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Papa
Clemente VIII

(1592-1605)

 

 

Francisco Gómez de Quevedo y Villegas

(Madrid 1580 – Villanueva de los Infantes 1645)

scrittore spagnolo;

[Nato da genitori cortigiani (la madre Maria de Santibóñez era dama d'onore a corte; il padre Pedro Gómez era segretario privato della principessa Maria, figlia di Carlo V).]


frequenta il collegio imperiale dei gesuiti a Madrid;


1596
-1600
studia umanità classiche, lingue moderne e filosofia all'università di Alcalá de Henares;


1601

quando il duca di Lerma trasferisce la corte, egli lo segue a Valladolid dove conosce L. de Góngora (l'inimicizia durerà fino alla morte di entrambi) e dove studia teologia fino al 1604;
risale a quest'epoca il suo carteggio con J. Lips;


1603

viene presentato nell'antologia di P. de Espinosa;


1606

la corte ritorna a Madrid ed egli vi rimane alcuni anni, dedito alla poesia;


1616

dopo essersi inserito in varie faccende della politica italiana, torna in patria per ottenere dal duca di Lerma la nomina di Osuna a viceré di Napoli;
ha incarichi diplomatici in Sicilia e presso la Repubblica di Venezia;
la leggendaria congiura per annettere Venezia alla Spagna, in cui si ritiene che egli sia coinvolto come protagonista, e la caduta dei suoi amici e protettori, determinano una svolta nel suo rapporto con la vita pubblica; viene condannato all'esilio, cioè a chiudersi nei suoi possedimenti alla Torre di Juan Abad;


1621
quando il conte di Olivares (in seguito duca) assume il potere egli torna a godere dei favori ufficiali;

1626

Politica de Dios  y gobierno de Cristo (1626, Vita di Dio e governo di Cristo)

Historia de la vida del Buscón, Llamado don Pablos, exemplo de vagabundos y espejo de tacaños (1626, Storia della vita del pitocco chiamato Pablos, esempio di vagabondo e specchio d'imbroglioni o Il pitocco)

1627

Sueños y discursos de verdades descubridoras de abusos, vicios y engaños en todos los oficios y estados (1627, Sogni e discorsi di verità scopritrici di abusi, vizi e inganni in tutte le professioni e stati)

1631

Romolo di Virgilio Malvezzi (1631, traduzione)
Primera parte de la vida de Marco Bruto (1631-44, Prima parte della vita di Marco Bruto)

1634

La cuna y la sepoltura (1634, La culla e la tomba)

Virtud militante contra las cuatro pestes del mundo y los cuatro fantasmas de la vida (1634-35, Virtù militante contro le quattro pesti del mondo e i quattro fantasmi della vita)

1635

La hora de todas y la fortuna con seso (1635, L'ora di tutti e la fortuna con senno)


1639

una poesia satirica a lui attribuita gli provoca una nuova condanna: viene imprigionato nel carcere di San Marcos; 

1641

Tratado de la providenzia divina (1641, Trattato della divina provvidenza)

1644

Vida de san Pablo (1644, Vita di san Paolo)


1645
solo alla caduta del duca di Olivares esce dal carcere; malato sceglie il ritiro nelle sue terre dove muore poco dopo.

 


Postumi:
El Parnaso español  monte en dos cumbres dividido, con las nueve Musas
(1648, Il Parnaso spagnolo, monte suddiviso in due vette, con le nove Muse, curato da J. Gonzáles de Salas)
Las tre Musas últimas castellanas
(1670, Le tre ultime muse castigliane, curata da P. Andrete, nipote di Quevedo).

 

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