Raffaele
RUSSO
(Sorrento, Napoli 8 dicembre 1932)
politico italiano, esponente della Democrazia
cristiana, appartenente alla corrente di A.
Gava.
laurea in giurisprudenza, avvocato;
__________________
Come deputato, è iscritto:
- al gruppo parlamentare DEMOCRAZIA CRISTIANA:
Membro dal 20 giugno 1979 all'11 luglio 1983,
Membro dal 12 luglio 1983 al 1° luglio 1987,
Segretario dal 14 ottobre 1983.
- al gruppo parlamentare DEMOCRATICO CRISTIANO:
Membro dal 9 luglio 1987 al 22 aprile 1992,
Vicepresidente dal 19 ottobre 1987.
- al gruppo parlamentare DEMOCRATICO CRISTIANO - PARTITO POPOLARE
ITALIANO:
Membro dal 30 aprile 1992 al 27 gennaio 1994,
Membro dal 27 gennaio al 14 aprile 1994.
___________________________
1953
7 giugno, (II Legislatura 1953 25 giu - 11 giu 1958);
16 luglio-17 agosto, (VIII "governo
De Gasperi");
17 agosto-18 gennaio 1954, ("governo
Pella);
1954
18 gennaio-10 febbraio, (I "governo
Fanfani);
10 febbraio-6 luglio 1955, ("governo
Scelba);
1955
6 luglio-19 maggio 1957 (I "governo
Segni");
1957
19 maggio-1° luglio 1958, ("governo
Zoli");
1958
25 maggio, (III Legislatura 1958 12 giug - 15 mag 1963);
1° luglio-15 febbraio 1959 (II "governo
Fanfani");
1959
15 febbraio-25 marzo 1960, (II "governo
Segni");
1960
25 marzo-26 luglio, ("governo
Tambroni);
26 luglio-21 febbraio 1962, (III "governo
Fanfani);
1962
21 febbraio-21 giugno 1963, (IV "governo
Fanfani);
1963
28 aprile, (IV Legislatura 1963 16 mag - 4 giu 1968);
21 giugno-4 dicembre, (I "governo
Leone");
4 dic-22 lug 1964, (I "governo
Moro");
1964
22 luglio-23 febbraio 1966, (II "governo
Moro");
1966
23 febbraio-24 giugno 1968 (III "governo
Moro");
1968
19 maggio, (V Legislatura 1968 5 giu-24 mag 1972);
24 giugno-12 dicembre 1968, (II "governo
Leone");
12 dicembre-5 agosto 1969, (I "governo
Rumor");
1969
5 agosto-27 marzo 1970, (II "governo
Rumor");
1970
27 marzo-6 agosto, (III "governo
Rumor");
6 ago-17 feb 1972, ("governo
Colombo");
1972
17 febbraio-26 giugno, (I "governo
Andreotti");
7-8 maggio, (VI Legislatura 1972 25 mag - 4 lug 1976)
26 giugno-7 luglio 1973 (II "governo
Andreotti");
1973
7 lug-14 mar 1974, (IV "governo
Rumor");
1974
14 marzo-23 novembre, (V "governo
Rumor");
23 novembre-12 febbraio 1976, (IV "governo
Moro");
1976
12 febbraio-29 luglio, (V "governo
Moro");
5 luglio, (VII Legislatura 1976 lug-19 giu 1979)
29 luglio-11 marzo 1978, (III "governo
Andreotti");
1978
11 marzo-20 marzo 1979, (IV "governo
Andreotti");
1979
20 marzo-4 agosto, (V "governo
Andreotti");
3 giugno, eletto deputato (VIII Legislatura
1979 20 giu-11 lug 1983) per la Dc, nel collegio
di Napoli;
[Proclamato il 9 giugno 1979 - Elezione convalidata il
28 febbraio 1980.]
Componente di organi parlamentari:
- IV Commissione (Giustizia): Membro dal 11
luglio 1979 al 11 luglio 1983.
7-10 giugno, prime elezioni per il Parlamento europeo;
4 agosto-4 aprile 1980, (I "governo
Cossiga");
1980
4 aprile-18 ottobre, (II "governo
Cossiga");
18 ottobre-28 giugno 1981 ("governo
Forlani");
1981
3 lug-22 ago 1982, (I "governo
Spadolini" - 28 giu-23 ago 1982);
1982
24 agosto-30 novembre, (II "governo
Spadolini" - 23 agosto-1° dicembre);
7 dic-3 ago 1983, (V "governo
Fanfani - 1° dicembre-4 agosto 1983);
1983
26 giugno, rieletto deputato (IX Legislatura
1983 12 lug-1 lug 1987) per la Dc, nel collegio di
Napoli;
[Proclamato il 3 luglio 1983 - Elezione convalidata il
2 febbraio 1984.]
