, Northamptonshire 1587)
figlia di Giacomo V e di Maria di Guisa;
1542-67, regina di Scozia;
sotto la reggenza della madre;
dal 1548 vive in Francia dove viene educata;
nel 1558 ha sposato il delfino Francesco (ora Francesco II);
nel 1560, dicembre, è morto il marito;
dal 1561 si trova in Scozia;
nel 1566 ha sposato il giovane lord Henry Stuart Darnley, cattolico e imparentato con le famiglie reali d'Inghilterra e di Scozia;
dal 1568 è mantenuta sotto vari pretesti in una prigionia appena mascherata in Inghilterra da Elisabetta I;
nel 1571 viene rinchiusa in una lugubre prigione nel castello di Sheffield;
dal 1572 (dopo la notte di san Bartolomeo) è diminuito ancora il numero dei suoi sostenitori;



Giacomo VI
Albero genealogico

(Edimburgo 1566 - Londra 1625)
figlio di lord Henry Stuart Darnley e di Maria [Stuarda];
1567-1625, re di Scozia;
incoronato a un anno, dopo la deposizione della madre;
Reggente (1570-80): J. D. Morton;
Precettore: G. Buchanan;




1603-25, re d'Inghilterra (Giacomo I);



1577
-


a

1577
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Federico II
Albero genealogico
(Haderslev 1534 - Antvorskov 1588)
figlio di Cristiano III e di Dorotea di Sassonia-Lauenburg;
1559-88, re di Danimarca e di Norvegia;
1563-70, "guerra dei sette anni": la pace di Stettino sancisce lo status quo;




1577
tra i più floridi anni nella storia della Danimarca;.
NORVEGIA
1577
-
ISLANDA
1577
-

1577
REGNO di SVEZIA
Giovanni III Vasa
Albero genealogico
(Stegeborg 1537 - Stoccolma 1592)
figlio di Gustavo I e di Margherita Lauenhaupt;
1556-92, duca di Finlandia;
dal 1563 è tenuto in prigione dal fratello Erik XIV, re di Svezia;
1563-70, "guerra dei sette anni";
1568-92, re di Svezia;



1577
1572-83, guerra contro la Russia;






1577
REGNO di PORTOGALLO
Sebastiano
Albero genealogico

(Lisbona 1554 - Alcázarquivir, odierna Ksar el-Kebir, Marocco 1578)
figlio postumo dell'erede al trono Giovanni di Braganza;
1557-78, re di Portogallo;
[1557-68, sotto la reggenza del prozio cardinale Enrico.]




1577
-
a

1577
REGNO di SPAGNA
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico
(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
dal 1543 è reggente della Castiglia e dell'Aragona, dal 1545 è vedovo e dal 1548 si trova presso il padre a Bruxelles;
nel 1550 ha fatto ritorno in Spagna;
nel 1551 ha ricevuto il giuramento del regno di Navarra;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
dopo l'incoronazione ricevuta dal padre, ha lasciato la Spagna per sposare la regina d'Inghilterra Maria Tudor;
1556-98, re di Spagna;
nel 1559 è morta la seconda moglie Maria Tudor;
1559-60, agisce contro il protestantesimo in Spagna e contro ogni supposto eretico assicurato dall'ortodossia tridentina;
nel 1561 Madrid è stata elevata al rango di residenza reale;
nel 1567 ha attuato l'assimilazione religiosa forzata dei mori dell'Andalusia e di Granada;
nel 1568 la morte della terza moglie Elisabetta di Valois ha allentato i rapporti con la corte francese; si è pure aggiunta la tragedia domestica che lo ha costretto ad imprigionare il figlio primogenito don Carlos (Carlo d'Austria);
nel 1570 sposa (quarto matrimonio) la nipote Anna d'Austria che gli darà cinque figli [tra cui l'erede al trono Filippo III];
1568-71, conduce contro i mori insorti dell'Andalusia e di Granada una vera e propria guerra;
1571, battaglia navale di Lepanto;
1573-74, Tunisi viene prima riconquistata ma poi perduta;






