1999
Dossier Mitrokhin
o
Rapporto Impedian
Trattasi di note informative (645 pagine) aggiornate al 1984
e trascritte dal col. Vassilij Mitrokhin,
un archivista del KGB
che aveva accesso soltanto a documenti "spenti".
[Un "copiatore" insomma, non in grado
di valutare il materiale e tantomeno di orchestrare disinformazione
o "counter intelligence" (quando si forniscono
al nemico, tra tante "bufale", anche informazioni corrette
ma lui non sa quali sono).]
L'MI6 di Londra ha effettuato 26 spedizioni
a Roma del materiale tradotto dal cirillico, da marzo 1995 al
maggio 1999, durante i governi:
- L. Dini,
150 schede (prime),
- R. Prodi,
80 schede,
- M. D'Alema,
30 schede (ultime).
[L'esponente di Forza Italia Franco
Frattini ipotizza inizialmente che 34 schede non siano
state trasmesse al Parlamento e, più tardi, che manchino
alcuni fascicoli non trasmessi dalle autorità inglesi o
non tradotti. Il vicepresidente del Consiglio Sergio
Mattarella lo sfida pubblicamente a dimostrarlo.]
Successivamente le schede sono state etichettate
come materiale "riservato" dagli uomini del SISMI
guidati dal gen. Sergio Siracusa.
In seguito alla guida del SISMI
è nominato l'ammiraglio Gianfranco
Battelli.
In pratica, di veramente nuovo sui meccanismi di intelligence
d'oltre cortina, il SISMI non
ha appreso nulla dai documenti di Londra.
Prima che il governo decida di inviare alla Procura di Roma le
645 pagine del "dossier Mitrokhin", i servizi segreti
italiani avevano già cominciato le loro indagini. I nostri
007 si erano procurati le pagine sull'Italia scritte dallo storico
inglese Christopher Andrew assieme
all'ex agente del KGB e pubblicate a Londra e avevano avviato
la loro inchiesta; in seguito queste pagine escono fuori insieme
con quelle divulgate dalla Commissione stragi.
Giugno
San Macuto: il prof. Victor Zaslavsky
consegna la relazione commissionatagli dal presidente della Commissione
Stragi, il senatore Ds Giovanni Pellegrino,
sui finanziamenti sovietici alle forze politiche italiane di sinistra.
È il frutto di un lungo lavoro su carte, documenti, lettere,
libri e pubblicazioni di ogni genere negli archivi russi "consultabili
negli ultimi due o tre anni".
Il rapporto parla dei flussi di denaro da Mosca a Botteghe Oscure
fino al crollo dell'Unione Sovietica, nel 1991
[Data successiva al 1989 che segna la fine
della perseguibilità penale per il reato di finanziamento
illecito ai partiti relativo al filone sovietico].
Il periodo preso in esame parte dal 1950, con la nascita
del "Fondo sindacale internazionale
per gli aiuti alle organizzazioni operaie di sinistra".
Quarant'anni di sovvenzioni dirette, decise dal Politburo che
per l'Italia ammontano a circa 110 Mni di dollari
(quasi 1000 Mdi di lire 1999).
Il professore distingue tra finanziamenti diretti e indiretti.
Questi ultimi, effettuati attraverso società miste, intermediazioni
commerciali, joint venture, sono i più difficili
da quantificare. Essi hanno sostituito i finanziamenti diretti
durante gli anni '80 con l'aggravarsi della situazione finanziaria
dell'URSS.
Quattro i partiti europei più "foraggiati":
- Partito comunista italiano,
- Partito comunista francese,
- Partico comunista finlandese,
- Partito comunista austriaco.
In Italia però, oltre al Pci (83% dello
stanziamento annuo), i soldi di Mosca sono arrivatia anche al
Psi (fino ai primi anni '60), al Partito
comunista di Trieste, al Psiup, alla
Cgil e, persino, al Partito comunista
di San Marino.
Ottobre
11, la "Commissione stragi"
presieduta dal senatore Giovanni Pellegrino
dei Ds (vicepresidente: Tullio Grimaldi
del Pdci) rende noto il "dossier Mitrokhin".
