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Matteo RENZI

(Firenze, 11 gennaio 1975)

uomo politico italiano, esponente del PD (Partito Democratico);


[Secondogenito dei quattro figli di Tiziano Renzi (ex consigliere comunale (1985-90) di Rignano sull'Arno per la Democrazia Cristiana) e di Laura Bovoli.
Fratello di:
. Benedetta (n. 1972, entrata in politica nel 2014);
. Samuele (n. 1983),
. Matilde (n. 1984).
Sposato dal 1999 con Agnese Landini, insegnante di liceo, ha tre figli: Francesco, Emanuele ed Ester.]

 

cresce a Rignano sull'Arno, paese dei genitori;

a Firenze frequenta il Liceo Ginnasio Dante;
[Con 60/60, nonostante sia vicino alla bocciatura per il rifiuto, da rappresentante d'istituto, di ritirare le copie del giornalino scolastico in cui c'erano forti critiche alla prof di matematica).]

comincia la propria attività politica durante gli anni del liceo;

1994
partecipa come concorrente per cinque puntate consecutive al programma televisivo "La ruota della fortuna", vincendo 48 milioni di lire;

Nella prima metà degli anni Novanta arbitra alcune partite calcistiche di Seconda categoria: fino al 1995 è infatti iscritto alla sezione arbitrale di Firenze, ma la sua carriera da fischietto non decolla a causa di alcuni limiti atletici.

1996
contribuisce alla nascita dei "Comitati Prodi" in Toscana e si iscrive al PPI (Partito Popolare Italiano);

1999
si laurea in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Firenze;
[Con una tesi in Storia del Diritto dal titolo Amministrazione e cultura politica: Giorgio La Pira Sindaco del Comune di Firenze 1951-1956 con relatore il professor Bernardo Sordi e la votazione finale di 109/110.]

Varie:
- ha una formazione scout nell'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani;
- collabora, firmandosi Zac, con la rivista nazionale della branca Rover/Scolte «Camminiamo insieme» della quale è anche caporedattore;
-
lavora con varie responsabilità per la CHIL Srl, società di servizi di marketing di proprietà della sua famiglia (il cui nome è ispirato dall'omonimo personaggio del Libro della giungla), in particolare coordinando il servizio di vendita del quotidiano «La Nazione» sul territorio fiorentino con la diretta gestione degli strilloni;
- consegna, inoltre, volantini e distribuisce elenchi del telefono;

diventa segretario provinciale del PPI (Partito Popolare Italiano);

2001
30 maggio, elezioni politiche (XIV Legislatura – 2001 30 mag-27 apr 2006);
11 giugno-23 aprile 2005 (II "governo Berlusconi");

quando il PPI (Partito Popolare Italiano) confluisce ne La Margherita, egli viene chiamato a coordinarne la sezione fiorentina;

2003
segretario provinciale de La Margherita;

2004
presidente (2004-2009) della Provincia di Firenze;

12-13 giugno, alle elezioni ottiene il 58,8% dei voti, in rappresentanza di una coalizione di centro-sinistra;
[In linea con il suo messaggio di lotta alla cosiddetta casta politica e agli sprechi sostiene di avere, durante il suo mandato, diminuito le tasse provinciali, diminuito il numero del personale e dimezzato i dirigenti dell'ente fiorentino.
Nel 2012, comunque, la Corte dei conti aprirà un'indagine sulle spese di rappresentanza effettuate dalla Provincia durante il suo mandato, che ammontano a circa 600 000 euro e, secondo «il Fatto Quotidiano», il ministero del Tesoro indaga su Florence Multimedia, società in house voluta da lui voluta, alla quale la Provincia di Firenze, durante la sua presidenza, avrebbe concesso un affidamento di servizi alla suddetta società "per un importo superiore al previsto a quello previso dai regolari contratti di servizio".]

