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1999

Dossier Mitrokhin
o
Rapporto Impedian

Trattasi di note informative (645 pagine) aggiornate al 1984 e trascritte dal col. Vassilij Mitrokhin, un archivista del KGB che aveva accesso soltanto a documenti "spenti".
[Un "copiatore" insomma, non in grado di valutare il materiale e tantomeno di orchestrare disinformazione o "counter intelligence" (quando si forniscono al nemico, tra tante "bufale", anche informazioni corrette ma lui non sa quali sono).]

L'MI6 di Londra ha effettuato 26 spedizioni a Roma del materiale tradotto dal cirillico, da marzo 1995 al maggio 1999, durante i governi:
- L. Dini, 150 schede (prime),
- R. Prodi, 80 schede,
- M. D'Alema, 30 schede (ultime).
[L'esponente di Forza Italia Franco Frattini ipotizza inizialmente che 34 schede non siano state trasmesse al Parlamento e, più tardi, che manchino alcuni fascicoli non trasmessi dalle autorità inglesi o non tradotti. Il vicepresidente del Consiglio Sergio Mattarella lo sfida pubblicamente a dimostrarlo.]

Successivamente le schede sono state etichettate come materiale "riservato" dagli uomini del SISMI guidati dal gen. Sergio Siracusa.
In seguito alla guida del SISMI è nominato l'ammiraglio Gianfranco Battelli.
In pratica, di veramente nuovo sui meccanismi di intelligence d'oltre cortina, il SISMI non ha appreso nulla dai documenti di Londra.

Prima che il governo decida di inviare alla Procura di Roma le 645 pagine del "dossier Mitrokhin", i servizi segreti italiani avevano già cominciato le loro indagini. I nostri 007 si erano procurati le pagine sull'Italia scritte dallo storico inglese Christopher Andrew assieme all'ex agente del KGB e pubblicate a Londra e avevano avviato la loro inchiesta; in seguito queste pagine escono fuori insieme con quelle divulgate dalla Commissione stragi.

Giugno
San Macuto: il prof. Victor Zaslavsky consegna la relazione commissionatagli dal presidente della Commissione Stragi, il senatore Ds Giovanni Pellegrino, sui finanziamenti sovietici alle forze politiche italiane di sinistra. È il frutto di un lungo lavoro su carte, documenti, lettere, libri e pubblicazioni di ogni genere negli archivi russi "consultabili negli ultimi due o tre anni".
Il rapporto parla dei flussi di denaro da Mosca a Botteghe Oscure fino al crollo dell'Unione Sovietica, nel 1991
[Data successiva al 1989 che segna la fine della perseguibilità penale per il reato di finanziamento illecito ai partiti relativo al filone sovietico].

Il periodo preso in esame parte dal 1950, con la nascita del "Fondo sindacale internazionale per gli aiuti alle organizzazioni operaie di sinistra". Quarant'anni di sovvenzioni dirette, decise dal Politburo che per l'Italia ammontano a circa 110 Mni di dollari (quasi 1000 Mdi di lire 1999).
Il professore distingue tra finanziamenti diretti e indiretti. Questi ultimi, effettuati attraverso società miste, intermediazioni commerciali, joint venture, sono i più difficili da quantificare. Essi hanno sostituito i finanziamenti diretti durante gli anni '80 con l'aggravarsi della situazione finanziaria dell'URSS.
Quattro i partiti europei più "foraggiati":
- Partito comunista italiano,
- Partito comunista francese,
- Partico comunista finlandese,
- Partito comunista austriaco.
In Italia però, oltre al Pci (83% dello stanziamento annuo), i soldi di Mosca sono arrivatia anche al Psi (fino ai primi anni '60), al Partito comunista di Trieste, al Psiup, alla Cgil e, persino, al Partito comunista di San Marino.

Ottobre
11
, la "Commissione stragi" presieduta dal senatore Giovanni Pellegrino dei Ds (vicepresidente: Tullio Grimaldi del Pdci) rende noto il "dossier Mitrokhin".
Il capitolo dei finanziamenti è molto ricco di documenti riguardanti i finanziamenti di Mosca (in dollari cash) a:
- Pci:
1969-77, oltre 20 Mni di dollari (anche se nel 1969 e nel 1972 molti biglietti da 100 dollari risultano falsi)
Le ricevute vengono firmate da Roberto Marmugi [Karo] (poi deceduto) e Guido Cappelloni [Alberto].
1974, ca 9 Mni di dollari;
1976, stanziati ca 5,5, Mni di dollari ecc.
1977, ;

- Partito comunista di San Marino:
1970-77,
- Psiup
1969-72, ?.

La linea del "governo Blair" attraverso il suo ministro dell'Interno Jack Straw, resta contraria alla divulgazione dei nomi delle presunte spie inglesi ma è ferma nel perseguire per spionaggio cinque persone tra cui:
. Melita Norwood [Hola],
. Johnny Symonds (poliziotto playboy che seduceva per il KGB le segretarie delle ambasciate occidentali),
. due accademici (tra cui, probabilmente, Robert Pearson).

La formula "misure attive" è stata conservata nel gergo del KGB fino alla fine, anche se il suo significato è cambiato nel corso del tempo.

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Subito dopo la seconda guerra mondiale l'Intelligence sovietica riesce, grazie all'aiuto della leadership del Partito comunista e al breve periodo della sua partecipazione al governo a penetrare alcuni importanti ministeri sia in Italia sia in Francia.
[Jour è il più importante agente francese, mentre Dario è l'agente italiano più valido e che collabora più a lungo.]

Anche l'ambasciata italiana a Mosca (come quella francese) è uno degli obbiettivi principali del KGB. Tuttavia, mentre le operazioni condotte dal Secondo Direttorato Principale contro i diplomatici francesi culminano in un imbarazzante scandalo, quelle contro l'ambasciata italiana hanno un successo straordinario senza suscitare alcun clamore.
[Vedi Ikar, Platon, Enero, Artur, ecc.]

1954-70
Il KGB continua la pratica nota come "affari bagnati" (di sangue), cioè degli assassinii politici all'estero, come l'uccisione dei leader dei nazionalisti ucraini Lev Rebet e Stepan Bandera in Germania.
Verso la fine del periodo di N.S. Chrušcëv l'utilità dell'assassinio come metodo della lotta politica viene contestata all'interno della leadership sovietica.
È noto che Yuri Andropov era contrario e che i sostenitori di tale pratica rimasero in minoranza. L'ultimo caso finora documentato rimane l'uccisione in Inghilterra del giornalista-dissidente bulgaro Georgi Markov realizzato dai servizi segreti bulgari con l'aiuto di quelli sovietici, che fornirono una sofisticata arma per il delitto.

1970-80
Negli anni 70-80 (periodo di decadenza del KGB) i compiti della Prima direzione del KGB cambiano: le operazioni all'estero si svolgono ormai spesso con l'obiettivo di mantenere il consenso e la stabilità all'interno dell'URSS.
[Negli anni Settanta la Residentura di Roma (come quella di Parigi) tra i suoi agenti conta più giornalisti che impiegati statali.]
Per la "residentura" del KGB a Roma, l'Italia tra il 1972 e il 1984 [in particolare il Pci guidato da E. Berlinguer (guardato con diffidenza da Mosca)] è molto importante.
Ma già verso la metà degli anni '80 il KGB perde la guerra propagandistica nell'etere. Pur gestendo enormi torri di radiotrasmissioni costruite intorno a tutte le città grandi e medie per creare disturbi alle trasmissioni della Bbc, della Radio Liberty, della Voice of America e di varie altre radio occidentali, non è più in grado di impedire l'arrivo delle informazioni a vasti strati popolari.

