©

Il Viandante

in rete dal 1996


Se ti siamo stati utili effettua una

Nuova Ricerca

Papa
Innocenzo VI

(1352-62)

ANNO 1356

Il 18 ottobre la città di Basilea rimane pressoché distrutta da un violento terremoto.





1356
ducato d'Austria e di Stiria
Albrecht II [il Saggio/lo Sciancato]
Albero genealogico
(Habsburg 1298 - Wien 1358)
quartogenito di Albrecht I d'Asburgo e di Elisabeth di Carinzia;
1322, governa l'Austria e la Stiria per il fratello Friedrich I [il Bello], fatto prigioniero a Mühldorf da Ludwig IV [il Bavaro];
1324-58, conte di Pfirth;
[dopo aver sposato la c.ssa Johanna von Pfirth (Giovanna di Ferrete)]
1330-58, duca d’Austria, Stiria, Carinzia, Carniola e Sud Tirolo;
succede alla morte del fratello Friedrich I [il Bello];
nel 1335 acquista la Carinzia, allargando così i domini della casata;
nel 1351 entra in lotta con la Confederazione svizzera, recuperando Glarus e Zug, che perde però l'anno dopo;
nel 1352 perde Glarus e Zug;
con il Privilegium de non evocando (ottenuto dall'imperatore Carlo IV) impedisce il ricorso ai tribunali stranieri, ivi compreso il tribunale regio, da parte dei suoi sudditi;
nel 1355 (novembre) con un'ordinanza assicura l'unità della casata;


Margherita [Maultasch (Boccalarga)]
Albero genealogico
(n. 1318 - Vienna 1369)
figlia di Heinrich V, duca di Carinziae conte del Tirolo, e moglie di Johann Heinrich di Lussemburgo;
1335-63, contessa del Tirolo;
[succeduta alla morte del padre, eredita il Tirolo ma non la dal 1341 sposata con Ludwig di Brandeburgo, figlio dell'imperatore Ludwig IV [il Bavaro];


1356
-


1356
REGNO d'UNGHERIA
Luigi I [il Grande]
Albero genealogico

(Višegrad 1326 - Trnava 1382)
figlio di Charles I Robert d'Angiò, re d'Ungheria, e di Elisabetta di Polonia (sorella di re Kazimierz III [il Grande])
1342-82, re d'Ungheria (Lajos I);
succeduto al padre, eredita uno stato solido e finanziariamente fiorente che gli fornisce le basi per un'ambiziosa politica estera;
nel 1343, seguendo i suggerimenti di frate Roberto, invia i propri ministri a Clemente VI per far valere i diritti di suo fratello Andrea sul regno di Napoli non in quanto marito di Giovanna ma come erede dell'avo Charles Martell; per sedare la controversia ed essendo Andrea e Giovanna ancora minorenni il papa pensa di inviare un legato a Napoli (Bolla del 18 novembre);
nel 1344 combatte al fianco dello zio Kazimierz III [il Grande] di Polonia contro lituani e tatari;
nel 1345 suo fratello Andrea, marito della regina Giovanna I di Napoli, viene assassinato;
nel 1347, a inizio dicembre, dopo aver minacciato di invadere il Regno di Napoli, il re arriva a Verona dove si assicura l'approvazione e l'appoggio di Mastino della Scala, signore della città;
nel 1348, invaso il Regno di Napoli e costretto alla fuga la regina, accetta cordialmente Carlo di Durazzo e gli altri reali che ad Aversa gli presentano il figlioletto di Giovanna; dopo aver chiesto al duca dove fosse la finestra da cui era stato gettato il corpo del fratello Andrea d'Ungheria e sentendosi rispondere che non lo sapeva, gli fa di brutto tagliare la testa, fa prendere molti nobili che ritiene colpevoli e li manda in Ungheria assieme al figlioletto [vi morirà poco dopo]; si avvia verso Napoli con le sue truppe che avanzano con davanti lo stendardo in cui è raffigurato il dipinto di Andrea strangolato; arrivato nel castello nuovo, senza udir nessuno, toglie a molti e dà ad altri onori e incarichi, ma li pone tutti sotto l'autorità del vescovo ungherese Varadino;
mentre sono già trascorsi quattro mesi dal suo ingresso a Napoli, scoppia a causa del sudiciume la peste tra le sue truppe; non riuscendo inoltre ad ottenere l'appoggio di papa Clemente VI, è costretto ad abbandonare l'impresa nel Regno di Napoli; nomina prima il barone tedesco Corrado Lupo suo vicario e Gilforte Lupo castellano di Napoli;
nel 1349, chiamato da Corrado Lupo in aiuto degli ungheresi a Napoli, giunge con nuove armate in Puglia, prende Trani e Aversa costringendo Giovanna alla fuga a Gaeta;
nel 1350 da Napoli si reca a Roma dove, rifiutato il titolo di re che gli è offerto, fa le sue devozioni nel Giubileo;
nel 1352, avvisato dal legato pontificio quanto fosse pericoloso continuare la guerra contro il volere del papa, firma un accordo in base al quale la regina ha di nuovo il regno e la pace;
[alcuni scrittori parlano di 300 mila fiorini versati al re ungherese dalla regina per le spese della guerra e da questi poi donati alla chiesa romana]
certo è che il pontefice invia il vescovo di Bracara a incoronare Giovanna e Luigi di Taranto re di Napoli;