 

2005
23 aprile–17 maggio 2006 (III "governo Berlusconi");

2006
28 aprile, elezioni politiche (XV Legislatura – 2006 28 apr-28 apr 2008);
maggio-aprile 2008 (II "governo Prodi");

2008
29 aprile, elezioni politiche (XVI Legislatura – 2008 29 apr-14 mar 2013);
8 maggio-16 novembre 2011 (IV "governo Berlusconi");


29 settembre, si candida alle elezioni primarie del Centrosinistra per la candidatura a Sindaco di Firenze riuscendo a vincerle con il 40,52% (su 37.468 votanti totali) [Sconfigge:
. Lapo Pistelli (26,91%), deputato e responsabile nazionale Esteri del PD;
. Daniela Lastri (14,59%), assessore comunale all'Istruzione e ai giovani del PD;
. Michele Ventura (12,48%), ministro ombra per l'attuazione del programma di governo e vicecapogruppo vicario PD alla Camera;
. Eros Cruccolini (5,49%), presidente del Consiglio comunale per la Sinistra.]

2009
9 giugno, alle elezioni amministrative, ottiene il 47,57% dei voti, contro il 32% del candidato del centro-destra Giovanni Galli, con il quale va al ballottaggio;
22 giugno, viene eletto sindaco (2009-2014) di Firenze, riportando il 59,96% dei voti;

fa parte della Direzione nazionale del PD (Partito Democratico);

2010
29 agosto, lancia l'idea della «rottamazione senza incentivi» dei dirigenti di lungo corso del PD (Partito Democratico);
5-7 novembre, organizza con Giuseppe Civati e Debora Serracchiani un'assemblea alla Stazione Leopolda di Firenze (Prossima Fermata: Italia);
[All'assemblea si contano oltre 800 interventi e 6800 partecipanti.]
Nasce così il manifesto del "renzismo": la Carta di Firenze.
[I principali sostenitori del gruppo dei "rottamatori" sono:
. Matteo Richetti, Presidente dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna;
. Davide Faraone, deputato regionale siciliano,
. Giuseppe Civati, consigliere regionale lombardo.
Si sono dichiarati a sostegno del gruppo 11 parlamentari:
- senatori:
. Andrea Marcucci, Roberto Della Seta, Francesco Ferrante, Pietro Ichino, Luigi Lusi;
. deputati:
. Luigi Bobba, Roberto Giachetti, Maria Paola Merloni, Ermete Realacci e Giuseppina Servodio.]

6 dicembre, si reca, a pranzo, in visita ad Arcore, presso la villa privata di Silvio Berlusconi, per "discutere di alcuni temi legati all'amministrazione di Firenze";
[La notizia, diffusa a incontro ormai avvenuto, provoca reazioni contrastanti e alcune polemiche anche tra i suoi sostenitori.]

2011
dai primi mesi dell'anno è impegnato in una campagna contro le morti su strada dovute a incidenti stradali tramite un inasprimento delle pene e la creazione del nuovo reato di "omicidio stradale";

giugno, a Firenze entra in vigore una nuova pedonalizzazione, che comprende, tra gli altri, importanti luoghi fiorentini quali Piazza de' Pitti;
ottobre, sulla scia della sua crescente notorietà dopo la Leopolda I, crea una "tre giorni" di proposte chiamata Big Bang, sempre alla Leopolda di Firenze, con i democratici Davide Faraone e Matteo Richetti, nella quale chiunque ha la possibilità di salire sul palco e dire in cinque minuti la sua idea d'Italia se fosse a Palazzo Chigi. [Questo incontro è oggetto di critiche da parte di alcuni esponenti del PD (Partito Democratico), vicini al segretario Pier Luigi Bersani.
Sono intervenuti o hanno partecipato professori, scrittori (come Alessandro Baricco o Edoardo Nesi), studenti, economisti (Luigi Zingales), imprenditori (Guido Ghisolfi, Martina Mondadori, dell'omonima casa editrice, e Alberto Castelvecchi tra gli altri), lavoratori e personaggi dello spettacolo (Fausto Brizzi, Pif e Giorgio Gori, ex dirigente Fininvest e già direttore di «Canale 5»), mentre tra i politici Sergio Chiamparino, Arturo Parisi, Ermete Realacci, Pietro Ichino, Maria Paola Merloni, Graziano Delrio, Salvatore Vassallo, il radicale Matteo Mecacci, Federico Berruti e altri hanno sostenuto l'evento che ha avuto grande visibilità nazionale.]