Il capitolo dei finanziamenti è molto ricco di documenti
riguardanti i finanziamenti di Mosca (in dollari cash)
a:
- Pci:
1969-77, oltre 20 Mni di dollari (anche se nel
1969 e nel 1972 molti biglietti da 100 dollari risultano falsi)
Le ricevute vengono firmate da Roberto Marmugi
[Karo] (poi deceduto) e Guido
Cappelloni [Alberto].
1974, ca 9 Mni di dollari;
1976, stanziati ca 5,5, Mni di dollari ecc.
1977, ;
- Partito comunista di San Marino:
1970-77,
- Psiup
1969-72, ?.
La linea del "governo Blair" attraverso il suo ministro
dell'Interno Jack Straw, resta contraria
alla divulgazione dei nomi delle presunte spie inglesi ma è
ferma nel perseguire per spionaggio cinque persone tra cui:
. Melita Norwood [Hola],
. Johnny Symonds (poliziotto playboy
che seduceva per il KGB
le segretarie delle ambasciate occidentali),
. due accademici (tra cui, probabilmente, Robert
Pearson).
La formula "misure attive"
è stata conservata nel gergo del KGB
fino alla fine, anche se il suo significato è cambiato
nel corso del tempo.
_______________________________________
Subito dopo la seconda guerra mondiale l'Intelligence sovietica
riesce, grazie all'aiuto della leadership del Partito comunista
e al breve periodo della sua partecipazione al governo a penetrare
alcuni importanti ministeri sia in Italia sia in Francia.
[Jour è
il più importante agente francese, mentre Dario
è l'agente italiano più valido e
che collabora più a lungo.]
Anche l'ambasciata italiana a Mosca (come quella francese) è
uno degli obbiettivi principali del KGB.
Tuttavia, mentre le operazioni condotte dal Secondo Direttorato
Principale contro i diplomatici francesi culminano in un imbarazzante
scandalo, quelle contro l'ambasciata italiana hanno un successo
straordinario senza suscitare alcun clamore.
[Vedi Ikar, Platon,
Enero, Artur,
ecc.]
1954-70
Il
KGB continua la pratica nota come "affari bagnati"
(di sangue), cioè degli assassinii politici all'estero,
come l'uccisione dei leader dei nazionalisti ucraini Lev
Rebet e Stepan Bandera in
Germania.
Verso la fine del periodo di N.S.
Chrušcëv
l'utilità dell'assassinio come metodo della lotta politica
viene contestata all'interno della leadership sovietica.
È noto che Yuri Andropov era
contrario e che i sostenitori di tale pratica rimasero in minoranza.
L'ultimo caso finora documentato rimane l'uccisione in Inghilterra
del giornalista-dissidente bulgaro Georgi
Markov realizzato dai servizi segreti bulgari con l'aiuto
di quelli sovietici, che fornirono una sofisticata arma per il
delitto.
1970-80
Negli anni 70-80 (periodo di decadenza del KGB)
i compiti della Prima direzione
del KGB
cambiano: le operazioni all'estero si svolgono ormai spesso con
l'obiettivo di mantenere il consenso e la stabilità all'interno
dell'URSS.
[Negli anni Settanta la Residentura di Roma (come
quella di Parigi) tra i suoi agenti conta più giornalisti
che impiegati statali.]
Per la "residentura" del KGB
a Roma, l'Italia tra il 1972 e il 1984 [in particolare il Pci
guidato da E.
Berlinguer (guardato con diffidenza da Mosca)] è
molto importante.
Ma già verso la metà degli anni '80 il KGB
perde la guerra propagandistica nell'etere. Pur gestendo enormi
torri di radiotrasmissioni costruite intorno a tutte le città
grandi e medie per creare disturbi alle trasmissioni della Bbc,
della Radio Liberty, della Voice
of America e di varie altre radio occidentali, non è
più in grado di impedire l'arrivo delle informazioni a
vasti strati popolari.