1980-89
Negli ultimi anni del regime, le operazioni del KGB all'estero diventano più estese e variegate e cambiano radicalmente il loro carattere. Esso organizza ora i contatti della nomenklatura sovietica con le banche e con varie strutture finanziarie occidentali, utilizzando la sua vasta esperienza di varie società miste e di joint ventures con i partiti comunisti occidentali.
Comincia pertanto un'enorme fuga di capitali a disposizione del Pcus e di alcuni partiti dell'Europa orientale ancora al potere. Durante questa rapida "privatizzazione non dichiarata" una parte dell'apparato del partito e dei servizi segreti assume una posizione preminente per trasformarsi nei futuri imprenditori dell'economia di mercato Così i servizi segreti della Federazione russa hanno ereditato un apparato del KGB notevolmente ridimensionato e una serie di archivi, finora inaccessibili. Gli scaffali si estendono per decine di chilometri, pieni di faldoni che contengono una grande parte della guerra fredda e del XX secolo.
[Dal 1950 al 1990 sono finiti (ovviamente in dollari cash) nelle casse dei partiti fratelli dei Paesi capitalisti, per sorreggerne l'attività, in tutto circa 4000 Mdi di lire [valore 1999] di cui un quarto, ca 900 Mdi di lire si rovesciò nel Pci. Il partito comunista italiano occupa il primo posto assoluto tra i beneficiari degli aiuti, anzi dell' "oro di Mosca".]

________________________________________________

Il dossier illustra pertanto i tentativi dei servizi segreti sovietici, negli anni 70-80, di organizzare appoggi esterni alla superpotenza in declino attraverso lo spionaggio tecnologico, i ricatti sessuali, i pagamenti per gli articoli favorevoli al sistema sovietico e i finanziamenti, sempre inadeguati, per rinverdire la vecchia lealtà dei partiti comunisti.

Verso la metà degli anni Settanta, la Residentura del KGB a Roma gestisce poco più di 20 agenti (contro ca 50 di quella a Parigi).

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Elenco di alcuni nomi che, a vario titolo, quindi non necessariamente "informatori", compaiono nel dossier:

"Coltivati"
[il servizio lavora su di loro con lo scopo di assicurarne la collaborazione.]

. Zincone Giuliano [Zvyagin] [4] (Roma 1943), corrispondente del «Corriere della Sera».
Legato al gruppo di sinistra il "Manifesto".
1973-1981, coltivato dalla Residentura del KGB a Roma.
[Notizia smentita dall'interessato.]

. Orfei Ruggero [37] direttore della rivista settimanale «Sette giorni»;
ex consigliere di C. De Mita a Palazzo Chigi;
1972, coltivato dalla Residentura del KGB di Roma;
si reca in URSS su invito dell'agenzia di stampa «Novosti».
In URSS un agente operativo del KGB, S.A. Veselovskiy (sotto copertura di interprete), lavora con lui.

. Gawronski Jas [89], giornalista de «la Repubblica» e corrispondente RAI a Mosca.
?, coltivato dal Secondo Direttorato Principale del KGB.
[Notizia smentita dall'interessato.]

"Manipolati"
[ai quali vengono inconsapevolmente estorte notizie.]

"Reclutati"
[pienamente inseriti nell'organico.]

. Fossati Luigi [Anatol] [6] (Milano 1927), giornalista, corrispondente da Amburgo e Varsavia;
1964-69, corrispondente da Mosca;
1966, reclutato da "N", un residente del Secondo Direttorato Generale del KGB, ha fornito informazioni su corrispondenti esteri e su diplomatici.
1975, vice capo redattore del «Messaggero».

. Pullara Giuseppe [Dzhura] [251], (1942) fa parte dello staff del «Corriere della Sera»;
viene coltivato e poi coinvolto gradualmente facendo leva su fattori ideologico-politici e materiali;
1972, marzo, viene reclutato; dicembre, ha luogo un'operazione di prova aggressiva, con l'uso di dispositivi tecnico-operativi (articoli Z-241 e G-65, sonde per attività radio terrestre ed aerea, mimetizzati come pali di recinzione); in seguito si viene a conoscenza che i Servizi Speciali avversari sono al corrente di casi in cui i SS.II. sovietici avevano fatto uso di simili dispositivi per sondare l'attività radio terrestre ed aerea in paesi dell'Europa Occidentale; il contatto con lui viene temporanemente sospeso;
1977, il suo comportamento desta sospetti.
Era in contatto con i seguenti agenti della residentura di Roma: Polunin Lev Gerasimovich, Annenkov Georgiy Pavlovich, Pershin Vladimir Aleksandrovich.

"Retribuiti"
[pagati regolarmente.]

. Gozzano Francesco [Frank] [23], direttore del Dipartimento Internazionale dell' «Avanti!» del Psi;
agente della Residentura di Roma in contatto con Zamoyskiy.
1977, gennaio, salario mensile: 240 rubli.

. Leonori Franco [Fidelio] [37?] (Roma 1923) giornalista, direttore dell'agenzia di stampa cattolica di sinistra «Adista»;
1975, viene reclutato;
1977, gennaio, salario mensile: 170 rubli (in valuta pregiata);
1978, il KGB scopre che gli ungheresi hanno regolari contatti con lui e che questi gravita (a loro insaputa) anche nell'orbita dell'informazione cecoslovacca e polacca; il KGB cessa i suoi contatti con lui ritenendolo una severa minaccia per la sicurezza dell'attività informativa in essere.

. [Nemets (Tedesco)] [70] Uomo politico e parlamentare italiano, fonte della Residentura del KGB.
Inviato a Bruxelles con il compito di stabilire utili contatti, coltiva anche funzionari del Ministero degli Esteri italiano sotto la bandiera Ipalmo (?) fornendo notizie sugli ambasciatori Giuseppe Santoro, Saverio, Santanilmo e Claudio Moreno. È coinvolto in misure attive.
1971, diventa il capo dell'Ipsla (?), istituto con stretti contatti con funzionari del Ministero degli Esteri italiano e finanziato da A. Fanfani. Egli è confidente di A. Fanfani.
Per iniziativa del KGB si fa promotore di un Comitato nazionale contro la bomba al neutrone. Anche il Pci è però coinvolto in questo comitato e ciò costituisce motivo di preoccupazione per la Residentura di Roma in quanto il Pci avrebbe potuto prendere l'iniziativa e controllare il Comitato privando così il KGB dell'opportunità di usarlo a proprio vantaggio.
1977, gennaio, salario mensile: 240 rubli (in valuta pregiata);