16 novembre-28 aprile 2013 ("governo Monti");

2012
da sindaco ha guadagnato 145.272 euro;
[Sotto la sua guida, Firenze ha approvato, con un'ampia maggioranza nel consiglio comunale (30 voti a favore, 9 contrari e 5 astenuti), un Piano strutturale a Volumi Zero, ovvero senza possibilità di aumentare la cubatura rispetto al patrimonio edilizio esistente e permettendo di costruire ex novo soltanto a seguito di demolizione in uguali volumi di edifici vetusti. Il piano strutturale prevede inoltre che in futuro possano circolare nelle ZTL di Firenze solo auto elettriche.]

giugno, a Firenze, al Palacongressi, organizza assieme a Davide Faraone, Matteo Richetti e Giorgio Gori la seconda edizione del Big Bang, denominata "Italia Obiettivo Comune";
[Quasi un migliaio di amministratori locali del PD (Partito Democratico) raccontano la loro esperienza di governo del territorio per rilanciare un nuovo modello di PD e di Italia.
Al convegno sono intervenuti Andrea Sarubbi, Andrea Ballarè e Debora Serracchiani tra gli altri, con il sostegno di personalità come, ad esempio, Salvatore Vassallo, Graziano Delrio e Vincenzo De Luca.]

13 settembre, Verona, durante un comizio si candida ufficialmente alle primarie del centrosinistra;
[Tra gli sfidanti:
. Pier Luigi Bersani, segretario del PD,
. Nichi Vendola, presidente della regione Puglia e presidente di SEL,
. Laura Puppato (PD), consigliere della regione Veneto,
. Bruno Tabacci (ApI), assessore al Bilancio del comune di Milano.
Per la sua campagna elettorale, organizza un tour per l'Italia a bordo di un camper, che lo porta a toccare, tra settembre e novembre 2012, tutte le province italiane.]

25 novembre, 1° turno delle primarie:
ottiene il 35,5% pari a 1 104 958 voti complessivi, posizionandosi al secondo posto tra i cinque candidati, dietro a Pier Luigi Bersani al 44,9% con 1.395.096 voti.
[In particolare, al primo turno è stato il candidato più votato nelle cosiddette "regioni rosse" come Toscana, Umbria e Marche.]
2 dicembre, 2° turno delle primarie:
perde contro Pier Luigi Bersani, ottenendo 1.095. 925 voti pari al 39,1%, contro il 60,9% (1.706.457 voti) del segretario del PD.
[Anche nelle "regioni rosse" non è riuscito ad aumentare i consensi rispetto al primo turno, vincendo soltanto in Toscana, mentre in tutte le altre regioni italiane ha vinto Pier Luigi Bersani, con un ampio distacco soprattutto in quelle meridionali.]