1980-89
Negli ultimi anni del regime, le operazioni del KGB
all'estero diventano più estese e variegate e cambiano
radicalmente il loro carattere. Esso organizza ora i contatti
della nomenklatura sovietica con le banche e con varie strutture
finanziarie occidentali, utilizzando la sua vasta esperienza di
varie società miste e di joint ventures con i
partiti comunisti occidentali.
Comincia pertanto un'enorme fuga di capitali a disposizione del
Pcus e di alcuni partiti dell'Europa orientale ancora al
potere. Durante questa rapida "privatizzazione non dichiarata"
una parte dell'apparato del partito e dei servizi segreti assume
una posizione preminente per trasformarsi nei futuri imprenditori
dell'economia di mercato Così i servizi segreti della Federazione
russa hanno ereditato un apparato del KGB
notevolmente ridimensionato e una serie di archivi, finora inaccessibili.
Gli scaffali si estendono per decine di chilometri, pieni di faldoni
che contengono una grande parte della guerra fredda e del XX secolo.
[Dal 1950 al 1990 sono finiti (ovviamente in dollari
cash) nelle casse dei partiti fratelli dei Paesi capitalisti,
per sorreggerne l'attività, in tutto circa 4000 Mdi di
lire [valore 1999] di cui un quarto, ca 900 Mdi di lire si rovesciò
nel Pci. Il partito comunista italiano occupa il primo posto assoluto
tra i beneficiari degli aiuti, anzi dell' "oro
di Mosca".]
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Il dossier illustra pertanto i tentativi dei servizi segreti sovietici,
negli anni 70-80, di organizzare appoggi esterni alla superpotenza
in declino attraverso lo spionaggio tecnologico, i ricatti sessuali,
i pagamenti per gli articoli favorevoli al sistema sovietico e
i finanziamenti, sempre inadeguati, per rinverdire la vecchia
lealtà dei partiti comunisti.
Verso la metà degli anni Settanta, la Residentura del
KGB a Roma gestisce poco più di 20 agenti (contro ca
50 di quella a Parigi).
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Elenco di alcuni nomi che, a vario titolo,
quindi non necessariamente "informatori", compaiono
nel dossier:
"Coltivati"
[il servizio lavora su di loro con lo scopo di
assicurarne la collaborazione.]
. Zincone Giuliano [Zvyagin]
[4] (Roma 1943), corrispondente del «Corriere
della Sera».
Legato al gruppo di sinistra il "Manifesto".
1973-1981, coltivato dalla Residentura del KGB
a Roma.
[Notizia smentita dall'interessato.]
. Orfei Ruggero [37]
direttore della rivista settimanale «Sette giorni»;
ex consigliere di C.
De Mita a Palazzo Chigi;
1972, coltivato dalla Residentura del KGB di Roma;
si reca in URSS su invito dell'agenzia di stampa «Novosti».
In URSS un agente operativo del KGB, S.A.
Veselovskiy (sotto copertura di interprete), lavora con
lui.
. Gawronski
Jas [89], giornalista de «la Repubblica» e
corrispondente RAI a Mosca.
?, coltivato dal Secondo Direttorato Principale
del KGB.
[Notizia smentita dall'interessato.]
"Manipolati"
[ai quali vengono inconsapevolmente estorte notizie.]
"Reclutati"
[pienamente inseriti nell'organico.]
. Fossati Luigi [Anatol]
[6] (Milano 1927), giornalista, corrispondente da Amburgo
e Varsavia;
1964-69, corrispondente da Mosca;
1966, reclutato da "N", un residente del Secondo Direttorato
Generale del KGB, ha fornito informazioni
su corrispondenti esteri e su diplomatici.
1975, vice capo redattore del «Messaggero».
. Pullara Giuseppe [Dzhura]
[251], (1942) fa parte dello staff del «Corriere
della Sera»;
viene coltivato e poi coinvolto gradualmente facendo
leva su fattori ideologico-politici e materiali;
1972, marzo, viene reclutato; dicembre, ha luogo un'operazione
di prova aggressiva, con l'uso di dispositivi tecnico-operativi
(articoli Z-241 e G-65, sonde per attività radio terrestre
ed aerea, mimetizzati come pali di recinzione); in seguito si
viene a conoscenza che i Servizi Speciali avversari sono al corrente
di casi in cui i SS.II. sovietici avevano fatto uso di simili
dispositivi per sondare l'attività radio terrestre ed aerea
in paesi dell'Europa Occidentale; il contatto con lui viene temporanemente
sospeso;
1977, il suo comportamento desta sospetti.