. Conforto Giorgio [Dario o anche Bask, Spartak, Gau, Chestnyy, Gaudemus] [142] (1908), avvocato, lavora come giornalista e come funzionario agrario in Italia; agente del KGB;
1932, viene reclutato su base ideologica;
1937, viene infiltrato nel Partito fascista e poi nel Centro Anti-Comunista annesso al Ministero degli Esteri italiano. Sotto la bandiera di questa organizzazione recluta tre dattilografe del MAE: Darya, Anna e Marta dalle quali ottiene notevoli informazioni documentarie.
1942, in seguito allo smascheramento della Residentura illegale del Gru, con cui è temporaneamente in contatto, viene arrestato e tenuto in prigione fino al 1945. Per qualche tempo è in un campo di concentramento in Germania e di lì liberato con l'arrivo delle truppe sovietiche.
In Italia riallaccia i contatti con Darya e Marta e ottiene da loro informazioni. Entra nel Psi.
1946, le direzioni del Psi e del Pci lo accusano di fare il doppio gioco ricordando la sua militanza nel Partito fascista; viene quindi espluso dal Psi. La Residentura di Roma fa in modo che l'accusa contro di lui venga ritirata e che lui possa rientrare nel partito. Ma questo diventa di domino pubblico ed egli passa come un elemento legato all'ambasciata sovietica.
Recluta per conto della Residentura altre due dattilografe del MAE, Topo (in seguito Leda) che sposa, e Nikol [in seguito Inga], le quali passano una mole di informazioni comprese notizie sul principale avversario (Stati Uniti).
Ha un ruolo strumentale nel reclutamento della fonte documentaria Ovod nonché di Suza e Venetsianka. I contatti con lui vengono mantenuti tramite DLB, comunicazioni a distanza e illegali;
1968, viene congelato e gli viene assegnata una pensione a vita di 180 rubli al mese (in valuta pregiata);
1972, viene tirato nuovamente in gioco e il contatto viene riallacciato per coltivare una dattilografa del MAE italiano, Mara.
1975, marzo dopo quarant'anni di collaborazione con lo spionaggio sovietico, lui e la moglie sono insigniti dell'Ordine della Stella Rossa;
1977, gennaio, salario mensile: 240 rubli (in valuta pregiata);
1979, maggio, quando sua figlia Giuliana viene arrestata, viene nuovamente congelato.

. Gozzano Francesco [Frank] [218] (Torino 1932) membro del Psi, vive a Roma;
è stato vice capo redattore di Roma dell' «Avanti!» del Psi;
1961, viene contattato;
1964, svolge incarichi per la Residentura del KGB;
1966, viene reclutato dal Servizio di Intelligence sovietico;
1967, dichiara di non considerarsi agente del KGB e di non sentirsi in alcun modo legato all'organizzazione;
dopo l'invasione sovietica dell'Afghanistan e gli eventi polacchi, interrompe la collaborazione con la Residentura; è stato facilmente influenzato dalla propaganda antisovietica mostrando in seguito atteggiamenti pro-americani;
1977, gennaio, salario mensile: 240 rubli (in valuta pregiata);
era in contatto con Luigi Scricciolo, manager dell'Ist Internazionale arrestato nel febbraio 1982 per complicità nel sequestro del generale americano "Dowser" (Dozier?) ad opera delle Brigate Rosse e per spionaggio per conto del Servizio di Intelligence bulgaro;
1982, per questo motivo viene surgelato.

. [Demid] (1916) ex membro del Pci e poi agente del KGB;
su istruzioni della Residentura di Roma esce dal Pci;
1944-45, viene reclutato con il compito di "coltivare" altri agenti per il KGB.
Il primo importante elemento da lui "coltivato" è [Questor].

. Virdia Francesco [Kvestor o Questor] [?] (1902) ufficiale cifratore del Ministero degli Interni italiano;
1927, inizia a lavorare presso il Ministero degli Interni con il grado di capitano della polizia; fino al luglio 1944 lavora come ufficiale cifratore al Ministero degli Interni;
1944-48, lavora presso il Dipartimento di polizia di Roma (Questura) e successivamente nel dipartimento cifra del Ministero degli Interni. Viene individuato come talento da [Demid] un agente della Residentura di Roma.
All'inizio, e per alcuni anni, è convinto di lavorare per il Pci e non per il KGB; si rifiuta comunque di consegnare anche le chiavi cifra.
1953, verso la fine dell'anno, per 100.000 lire, consegna per qualche ora il libro cifrato (i codici) del suo dipartimento.
1954, entra in contatto con l'ufficiale operativo della Residentura "Stephan"; 3 marzo, firma la sua prima ricevuta sapendo ormai di lavorare per il KGB e non per il Pci.
Fornisce una fenomenale gamma di chiavi:
- il cifrario "Kuyelktsa" e quello di tutte le centrali dei carabinieri;
- il cifrario "Rodrigues" delle centrali dei carabinieri comandate dagli ufficiali della gendarmeria;
- il cifrario "Marconi" fornito a tutte le missioni italiane all'estero;
- il cifrario "Mazzini" adoperato dallo stato maggiore italano e dal suo servizio informazioni (Sifar);
- il codice "Dante" usato per il traffico sulle reti italiane (a partire dal gennaio 1955 i telegrammi e le comunicazioni cifrate si basano su questo codice);
- il codice cifrato "Roma" per il 1954;
consegna anche elenchi di cittadini italiani sorvegliati dalla polizia e liste di stranieri comunisti tenuti sotto controllo;
1955, la "gestione" del Ministero degli Interni, data l'importanza, viene passata dalla Centrale ad un'altra Residentura illegale da poco costituita e diretta da Ashot Abgarovich Akopyan [Yefrat o Eufrate] un 40enne armeno originario di Baku (ha assunto l'identità di un armeno libanese realmente esistente in Unione Sovietica, Oganes Saradzhyan) che parla correntemente arabo, armeno, bulgaro, francese, italiano, rumeno e turco…
[Questa nuova Residentura è incaricata di gestire Demid, Questor e Censor (che, tra l'altro, è riuscito a prelevare documenti top secret dalla cassaforte del responsabile per la sicurezza del Ministero). Yefrat riesce anche a riprendere contatto con un ex agente, Omar, (allontanato dal dipartimento cifra del Ministero degli interni nel 1948, ha ottenuto un impiego in un ufficio collegato all'ambasciata americana).]
1955-59 e 1959-62, è in contatto con l'ufficiale operativo "Karlo" (Agayan G.S.), "Krasin" (Andreyev M.A.).
È stato indottrinato alla fotografia e all'uso di una macchina fotografica "Minox". Il KGB gli assegnò una pensione.

. Lizzadri Libero [Mavr] giornalista di sinistra, lavora per una delle più importanti testate romane;
reclutato prima del 1974, svolge anche il ruolo di reclutatore di agenti (vedi Araldo);
1977, gennaio, salario mensile: 170 rubli (in valuta pregiata).

. [Podvizhny o Agile] giornalista;
1977, gennaio, salario mensile: 240 rubli (in valuta pregiata).

. [Stazher o apprendista] giornalista;
1969, viene reclutato mentre lavora nella sede romana di una agenzia di stampa;
1977, gennaio, salario mensile: 240 rubli (in valuta pregiata).

. [Orlando] ?
1977, gennaio, salario mensile: 240 rubli (in valuta pregiata).

. [Acero] ?
1977, gennaio, salario mensile: 170 rubli (in valuta pregiata).

"Contattati"
[non coscienti di essere entrati in comunicazione con il servizio.]

 

"Confidenziali"
[sia coloro che offrono inconsapevolmente informazioni, sia coloro che le danno a pagamento.]

 

. Viola Sandro [Zhukov] [5] (1931), corrispondente de «la Repubblica».
?, coltivato dal KGB.
1987, redige un rapporto sul 26° Congresso del Pcus. Fedyashin lavora con lui (presumibilmente a Mosca) e tiene dei discorsi influenzatori basati su temi forniti dal Servizio A del Primo Direttorato Generale del KGB.

. "Nino" [14] vice direttore dell'Istituto per gli Affari Internazionali che si trova in stretto contatto con i ministeri italiani degli Affari Esteri e della Difesa.

. Corbi Gianni [35] giornalista, già redattore capo del settimanale «L'Espresso», rivista pubblicata e finanziata dal KGB in Italia dal giugno 1962;
1972, avvicinato a Mosca da Georgiy Pavlovich Antonov (che utilizza la copertura di funzionario dell'Ufficio stampa del Ministero degli esteri sovietico) mentre segue il viaggio del presidente del Consigio G. Andreotti.
1974, ancora in contatto con la Residentura di Roma.
[Notizia smentita dall'interessato.]