2013
nel corso della campagna elettorale per le prossime elezioni politiche, sostiene apertamente Pier Luigi Bersani;
1° febbraio, i due esponenti del PD tengono un primo comizio congiunto a Firenze;
21 febbraio, i due esponenti del PD tengono un primo comizio congiunto a Palermo;
aprile, in occasione dell'imminente elezione del Presidente della Repubblica, ha degli scontri con Pier Luigi Bersani riguardanti la situazione politica interna al PD (Partito Democratico) e critica pubblicamente le candidature di Anna Finocchiaro e Franco Marini come possibili successori di Giorgio Napolitano, scatenando molte polemiche nel mondo politico italiano, e ricevendo dure repliche sia da Anna Finocchiaro sia da Franco Marini;

 

 

25 febbraio, elezioni politiche (XVII Legislatura – 2013 25 feb-…);
28 aprile-22 febbraio 2014 ("governo Letta");

9 luglio, in un'intervista a «la Repubblica» egli conferma l'intenzione di candidarsi a segretario nazionale del PD (Partito Democratico);

2 settembre, oltre a chi lo ha già sostenuto alle primarie del centrosinistra del 2012 (come Paolo Gentiloni, Roberto Giachetti, Ermete Realacci, il ministro per gli affari regionali Graziano Delrio) e ai "veltroniani", egli riceve ora l'appoggio di Dario Franceschini e della sua Area Democratica (Marina Sereni, Piero Fassino, David Sassoli).
[Firmano inoltre la mozione a sostegno della sua candidatura anche diversi esponenti considerati vicini al premier Enrico Letta, come Gianni Dal Moro, Francesco Sanna, Francesco Boccia, Lorenzo Basso ed Enrico Borghi.]
Tra gli sfidanti :
. Gianni Cuperlo, deputato ed ex segretario della FGCI (Federazione Giovanile Comunista Italiana);
. Giuseppe Civati, deputato ed ex consigliere regionale in Lombardia.]

8 dicembre, alle elezioni primarie viene eletto segretario del PD (Partito Democratico) con il 67,5% dei voti;
15 dicembre, avviene la sua proclamazione ufficiale dalla nuova Assemblea eletta del PD (Partito Democratico);

2014
16 febbraio, a seguito delle dimissioni rassegnate da Enrico Letta dopo la votazione a larghissima maggioranza (136 favorevoli contro 16 contrari), da parte della Direzione del PD (Partito Democratico), di un documento che proponeva la sostituzione del governo da lui presieduto e delle successive consultazioni di Giorgio Napolitano, il presidente della Repubblica lo convoca al Quirinale per il giorno successivo per conferirgli l'incarico di formare un nuovo governo, incarico che egli si riserva di accettare;
nel pomeriggio dello stesso giorno, il Presidente del Consiglio incaricato informa i presidenti delle camere Pietro Grasso e Laura Boldrini;
17 febbraio, torna a Firenze per partecipare alla sua ultima riunione del Consiglio comunale. Tuttavia decide di non dimettersi dalla carica di sindaco della sua città.
18-19 febbraio, il presidente del Consiglio incaricato svolge le consultazioni con i gruppi parlamentari;
21 febbraio, al Quirinale scioglie la riserva e presenta la lista dei ministri che vanno a comporre il suo governo;
22 febbraio, presta giuramento e diviene presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana ("governo Renzi");
[Divenendo capo del governo a 39 anni, è il presidente del Consiglio più giovane della Repubblica italiana.
Da premier percepisce 114.796,68 euro, dati resi noti per legge nel maggio 2014.]

24 febbraio, tiene un discorso lungo più di un'ora al Senato della Repubblica dove nella notte, alle 00:43, ottiene infine la fiducia con 169 voti favorevoli, 139 contrari dopo quasi 11 ore di lavori d'Aula;
25 febbraio, nel pomeriggio, dopo un altro discorso, ottiene infine la fiducia anche alla Camera dei Deputati con 378 voti favorevoli, 220 contrari e 1 astenuto (su 598 votanti) dopo altre 9 ore di lavori;


maggio, in aspettativa nell'azienda di famiglia, si dimette rinunciando anche alla pensione;

1° luglio, assume la carica di Presidente del Consiglio dell'Unione Europea;

 

 

 