1370-82, re di Polonia;








1356
-


1356
SACRO ROMANO IMPERO
Charles IV
Albero genealogico

(Praga 1316 - 1378)
figlio di Jan [il Cieco], re di Boemia, e di Eliska Premyslide, erede del regno di Boemia;
nel 1329 sposa Blanche de Valois († 1348);
1334-46, margravio di Moravia (Wenceslas Charles);
1346-53, duca di Lussemburgo (Wenceslas Charles);
1346-78, re di Boemia (Karel IV)
1346-76, re di Germania (Karl I)
nel 1348 muore la moglie Blanche de Valois;
fonda a Praga la prima Università dell'Europa nordoccidentale;
nel 1349 sposa Anna von Rheinpfalz († 1353);
nel 1353, rimasto vedovo, sposa Anna di Schweidnitz-Jauer († 1362);
nel 1354 (ottobre) scende in Italia (solo allo scopo di trarne ricche regalie e non perché invitato da Cola di Rienzo e da F. Petrarca a rinnovare l'impero romano) e si stabilisce a Mantova dove rimane fino alla fine dell'anno;
1355-78, imperatore del Sacro Romano Impero (Charles IV);
1355-78, re di Lombardia-Milano;
[incoronato a Milano]
1356
riconoscendo una situazione di fatto ormai consolidata, promulga a Norimberga la costituzione detta "carolina" (la Bolla d'oro per antonomasia), con la quale l'elezione imperiale viene sottratta al controllo pontificio e affidata a sette grandi principi tedeschi, tre ecclesiastici e quattro laici, detti principi elettori:
1- arcivescovo-principe di Treviri;
2 - arcivescovo-principe di Colonia;
3 - re di Boemia;
4 - conte palatino del Reno;
5 - duca di Sassonia;
6 - margravio di Brandeburgo;
7 - vescovo di Magonza.
L'elezione avveniva a Francoforte mentre l'incoronazione ad Aquisgrana.


1365-78, re di Arelat-Arles;

 







1356
-

1356
REGNO di POLONIA
Kazimierz III [il Grande]
Albero genealogico

(Kowal o Cracovia 1310 - Cracovia 1370)
figlio di Wladislaw I Lokietek [il Breve] e di Jadwiga († 1339), figlia di Boleslaw principe di Grande Polonia;
nel 1325 sposa Aldona di Lithuania († 1339);
1333-70, re di Polonia;
[… il fondatore dello stato polacco]
nel 1335 si allea con Giovanni di Boemia, ottenendone la rinuncia alle pretese sulla corona polacca in cambio di analoga rinuncia polacca ai diritti sulla Slesia e sulla Masovia, peraltro già occupate dai boemi;
nel 1339 ottiene da papa Benedetto XII il riconoscimento dei diritti polacchi sui territori occupati dai cavalieri teutonici;
nel 1340, acquistata la Rutenia, intraprende una vasta operazione di colonizzazione e avvia contatti in direzione dell'oriente e del Mar Nero;
nel 1343 stipula con i cavalieri teutonici la pace di Kalisz, che gli permette di riprendere la Cuiavia, pur cedendo la Pomerania;
nel 1344 riesce a riprendere parte della Masovia e ad annettere alla Polonia gli altri territori come stati vassalli; si volge anche contro i tatari e i lituani, da cui recupera i territori di Halicz e Wlodomierz, consolidando così la posizione alle frontiere;
codifica il diritto consuetudinario polacco in un corpus di leggi rielaborate da giuristi che egli ha inviato a studiare a signoria di Padova e a Bologna; fonda l'università di Cracovia strutturata sul modello di analoghe istituzioni italiane;
nel 1355, privo di eredi maschi (i tre matrimoni gli hanno dato solo femmine), con il patto di Buda designa quale erede della corona polacca il nipote Luigi I [il Grande], re d'Ungheria, figlio della sorella Elisabetta;




1356
-




 

1356
IMPERO BIZANTINO
Giovanni V Paleologo
Albero genealogico

(n. 1331 - † 1391)
[Calojanni]
figlio di Andronico III e di Anna di Savoia;
1341-47, 1354-91, imperatore;
con l'aiuto di Genova e dopo aver costretto Giovanni VI Cantacuzeno ad abdicare;



1356
-

1356
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Alessio III
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di ;
1349 (dal 22 dic) - (al 20 mar) 1390, gran comneno di Trebisonda - autokrátor dei romani;


Bailo veneziano
1347-64, i rapporti regolari tra Venezia e Trebisonda sono interrotti;
1356
-

1356
Osmanli od Ottomani
Orkan
(? - ?)
successore di Osman I fondatore degli Osmanli od Ottomani;
1326-59, "capo" degli Ottomani;
pone la capitale a Bursa (Brussa) in Bitinia;
nel 1346 sposa Teodora, la figlia di Giovanni VI Cantacuzeno;
nel 1354 occupa Gallipoli, base per una futura espansione.