. Cavallari Alberto [36] giornalista, direttore dell'ufficio di Roma del periodico «Europeo» e corrispondente del «Corriere della Sera».
Scrive in particolare sulle Olimpiadi di Mosca.

. Longo Carlo [Kirill] [43], direttore del giornale siciliano «Sette giorni», contribuisce alla divulgazione di articoli della stampa italiana che sono favorevoli al KGB.
1980 conduce incarichi attivi contro il dissidente Andrey Sakharov e sua moglie Yelena Bonner.

. Longo Carlo [Kirill] [198] (1930), giornalista italiano, ex direttore di «Sette giorni», un giornale di sinistra di Catania;
contattato dalla Residentura di Roma.
1980, suo tramite viene messa in pratica una misura attiva del Servizio A FCD e del 5° Direttorato del KGB contro Yelena Bonner [Lisa] allo scopo di screditarla agli occhi del mondo occidentale. È descritta in un articolo come un'incredibile puttana ed è resa nota la sua falsità.
1980, 12 aprile, il materiale su [Lisa] è pubblicato su «Sette giorni». Viene stampato un articolo intitolato come segue: «Che tipo di persona è Yelena Bonner? La moglie dell'accademico Sacharov è responsabile di molti omicidi…». Il direttore del giornale avrebbe incontrato a Pargi un certo Semen Zlotnik che gli racconta come suo zio conoscesse [Lisa] ecc.

. Basso Lelio [Libero] [7] (Varazze, Savona 1903-† ?), laureato in scienze giuridiche e filosofiche, avvocato, figlio di Ugo;
ex segretario del Psi ed ex presidente del Partito socialista italiano di unità proletaria (Psiup).
[Notizia smentita dagli eredi e dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso.]

. Di Meola Nestore [Klement] [8] (Paolo 1930) residente a Roma, membro del Dipartimento Internazionale delle ACLI (Associazione Cattolica Lavoratori Italiani);
1973 e 1975, per conto dei sindacati si reca in URSS, dove viene esaminato attentamene dalle agenzie del KGB, e coltivato in seguito a Roma;
1976, viene aperto un DOR (dossier di coltivazione operativa) sul suo conto;
1978, novembre, viene reclutato per motivi politici ed ideologici (oltre che per questioni materiali) ed inserito nella rete di agenti del Primo Direttorato Generale ricevendo l'apposito nome in codice; risulta tuttavia che le sue informazioni danno scarsi risultati e che non ha la possibilità di prendere misure attive; come agente si dimostra inoltre indisciplinato, manca agli appuntamenti e cerca di mettere le sue relazioni su un piano ufficiale;
1981, passa alla UIL (Unione Italiana Lavoratori).
Fino al 1983 è congelato dal KGB.
[Notizia smentita dal capo ufficio stampa Giorgio Bonelli.]

. Girardet Giorgio [Turist] [13], (Spagna 1919) giornalista, redattore capo del giornale «Nuovi Tempi».
Dopo la guerra è diventato ministro della Chiesa Riformista di Trieste e si è recato in Ungheria, Cecoslovacchia e Unione Sovietica per questioni ecclesiastiche.
1962, Praga, mentre sta partecipando alla Conferenza Cristiana Mondiale, viene coltivato inizialmente dall'agente del KGB Anfinogenov che opera sotto la copertura del Dipartimento delle Relazioni Ecclesiastiche Internazionai del Patriarcato di Mosca. In seguito gli agenti Surnin e Rogushin terminano il lavoro.
1969, dicembre, viene inserito nella rete di agenti del Primo Direttorato Generale del KGB.
1977, gennaio, salario mensile: 150 rubli per il suo prezioso lavoro di agente della Residentura di Roma. Nello stesso anno pone fine di sua iniziativa agli incontri con l'agente operativo.

. Planchenti Giuseppe [Platon] [17] lavora presso l'ambasciata italiana a Mosca.
Una donna, agente "R", viene assegnata al suo caso e il soggetto va a convivere con la stessa. La donna inscena una falsa gravidanza e aborto inducendolo quindi a chiedere alle autorità sovietiche di non informare l'ambasciata italiana del fatto che ha vissuto con la donna e che lei si è sottoposta ad un aborto su suo consiglio e a sue spese. (Per la legge italiana è reato penale indurre una donna ad avere un aborto.)
Reclutato dal KGB, fornisce ritratti a penna di membri del personale dell'ambasciata italiana e indica quali di loro appartengono ai servizi speciali. Fornisce inoltre dettagli specifici sulla struttura e sulle misure di sicurezza dell'ambasciata.
In seguito viene rintracciato dal KGB in Belgio. Il KGB progetta di inviare sul posto G.P. Antonov (un direttore di sezione del 5° Dipartimento del KGB che parla italiano) ma non gli viene concesso il visto.
1976, maggio, si progetta di far entrare G.P. Antonov in Belgio dall'Olanda.

. Prezioso Giuseppe [Moris] [20] (Roma 1946), laureato in giurisprudenza all'università di Roma, lavora al Reparto Esteri dell'Eni;
1974, viene recutato dal KGB; viene manipolato dal 1° o dal 5° Dipartimento del Direttorato S del Primo Direttorato generale del KGB.

. Aillaud Enrico [Artur, Arlekino o Harlequin, Shef] [21], (Roma 1911) ambasciatore italiano a Mosca.
1940, ricopre incarichi diplomatici a New Orleans, Londra e Praga;
1957, consigliere diplomatico del presidente del Consiglio dei ministri Adone Zoli;
1958-59, capo di gabinetto prima di A. Fanfani e poi di Giuseppe Pella;
1961-71, ambasciatore italiano in Cecoslovacchia, Polonia, Austria e DDR;
1961, viene reclutato dai servizi speciali cecoslovacchi (StB) sulla base di materiali compromettenti: in particolare la sua relazione con una donna di facili costumi e con speculazioni monetarie. I contatti con lui vengono mantenuti attraverso un altro appresentante del Ministero degli Affari interni cecoslovacco Noek Souchek (fonetico).
Nella DDR viene contattato da Jenike (nome di battesimo non noto), generale maggiore del Ministero della sicurezza di Stato della Germania Orientale che si presenta come alto funzionario del Ministero degli Esteri della DDR, ma egli si rifiuta tuttavia di collaborare con il Ministero della Sicurezza di Stato.
1975-77, ambasciatore in URSS;
Mosca, è stabilito il contatto informativo attraverso un intermediario dei cecoslovacchi, Mikkin, agente del 3° Dipartimento del secondo Direttorato generale del KGB. Egli fornisce informazioni riguardanti la Nato, la Cee, la Cina e membri dei corpi diplomatici di Mosca. Il KGB lo ricompensa con preziosi regali. Gli sono pagate le spese per l'organizzazione e la partecipazione a varie spedizioni di caccia nella zona di Mosca.
1976, è inserito nella rete di agenti del KGB.
Egli ammette la sua disponibilità a lavorare per il KGB in ambiente italiano e persino a Roma.
1977, presidente dell'Interbanka di Milano (della quale si serviva anche Roberto Calvi per le sue operazioni).
[Qui la sua storia si intreccia con la P2 di L. Gelli (dove compare anche il nome di E. Manca, ministro del commercio con l'Estero, la cui adesione alla loggia viene poi smentita da una sentenza del Tribunale di Perugia. (Vedi anche Nicola Cona)]
Membro della Democrazia cristiana, amico personale di A. Fanfani, ha inoltre contatti con il direttore delle relazioni esterne del Comitato centrale del Pci Sergio Segre e con altri importanti comunisti.
1980, andato in pensione, il flusso di informazioni da lui provenienti diminuisce;
1983, viene tolto dalla rete di agenti.