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Matteo Renzi durante la campagna elettorale per le Primarie del PD (2012)
Fra le varie proposte presenti nel programma di Renzi, c'erano la diminuzione delle tasse per il lavoro dipendente con aumento di 100 euro dello stipendio netto in busta paga,[58] da finanziarsi tramite il taglio del 15% delle spese della pubblica amministrazione;[59] raggiungere la copertura degli asili nido per i bimbi italiani al 40% entro il 2018, che indirettamente costituirebbe un incentivo all'occupazione femminile e la creazione di potenziali 450 000 posti di lavoro;[59] il sostegno creditizio alla piccola e media impresa da finanziarsi tramite il ricollocamento dei fondi europei; diritti civili per le coppie omosessuali sul modello delle civil partnership inglesi;[59] aggiornamento alla normativa europea della legge 40 del 2004 sulla fecondazione artificiale; divorzio veloce se consensuale e se i coniugi non hanno avuto figli; introduzione di una serie di meccanismi volti ad attirare in Italia investimenti esteri,[59] come agevolazioni fiscali per i primi anni di insediamento; lotta alla corruzione con l'introduzione di pene più severe; lotta all'evasione fiscale concentrata sui grandi evasori e gli evasori totali;[59] abolizione o riduzione drastica dei rimborsi ai partiti; diminuzione delle indennità dei politici e del numero dei parlamentari sul modello dei provvedimenti presi dal Presidente della Repubblica francese François Hollande.[59]
I finanziamenti per la campagna sono stati raccolti attraverso la Fondazione Big Bang.[60][61]
Posizioni contrapposte[modifica | modifica wikitesto]
La candidatura di Renzi è stata oggetto di accese polemiche all'interno del Partito Democratico, con contestazioni da parte di numerosi dirigenti, come Rosy Bindi e Massimo D'Alema, e di politici esterni al PD come Nichi Vendola.[62][63]
La polemica più dura è avvenuta con Stefano Fassina, responsabile per l'economia del partito, che ha accusato Renzi di aver copiato alcuni punti del programma di Bersani. Renzi ha replicato che il suo programma è stato presentato molto prima di quello del segretario PD.[64]
Tre giorni prima delle elezioni primarie Renzi, durante la trasmissione radiofonica 105 Friends di Radio 105, ha detto che in caso di sconfitta avrebbe portato un po' dei suoi amici in Parlamento e che avrebbe cercato di avere un po' di spazio, ma che non si sarebbe fatto comprare.[65][66] Il giorno dopo Renzi ha rivendicato quanto detto in radio: «Nel presunto fuori onda di R105 dico le stesse cose che dico sempre. Dico che in caso di sconfitta non mi farò comprare e che qualcuno dei nostri andrà in parlamento (spero con le primarie) ma non io».[67]

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Durante il suo governo, il presidente Renzi, ha deciso di avviare un ampio progetto di riforme costituzionali con l'abolizione del bicameralismo perfetto e la modifica della struttura e delle funzioni del Senato della Repubblica. Inoltre dopo un controverso incontro con il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha proposto una nuova legge elettorale in sostituzione del cosiddetto Porcellum, parzialmente annullato dalla Corte Costituzionale. La proposta, ribattezzata "Italicum" prevede un sistema a collegi plurinominali con eventuale doppio turno e premio di maggioranza.[93] La proposta di legge è stata depositata in Commissione alla Camera da PD, Forza Italia e Nuovo Centrodestra.
Inoltre assieme al ministro Giannini ha presentato nel settembre del 2014 il progetto di riforma della pubblica istruzione intitolato "La buona scuola" e nello stesso mese il guardasigilli Andrea Orlando ha presentato un disegno legge che prevede la riforma della giustizia civile e di quella penale.