1580-98, re di Portogallo;

 
1577
-







1577
ducato di SAVOIA
Emanuele Filiberto [Testa di Ferro]
(Chambéry 1528 - Torino 1580)
figlio di Carlo III [il Buono] e di Beatrice di Portogallo;
1536-80, principe di Piemonte;
1538-80, conte d'Asti;
1553-80, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1553-80, duca di Savoia;
1553-80, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
nel 1553 è stato nominato luogotenente generale e comandante supremo dell'esercito spagnolo in Fiandra;
1556, governatore dei Paesi Bassi;
nel 1560 la pace di Cateau-Cambrésis gli ha restituito i suoi stati (ad eccezione di alcune fortezze, rimaste ancora in mano francese e spagnola, e del territorio ginevrino a cui è riconosciuta l'indipendenza); la pacificazione è stata sancita dal suo matrimonio con Margherita d'Angoulême, duchessa di Berry, figlia di Francesco I, re di Francia. 
nel 1560 ha trasferito la capitale da Chambéry a Torino;
nel 1562 ha recuperato Torino;
il 7 febbraio 1563 è entrato ufficialmente a Torino;

 
1577
-



1577
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Prospero Centurione Fattinanti
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1575 17 ott - 17 ott 1577, doge di Genova;


Giovanni Battista Gentile Pignolo
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1577 19 ott - 19 ott 1579, doge di Genova;


1577
-


1577
ducato di Milano

dal 1535 il ducato,
come previsto dal congresso di Bologna,
è stato devoluto all'impero [in pratica agli Absburgo].



Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
1556-98, re di Spagna;



1580-98, re di Portogallo;



– vedi Spagna –

 

1577
-



1577
ducato di Mantova e di Monferrato
Guglielmo I
Albero genealogico
(1538 - 1587)
figlio di Federico II e di Margherita Paleologo, e fratello di Francesco III;
1550-87, duca di Mantova e marchese del Monferrato;
[dal 1561 è sposato con Eleonora von Habsburg.]
1574-87, 1° duca del Monferrato;



1577
-
a

1577
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Alvise I Mocenigo
Albero genealogico

(Venezia 26 ott 1507 - Venezia 4 giu 1577)
figlio di Tommaso e di Lucrezia Marcello;
1570-77, doge di Venezia; [85°]
una terribile epidemia di peste, la Morte Nera, si è abbattuta sulla città;
1577
Marzo
la peste viene scongiurata;
[Lo stesso mese viene nominato storiografo pubblico Alvise Contarini che, morto due anni dopo, lascerà incompiuta una Delineatio Historiarum degli avvenimenti tra il 1513 a il 1570.
Le linee da lui tracciate saranno riprese a breve distanza da Agostino Valier, vescovo di Verona e dal 1583 cardinale, nella sua storia di Venezia dalle origini al 1581, che rimarrà manoscritta fino al Settecento.]
[Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983]

Giugno
4
, dopo essere rimasto per lunghi mesi chiuso nel Palazzo Ducale, muore il doge.

Sebastiano Venier
Albero genealogico

(Venezia 1496 ca - Venezia 3 mar 1578)
figlio di Mosè e di Elena Donà;
sposa Cecilia Contarini che gli dà una figlia, Elena, e due figli.
1571, eroe di Lepanto;
1577
Giugno
11
, viene eletto doge.
1577-78, doge di Venezia; [86°]
papa Gregorio XIII gli fa pervenire la Rosa d'oro;

Luglio
21
, un terzo della popolazione è scomparso;

Agosto
25,
viene tenuta la processione di S. Rocco per celebrare la liberazione dalla peste;


Dicembre
20
, grosso incendio a palazzo ducale; la sala del Maggior Consiglio è devastata; gli enormi quadri e gli affreschi sono perduti per sempre: Guariento, Bellini, Tiziano, Tintoretto, Veronese; le sale delle riunioni del Collegio dei Dodici e del Collegio dei Venti Savi e della Quarantia, tutto in fumo.