. Casilio Alfredo [Renato] [24] (Napoli 1938), capo della segreteria della Sinistra indipendente, editore della pubblicazione «L'Astrolabio», responsabile dei contatti fra Eni e Parlamento europeo.
1974, viene reclutato;
1977, gennaio, salario mensile: 170 rubli (in valuta pregiata).

. Galluppi Franco [Gayev] [30] (1922) membro del Psi;
1948, segretario del leader del Psi Riccardo Lombardi;
1949, perde l'incarico con l'avvento di P. Nenni come leader del partito;
1952, viene reclutato dal KGB.
I suoi contatti abbracciano i periodi 1952-54 e 1975-82.

. Ventura Viviana [?] [31]
Fine anni '60, 25enne, lavora come segretaria nella delegazione italiana alla Nato; vive a Bruxelles ed è coltivata dal KGB;
1969, l'agente speciale "Gerald Fuller" viene inviato in Belgio per 2-3-mesi con il compito di riuscire a conoscerla e trovare il modo per reclutarla.

. De Luca Giovanni [Araldo] [33] (Catania 1933) funzionario del Ministero per il Commercio Estero Italiano con uno stipendio di 20.000 lire.
Viene reclutato e diretto dal KGB dietro una falsa facciata. Cade nel campo d'azione della Residentura del KGB di Roma a seguito di un abboccamento da parte dell'agente Libero Lizzadri [Mavr] che contemporaneamente gode dei favori del ministro per il Commercio estero italiano Giusto Tolloy.
Grazie a [Mavr] egli riesce ad ottenere un lavoro meglio retribuito alla Segreteria del Ministero del Commercio Estero e viene coinvolto nella preparazione di materiale per il bollettino d'informazione dell' «Adn-Kronos». Questo gli fornisce un'ulteriore fonte di guadagno del valore di 50.000 lire. Inizia quindi a passare documeti segreti a [Mavr].
1968, mentre Tolloy cessa di essere ministro e torna all' «Avanti!», egli continua a fornire documenti segreti a [Mavr] ricevendo uno stipendio di 100.000 lire al mese per questo lavoro.
1973, inizia a lavorare alla Corte dei Conti e il suo salario sale a 600.000 lire per cui non sente più la necessità di ulteriori guadagni. Il legame tra i due diventa più debole ed egli ha comunque perso il suo accesso alle informazioni.

. Amedei Giuseppe [Antoniy] [45] (1919-?), parlamentare e sottosegretario al Ministero delle Finanze.

. Avollo Giuseppe [Viktor] [47] (1924-?), deputato napoletano, facente parte della dirigenza del Psi, direttore del quotidiano «Mondo Nuovo»;
contatto avvenuto dal 1961 al 1965, ma poi non approfondito.

. Zhiltsov Yuriy Mikhailovich [Vetrov] [67] ufficiale del KGB,
ha prestato servizio in Italia come vice direttore del Direttorato Relazioni Esterne del Ministero della Cultura dell'URSS. In Unione Sovietica ha lavorato con P.E. Taviani, quando era ministro degli Interni e membro della dirigenza della Dc.

. Pilotto Luciano [Tvist] [73] (Brescia 1922), laureato presso la Facoltà di Economia e Finanza all'università di Roma.
Lavora in seguito presso l'agenzia Telepress, come segretario dell'Addetto Agrario dell'Ambasciata canadese a Roma in un ufficio dell'istituto Isap (?) per lo sviluppo della produttività a Milano.
1952, ha relazioni attive con il KGB;
1956, usa i suoi contatti per ottenere materiale segreto da Ida Fulvio [Ada], segretaria del Ministro della Difesa P.E. Taviani;
1966, vive a Milano, in corso Magenta.


. Cona N[icola] [Bauer] [80], segretario particolare di Enrico Manca, già vice segretario del Psi.
[Si è rivolto agli ungheresi per assistenza materiale in favore del "gruppo Manca". Ciò sarebbe stato ottenuto facendo concludere agli ungheresi affari nel commercio estero in cambio di informazioni sulla situazione politica estera italiana.]

. Achilli[s] Michele [Agel] [81], vicepresidente del Psi, agente dell'intelligence ungherese.
[Notizia smentita dall'interessato.]

. Raimondi Luciano [Vittorio] [82], ex membro del Pci;
1956, pubblica il giornale trotskista «Azione comunista», ma in seguito si allontana dai trotskisti;
1970, reclutato come agente dalla Residentura del KGB in Messico dove lavora come addetto culturale all'ambasciata italiana; qui viene addestrato con l'intenzione di inviarlo in Cina sotto gli auspici del Ministero degli Esteri italiano;
1974, torna in Italia come funzionario del Ministero degli esteri.
Quando l'Italia stabilisce relazioni diplomatiche con la Cina, egli presenta richiesta di essere trasferito presso l'Ambasciata italiana in Cina.

. Carrara Gianguido [Kulon] [90] (Brescia 1930) direttore tecnico del CESI (?) e uno specialista di "tensione super-alta".
Coltivato dall'agente "Ayun" (Georgiy Nikolayevich Aleksandrov del KGB) che è un professore presso l'Istituto Politecnico di Leningrado (LPI).
Avviene uno scambio di informazioni scientifiche tra LPI (nella persona del suo protettore per i contatti scientifici con i Paesi stranieri V.A. Serebryanikov) e CESI (nella persona appunto di G. Carrara) dall'altra.

. Rizzo Fernando [91], (1925) vicedirettore del Dipartimento legale del Ministero degli Interni.
La coltivazione è compiuta dal 2° Dipartimento del Ministero degli Interni polacco, usando l'agente [Vera].
Quando visita Mosca anche l'agente [Vera] va con lui, accompagnata dall'agente sovietico operativo Novitskiy.
Viene reclutato a Mosca con l'aiuto del gruppo operativo "Visla".

. Martingano A.L. [Monti] [92] funzionario italiano dell'Onu a Cipro.
Elemento di interesse per il KGB.

. [Fler] [93] agente del KGB che lavorava come corrispondente parlamentare per vari giornali italiani.
Aveva contatti negli ambienti parlamentari e tra le figure di spicco dei partiti politici. Godeva anche di un ascendente su P. Nenni e sulla sua famiglia.

. [Evklid] [95] membro del comitato centrale del Psi e membro del dipartimento internazionale della Cgil (Confederazione Generale Italiana del lavoro).
Non è noto il suo stato di reclutamento (1969).

. Semin-Vadov Gennadiy Mickhailovich [Selivanov] [96] (Mosca 1939) direttore dell'organizzazione di trasporti Energomasheksport;
1975, viene reclutato dall'8° Dipartimento del Secondo Direttorato Principale del KGB con il compito di coltivare stranieri per scoprire i metodi usati dagli uomini d'affari occidentali per corrompere i funzionari del Commercio Estero sovietici.
Egli prende parte alla coltivazione dell'uono d'affari italiano Todoro Silvano e di ? Randolfi proprietari della società d'intermediazione Sitko;
1978, viene destinato all'Italia come Direttore Generale della società mista sovieto-italiana Enital.
Il contatto con lui passa allo spionaggio scientifico e tecnico del KGB.
Fa un uso improprio delle risorse finanziarie. Alcune spese sono messe a carico della Lombarmet la quale presenta i conti all'Enital per il pagamento. F. Griniani (Grignani?), il cui figlio studia alla scuola americana, è Il titolare della Lombardmet.