1356
dal 1334 l'esercito è stato suddiviso in due gruppi:
- sipahi (cavalleria)
- piyade (fanteria);

1356
REGNO di CIPRO e di GERUSALEMME
Ugo IV di Lusignano
Albero genealogico

(† 1359)
figlio di Ugo IV di Cipro e di Eschive d’Ibelin († 1312), signora di Beirut;
nel 1310 ca, sposa Maria d’Ibelin († 1318);
nel 1318, rimasto vedovo, sposa Alice d'Ibelin († dopo 1386);
1318, conestabile di Cipro;
1324-59, re di Cipro;
1324-59, re di Gerusalemme (titolare);



1356
-


1356
IMPERO di SERBIA
Stefano X Uroš V Decanski
(? - ?)
figlio di Stefano IX Decanski;
1355-?, imperatore di Serbia;



 
-
1356
-

 


 

1356
RUSSIA
Ivan [il Bello]
Albero genealogico
(? - ?)
figlio di Afanasij;
1353-59, gran principe di Mosca e di Vladimir;

 
-
1356




1356
REGNO di FRANCIA
Jean II [il Buono]
Albero genealogico
(Le Mans 1319 - Londra 1364)
figlio di Philippe VI [il Fortunato o il Pio] e di Jeanne di Borgogna;
1332, sposa Bona di Lussemburgo, figlia di Giovanni di Boemia dalla quale ha otto figli; non ne ha invece dal suo secondo matrimonio con Giovanna, vedova di Filippo I di Borgogna;
inimicatosi con il genero Carlo II [il Malvagio], re di Navarra, cui non ha voluto cedere gli appannaggi promessi, provoca l'alleanza tra questi e gli inglesi; riprende così la guerra dei cent'anni interrotta da una tregua nel 1347;
1350-64, re di Francia;
…ma non troppo, diventando infatti presto noto, nonostante la sua cavalleria e munificienza, per il suo malgoverno accompagnato anche da delitti (esecuzione senza processo di Raoul d'Eu, connestabile di Francia) e per le sue arbitrarie modificazioni monetarie a favore del tesoro reale;
1356
viene fatto prigioniero a Poitiers e condotto a Londra;







Charles V [il Saggio]
Albero genealogico
(Vincennes 1338 - castello di Beauté-sur-Marne 1380)
figlio di Jean II [il Buono] e di Judith [Bonne] de Luxembourg
1349, è il primo degli eredi al trono di Francia a portare il titolo di "delfino";
1356-60, reggente
[regge il trono finché il padre è prigioniero a Londra.]



1364-80, re di Francia;








 
1356


1356
Fiandra
Louis II [de Mâle]
Albero genealogico
(Mâle, vicino Bruges 1330 - Lille 1383/1384)
figlio di Louis I [de Crécy] e di Marguerite di Francia;
1346-48, conte di Fiandra;
1346-84, conte di Nevers e conte di Rethel;
[confermato nel 1347 da Philippe de Valois]
nel 1347 sposa Margaret di Brabante († 1368)



1382-84, conte di Borgogna e conte d'Artois; signore di Salins;









 
-
1356
-


1356
SAVOIA
Amedeo VI [il Conte Verde]
Albero genealogico

(Chambéry 1334 - Castropignano, Campobasso 1383)
figlio di Aimone [il Pacifico] e di Iolanda del Monferrato;
1343-83, conte di Savoia, Aosta e Maurienne;
nel 1347, impossessatosi già di vari domini, genera la gelosia dei Visconti, dei marchesi del Monferrato e dei marchesi del Monferrato i quali impugnano le armi lasciandogli solo Chieri; segue la pace con i Visconti, con cui la casa Savoia stringe anche parentela, a danno dei marchesi di Saluzzo;
nel 1348, malgrado l'umanità che ha sempre inteso introdurre nelle leggi, in occasione della pestilenza il popolo fa scempio degli ebrei;
nel 1349 i Visconti si fanno mediatori della pace con i marchesi del Monferrato il che accresce le sue giurisdizioni nel Canavese; finisce qui infatti la discendenza dei Delfini di Vienna, sin dagli antichi tempi rivale della casa Savoia: erede è il primogenito del re di Francia;
nel 1350, terminata la tutela, assume il governo proseguendo nella politica filofrancese dei suoi tutori;
nel 1354 venuto alle armi con i francesi, vince la battaglia di Arbrette;
nel 1355 (maggio), con il trattato di Parigi, conclude la pace con i francesi; cedendo alla Francia quanto possiede nel Delfinato al di là del Rodano e del Guier, diventa padrone della provincia di Fossignì e della signoria di Gex [il peso di un omaggio alla Francia cesserà nel 1588];
sposa Bona di Borbone e, appoggiandosi anche all'impero, riesce a stabilire il dominio sabaudo sui feudi poco fedeli del Vallese, di Ginevra e di Sion, e acquisisce il Vaud; in Italia cerca di impadronirsi della marca di Torino, feudo del ramo collaterale dei Savoia-Acaia; da Karel IV riceve il privilegio delle appellazioni con gran vantaggio dei suoi popoli che sono in tal modo esonerati dall'obbligo di rivolgersi alla Camera imperiale;
1356
cominciano i guai con i cugini principi di Acaia che dominano in Piemonte dipendenti dai conti di Savoia [vedi ingiustizia del 1285];
egli risolve il problema in maniera violenta, richiamando a sé il dominio del Piemonte, emanandovi nuove leggi, con qualche lagnanza da parte di Torino che si sente spogliata di alcuni diritti [poco tempo dopo il Piemonte sarà restituito ai cugini];