Era in contatto con i seguenti agenti della residentura di Roma:
Polunin Lev Gerasimovich, Annenkov
Georgiy Pavlovich, Pershin Vladimir
Aleksandrovich.
"Retribuiti"
[pagati regolarmente.]
. Gozzano Francesco [Frank]
[23], direttore del Dipartimento Internazionale dell' «Avanti!»
del Psi;
agente della Residentura di Roma in contatto con
Zamoyskiy.
1977, gennaio, salario mensile: 240 rubli.
. Leonori Franco [Fidelio]
[37?] (Roma 1923) giornalista, direttore dell'agenzia di
stampa cattolica di sinistra «Adista»;
1975, viene reclutato;
1977, gennaio, salario mensile: 170 rubli (in valuta pregiata);
1978, il KGB scopre che gli ungheresi hanno regolari contatti
con lui e che questi gravita (a loro insaputa) anche nell'orbita
dell'informazione cecoslovacca e polacca; il KGB cessa i suoi
contatti con lui ritenendolo una severa minaccia per la sicurezza
dell'attività informativa in essere.
. [Nemets (Tedesco)] [70]
Uomo politico e parlamentare italiano, fonte della Residentura
del KGB.
Inviato a Bruxelles con il compito di stabilire
utili contatti, coltiva anche funzionari del Ministero degli Esteri
italiano sotto la bandiera Ipalmo (?) fornendo notizie sugli ambasciatori
Giuseppe Santoro, Saverio,
Santanilmo e Claudio
Moreno. È coinvolto in misure attive.
1971, diventa il capo dell'Ipsla (?), istituto con stretti contatti
con funzionari del Ministero degli Esteri italiano e finanziato
da A.
Fanfani. Egli è confidente di A.
Fanfani.
Per iniziativa del KGB si fa promotore di un Comitato nazionale
contro la bomba al neutrone. Anche il Pci è però
coinvolto in questo comitato e ciò costituisce motivo di
preoccupazione per la Residentura di Roma in quanto il Pci
avrebbe potuto prendere l'iniziativa e controllare il Comitato
privando così il KGB dell'opportunità di usarlo
a proprio vantaggio.
1977, gennaio, salario mensile: 240 rubli (in valuta pregiata);
. Conforto
Giorgio [Dario o anche Bask,
Spartak, Gau,
Chestnyy, Gaudemus]
[142] (1908), avvocato, lavora come giornalista e come
funzionario agrario in Italia; agente del KGB;
1932, viene reclutato su base ideologica;
1937, viene infiltrato nel Partito fascista e poi nel Centro Anti-Comunista
annesso al Ministero degli Esteri italiano. Sotto la bandiera
di questa organizzazione recluta tre dattilografe del MAE: Darya,
Anna e Marta
dalle quali ottiene notevoli informazioni documentarie.
1942, in seguito allo smascheramento della Residentura illegale
del Gru, con cui è temporaneamente in contatto, viene arrestato
e tenuto in prigione fino al 1945. Per qualche tempo è
in un campo di concentramento in Germania e di lì liberato
con l'arrivo delle truppe sovietiche.
In Italia riallaccia i contatti con Darya
e Marta e ottiene da loro informazioni.
Entra nel Psi.
1946, le direzioni del Psi e del Pci lo accusano
di fare il doppio gioco ricordando la sua militanza nel Partito
fascista; viene quindi espluso dal Psi. La Residentura
di Roma fa in modo che l'accusa contro di lui venga ritirata e
che lui possa rientrare nel partito. Ma questo diventa di domino
pubblico ed egli passa come un elemento legato all'ambasciata
sovietica.
Recluta per conto della Residentura altre due dattilografe del
MAE, Topo (in seguito Leda)
che sposa, e Nikol [in seguito Inga],
le quali passano una mole di informazioni comprese notizie sul
principale avversario (Stati Uniti).