- nunzio pontificio:
. Giovanni Battista Castagna (1573 15 giu - giu 1577)
. Annibale di Capua (1577 1° lug - set 1578)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1577
-
Una parte (legge) del Consiglio dei Dieci, preso atto che alcuni scellerati portano delle donne a vivere con sé con un matrimonio clandestino e, dopo averle godute per qualche tempo, le abbandonano ottenendo lo scioglimento dell'unione in virtù dei decreti del concilio di Trento, affida agli Esecutori contro la bestemmia il compito di punire questi malfattori con il carcere, la galera e sanzioni pecuniarie. Gli Esecutori si dovranno recare ogni mese in patriarcato per aver notizia dei casi avvenuti.
[Dietro la legge c'è una situazione quanto mai complessa.
Prima del concilio di Trento il matrimonio clandestino, il semplice scambio di consensi tra le due parti (per verba de praesenti) senza la presenza del sacerdote e dei testimoni era considerato da molti teologi valido sacramento, che i nubendi si conferiscono scambievolmente.
Dietro richiesta dei governi francese e spagnolo, i padri del concilio di Trento hanno deciso di regolare il matrimonio e si sono trovati divisi:
- la maggioranza propensa a chiedere la nullità dei matrimoni clandestini,
- una minoranza consistente che ne sosteneva la validità.
Nel novembre del 1563, dopo lunga discussione, il concilio ha accettato la prima posizione e, pur riconoscendo la validità in sé di un'unione clandestina, ha stabilito le forme necessarie per la legittimità del matrimonio di fronte alle autorità ecclesiastiche e statali:
- pubblicazioni,
- scambio dei consensi in presenza di due testimoni e di un sacerdote,
- trascrizione nei registri parrocchiali.
I matrimoni clandestini avvenuti precedentemente sono stati annullati e hanno dovuto essere regolarizzati.
Il giudizio delle cause matrimoniali era comunque attribuito ai tribunali ecclesiastici.
Ma la nuova disciplina non è stata accettata né compresa da tutti e i matrimoni clandestini sono continuati.
Alla confusione del popolo le corti episcopali hanno cercato di far fronte caso per caso emanando a volte regole in contrasto col diritto canonico.
Come mostrano alcune parti del Consiglio dei Dieci, c'è stato chi ha approfittato della situazione.]
Ovviamente, non è solo l'onore delle donne che sta a cuore al governo veneziano. Come noterà Sarpi (Scritti giurisdizionalistici), oltre alla sensualità, motivo frequente di bigamia è il desiderio di appropriarsi di una dote, e in genere, l'interesse…
«Ma quando o per carnalità o per rubbar la dote o altri simili rispetti alcun ha preso la seconda moglie…».
In effetti le case patrizie veneziane tutelano il patrimonio familiare facendo sposare solo uno o due figli e temono la scappatoia offerta dall'unione clandestina.
Malgrado i decreti tridentini, tuttavia, è principio condiviso a Venezia che spettano a tribunali dello Stato tutte le cause con risvolti finanziari comprese quelle matrimoniali.
Nelgi anni Settanta comunque la collaborzione tra Inquisizione e corti secolari limita gli attriti e gli Avogadori di Comun, giudici veneziani d'appello, si recano più di una volta dal nunzio per discutere con i membri del Sant'Uffizio cause matrimoniali ed altre analoghe.

 

 

Pubblicazioni a stampa
editore-stampatore
Periodo
Edizioni
. Lodovico degli Avanzi (cessato)
1556-76
30
. Giovanni Bariletto (cessato)
1560-75
22
. Giovanni Griffio
1545-76
129
. Eredi di Giovanni Griffio
1576
1
. Giovanni Griffio [il Giovane]
[con altri membri della famiglia]
1575-98
47
. Bindoni
[vari membri della famiglia]
1508-75
227
1575-1600
8
. Bonelli
1552-76
56
1579-89
13
. Borgominieri
1559-75
19
1583-93
6
. Bolognino Zaltieri
1555-76
48
. Marc'Antonio Zaltieri
1583-98
24
. Eredi Aldo Manuzio
[Paolo Manuzio si è trasferito a Roma nel 1561]
1551-60
211
1561-70
135
1571-80
98
1581-90
76
1591-1600
26
. Giolito
[Gabriel Giolito († 1578);
Giovanni Giolito, suo figlio, studia giurisprudenza a Padova e comincia a lavorare nella ditta paterna a 24 anni, dopo la morte del padre, ma non riesce a fermare il declino della ditta.]
1551-60
326
1561-70
234