Posizioni politiche


Renzi si è dichiarato favorevole al ricambio generazionale della classe dirigente, tramite l'uso di elezioni primarie. Sostiene alcune iniziative atte a ridurre il costo della politica, tra cui l'eliminazione di una delle due camere, l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, l'elezione diretta dei politici da parte dei cittadini, le abolizioni dei vitalizi e la cancellazione dei contributi statali ai giornali di partito.[64]
Riguardo al Partito Democratico ha dichiarato che il PD dovrebbe maggiormente guardare al futuro, alle proposte e alle idee, anziché parlare in "politichese" e inseguire le alleanze "contro qualcuno".[94] Le sue posizioni politiche sono considerate da alcuni osservatori o da membri del suo stesso partito "non di sinistra". In particolare, il suo pranzo ad Arcore con Silvio Berlusconi[95] ha suscitato molte polemiche e perplessità. Silvio Berlusconi ha dichiarato: «Renzi porta avanti le nostre idee, sotto le insegne del PD»,[96] Renzi ha smentito. La principale smentita però è venuta dal primo turno delle primarie, in cui il Sindaco di Firenze ha vinto in tutti i principali fortini della sinistra.[97]
Ha affermato che se fosse stato un operaio della FIAT di Pomigliano d'Arco avrebbe votato «senza se e senza ma» a favore del referendum proposto da Sergio Marchionne.[98] opponendosi palesemente ai sindacati. Tuttavia, nel 2012 ha dichiarato di esser rimasto deluso dalle successive scelte di Marchionne.[99]
Guarda con interesse alle proposte in tema di lavoro ed economia di Tito Boeri e Luigi Zingales, tra cui la flexicurity ispirata al modello scandinavo.
In un'intervista su Max si è dichiarato a favore della civil partnership (unioni civili sul modello britannico) e ha dichiarato che un politico non deve vedere il matrimonio «come un sacramento».[100]
Ha votato contro il nucleare ai referendum del 2011; si è espresso a favore del ricarico sulle bollette dei costi per gli investimenti sull'acqua pubblica;[101] ha sostenuto a Firenze le pedonalizzazioni e un piano strutturale a volumi zero.
Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti propone, accanto a un forte sistema di prelievo differenziato dei materiali riciclabili, l'uso degli inceneritori.[102] Su questo punto è stato accusato di sottovalutare i rischi legati alla presenza di diossine nei fumi di scarico degli impianti.[103]


Procedimenti giudiziari
Relativamente a quando era presidente della provincia di Firenze la giustizia contabile ha contestato la categoria di inquadramento di quattro persone nello staff, dichiarate dallo stesso procuratore totalmente estranee a famiglia e amicizie di Renzi, assunte presso la provincia di Firenze, a tempo determinato in categoria D (laureati) anziché C (non laureati), con uno stipendio di 1 200 euro al mese anziché di 1 150, in violazione delle disposizioni riguardanti la contrattazione collettiva del comparto. Il 5 agosto 2011 è stato condannato in primo grado, insieme ad altre venti persone, dalla Corte dei conti della Toscana per danno erariale al pagamento di una somma totale di 50 000 euro, di cui 14 000 a carico di Renzi, gli altri a venti persone fra colleghi di giunta e funzionari. La richiesta della procura era stata inizialmente di un totale di 2 milioni e 155 mila euro, con dunque una significativa riduzione dei termini dell'accusa al termine del primo grado di giudizio. Renzi ha impugnato comunque in appello la sentenza, confidando in un'ulteriore revisione del caso e conseguente decadimento delle accuse.[25][104][105][106][107] La Corte dei Conti della Toscana ha esteso il contraddittorio nei confronti di Renzi (dopo che la Procura Contabile ne aveva stabilito l'archiviazione) riguardo la sua eventuale responsabilità per danno erariale, rinviando l'udienza d'appello al settembre del 2014.[108]
L'8 ottobre 2012, Alessandro Maiorano, un dipendente del Comune di Firenze, ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza per denunciare il fatto che il presidente di provincia e poi sindaco Matteo Renzi usufruisca di contributi pensionistici dirigenziali, essendo stato messo in aspettativa dall'azienda di famiglia CHIL srl, in cui era stato assunto come dirigente 8 mesi prima di essere messo in aspettativa per via dell'elezione a presidente della provincia.[109][110][111] La questione è stata liquidata come una possibile ricerca di vendetta professionale da parte del dipendente, e comunque a più riprese contestualizzando e spiegando il fatto come un piano di riordino delle cariche interno all'azienda, che ha avuto come conseguenza la nomina a dirigente del futuro candidato sindaco.[106] In ogni caso, nonostante non sia mai partito alcun procedimento penale a suo carico, Renzi ha scelto di rinunciare alla pensione e all'aspettativa in questione[112], mentre Maiorano è stato arrestato per diffamazione aggravata[113].
Nel marzo 2014 la procura di Firenze ha aperto un'inchiesta senza indagati, per fare chiarezza sulla casa di Firenze dove Renzi ha soggiornato per brevi periodi dal 2011 al 2013, il cui affitto è sempre stato pagato dall'imprenditore Marco Carrai[114] (Marco Carrai ha ottenuto svariati incarichi in società controllate dal Comune e appalti dall'amministrazione, anche se per la maggior parte ottenuti prima dell'amministrazione Renzi).[115] Renzi ha dichiarato di non essere preoccupato circa la possibilità di assimilare il suo caso ad altri noti precedenti di immobili acquistati "a propria insaputa", in quanto quella non era "la casa di Renzi, pagata da Carrai" bensì "la casa di Carrai, pagata da Carrai", della quale aveva usufruito in virtù dell'amicizia con l'imprenditore e della vicinanza a Palazzo Vecchio.[106]
Libri[modifica | modifica wikitesto]