Ha un ruolo strumentale nel reclutamento della fonte documentaria
Ovod nonché di Suza
e Venetsianka. I contatti con lui
vengono mantenuti tramite DLB, comunicazioni a distanza e illegali;
1968, viene congelato e gli viene assegnata una pensione a vita
di 180 rubli al mese (in valuta pregiata);
1972, viene tirato nuovamente in gioco e il contatto viene riallacciato
per coltivare una dattilografa del MAE italiano, Mara.
1975, marzo dopo quarant'anni di collaborazione con lo spionaggio
sovietico, lui e la moglie sono insigniti dell'Ordine della Stella
Rossa;
1977, gennaio, salario mensile: 240 rubli (in valuta pregiata);
1979, maggio, quando sua figlia Giuliana
viene arrestata, viene nuovamente congelato.
. Gozzano Francesco [Frank]
[218] (Torino 1932) membro del Psi, vive a Roma;
è stato vice capo redattore di Roma dell'
«Avanti!» del Psi;
1961, viene contattato;
1964, svolge incarichi per la Residentura del KGB;
1966, viene reclutato dal Servizio di Intelligence sovietico;
1967, dichiara di non considerarsi agente del KGB e di non sentirsi
in alcun modo legato all'organizzazione;
dopo l'invasione sovietica dell'Afghanistan e gli eventi polacchi,
interrompe la collaborazione con la Residentura; è stato
facilmente influenzato dalla propaganda antisovietica mostrando
in seguito atteggiamenti pro-americani;
1977, gennaio, salario mensile: 240 rubli (in valuta pregiata);
era in contatto con Luigi Scricciolo,
manager dell'Ist Internazionale arrestato nel febbraio 1982 per
complicità nel sequestro del generale americano "Dowser"
(Dozier?) ad opera delle Brigate Rosse e per spionaggio per conto
del Servizio di Intelligence bulgaro;
1982, per questo motivo viene surgelato.
. [Demid]
(1916) ex membro del Pci e poi agente del KGB;
su istruzioni della Residentura di Roma esce dal
Pci;
1944-45, viene reclutato con il compito di "coltivare"
altri agenti per il KGB.
Il primo importante elemento da lui "coltivato" è
[Questor].
. Virdia
Francesco [Kvestor o Questor]
[?] (1902) ufficiale cifratore del Ministero degli Interni italiano;
1927, inizia a lavorare presso il Ministero
degli Interni con il grado di capitano della polizia; fino
al luglio 1944 lavora come ufficiale cifratore al Ministero degli
Interni;
1944-48, lavora presso il Dipartimento di polizia di Roma (Questura)
e successivamente nel dipartimento cifra del Ministero degli Interni.
Viene individuato come talento da [Demid]
un agente della Residentura di Roma.
All'inizio, e per alcuni anni, è convinto di lavorare per
il Pci e non per il KGB; si rifiuta comunque di consegnare
anche le chiavi cifra.
1953, verso la fine dell'anno, per 100.000 lire, consegna per
qualche ora il libro cifrato (i codici) del suo dipartimento.
1954, entra in contatto con l'ufficiale operativo della Residentura
"Stephan"; 3 marzo, firma la sua prima ricevuta sapendo
ormai di lavorare per il KGB e non per il Pci.