 
-
1356
fonda il convento di San Francesco di Bourg e pure gli Agostiniani di Barge;

 


1356
REGNO d'INGHILTERRA
Edward III
Albero genealogico

(Windsor 1312 - Sheen, Richmond 1377)
figlio di Edward II e di Isabella di Francia, sorella di Charles IV [il Bello];
1327-77, re d'Inghilterra;
Il Model Parliament, finora monocamerale, viene diviso in due camere: i cavalieri e i borghesi formano la Camera dei Comuni (House of Commons), mentre i rappresentanti di nobiltà e clero entrano a far parte della Camera dei Lord (House of Lords).]
nel 1330 riesce ad assumere direttamente il potere dopo aver costretto all'esilio la madre e fatto giustiziare R. Mortimer;
nel 1337, all'inizio della "guerra dei cent'anni" tra Francia e Inghilterra, si trasferisce nei Paesi Bassi dove viene proclamato re di Francia;
presto gli alti costi della guerra lo inducono a prendere a prestito ingenti somme di denaro dai suoi banchieri fiorentini (Bardi e Peruzzi);
nel 1345, a causa di un malcontento generale di cui si fa portavoce l'arcivescovo di Canterbury J. Stratford, deve cedere alle richieste dei sudditi e sospende le rimesse in danaro ai suoi creditori fiorentini, causando di conseguenza il fallimento dei Bardi e dei Peruzzi;
nel 1347 fonda l'ordine della Giarrettiera;



Camera dei Lord
(House of Lords)
 
Camera dei Comuni
(House of Commons)
 

1356
-


a


1356
REGNO di SCOZIA
David II
Albero genealogico
(Dunfermline 1324 - Edimburgo 1371)
figlio di Robert I (Bruce) e della seconda moglie Elizabeth de Burgh;
1328, ancora bambino [secondo il trattato di Northampton] viene unito in matrimonio con Joanna, figlia del re inglese Edward II;
1329-32, 1341-46, 1357-71, re di Scozia;
nel 1328 Edward III firma il trattato di Nothampton riconoscendolo come re della Scozia indipendente; nello stesso anno si riconcilia col papa;
nel 1332, spodestato da Edward di Baliol, appoggiato da Edward III d'Inghilterra, è costretto a rifugiarsi in Francia dove viene accolto da Philippe VI [il Fortunato o il Pio] che gli offre come residenza Château Gaillard;
nel 1341, aiutato dai suoi sostenitori in Scozia, riesce a rientrare in patria e a riprendere il governo del paese;




Edward di Baliol
Albero genealogico
(† Wheatley, presso Doncaster 1367)
figlio primogenito di Giovanni di Baliol;
1324, dai suoi possessi normanni parte per l'Inghilterra, invitato dal re Edward II con lo scopo di utilizzarlo per riacquistare influenza in Scozia;
1329, solo ora, dopo la morte di Robert Bruce, può intervenire negli affari scozzesi con successo;
1332, con l'aiuto di nobili del paese e con la connivenza del nuovo re inglese Edward III, vince gli scozzesi a Dupplin Moor e viene incoronato re a Scone, dopo aver spodestato David II (Bruce);
1332-41, 1346-56, re di Scozia;
nel 1341, sconfitto, deve restituire il trono a David II (Bruce);
1356
cede la Scozia a Edward III in cambio di un appannaggio.






1356
-


a

1356
REGNO di DANIMARCA
Valdemaro IV Atterdag
Albero genealogico
(n. 1320 ca - † 1375)
figlio di Cristoforo II;
visse gli anni della giovinezza in Germania dove il padre si era rifugiato in seguito agli scontri fra la corona e la grande nobiltà;
1340, alla morte di Gert, conte di Holstein e di fatto signore di gran parte della Danimarca, conclude con gli eredi di quest'ultimo un trattato grazie al quale ottiene la corona;
1340-75, re di Danimarca;
riconosciuto re da tutta la popolazione, dà inizio ad una restaurazione del potere monarchico servendosi sia di mezzi diplomatici che della forza;
nel 1341 ca sposa Helvig, dei duchi di Schleswig, avendone in dote lo Jutland settentrionale;


1356
-

1356
REGNO di SVEZIA e d'ISLANDA
Magnus VII Eriksson
Albero genealogico
(n. 1316 - † 1374)
figlio del duca Erik, della casa dei Folkung, e di Ingeborg unica figlia di re Haakon V di Norvegia;
1319-55, re di Norvegia;
[in seguito alla morte del nonno materno.]
1319-62, re di Svezia (Magnus II Eriksson);
[in seguito alla deposizione dello zio Birger.]
nel 1330, divenuto maggiorenne, conquista lo Halland e la Scania;
nel 1343 gli viene riconosciuta la conquista (1331) dello Halland e della Scania da Valdemaro IV re di Danimarca;
nel 1344 è costretto dalle pressioni dell'aristocrazia a nominare il figlio maggiore Erik erede al trono svedese e il cadetto Haakon VI erede al trono di Norvegia;
nel 1355, poiché l'unione dei due regni compiuta dal padre è puramente personale, lascia ad Haakon la corona norvegese e divide quella di Svezia e d'Islanda con Erik;