1571-80

113
1581-90
96
1591-1600
16
. Giunti
[produzione complessiva, nuove edizioni e ristampe]
1551-60
88
1561-70
90

1571-80

113
1581-90
171
1591-1600
101
Rielaborazione da:
Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983.]



La peste del 1575-77, con la conseguente crisi economica, ha visto un crollo delle impressioni a stampa.
Le perdite umane, la fuga verso le campagne, il blocco delle attività commerciali imposto dal governo per arginare il contagio hanno scosso l'intera economia e, con essa, l'arte della stampa.
In questo periodo alcuni hanno cessato le pubblicazioni e ad altri sono subentrati gli eredi molto meno attivi.
Mentre l'epidemia sta per concludersi partono da Venezia, con torchi e caratteri, molti tipografi.
[Eppure alcune grosse case come quelle dei Gardano, dei Guerra, dei Rampazzetto, dei Sessa, degli Scoto riusciranno a riprendersi verso la metà degli anni Ottanta, mantenendosi a livelli notevoli di produttività per il resto del secolo.
I Giunti, per esempio, sorretti da relazioni internazionali, aumentano addirittura la loro produzione negli anni della peste e quest'espansione va a compenso dell'arresto di tante altre stamperie.]



[Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983.]



1577
ducato di Ferrara, Modena e Reggio
Alfonso II d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1533 - 1597)
figlio di Ercole II e di Renata di Francia;
1552-54, in contrasto col padre, fugge e combatte nelle Fiandre;
1557-58, combatte contro gli spagnoli in Italia;
1559-97, duca di Ferrara, Modena e Reggio;
nel 1560 ha allontanato da corte la madre, per le sue tendenze protestanti, che fa ritorno in Francia ritirandosi nel proprio feudo di Montargis;
nel 1567 è morta la prima moglie Lucrezia de' Medici;


 
1577
-

 
1577
Granducato di Toscana
Francesco I
Albero genealogico

(Firenze 1541 - 1587)
figlio di Cosimo I e di Eleonora di Toledo;
1564, comincia già ad assumere responsabilità di governo a fianco del padre, ma sarà più la vita fastosa di corte ad attirarlo più che gli impegni politici;
1574-87, granduca di Toscana;
un ruolo determinante hanno i suoi ministri G.B. Concini e Belisario Vinta grazie ai quali viene consolidato l'apparato burocratico del granducato, avviato da Cosimo I, una certa ripresa del commercio grazie specialmente all'ampliamento urbanistico di Livorno affidato all'architetto B. Buontalenti;

1577
-



1577
ducato di Urbino
Francesco Maria II della Rovere
Albero genealogico
(n. 1548 - Casteldurante, oggi Urbania, Urbino 1631)
figlio di Guidobaldo II e di Vittoria Farnese ;
1565-68, compie un soggiorno presso la corte spagnola;
1570, sposa Lucrezia d'Este che non gli darà figli;
1571, combatte eroicamente a Lepanto;
1574-1631, duca di Urbino;
scaccia i ministri del padre e sopprime molte tasse;
geloso della sua autonomia, non vuole nel suo ducato né l'inquisizione, né i gesuiti e protegge gli ebrei;
si separa da Lucrezia d'Este;





 
1577
-



1577
REGNO di NAPOLI e di SICILIA
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
dopo l'incoronazione ricevuta dal padre, ha lasciato la Spagna per sposare la regina d'Inghilterra Maria Tudor;
1556-98, re di Spagna;



1580-98, re di Portogallo;