Fornisce una fenomenale gamma di chiavi:
- il cifrario "Kuyelktsa" e quello di tutte le centrali
dei carabinieri;
- il cifrario "Rodrigues" delle centrali dei carabinieri
comandate dagli ufficiali della gendarmeria;
- il cifrario "Marconi" fornito a tutte le missioni
italiane all'estero;
- il cifrario "Mazzini" adoperato dallo stato maggiore
italano e dal suo servizio informazioni (Sifar);
- il codice "Dante" usato per il traffico sulle reti
italiane (a partire dal gennaio 1955 i telegrammi e le comunicazioni
cifrate si basano su questo codice);
- il codice cifrato "Roma" per il 1954;
consegna anche elenchi di cittadini italiani sorvegliati dalla
polizia e liste di stranieri comunisti tenuti sotto controllo;
1955, la "gestione" del Ministero degli Interni, data
l'importanza, viene passata dalla Centrale ad un'altra Residentura
illegale da poco costituita e diretta da Ashot
Abgarovich Akopyan [Yefrat
o Eufrate] un 40enne armeno originario
di Baku (ha assunto l'identità di un armeno libanese realmente
esistente in Unione Sovietica, Oganes Saradzhyan)
che parla correntemente arabo, armeno, bulgaro, francese, italiano,
rumeno e turco…
[Questa nuova Residentura è incaricata di gestire Demid,
Questor e Censor
(che, tra l'altro, è riuscito a prelevare documenti top
secret dalla cassaforte del responsabile per la sicurezza del
Ministero). Yefrat riesce anche a
riprendere contatto con un ex agente, Omar,
(allontanato dal dipartimento cifra del Ministero degli interni
nel 1948, ha ottenuto un impiego in un ufficio collegato all'ambasciata
americana).]
1955-59 e 1959-62, è in contatto con l'ufficiale operativo
"Karlo" (Agayan
G.S.), "Krasin"
(Andreyev M.A.).
È stato indottrinato alla fotografia e all'uso di una macchina
fotografica "Minox". Il KGB gli assegnò una pensione.
. Lizzadri Libero [Mavr]
giornalista di sinistra, lavora per una delle più importanti
testate romane;
reclutato prima del 1974, svolge anche il ruolo
di reclutatore di agenti (vedi Araldo);
1977, gennaio, salario mensile: 170 rubli (in valuta pregiata).
. [Podvizhny
o Agile] giornalista;
1977, gennaio, salario mensile: 240 rubli (in valuta
pregiata).
. [Stazher
o apprendista] giornalista;
1969, viene reclutato mentre lavora nella sede
romana di una agenzia di stampa;
1977, gennaio, salario mensile: 240 rubli (in valuta pregiata).
. [Orlando]
?
1977, gennaio, salario mensile: 240 rubli (in valuta
pregiata).
. [Acero]
?
1977, gennaio, salario mensile: 170 rubli (in valuta
pregiata).
"Contattati"
[non coscienti di essere entrati in comunicazione
con il servizio.]
"Confidenziali"
[sia coloro che offrono inconsapevolmente informazioni,
sia coloro che le danno a pagamento.]
. Viola Sandro [Zhukov]
[5] (1931), corrispondente de «la Repubblica».
?, coltivato dal KGB.
1987, redige un rapporto sul 26° Congresso
del Pcus. Fedyashin lavora
con lui (presumibilmente a Mosca) e tiene dei discorsi influenzatori
basati su temi forniti dal Servizio A del Primo Direttorato Generale
del KGB.
. "Nino" [14]
vice direttore dell'Istituto per gli Affari Internazionali che
si trova in stretto contatto con i ministeri italiani degli Affari
Esteri e della Difesa.
. Corbi Gianni [35]
giornalista, già redattore capo del settimanale «L'Espresso»,
rivista pubblicata e finanziata dal KGB in Italia dal giugno 1962;
1972, avvicinato a Mosca da Georgiy
Pavlovich Antonov (che utilizza la copertura di funzionario
dell'Ufficio stampa del Ministero degli esteri sovietico) mentre
segue il viaggio del presidente del Consigio G.
Andreotti.
1974, ancora in contatto con la Residentura di Roma.
[Notizia smentita dall'interessato.]
. Cavallari
Alberto [36] giornalista, direttore dell'ufficio
di Roma del periodico «Europeo» e corrispondente del
«Corriere della Sera».
Scrive in particolare sulle Olimpiadi di Mosca.
. Longo Carlo [Kirill]
[43], direttore del giornale siciliano «Sette giorni»,
contribuisce alla divulgazione di articoli della
stampa italiana che sono favorevoli al KGB.
1980 conduce incarichi attivi contro il dissidente Andrey
Sakharov e sua moglie Yelena Bonner.
. Longo Carlo [Kirill]
[198] (1930), giornalista italiano, ex direttore di «Sette
giorni», un giornale di sinistra di Catania;
contattato dalla Residentura di Roma.