Erik
Albero genealogico
(† 1359)
figlio di Magnus VII re di Norvegia e di Svezia;
1355-59, re di Svezia ;
[in associazione col padre]



1356
REGNO di NORVEGIA
Haakon VI
Albero genealogico
(n. 1340 - † 1380)
figlio di Magnus VII re di Norvegia e di Svezia;
1355-80, re di Norvegia;



1362-71, re di Svezia;


1356
-

 


1356
contea di Trastamara
Enrico
Albero genealogico

(Siviglia 1333 ca - Santo Domingo de la Calzada 1379)
figlio naturale di Alfonso XI [il Giusto] e di Leonor di Guzmán;
1350-69, conte di Trastamara;
alla morte del padre sale al trono di Castiglia e León il fratellastro Pedro I [il Crudele] a cui egli si oppone ben presto apertamente, avvalendosi in particolare delle risorse offertegli dalle sue terre nelle Asturie;
1356
affiancatosi a Juan Alfonso de Albuquerque, ex favorito del fratellastro, tenta una rivolta ma il tentativo fallisce; la lotta tra i due prosegue nell'ambito della "guerra dei cent'anni" in corso tra Francia e Inghilterra;


1369-79, re di Castiglia e di León (Enrico II);


1356
-
a

1356
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
Pedro I [il Crudele]
Albero genealogico

(Burgos 1334 - Montiel, Mancia 1369)
figlio di Alfonso XI [il Giusto] e di Maria di Portogallo;
1350-69, re di Castiglia e di León;
salito al trono sedicenne, lascia per il momento la direzione dello stato nelle mani di Juan Alfonso di Albuquerque che attua una linea politica filofrancese;
nel 1353 sposa Bianca di Borbone ma il matrimonio fallisce solo dopo pochi gorni (le preferisce Maria di Padilla) e con esso anche l'alleanza con la Francia;
1356
anche se Juan Alfonso di Albuquerque riesce a sostenere una prima ribellione del suo fratellastro, Enrico di Trastamara, egli, pur tenendo testa ai rivoltosi, non riuscirà ad evitare le continue lotte con il fratello fino alla fine del regno coinvolgendo nel rispettivo gioco di alleanze Francia e Inghilterra (impegnate nella "guerra dei cent'anni") e Aragona;
con quest'ultima entra subito in conflitto traendo spunto da alcuni incidenti navali;


1356
-
a

1356
REGNO di NAVARRA
Carlos II [il Malvagio] 
Albero genealogico
(n. 1332 - † 1387)
figlio di Philippe III, conte d’Evreux, e di Juana II, regina di Navarra;
discende per parte di madre da Philippe IV [il Bello] e per parte di padre dal fratello di quest'ultimo Louis d'Evreux;
1343, conte d'Evreux;
1349-87, re di Navarra;
[incoronato re (ottobre) svolge la sua attività soprattutto con la Francia.]
nel 1351 sposa Jeanne, figlia di Jean II [il Buono] re di Francia, tentando invano di accattivarsi il cugino;
1353-87, conte di Beaumont;
nel 1355, con il trattato di Valogne, cede il Cotentina al cugino Jean II [il Buono];
1356
Aprile
viene fatto imprigionare da Jean II [il Buono], esasperato perché egli ha cercato di coinvolgere nei suoi intrighi lo stesso delfino di Francia;


 
1356
1356-58, scoppia la rivolta di Etienne Marcel;

1356
REGNO di ARAGONA e di CATALOGNA
Pedro IV [il Cerimonioso]
Albero genealogico
(Balaguer, Lérida 1319 - Barcelona 1387)
figlio di Alfonso IV [il Bonario] e della c.ssa Teresa de Urgel;
1336-45, re d'Aragona;
succeduto al padre, si dedica subito al consolidamento della sua sovranità; stipula subito un trattato con il re di Granada, mantenendo d'ora in poi rapporti generalmente buoni con i musulmani;
nel 1338, luglio, sposa Maria d’Evreux [o Marie di Navarra] († 1347);
nel 1339 pretende un giuramento di vassallagio da Giacomo II re di Maiorca;
1345-87, re d'Aragona e di Catalogna (Pedro III);
in seguito alla ribellione di Giacomo II, re di Maiorca, occupa l'isola;
nel 1347 nelle cortes di Saragozza è costretto a confermare alla unión aragonesa il privilegio già concesso da Alfonso II, cercando quindi rifugio in Catalogna;
morta (aprile) la prima moglie Maria d’Evreux, si risposa (novembre) con Leonor di Portogallo († ott 1348);
nel 1348 sconfigge la unión di Valenza e la unión di Aragona;
muore (ottobre) anche la seconda moglie, Leonor di Portogallo;
nel 1349 Giacomo II, re di Maiorca, cade nella battaglia di Lluchmayor nel tentativo di riconquistare l'isola;
sempre aspri sono intanto i suoi rapporti con la nobiltà aragonese che gli rimprovera di aver infranto consuetudini radicate (anteponendo ad es. nella successione al trono la figlia Costanza a suo fratello Giacomo); ma morto il fratello (forse avvelenato) si calmano le lotte per la successione;
(agosto) sposa (sua terza moglie) Leonor di Sicilia († apr 1375);
nel 1350 mentre continua nel suo progetto di ricomporre l'unità di tutti i territori già pertinenti alla casa aragonese, fallisce ora il suo proposito sul regno di Murcia;
in Sardegna, la ribellione di Mariano IV d'Arborea, sostenuto da Genova, mette a dura prova le truppe aragonesi;
nel 1352 alleatosi con Pisa e Venezia, sconfigge la flotta genovese a Costantinopoli;
nel 1353 alleato ancora con Pisa e Venezia, sconfigge ad Alghero la flotta genovese, andata in aiuto in Sardegna a Mariano IV d'Arborea;
nel 1354 neppure il suo intervento personale in Sardegna né la conquista di Alghero riescono però a ristabilire decisamente l'autorità aragonese sull'isola;
1356
a seguito di alcuni incidenti sul mare divampa una lunga e incerta guerra tra Aragona e Castiglia;