– vedi sopra –


NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1577
-


SICILIA
Viceré
G. Toledo
(1564 - 1577)
M. Colonna
(1577 - 1584)
1577
-

 






Bentivoglio, Guido (Ferrara 1577-Roma 1644) ecclesiastico, diplomatico e storico ferrarese; dopo gli studi a Padova, si recò a Roma ove ricoprì vari incarichi;
1607-15, cameriere segreto del papa Clemente VIII, viene nominato nunzio in Fiandra;
1616-21, nunzio a Parigi presso Louis XIII, che lo nomina protettore di Francia presso la Santa Sede;
1621, eletto cardinale da Paolo V, torna a Roma, dove diviene capo dell'Inquisizione;
Relazioni in tempo delle Nunziature (Anversa 1629, relativo alle sue nunziature di Fiandra e di Francia)
Lettere familiari e politiche (Colonia 1631, raccolta)
Della guerra di Fiandra (Colonia 1632-39, in 24 libri)
1633, a lui spetta, in quanto a capo della congregazione del Sant'Uffizio, la condanna a Galilei;
1644, durante il conclave tenutosi per la morte di Urbano VIII, muore, quando sembra certa la sua elezione al papato.
Postumi:
Memorie (1648).
Lettere diplomatiche (1852, al cardinale Scipione Borghese).

Burton, Robert o Democritus Junior (Lindley, Leicestershire 1577-Oxford 1640) erudito e scrittore inglese, aveva predetto la data della sua morte;
The anathomy of melancholy (1621, Anatomia della malinconia, ispiratrice di J. Milton, Sterne, Keats Ode alla melanconia, Leopardi Saggio sopra gli errori popolari degli antichi).

Cats, Jacob (Brouwershaven, Zelanda 1577-L'Aia 1660) poeta e giurista neerlandese
Emblemi sull'amore (1618)
Matrimonio (1625)
Inizio, metà e fine del mondo racchiusi in un anello nuziale (1637)
Vita di ottant'anni (1658).

Cenci, Beatrice (1577-1599) patrizia romana (ramo di recente nobiltà) nata da Ersilia Santacroce e da Francesco (1549-1598, condannato per sodomia), venne confinata insieme alla matrigna Lucrezia nella rocca di Petrella Salto (Rieti) dove divenne l'amante [?] del castellano Olimpio Calvetti; inasprita dai maltrattamenti del padre e dall'isolamento, meditò la soppressione del padre, connivente la matrigna e complici i fratelli Giacomo e Bernardo
1598, 9 settembre, il padre viene ucciso da Calvetti e da un sicario, Marzio Catalano;
1599, 11 settembre, dopo un processo, viene decapitata sulla Piazza del Ponte Sant'Angelo.
A lei, simbolo dell'innocenza oppressa, si ispirarono:
- Racconti di H. Stendhal, A. Dumas padre
- Romanzi di A. Ademollo (1839), F.D. Guerrazzi (1854)
- Opere teatrali di P.B. Shelley (1819), G.B. Niccolini (1838), J. Slowacki (poeta polacco, 1839), A. Moravia (1955).

De Nobili, Roberto (Montepulciano 1577-Mailapur, Madras 1656) gesuita, missionario italiano
Conoscitore del sanscrito, del tamil e del telugu scrisse varie opere di argomento religioso e filosofico.

Guldin, Paul o Guldino (San Gallo 1577-Graz 1643) matematico svizzero di origine ebraica il cui vero nome era Habacuc, da cui il teorema di Guldino;
1597 ca, convertitosi al cattolicesimo, diventa gesuita e insegna a Graz e a Roma; 
1635, pubblica i teoremi sull'area e il volume dei solidi di rivoluzione (teoremi ripresi o riscoperti autonomamente, in ogni caso già presenti nell'opera del matematico greco Pappo) dimostrandone la grande importanza per il calcolo del baricentro.

Pirri, Rocco (Noto 1577-1651) sacerdote siciliano; cappellano e tesoriere della Cappella Palatina per incarico di Filippo IV;
La Sicilia Sacra (4 voll. + appendice)
Cronologia dei re di Sicilia (appendice all'opera precedente; sino a Filippo IV).