1980, suo tramite viene messa in pratica una misura attiva del
Servizio A FCD e del 5° Direttorato del KGB contro Yelena
Bonner [Lisa] allo scopo di
screditarla agli occhi del mondo occidentale. È descritta
in un articolo come un'incredibile puttana ed è resa nota
la sua falsità.
1980, 12 aprile, il materiale su [Lisa]
è pubblicato su «Sette giorni». Viene stampato
un articolo intitolato come segue: «Che tipo di persona
è Yelena Bonner? La moglie dell'accademico Sacharov è
responsabile di molti omicidi…». Il direttore del giornale
avrebbe incontrato a Pargi un certo Semen Zlotnik che gli racconta
come suo zio conoscesse [Lisa] ecc.
. Basso Lelio [Libero]
[7] (Varazze, Savona 1903-† ?), laureato in scienze giuridiche
e filosofiche, avvocato, figlio di Ugo;
ex segretario del Psi ed ex presidente del
Partito socialista italiano di unità proletaria (Psiup).
[Notizia smentita dagli eredi e dalla Fondazione
Lelio e Lisli Basso.]
. Di
Meola Nestore [Klement]
[8] (Paolo 1930) residente a Roma, membro del Dipartimento
Internazionale delle ACLI (Associazione Cattolica Lavoratori
Italiani);
1973 e 1975, per conto dei sindacati si reca in
URSS, dove viene esaminato attentamene dalle agenzie del KGB,
e coltivato in seguito a Roma;
1976, viene aperto un DOR (dossier di coltivazione operativa)
sul suo conto;
1978, novembre, viene reclutato per motivi politici ed ideologici
(oltre che per questioni materiali) ed inserito nella rete di
agenti del Primo Direttorato Generale ricevendo l'apposito nome
in codice; risulta tuttavia che le sue informazioni danno scarsi
risultati e che non ha la possibilità di prendere misure
attive; come agente si dimostra inoltre indisciplinato, manca
agli appuntamenti e cerca di mettere le sue relazioni su un piano
ufficiale;
1981, passa alla UIL (Unione Italiana Lavoratori).
Fino al 1983 è congelato dal KGB.
[Notizia smentita dal capo ufficio stampa
Giorgio Bonelli.]
. Girardet
Giorgio [Turist] [13],
(Spagna 1919) giornalista, redattore capo del giornale «Nuovi
Tempi».
Dopo la guerra è diventato ministro della
Chiesa Riformista di Trieste e si è recato in Ungheria,
Cecoslovacchia e Unione Sovietica per questioni ecclesiastiche.
1962, Praga, mentre sta partecipando alla Conferenza Cristiana
Mondiale, viene coltivato inizialmente dall'agente del KGB Anfinogenov
che opera sotto la copertura del Dipartimento delle Relazioni
Ecclesiastiche Internazionai del Patriarcato di Mosca. In seguito
gli agenti Surnin e Rogushin
terminano il lavoro.
1969, dicembre, viene inserito nella rete di agenti del Primo
Direttorato Generale del KGB.
1977, gennaio, salario mensile: 150 rubli per il suo prezioso
lavoro di agente della Residentura di Roma. Nello stesso anno
pone fine di sua iniziativa agli incontri con l'agente operativo.
. Planchenti
Giuseppe [Platon] [17]
lavora presso l'ambasciata italiana a Mosca.
Una donna, agente "R",
viene assegnata al suo caso e il soggetto va a convivere con la
stessa. La donna inscena una falsa gravidanza e aborto inducendolo
quindi a chiedere alle autorità sovietiche di non informare
l'ambasciata italiana del fatto che ha vissuto con la donna e
che lei si è sottoposta ad un aborto su suo consiglio e
a sue spese. (Per la legge italiana è reato penale indurre
una donna ad avere un aborto.)
Reclutato dal KGB, fornisce ritratti a penna di membri del personale
dell'ambasciata italiana e indica quali di loro appartengono ai
servizi speciali. Fornisce inoltre dettagli specifici sulla struttura
e sulle misure di sicurezza dell'ambasciata.