1356
-
a

1356
REGNO di MAIORCA
Giacomo III
Albero genealogico
(† 1375)
figlio di Giacomo II, re di Maiorca, e di Costanza († 1346), sorella di Pedro IV [il Cerimonioso] re d'Aragona;
1349-75, re di Maiorca [titolare];
nel 1349 viene fatto prigioniero da Pedro IV [il Cerimonioso] re d'Aragona;
infruttuosi saranno pure i suoi sforzi di riconquistare l'isola.
[ultimo re titolare di Maiorca.]
1356
-
a

 

 




1356
PIEMONTE
Giacomo di Savoia-Acaia
Albero genealogico
(1315 - 1367)
figlio di Filippo I di Savoia-Acaia e di Catherine di la Tour du Pin e Coligny († 1337);
1334-1367, signore di Piemonte;
1334-1367, principe di Acaia [titolare];
[succede al padre sotto la tutela della madre che si è molto adoperata a dividere la lega formatasi contro il marito salvando così lo stato.]
nel 1338 sposa Beatrice d’Este († 1339) (s.f.);
nel 1339, rimasto vedovo, si risposa con Sibylle des Baux (Sibilla del Balzo) († 1361/62);
el 1347 (maggio) Chieri si dona indivisa a lui e al conte di Savoia, Aosta e Maurienne;
nello stesso anno cadono nelle sue mani Savigliano, Cuneo, Mondovì, Alba e Cherasco (conserverà poi soltanto Chieri e Savigliano); persiste l'antica ruggine tra i conti di Savoia ed i principi di Acaia per l'usurpata successione nell'assemblea di Giaveno del 1285;
nel 1349, pur possedendo Ivrea in comune con i conti Savoia, si vede strappare la città da Amedeo VI che con la pace con il conte del Monferrato la cede a quest'ultimo;
1356
collegatosi con i Visconti, ritoglie Ivrea al marchese del Monferrato imponendo poi delle gabelle sulle merci provenienti dalla Savoia o che passano per di qui;




 
1356
-


1356
Monferrato
Giovanni II Paleologo
Albero genealogico
(? - ?)
figlio del marchese Teodoro I e di Argentina Spinola;
1338-72, marchese di Monferrato;
1355-?, vicario imperiale di Pavia;
1356
Dicembre
conquista la città di Novara;


1356
-

1356
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
Simone Boccanegra
Albero genealogico

(? - ?)
1339 set-dic 1344, 1356 nov-mar 1363, doge di Genova;
1356
Novembre
15
, viene rieletto per la seconda volta.


Governatore
di Genova
Gaspare Visconti
(1355 - 14 nov 1356)
 

1356
-

 


1356
signoria di MILANO
Galeazzo II Visconti
Albero genealogico
(1320 - 1378)
figlio di Stefano (fratello di Giovanni) e di Valentina Doria;
1343, pellegrino in Terrasanta;
1346, viene allontanato da Milano;
- sposa Bianca di Savoia († ?)
1350, occupa Bologna e viene scomunicato; la revoca gli costa 100.000 fiorini;
1354-78, signore di Milano;
(con la corte a Pavia, in comune Milano e Genova, e i domini occidentali: Como, Novara, Vercelli, Asti, Alba, Alessandria e Tortona)


Bernabò Visconti
Albero genealogico
(1323 - 1385)
figlio di Stefano (fratello di Giovanni) e di Valentina Doria;
1346, viene allontanato da Milano;
- sposa Regina della Scala († 1384);
1354-85, signore di Milano;
(con i domini orientali: Bergamo, Brescia, Cremona e Crema)


Governatore
di Genova
Gaspare Visconti
(1355 - 14 nov 1356)
 