. Lubreno D. (o Lubrano?) [97], componente della segreteria del Consiglio dei ministri sotto Francesco De Martino.
[Coltivazione da parte del KGB avvenuta attraverso l'agente reclutatore Libero Lizzadri [Mavr].]

. Barontini Anelito [Klaudio] [100] ha un ruolo nel trasferimento di fondi dal KGB al Pci.
Le "operazioni commerciali" e il passaggio di denaro sono decisi dall'ambasciatore sovietico in Italia Nikita Ryzhov mentre la definizione delle pratiche avviene ad opera del primo segretario dell'ambasciata, Smirnov, un funzionario del Comitato centrale del Pcus (o Cpsu).
Quando la residentura del KGB a Roma riceve un messaggio dal Centro, che una spedizione è stata inviata, allerta Armando Cossutta attraverso l'ambasciatore o il funzionario citati e gli chiede di mandare Klaudio.
1971, Klaudio consegna al KGB ricevute per 1 Mne di dollari e per 1,6 Mni di dollari. Nello stesso anno Klaudio viene eletto sindaco della sua città nativa in provincia di La Spezia ed inoltre lascia Roma.

. [Albert] [106] agente del Direttorato del KGB dell'Oblast (Regione) di Leningrado;
1974, studia al Collegio Russicum presso il Vaticano;
1974, maggio-giugno, frequenta l'università Gregoriana e l'Istituto biblico a Roma; vive presso l'ostello del Russicum;
supera gli esami e gli viene dato il permesso di scrivere una dissertazione di dottorato sul teologo russo Vladimir Losskiy. Il correlatore della dissertazione è Stefan Virgulin un professore del Nuovo Testamento dell'Università Urbaniana di Roma.

. Fabretti Nazzareno [109], frate francescano, corrispondente del quotidiano torinese la «Gazzetta del Popolo».
Viveva a Voghera nell'Italia settentrionale.
1965, viene coltivato dallo spionaggio ungherese.

. Benzoni Renzo [?] [123] (Gussola 1940) vice rappresentante della Banca Commerciale Italiana a Mosca.
1976, fa parte del Pci ed è sposato con una cittadina sovietica.

. De Martino Francesco [124], senatore a vita, ex segretario del Psi.
[Notizia smentita dall'interessato.]

. Secchia Pietro [127] (Occhieppo Superiore, Biella 1903-Roma 1973) ex vicesegretario generale del Pci .
Ha lasciato in eredità i suoi archivi al figlio Matteo e gli ha chiesto di non consegnarli per nessun motivo all'attuale dirigenza del partito che secondo lui li avrebbe distrutti senza permetterne la pubblicazione.
La dirigenza del Pci propone al figlio di venderli per 90 Mni di lire. Matteo Secchia rifiuta l'offerta e in tempo debito pubblica il libro Come sono i Comunisti. Il libro getta la luce sul periodo dal 1948 al 1970. Ambrogio Donini, membro del comitato centrale del Pci, ne scrive l'introduzione. «L'Unità» accusa Ambrogio
Donini di attaccare la linea politica del suo partito.

. Cossutta Armando [132], leader del Pdci "contatto confidenziale".

. Macaluso Emanuele [134] ex direttore de «L'Unità».
[Notizia smentita dall'interessato.]

. Santini Alceste [Santini] [136], corrispondente de «L'Unità», vaticanista;
contatto segreto della Residentura di Roma;
1980, settembre, tramite il Consiglio per gli Affari della Chiesa, il KGB organizza, a proprie spese, un viaggio in URSS per lui e sua moglie.
[Notizia smentita dall'interessato.]

. [Suza e Venetsianka] [137] sorelle italiane;
- Maria ? [Suza]
1955, lavora presso la Delegazione Italiana alla Nato a Parigi;
1956, lavora nel Dipartimento Protocollo del Ministero degli Affari Esteri a Roma;
1956, aprile, viene trasferita presso la Residenza del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi per lavorare per Lucioli (consigliere diplomatico del Presidente). Questa nomina le dà la possibilità di accedere a documenti che vengono sottoposti al Presidente dal Ministero degli degli Esteri nonché alle comunicazioni degli Ambasciatori italiani.

- ? [Venetsianka (la signora di Venezia)]
1950, lavora presso l'Ambasciata italiana in Francia;
1958, fa parte del personale dell'Ambasciata italiana in Germania Occidentale.
Lo strumento del reclutamento delle due sorelle da parte del KGB è Giorgio Conforto [Dario].

. Todescat Guerina [Darya] [138] donna ungherese nata in Romania e cittadina italiana, lavora come dattilografa presso il Ministero degli Esteri italiano.
Viene reclutata dalla Residentura di Roma del KGB tramite Giorgio Conforto [Dario] che si serve, per il reclutamento, della bandiera del Centro Anti-Comunista annesso al Ministero degli Esteri italiano.

. Raimondi Luciano [Vittorio] [150], addetto culturale presso l'ambasciata itaiana in Messico, conosce la lingua cinese:
1966, ex membro del Pci, viene ora coinvolto nel movimento filo-cinese che poi dà luogo al Partito rivoluzionario marxista leninista italiano.
Anche sua moglie, Nuncia Augieri, conosce il cinese.
1969, ottobre, viene reclutato dall'ufficiale del KGB Stanislav Visiliyevich
Sychev. Dopo il Messico, si sta preparando a lavorare nella Repubblica popolare cinese, in Giappone o ad Hong Kong.

. Raimondi Luciano [Vittorio] [223], addetto culturale… (come il precedente).

. Bonelli Giorgio [Bok] [154], (1937), giornalista;
1978, gestito dal Dipartimento 1 del Direttorato S, competente per i viaggiatori legali.
Trattasi forse di un agente del Dipartimento geografico 5, forse usato come fonte o come "talentscout" o, meno probabilmente, come LLB.