 

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Governo Renzi

Presidente del Consiglio dei ministri
Matteo Renzi (PD)

Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio dei ministri
Graziano Delrio (PD), segretario del Consiglio dei ministri, con delega alle politiche di coesione territoriale e allo sport
Luca Lotti (PD), con delega all'informazione e comunicazione del Governo e all'editoria, alle commemorazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale e alle celebrazioni del settantesimo anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione
Sandro Gozi (PD), con delega alle politiche europee e al coordinamento, con il ministro degli affari esteri, delle attività inerenti il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea
Marco Minniti (PD), Autorità Delegata per la Sicurezza della Repubblica

Ministri senza portafoglio

Riforme costituzionali e rapporti con il Parlamento
Ministro Maria Elena Boschi (PD) con delega al programma di governo
Sottosegretari Sesa Amici (PD)
Luciano Pizzetti (PD)
Ivan Scalfarotto (PD)

Semplificazione e pubblica amministrazione
Ministro Marianna Madia (PD)
Sottosegretario Angelo Rughetti (PD)

Affari regionali e autonomie
Fino all'8/4/2014 con il nome Affari regionali[4]
Ministro Maria Carmela Lanzetta (PD)
Sottosegretario Gianclaudio Bressa (PD)

MINISTRI

Affari esteri e cooperazione internazionale
Fino al 29 agosto 2014 con il nome Affari Esteri [5]
Ministro Paolo Gentiloni (PD) con delega al coordinamento, con il sottosegretario Sandro Gozi, delle attività inerenti il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea - dal 31/10/2014
Federica Mogherini (PD) con delega al coordinamento, con il sottosegretario Sandro Gozi, delle attività inerenti il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea - fino al 31/10/2014
Viceministro Lapo Pistelli (PD) con delega alla cooperazione allo sviluppo
Sottosegretari Benedetto Della Vedova (SC)
Mario Giro (Demo.S) con delega agli italiani all'estero

Interno
Ministro Angelino Alfano (NCD)
Viceministro Filippo Bubbico (PD) con delega alla pubblica sicurezza e alle minoranze storiche etnico-linguistiche
Sottosegretari Giampiero Bocci (PD) con delega alle autonomie locali e territoriali, ai vigili del fuoco, il soccorso pubblico e la difesa civile
Domenico Manzione (indipendente) con delega alle libertà civili e l'immigrazione, il raccordo tra prefetture e amministrazioni statali sul territorio, le onorificenze, le persone scomparse e la lotta alla corruzione