Componente di organi parlamentari:
- IV Commissione (Giustizia): Membro dal 12
luglio 1983 al 1 luglio 1987;
- Giunta delle elezioni: Membro dal 19 luglio 1983 al 1 luglio
1987;
- V Commissione (Bilancio e Programmazione - Partecipazioni
statali): Membro dal 9 agosto 1983 al 25 febbraio 1984; Sostituisce:
Manfredo Manfredi;
- X Commissione (Trasporti ed Aviazione civile - Marina
mercantile - Poste e telecomunicazioni): Membro dal 4 agosto
1986 al 17 aprile 1987; Sostituisce: Angelo Picano.
4 agosto-1° agosto 1986, (I "governo
Craxi");
1984
17 giugno, elezioni per il Parlamento europeo;
1986
1° ago-17 apr 1987, sottosegretario alle Finanze
(II "governo
Craxi");
1987
17 apr-28 lug, sottosegretario alle Finanze
(VI "governo
Fanfani);
14 giugno, rieletto deputato (X Legislatura
1987 2 lug-22 apr 1992) per la Dc, nel collegio di
Napoli;
[Proclamato il 27 giugno 1987 - Elezione convalidata
il 12 febbraio 1991.]
Componente di organi parlamentari:
- Giunta provvisoria delle elezioni: Membro dal 2 luglio 1987
al 23 luglio 1987;
- Giunta delle elezioni: Membro dal 23 luglio 1987 al 26 luglio
1989;
- II Commissione (Giustizia): Membro dal 4 agosto
1987 al 25 ottobre 1990;
- VI Commissione (Finanze):
Membro dal 4 agosto 1987 al 13 aprile 1988;
Sostituisce: Emilio Rubbi
Membro dal 15 aprile 1988 al 22 luglio 1989
Sostituisce: Emilio Rubbi ;
- I Commissione (Affari costituzionali, della Presidenza
del consiglio e Interni): Membro dal 25 ottobre 1990 al 22
aprile 1992.
28 lug-13 apr 1988, sottosegretario all'Interno
("governo Goria");
1988
13 aprile-22 luglio 1989, ("governo
De Mita");
1989
18 giugno, elezioni per il Parlamento europeo;
22 luglio-12 aprile 1991, (VI "governo
Andreotti");
1991
17 aprile-27 giugno 1992, sottosegretario alle Poste
e Telecomunicazioni (VII "governo
Andreotti" - 1991 12 aprile-28 giugno 1992);
1992
4 aprile, rieletto deputato (XI Legislatura 1992
23 apr-14 apr 1994) per la Dc, nel collegio di Napoli;
[Proclamato il 14 aprile 1992 - Elezione convalidata
il 5 agosto 1993.]
Componente di organi parlamentari:
- IX Commissione (Trasporti, Poste e
Telecomunicazioni): Membro dal 11 giugno 1992 al 14 aprile
1994;
- Commissione giurisdizionale per il personale: Membro dal 15
settembre 1992 al 14 aprile 1994.
28 giugno-28 aprile 1993, (I "governo
Amato");
1993
28 aprile-10 maggio 1994, ("governo
Ciampi");
1994
27 marzo, (XII Legislatura 1994 15 aprile-8 mag 1996);
10 maggio-17 gennaio 1995, (I "governo
Berlusconi");
12 giugno, elezioni per il Parlamento europeo;
27 settembre, da «La Repubblica»:
PARLA IL DELFINO DI DON ANTONIO
NAPOLI - Ha taciuto per 14 anni. Era terrorizzato Raffaele
Russo, già sottosegretario dc alle Poste. Aveva paura
del suo capo Antonio Gava, temeva la vendetta
della camorra. Ma adesso che la dittatura gavianea a Napoli è
solo un ricordo, l'ex delfino di don Antonio
ha deciso di svuotare il cassetto dei ricordi:
"Signori giudici, devo dirvi che il senatore
Gava e Flaminio Piccoli furono i registi della trattativa per liberare
Ciro Cirillo, il nostro assessore regionale, rapito dalle Br nell' 81.
E' inutile continuare a tacere su questo". Rinchiuso nel
carcere di Poggioreale, il braccio destro del leader doroteo si è
deciso a parlare. Un passo fondamentale per l' inchiesta su Antonio
Gava, la camorra e il patto di "mutua assistenza" nato
sulle ceneri del "caso Cirillo".
È la prima confessione di un protagonista 'diretto' di quella
torbida vicenda: Raffaele Russo era l'ombra
di Antonio Gava. Ma il suo non è
l'unico sconcertante retroscena sul binomio clan-politica: l' ex senatore
dc Vincenzo Meo, anche lui in carcere,
incontrò Carmine Alfieri quando
il boss era latitante.
Vincenzo Meo, però, la racconta così: "Fui
sequestrato e portato davanti a lui".