1356
poiché i membri della lega veneziana restano in maggioranza ostili verso Milano (a Bologna è scoppiata una rivolta e il marchese del Monferrato ha dato inizio ad una campagna per conquistare le città del Piemonte in mano ai Visconti) i due fratelli ingaggiano come comandante del loro esercito Pandolfo Malatesta;
Maggio
sotto la pressione dei nemici, essi decidono di chiedere all'imperatore di concedere loro il suo appoggio e pregano F. Petrarca di assumersi l'incarico di recarsi dall'imperatore come loro portavoce e di adoperarsi "pro ligustica pace";
20, il poeta parte in compagnia di Sagremor de Pommiers; i due inviati si recano dapprima a Basilea, sperando di trovarvi l'imperatore; dopo un mese di attesa si mettono in viaggio verso Praga; unn viaggio piuttosto pericoloso che fanno assieme ad un certo Martinus Theutonus; a Praga il poeta rimane circa un mese ma nulla sappiamo dei risultati della sua missione;
Ottobre
su richiesta di Galeazzo II e a nome dei Visconti, F. Petrarca scrive tre lettere:
- due riguardano la cattura di re Giovanni di Francia ad opera degli inglesi, nella battaglia di Maupertuis;
- la terza è una risposta ingiuriosa a un ordine ingiurioso rivolto ai due fratelli dal vicario imperiale Markward von Randeck;
Settembre
Pandolfo Malatesta è seriamente ammalato;
Dicembre
la situazione è grave come all'inizio dell'anno; ora il marchese del Monferrato conquista la città di Novara e una rivolta scoppia a Genova sotto la guida di un demagogo locale;



1356
signorie di Verona e Vicenza
Cangrande II della Scala
Albero genealogico
(1332 - 1359, assassinato dal fratello Cansignorio I)
figlio di Mastino II e di Taddea da Carrara;
1350, sposa Elisabeth von Bayern († 1402);
1351-59, signore di Verona e Vicenza;
[associato con i due fratelli]
1356
-


Cansignorio I della Scala
Albero genealogico
(1340 - 1375, avvelenato)
figlio di Mastino II e di Taddea da Carrara;
1351-59; 1359-75, signore di Verona e Vicenza;
[associato con i due fratelli]
1356
-
 

Paolo Alboino I della Scala
Albero genealogico
(1343 - 1375, decapitato)
figlio di Mastino II e di Taddea da Carrara;
1351-65, signore di Verona e Vicenza;
[associato con i due fratelli]

 

 

1356
-


1356
signoria di Padova
Francesco Novello I da Carrara [il Vecchio]
Albero genealogico

(† Monza 6 ott 1393, prigioniero)
figlio di Jacopo II e di Lieta Forzaté;
- 1345, sposa Fina Buzzaccarini († 1378);
19 dic 1350 - 17 dic 1355, 7° signore di Padova;
[assieme allo zio Jacopino)
17 dic 1355 - 29 giu 1388, 7° signore di Padova;
[da solo]







 

1356
-


1356
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Giovanni Gradenigo  
Albero genealogico

(Venezia ? - Venezia 8 ago 1356)
figlio di Marino, fratello del doge Pietro;
1355-56, doge di Venezia; [56°]
1355
dopo aver facilmente occupato Conegliano e Sacile, gli ungari o magiari assediano Treviso; subito Venezia invia i soccorsi è poco dopo il re degli ungari Lajos [il Grande] lascia il campo di battaglia lasciando ai generali e all'esercito il compito di espugnare la piazza.

Agosto
Morto il doge, viene impedito al neo promosso Giovanni Dolfin, che sta difendendo Treviso, di recarsi a Venezia ma ciò nonostante egli riesce armi in pugno a farsi strada tra i nemici e raggiungere Mestre dove, accolto da dodici ambasciatori lì inviati, viene condotto tra gli applausi del popolo a Venezia.


Giovanni Dolfin
Albero genealogico

(Venezia 1303 ca - Venezia 12 lug 1361)
figlio di Benedetto (Benetto, Bello, Bellerio, Bellerino) di Enrico (Rigo) Dolfin, primo dei Dolfin dei Santi Apostoli.
1356
Agosto
13
, viene eletto doge.
1356-61, doge di Venezia; [57°]
Le truppe tedesche, arrivate dalla Germania in aiuto di Treviso e fermatesi per lungo tempo in attesa della risposta di F.N. da Carrara [il Vecchio], sono assalite dagli ungari e fatte a pezzi.
Già interpellato sull'accaduto, il signore di Padova tergiversa destando gravi sospetti. Sospesi i rapporti con i Carraresi e richiamato in patria Marino Morosini, podestà di Padova, è negato ai signori di Padova l'uso del sale e sollecitato contro di loro il signore della Scala con ordine a Marco Giustiniani, provveditore in campo, di scorrere quei territori e devastarli.
Mentre tra stragi e incendi divampa la guerra in Italia, in Dalmazia gli ungari s'impossessano di Spalato, Traù, e poco dopo di Zara con altri castelli e territori minori. Solo la città di Nona riesce a resistere grazie al suo capitano Giovanni Soranzo e alla fede dei suoi soldati.

Il senato, che sa attendere, ordina intanto a Candia la formazione di mille arcieri e l'ammasso di numerosi soldati, ma per infondere, con la promessa di premi e col timore di castighi, coraggio nei cittadini destinati alla difesa delle piazze, punisce sotto l'accusa di aver mal vigilato le loro Michele Faliero conte di Zara e Simon da Ferrara, capitano delle milizie.
Non rimane certo impunita la colpa di Niccolò Pisani, per aver perduto l'armata nelle acque della Morea, e di Zaccaria Contarini, per aver ceduto ai nemici la terra di Conegliano, tutti incarcerati.


- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
1356
-



1356
signorie di Ferrara, Modena, Rovigo
 
Aldobrandino III
Albero genealogico

(1335-1361)
figlio di Obizzo III d'Este e di Lippa Ariosti;
1351, sposa Beatrice da Camino († 1388);
1352-61, signore di Ferrara e Rovigo;
1354-61, vicario imperiale di Modena;






1356
-


1356
REGNO di NAPOLI
Giovanna I
Albero genealogico

(Napoli 1326 - Aversa 1382)
figlia di Carlo d'Angiò duca di Calabria e di Margherita di Valois;
sposata ancora bambina ad Andrea d'Ungheria, fratello di Luigi I il Grande;
1343-81, regina di Napoli;
succeduta a soli 17 anni al nonno Roberto, ha escluso il marito dal governo;
nel 1345 (settembre) il marito Andrea d'Ungheria, viene fatto assassinare ad Aversa, per iniziativa, sembra, di Luigi di Taranto dei reali di Napoli, innamorato della regina;
avuta la notizia ella si reca subito a Napoli dove, ricevute le debite condoglianze dei nobili, dà ordine al conte Ugo Balzo di trovare e punire i mandanti e gli esecutori del delitto; individuati e processati, i colpevoli (due gentiluomini calabresi, Filippa Catanesi con il figlio e con la nipote) vengono messi a morte in carcere; ma le facili o corrotte guardie lasciano fuggire Carlo Artus e Bertrando suo figlio, Corrado di Catanzaro e Corrado Umfredo, gli strangolatori di Andrea, che trovano rifugio presso l'imperatrice di Costantinopoli; sui muri di tutta Napoli vengono affissi gli atti del Consiglio riunitosi subito dopo la fuga degli assassini ed in particolare quanto ha detto Giovanna stessa: «Io stessa mi recherei a fare incatenare quegli assassini, se il mio sesso e la mia dignità me 'l concedessero; ma scriverò all'imperatrice, e gli Artus e i Corradi morranno».
Ciò nonostante viene sospettata d'intesa con gli assassini del marito [anche se i giureconsulti contemporanei Baldo e Angelo da Perugia la ritengono innocente] e viene quindi attaccata dal cognato Luigi I d'Ungheria;
nel 1348, passata frattanto a nuove nozze con Luigi di Taranto, fatto Carlo duca di Durazzo, viceré di Napoli e consegnato a lui e agli altri reali il figlioletto affinché lo presentino al re d'Ungheria, fugge nel feudo di Provenza dove ottiene da papa Clemente VI la dispensa per la consanguineità nonché l'assoluzione dall'accusa di uxoricidio;
un legato apostolico viene inviato in Ungheria per trattare la pace;
subito dopo tuttavia, "venduta" la città di Avignone al papato per soli ottantamila fiorini d'oro di Firenze, torna con il marito a Napoli dove i sudditi, malmenati da Gilforte Lupo, si sono ribellati, e con l'aiuto di Niccolò Acciaiuoli, gran siniscalco del regno, tenta di ristablire l'autorità regia sul paese ancora corso dalle milizie ungheresi e dilaniato dai contrasti della grande feudalità;

 


1356
-

1356
REGNO di SICILIA
Federico III [lo Scemo]
Albero genealogico

(† 1377)
figlio di Pietro II d'Aragona e di Elisabeth di Carinzia († 1349);
1355-77, re di Sicilia;
sotto la reggenza della sorella Eufemia;



1356
-




CINA

?
trattasi di ?;
?-?, imperatore della Cina;
1356, Nanchino apre le porte a Chu Yüan-chang, che vi si stabilisce e si proclama re del Wu, perché la maggior parte dei suoi sostenitori provengono da quella regione; con l'aiuto dei suoi consiglieri costituisce un governo regolare e nella regione instaura una pace che contrasta felicemente con l'anarchia del resto del paese;
egli tuttavia non deve lottare contro l'occupante ma contro gli avversari a cominciare da Chen Yu-ling, figlio di un pescatore, che alla testa delle sue bande è riuscito ad imporsi nelle regioni dell'Hu pei, dell'Hu nan e del Kiang si;

GIAPPONE

 

 



Alberti, Antonio degli (Firenze 1356 ca- Bologna 1415) poeta italiano,
noto per la villa di famiglia "del Paradiso" rievocata nel romanzo Il Paradiso degli Alberti di Giovanni Gherardi da Prato;
Sonetti et canzoni (raccolta postuma, 1863).

Amplonio Ratinck (1356-1435) Germania preumanista con legame civiltŕ medievale.

Torna su


guerra dei cent'anni
(1337-1453)

«segue da 1341»
1356, il figlio di Edward III, Edward di Galles [il Principe Nero], riprende le incursioni in Linguadoca, nel Limosino e nel Berry fino a Tours; il nuovo re di Francia Jean II [il Buono] tenta di tagliargli la strada a Poitiers:
16.000 francesi (in gran parte cavalieri armati pesantemente, appoggiati da balestrieri genovesi) contro 7000 inglesi (cavalieri e fanti armati di "arco lungo"); Jean II [il Buono], sconfitto, viene anche catturato e tenuto prigioniero; 
in Francia, il prolungato stato di guerra, le carestie e le ripercussioni della grande peste del 1348 che hanno messo il paese in rovina, fanno scoppiare una rivolta guidata dal console della corporazione dei mercanti Étienne Marcel;
«segue 1357»

Nuova Ricerca