Giustizia
Ministro Andrea Orlando (PD)
Viceministro Enrico Costa (NCD)
Sottosegretario Cosimo Ferri (indipendente)

Difesa
Ministro Roberta Pinotti (PD)
Sottosegretari Gioacchino Alfano (NCD)
Domenico Rossi (PpI)

Economia e finanze
Ministro Pier Carlo Padoan (indipendente)
Viceministri Luigi Casero (NCD) con delega al fisco e le finanze
Enrico Morando (PD) con delega alla finanza pubblica, il bilancio e la stabilità
Sottosegretari Pier Paolo Baretta (PD)con delega alla valorizzazione del patrimonio pubblico immobiliare e al patto di stabilita' interno
Enrico Zanetti (SC) con delega al contenzioso valutario, al contrasto del riciclaggio, alla fiscalità dei mercati finanziari, al federalismo fiscale, al bilancio comunitario, ai piani di rientro dai deficit sanitari e alla revisione legale
Paola De Micheli (PD) - dal 31/10/2014
Giovanni Legnini (PD) con delega alle politiche di coesione, alla ricostruzione e lo sviluppo dell'Aquila e dell'Abruzzo, ai piani di rientro degli enti locali, all'Agenzia delle dogane e dei monopoli, al CIPE e all'attuazione normativa - fino al 26/9/2014

Sviluppo economico
Ministro Federica Guidi (indipendente)
Viceministri Carlo Calenda (SC) con delega al commercio internazionale
Claudio De Vincenti (PD) con delega all'energia
Sottosegretari Antonello Giacomelli (PD) con delega alle comunicazioni
Simona Vicari (NCD) con delega alle pmi, l'artigianato, i consumatori e la concorrenza

Infrastrutture e trasporti
Ministro Maurizio Lupi (NCD)
Viceministro Riccardo Nencini (PSI)
Sottosegretari Umberto Del Basso De Caro (PD)
Antonio Gentile (NCD) - fino al 3/3/2014

Politiche agricole alimentari e forestali
Ministro Maurizio Martina (PD) con delega a Expo 2015
Viceministro Andrea Olivero (Demo.S)
Sottosegretario Giuseppe Castiglione (NCD)

Ambiente e tutela del territorio e del mare
Ministro Gian Luca Galletti (UdC)
Sottosegretari Barbara Degani (NCD)
Silvia Velo (PD)

Lavoro e politiche sociali
Ministro Giuliano Poletti (indipendente) con delega alle politiche giovanili, al Servizio civile nazionale, all'integrazione e alla famiglia
Sottosegretari Teresa Bellanova (PD) con delega ai servizi per il lavoro
Franca Biondelli (PD) con delega alle politiche sociali e l'inclusione, l'immigrazione e l'integrazione e la famiglia
Luigi Bobba (PD) con delega al terzo settore e le formazioni sociali, alle politiche giovanili e al Servizio civile nazionale
Massimo Cassano (NCD) con delega alle politiche previdenziali e assicurative

Istruzione, università e ricerca
Ministro Stefania Giannini (SC)
Sottosegretari Angela D'Onghia (PpI)
Gabriele Toccafondi (NCD)
Davide Faraone(PD) - dal 31/10/2014
Roberto Reggi (PD) - fino al 19/9/2014

Beni e attività culturali e turismo
Ministro Dario Franceschini (PD)
Sottosegretari Francesca Barracciu (PD)
Ilaria Borletti Buitoni (SC)
Salute[modifica | modifica wikitesto]
Ministro Beatrice Lorenzin (NCD)
Sottosegretario Vito De Filippo (PD)

 

Fonti
- Altre

 

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