. Papini Italo [Enero, Inspektor] [173] (1910) funzionario del Ministero degli Affari esteri italiano.
Viene destinato in vari paesi per ricoprire incarichi diplomatici;
1968-1973, è accreditato come addetto amministrativo all'ambasciata italiana a Mosca;
si sposa con una sovietica, Tatyana Vladimirovna Kudasheva discendente da antichi nobili russi;
ha tuttavia un debole per le donne: convive a Mosca con Brigitte Molo (traslitterazione) una segretaria specializzata dell'ambasciata francese; ecco allora che il Secondo Direttorato Principale sceglie l'agente in gonnella Sukhova perché diventi la sua cameriera e di nascosto vengono fotografati a letto insieme;
1971, quando passando per Tashkent, torna a Mosca da Kabul, gli viene messa alle costole un'altra agente del KGB, Diana Georgyevna Kazachenko (nata nel 1945, insegnante di tedesco) che lo attira in una relazione intima ed i loro incontri sessuali vengono fotografati da un dispositivo con lettera in codice "U".
Nello stesso anno, da un dispositivo clandestino codificato con la lettera "D" e messo nel suo appartamento a Mosca, il KGB apprende che dal 1968 l'ambasciata italiana a Mosca conserva alcune monete d'oro coniate all'epoca zarista.
[Successivamente l'addetto conferma questo fatto e il KGB concepisce un piano per prelevare l'oro dall'ambasciata. vedi Dimitry Zinoviyevich Morozov]
Mentre si sta curando gli occhi presso l'ospedale Gelmgolts di Mosca, V.A. Sproge, un agente del KGB, fingendosi un paziente dell'ospedale, fa la sua conoscenza. Gli riferisce che le "agenzie competenti" sono in possesso di sue fotografie compromettenti con l'agente Sukhova e che i parenti dell'insegnante di tedesco hanno sporto querela accusandolo di stupro e di averla messa incinta, che sono sorte complicazioni dopo l'aborto ecc.
Coltivato a puntino dal KGB, si creano ora le condizioni per una conversazione sul suo reclutamento. Andropov autorizza il reclutamento.
1973, marzo, V.A. Sproge induce il nostro addetto all'ambasciata, affinché possa risolvere i suoi problemi, a mettersi in contatto con un tale I.I. Kuznetsov, ufficiale delle operazioni del Secondo Direttorato Principale; quest'ultimo
gli dice che le autorità sovietiche sono disposte a mettere a tacere entrambe le vicende se egli li avesse aiutati.
agosto, pur ripetendo trattarsi di ricatto e di estorsione, l'addetto cede al reclutamento ed accetta formalmente dicooperare con il KGB inItalia e viene pagato con 500 dollari americani.
In questo periodo l'ambasciatore italiano Sensi è assente; sta comunque per lasciare l'URSS, assieme ad altri funzionari, perché sostituito da un nuovo ambasciatore.
1974, gennaio-febbraio, I.I. Kuznetsov è a Roma e ristabilisce i contatti con lui cedendo il contatto alla Reisdentura del KGB di Roma;
1975, evita il contatto e cambia anche residenza;
1979, Vladimir Ivanovich Burlakov [Vladov], un agente del KGB della Residentura di Roma, ristabilisce il contatto con lui ma non è più un successo.
[Il nostro addetto fornisce informazioni anche in merito al coinvolgimento dell'ambasciata nel traffico illegale di rubli. In pratica fino al 1971 (ed anche nel 1972 e 1973) i rubli sovietici arrivano in ambasciata dall'estero tramite un corriere ed alcuni vengono acquistati vendendo certificati al mercato nero.
Si parla di circa 400-500 mila rubli che vengono acquistati all'estero ad un prezzo molto inferiore rispetto a quello del cambio ufficiale e poi spediti a Mosca a mezzo bolgetta (valigetta diplomatica).]
Andato in pensione, a causa della sua età e della salute malandata il contatto diventa discontinuo e inefficace.

. Ballovich Giulio [174], (Kaunas 1940) di madre russa, fa parte del personale dell'Addetto commerciale presso l'ambasciata italiana a Mosca.
Prende in prestito il denaro e lo spende subito. Viene scoperto come "talento" per il KGB da parte di "Inspektor".

. [Iris] [177] (1933), donna, agente ceco reclutata dai servzi speciali cechi allo scopo di coltivare gli stranieri;
1963, viene rifilata a un impiegato cifra dell'Ambasciata italiana;
1967, i due si sposano.

. Rovaglio Libero [Aliu, Dedov] [178] (1912) funzionario del'Ufficio protocollo del Ministero Affari esteri italiano;
1957, viene reclutato dal servizio informazioni albanese a Roma con l'aiuto del KGB e gli viene dato il nome [Aliu];
1960, viene accreditato a Buenos Aires come impiegato cifra. Poiché l'Albania non ha la Residentura in Argentina propone il contatto con il KGB. Tuttavia il ministro Kadri Hozbiu si rifiuta di firmare il memorandum su di lui che gli è stato sottoposto, su richiesta del KGB, da Zoi Temeli direttore del servizio informazioni albanese. Tale memorandum include i termini di contatto per l'Argentina. Invece gli albanesi lo individuano tramite "Florentso", agente del servizio albanese.
Il KGB gli dà il nome in codice [Dedov] e riesce a rintracciarlo a Lusaka;
1968, reclutato, si dimostra ansioso di collaborare; fornisce codici e cifrari dell'ambasciata itliana, copie di documenti, circolari segrete ed istruzioni del minsitero della Difesa e degli Esteri nonché un passaporto italiano;
1972, torna a Roma e il contatto sparisce con lui;
1975, ottobre, di nuovo ritracciato a Aden, grazie ad un abile agente del KGB, viene ristabilito il contatto con lui; egli consegna materiale segreto del Ministero degli Esteri e del Consolato italiano nonché elenchi di soggetti a cui è stato rifiutato l'ingresso in Italia;
1977, torna a Roma e va in pensione;
1978, un agente del KGB viene accreditato a Roma con lo scopo di ristabilire il contatto ma egli dimostra di non voler collaborare alla coltivazione di soggetti considerati interessanti per la Residentura; si giustifica dichiarando di essere troppo vecchio.
In precedenza G.P. Antonov era riuscito a ristabiire il contatto con lui a Aden e a Roma.


. Accame Falco [182], presidente della Commissione difesa della Camera.

. Forti Bruno [?] [186] (Cesena 9 novembre 1939) incisore italiano;
1976, agosto, si reca a Mosca via Sofia per realizzare un addestramento clandestino nel settore della documentazione.

. Vianello Lorenzo [?] [187] (Val d'Aosta 1931) rappresentante del Pci;
1970, aprile-maggio, viene addestrato nella fotografia di documenti, realizzazione di copie diplastica di sigilli e timbri su carta fotografica ecc.;
vive in Val d'Aosta fino al 1970;

. De Rue [Deri] Giovanni [Rossi] [204] (Svizzera 1882) avventuriero internazionale;
[ha lavorato con Dmitriy Alekseyevich Bystroletov che nel 1928 si è fatto passare per un rappresentante della General Motors in Svizzera, Italia, Bulgaria, Yugoslavia e Romania e nell'agosto 1928 si è recato alla Rappresentanza politica sovietica a Parigi.]
offre materiale cifra italiano presentandosi come figura intermediaria di un funzionario dell'ambasciata italiana a Berlino e chiede 10 mila dollari. A Parigi spiega come viene usato il materiale cifra. Il funzionario dell'ambasciata doveva essere il conte Federico Colloredo che lavora presso la segreteria di Mussolini e collabora con l'intelligence francese [Omissis] "da leggere".

. [Platan] [235] misura attiva del servizio A del Primo Direttorato Principale e del Direttorato K per compromettere i Servizi speciali degli Usa nel 1978.
L'operazione si basava sulle informazioni ricevute dalla Residentura di Roma secondo cui l'Intelligence americana faceva uso di installazioni ed infrastrutture dei Servizi Speciali Nato in Italia per condurre operazioni intelligence.
L'operazione fu portata avanti a nome di una fittizia organizzazione tedesca l' "Unione dei Movimenti Nazionali contro il Pericolo americano in Europa". Venne preparato un memorandum con esempi di attività segrete dell'Intelligence americana in Italia, infarcito di disinformazione.
Il memorandum venne inviato ai deputati del Parlamento italiano ben noti per aver indagato sulle attività dei Servizi italiani ed alle redazioni di alcuni quotidiani borghesi. L'operazione ebbe l'effetto desiderato rendendo pubbliche le informazioni sull'interferenza della Cia negli affari italiani: il materiale fu sottoposto al Ministro dell'Interno Rognoni, e la «Stampa» fece il nome di agenti dell'Intelligence americana operanti in Italia.
Platan
gettò le basi per svolgere operazioni di questo genere contro i Servizi speciali dei principali avversari nell'Europa occidentale.

. Lannutti Giancarlo [250], capo del Dipartimento Internazionale del quotidiano «L'Unità».
Con lui ha lavorato il corrispondente dell «Izvestya».
[Notizia smentita dall'interessato.]