Provana, Antonio (Torino 1577-14 luglio 1641) dottore in diritto e teologia, sacerdote, consigliere di Stato e ambasciatore sabaudo a Venezia;
[Della famiglia dei conti di Bussoleno e Collegno, figlio di Francesco, Gran Cancelliere di Savoia.]
1605, 4 luglio, arriva a Venezia e il giorno seguente sostituisce ufficialmente il conte di Cunico;
1622, è nominato arcivescovo di Durazzo;
1631, è nominato arcivescovo di Torino.

Rossi, Gian Vittorio detto Nicio Eritreo (Roma 1577-1647) erudito italiano, educato nel collegio dei gesuiti e addottoratosi in giurisprudenza
1610, diventa segretario del cardinale Andrea Peretti
1628, cessa il servizio presso il cardinale e si ritira vita privata
Rime spirituali (1629)
Tobia (1629, pubblicato assieme al precedente)
Dialoghi (1843, un meditato riesame del concetto di storia, nella prospettiva pessimistica della controriforma)
Pinacotheca imaginum (1643-48, in 3 voll., una galleria di trecento personaggi vissuti a Roma fra la seconda metà del Cinquecento e il primo scorcio del Seicento, tra cui: T. Tasso, G.B. Marino, T. Campanella, T. Boccalini, G. Ciampoli, A. Tassoni, F. Testi, G. Bentivoglio; ma anche figure minori o addirittura inventate)
Epistulae ad diversos (1645-49, in 4 libri)
Eudemia (1645, romanzo storico-allegorico ambientato nell'età di Tiberio ma ricco di allusioni alla società contemporanea).

Tremblay, François Le Clerc du o Père Joseph (Parigi 1577 novembre-castello di Rueuil, Parigi 1638) nobile, frate domenicano [altre fonti francescano ??], segretario intimo di Richelieu;
  1599, ventiduenne, di ritorno da un'ambasciata in Inghilterra, entra in convento, tra lo stupore della corte e le proteste di sua madre;
1604, è ordinato sacerdote;
1616, durante il pontificato di Paolo V si trasferisce a Roma dove mantiene i contatti con altri domenicani membri dell'Entità da cui apprende le tecniche di spionaggio; tornato in Francia, vive in diverse città;
Opuscoli e libelli (1617-20, tutti anonimi)
organizza Missioni nella Francia occidentale;
1624, aprile, entra a far parte del circolo ristretto del cardinale Richelieu;
[Accanto a Son Eminence rouge egli è Sa petite Eminence grise, odiato dagli Ugonotti. I libri di storia non sanno infatti se definirlo il cervello delle manovre di Richelieu o il contrario: di sicuro la collaborazione tra i due è una delle migliori per governare la nazione francese.
Ex agente dell'Entità e, secondo alcuni, membro del "Circolo Octagonus", l'organizzazione ultrasegreta cui apparteneva anche Jean-François Ravaillac assassino di Enrico IV.
Il suo programma è quello di creare in Francia un'alternativa cattolica allo strapotere degli Absburgo.]
1625, diventa ministro degli Esteri "ufficioso" di Francia, nonché acerrimo nemico degli agenti dell'Entità;

Voss Gerhard Johannes o Vossius Gerardus (Heidelberg 1577-Amsterdam 1649) umanista olandese di origine fiamminga;
Aristarco
Sugli storici greci e latini

Storia delle religioni (di ispirazione calvinista)
Il figlio Isaac (Leida 1618-Winsor, Inghilterra 1689) fu filologo.
Raccolse preziosi codici di autori antichi e curò apprezzate edizioni di Giustino e dei geografi latini minori.
[Possedeva, secondo Gordon Ryland [Did Jesus Ever Live, Watts & Co., London 1929], un esemplare manoscritto di Antichità giudaiche nel quale mancava ogni riferimento a Gesù, come asserito invece da Eusebio di Cesarea].

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1577,

«segue 1578».

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