Pallido, magrissimo, Raffaele Russo racconta:
"Il denaro del riscatto per Cirillo fu raccolto
in parte a Roma, attraverso Gava e Piccoli e tramite la Seat, società
di telefonia del gruppo Stet. Altri soldi arrivarono da una riunione
di imprenditori a casa di Gava, sì quella riunione di cui parlano
molti vostri pentiti ci fu, eccome". "Il
grande errore di Gava e del partito - sentenzia Raffaele
Russo - è stato quello di nascondere
per anni la verità su Cirillo. I servizi segreti si attivarono
in modo eccessivo. E fu un altro gravissimo sbaglio utilizzare personaggi
come Francesco Patriarca (già senatore dc, ndr)
e Giuliano Granata (il politico che incontrava in carcere Cutolo,
ndr)". La confessione dell' ex parlamentare doroteo conferma in
pieno le conclusioni dei giudici sul caso Cirillo.
Antonio Gava diede a Raffaele
Russo l'incarico di raccogliere i soldi per liberare l'assessore,
lui obbedì. Chiamò a raccolta gli imprenditori amici dello
scudocrociato e mise da parte i miliardi del riscatto: "Certo
che lo feci, non ci vidi nulla di male. Non accadde forse lo stesso
per il sequestro di Guido De Martino?" Raffaele
Russo afferma ancora: "La Dc si attivò
per liberare Cirillo, d'intesa con tutte le forze politiche, in primo
luogo il Pci napoletano. Si tentò di valutare le pretese dei
terroristi, per verificare quali accettare senza minare l'immagine delle
istituzioni. Si susseguirono le riunioni, anche con l' onorevole Geremicca,
sulle questioni sociali sollevate dalle Br, e qualcosa si fece per andare
incontro alle loro richieste". Due mesi dopo il rapimento,
continua l' ex sottosegretario alle Poste, "i
figli di Cirillo mi parlarono della trattativa economica in corso con
i terroristi".
A sorpresa, nei giorni scorsi, Ciro Cirillo
ha rotto il silenzio dichiarando al settimanale «Noi»: "I
servizi intervennero in mio favore, ma ignoro il mandante. Gava e Enzo
Scotti? Mai entrati nel carcere dei mafiosi". Le dichiarazioni
di Raffaele Russo non sono le uniche novità
che arrivano dagli interrogatori dei big democristiani arrestati nel
"caso Gava". Anche don Antonio,
tra mille reticenze, si è lasciato sfuggire qualcosa. Ha ammesso
di conoscere Renato Raffone, un pericoloso
camorrista di Castellammare di Stabia, la città dell'ex ministro
dell' Interno. Solo che, ha aggiunto malizioso, "conobbi
Raffone 20 anni fa, all'epoca era solo un tipo pittoresco, lavorava
al Comune". E su Matteo Cinque,
l' ex questore di Palermo arrestato mesi fa per collusioni con la camorra,
Antonio Gava ha affermato serafico: "Anche
Cinque è di Castellammare, fu designato dall' ex capo della polizia
Vincenzo Parisi e dal dottor De Luca, il responsabile del personale
della Polizia di Stato".
Infine il dc Vincenzo Meo. Incalzato dai
giudici, ha ammesso: "Fu quasi un sequestro
di persona: due energumeni mi condussero in una masseria. Lì
c'era Alfieri. Mi fece i complimenti, poi sostenne di sentirsi braccato
dal capitano Pasquale Angelosanto. Mi chiese: 'Faccia qualcosa lei e
il suo partito per fermare l'attività investigativa di Angelosanto.
E si ricordi che io ho sempre aiutato la Dc e ho sempre votato Dc'".
[da «La Repubblica» del 29 set 1994, : di GIOVANNI
MARINO e OTTAVIO RAGONE.]
1995
17 gennaio-17 maggio 1996, ("governo
Dini");
1996
21 aprile, (XIII Legislatura 1996 9 mag-29 mag 2001);
[Sistema proporzionale.]
17 maggio-21 ottobre 1998 (I "governo
Prodi");
1998
21 ottobre-22 dicembre 1999 (I "governo
D'Alema");
1999
13 giugno, elezioni per il Parlamento europeo;
22 dicembre-25 aprile 2000, (II "governo
D'Alema");
2000
25 aprile-11 giugno 2001, (II "governo
Amato");
2001
13 maggio, (XIV Legislatura 2001 30 mag-27 apr 2006);
[Sistema proporzionale.]
11 giugno-23 aprile 2005, (II "governo
Berlusconi");
2004
12-13 giugno, elezioni per il Parlamento europeo;
2005
23 aprile17 maggio 2006, (III "governo
Berlusconi");
2006
9-10 aprile, (XV Legislatura 2006 28 apr-28 apr 2008);
17 maggio-8 maggio 2008, (II "governo
Prodi");
2008
13-14 aprile, (XVI Legislatura 2008 29 apr-14 mar 2013);
8 maggio-16 novembre 2011, (IV "governo
Berlusconi");
2009
6-7 giugno, elezioni per il Parlamento europeo;
2011
16 novembre-27 aprile 2013 ("governo
Monti");
2012
-
2013
24-25 febbraio, (XVII Legislatura 2013 25 feb-
);
28 aprile-21 febbraio 2014, ("governo
Letta");
2014
22 febbraio, ("governo
Renzi");
25 maggio, elezioni per il Parlamento europeo;
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