. Garlato (o Sgarlato), parlamentare democristiano.

. Cappelloni Guido, esponente di Rifondazione comunista.
[Notizia smentita dall'interessato.]

. [Adriat] senatore del Psiup e uno dei segretari del Presidente del Senato A. Fanfani.

. De Feo Jachino, rappresentante a Mosca società Cloe e Clerici.

. Gallina Giovanni [Mont], vicedirettore della società Montecatini.
[dirigente negli anni '50, venne "ucciso in un incidente stradale" nel 1966, secondo il dossier.]

. Conforto Giuliana, figlia di Giorgio Conforto [Dario] agente del KGB, arrestata nel 1979 con i brigatisti Valerio Morucci e Adriana Faranda.

. Babic Mario [Ikar o Icarus], generale dell'esercito italiano.
Fine anni Cinquanta: addetto all'ambasciata italiana a Mosca, viene sedotto da un' "avvenente esca" del KGB che in seguito dichiara di essere in stato interessante e finge di abortire; affrontato da un ufficiale del Secondo Direttorato Principale nei panni dell'infuriato marito della donna, è costretto a firmare un documento con cui diventa agente del KGB in cambio della messa a tacere dello scandalo; oltre a fornire informazioni classificate, fornisce al suo manipolatore anche la combinazione della sua cassaforte e una copia delle chiavi cifra che utilizza per le comunicazioni con Roma…]

. Bilancioni Giulio, ambasciatore italiano in Ungheria 1978-79, reclutato dai servizi ungheresi.

. Pinna Gullon Vlaskina [Lionka], moglie dell'agente speciale del KGB "Lev-Lion" e nipote dell'ammiraglio Carlo Pinna e del col. Tullio Pinna.

. Marazzuita Vincenzo [Metsenat], prefetto, ha lavorato al Consigio dei ministri per oltre 20 anni.

. Morozov, Dmitriy Zinoviyevich (1876)
1932, inizia a lavorare come falegname all'ambasciata italiana a Mosca; in seguito prende 18 monete d'oro zariste appartenenti alla sua padrona di casa e le porta all'ambasciata italiana per custodirle (sono quelle ancora conservate negli anni Settanta);
1938, viene arrestato dalle agenzie Nkvd perché sospettato di spionaggio e di essere ostile al regime sovietico; condannato a 8 anni di lavori forzati, muore in un lager.
Un agente operativo del KGB [Kdrov], presentatosi come N.P. Morozov, nipote dell'ultimo Dmitriy Zinoviyevich Morozov, si mette in contatto con Fagiolo un secondo segretario dell'ambasciata italiana a Mosca per avere in restituzione il denaro di suo nonno. Papini e Kdrov convincono Fagiolo che le monete dovrebbero essere ridate all'erede legittimo e questo viene fatto dal capo del Protocollo dell'ambasciata, Bartolini. A Papini vengono dati 150 rubli in regalo per il suo contributo all'operazione.

 

Documenti

. Documento [66]
Reclutamento del consigliere [P] presso l'ambasciata italiana a Sofia.
Secondo gli elenchi dei diplomatici bulgari, nel periodo 1970-1985, c'erano quattro consiglieri presso l'ambasciata italiana a Sofia:
. Guido Borgomanero,
. Alberto De Caterina,
. Alessandro Pietromarchi,
. Fabrizio De Agostini.
Alessandro Pietromarchi
è il solo ad avere un cognome che inizia con la lettera "P" ma potrebbe trattarsi anche di un nome in codice o di un simbolo.

. Documento [146]
Giornali e periodici italiani usati dalla Residentura del KGB a Roma nel 1974.
- Alpha – periodico «Tempo»,
- Bella – quotidiano «Paese Sera»,
- Beta – periodico «Sette Giorni»,
- Epsilon – periodico «L'Europa domani»,
- Gamma – quotidiano «Avanti!»,
- Lobi – periodico «L'Astrolabio»,
- Mobi – periodico «L'Automobile»,
- Omega – bollettino dell'Agenzia «Adista»
- Omo – quotidiano «Il Tempo»,
- Pota – quotidiano «Nuovi Terri»,
- Shell – periodico «Scena illustrata».

. Documento [179]
Nel 1978 o agli inizi del 1979 i servizi speciali ungheresi reclutarono l'ambasciatore italiano in Ungheria.
Tale informazione è stata fornita dall'agente informativo Kish, drettore di un dipartimento nell'ambito del Terzo direttorio principale del Ministero degl Interni ungherese.

. Documento [184]
Misura attiva.
La Residentura di Roma utilizza il giornale «Fiorino» per intraprendere una misura attiva.
1977, 26 novembre, il giornale, portavoce degli ambienti economici italiani, pubblica un articolo in cui condanna le udienze di Sakharov; riferisce che una miserabile banda di dissidenti, provenienti dall'URSS e dall'Europa dell'Est, è giunta a Roma per testimoniare alle udienze.
I processi sono presieduti da Simon Wiesenthal che, precedentemente, si era contraddistinto nella caccia ai criminali nazisti.
Secondo quanto riportato dal giornale, la sua attività si esaurì a poco a poco per mancanza di materia prima.
Lo sdoppiamento della personalità di Simon Wiesenthal fu evidente poiché, da un lato, lottò per i grandi ideali e, dall'altro, dimostrò di avere un comportamento chiaramente falso.

. Documento [205]
influenza del KGB sul "Comitato Italia-Spagna".

Documento [209]
Interesse da parte della Residentura di Roma del KGB per delle relazioni tra il Pci (Partico comunista italiano) e il Pcf (Partito comunista francese).
In una lettera proveniente dalla Centrale del KGB, viene chiesto alla Residentura di Roma di concentrare la propria attenzione sui contatti reciproci tra Pci e Pcf nonché sulle questioni interne al Pci.
Attirò l'attenzione il fatto che per la prima volta, tre comunisti: Ugo Pecchioli e Armando Boldrini del Pci e Boucheni del Pcf fossero stati inclusi nella Commissione di Difesa dei paesi dell'Europa occidentale in viaggio per gli Stati Uniti. Questo viaggio, fatto nel 1977, assunse un aspetto ancora più straordinario poiché vi erano stati, di recente, dei contatti, a vario livello, sia in Italia che in Francia, tra i rappresentanti dell'Amministrazione americana e gli esponenti del Pci e Pcf.
La Centrale considerò questo fatto come un indebolimento del movimento comunista internazionale che allontanava questi partiti dal Pcus e che li distruggeva dall'interno.
Fu suggerito che gli agenti ed i contatti riservati della Residentura, nonché i contatti ufficiali personali degli agenti operativi dovessero essere indirizzati a prendere contatti con esponenti del Pci.
Al tempo stesso fu chiesto se tali elementi potevano essere impiegati per coltivare gli americani.

. Documento [222]
Operazione di disinformazione.
1967, il Dipartimento 1 dell'FCD porta avanti una serie di operazioni di disinformazione che incitano i gruppi oggetto di interesse ad intraprendere azioni nei termini richiesti dal KGB. Ci sono anche postazioni stampa nei quotidiani per sostenre e sviluppare misure attive condotte dal KGB; una di tali postazioni a New York è presso «Paese Sera».

 

 

Secondo quanto affermato dal prof. Victor Zaslavsky, espulso dall'URSS nel 1974 quando era docente all'Università di Leningrado, ed ora docente di sociologia politica alla Luiss di Roma e consulente della Commissione Stragi, non tutti i nomi che compaiono in questo rapporto sono spie.

 


 

 

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