In seguito viene rintracciato dal KGB in Belgio. Il KGB progetta
di inviare sul posto G.P. Antonov
(un direttore di sezione del 5° Dipartimento del KGB che parla
italiano) ma non gli viene concesso il visto.
1976, maggio, si progetta di far entrare G.P.
Antonov in Belgio dall'Olanda.
. Prezioso
Giuseppe [Moris] [20]
(Roma 1946), laureato in giurisprudenza all'università
di Roma, lavora al Reparto Esteri dell'Eni;
1974, viene recutato dal KGB; viene manipolato
dal 1° o dal 5° Dipartimento del Direttorato S del Primo
Direttorato generale del KGB.
. Aillaud Enrico [Artur,
Arlekino o Harlequin,
Shef] [21], (Roma 1911) ambasciatore
italiano a Mosca.
1940, ricopre incarichi diplomatici a New Orleans,
Londra e Praga;
1957, consigliere diplomatico del presidente del Consiglio dei
ministri Adone
Zoli;
1958-59, capo di gabinetto prima di A.
Fanfani e poi di Giuseppe Pella;
1961-71, ambasciatore italiano in Cecoslovacchia, Polonia, Austria
e DDR;
1961, viene reclutato dai servizi speciali cecoslovacchi (StB)
sulla base di materiali compromettenti: in particolare la sua
relazione con una donna di facili costumi e con speculazioni monetarie.
I contatti con lui vengono mantenuti attraverso un altro appresentante
del Ministero degli Affari interni cecoslovacco Noek
Souchek (fonetico).
Nella DDR viene contattato da Jenike
(nome di battesimo non noto), generale maggiore del Ministero
della sicurezza di Stato della Germania Orientale che si presenta
come alto funzionario del Ministero degli Esteri della DDR, ma
egli si rifiuta tuttavia di collaborare con il Ministero della
Sicurezza di Stato.
1975-77, ambasciatore in URSS;
Mosca, è stabilito il contatto informativo attraverso un
intermediario dei cecoslovacchi, Mikkin,
agente del 3° Dipartimento del secondo Direttorato generale
del KGB. Egli fornisce informazioni riguardanti la Nato, la Cee,
la Cina e membri dei corpi diplomatici di Mosca. Il KGB lo ricompensa
con preziosi regali. Gli sono pagate le spese per l'organizzazione
e la partecipazione a varie spedizioni di caccia nella zona di
Mosca.
1976, è inserito nella rete di agenti del KGB.
Egli ammette la sua disponibilità a lavorare per il KGB
in ambiente italiano e persino a Roma.
1977, presidente dell'Interbanka
di Milano (della quale si serviva anche Roberto
Calvi per le sue operazioni).
[Qui la sua storia si intreccia con la P2 di L.
Gelli (dove compare anche il nome di E.
Manca, ministro del commercio con l'Estero, la cui
adesione alla loggia viene poi smentita da una sentenza del Tribunale
di Perugia. (Vedi anche Nicola Cona)]
Membro della Democrazia cristiana, amico personale di A.
Fanfani, ha inoltre contatti con il direttore delle
relazioni esterne del Comitato centrale del Pci Sergio
Segre e con altri importanti comunisti.
1980, andato in pensione, il flusso di informazioni da lui provenienti
diminuisce;
1983, viene tolto dalla rete di agenti.
. Casilio
Alfredo [Renato] [24]
(Napoli 1938), capo della segreteria della Sinistra indipendente,
editore della pubblicazione «L'Astrolabio», responsabile
dei contatti fra Eni e Parlamento
europeo.
1974, viene reclutato;
1977, gennaio, salario mensile: 170 rubli (in valuta pregiata).
. Galluppi
Franco [Gayev] [30]
(1922) membro del Psi;
1948, segretario del leader del Psi Riccardo
Lombardi;
1949, perde l'incarico con l'avvento di P.
Nenni come leader del partito;
1952, viene reclutato dal KGB.
I suoi contatti abbracciano i periodi 1952-54 e 1975-82.
. Ventura
Viviana [?] [31]
Fine anni '60, 25enne, lavora come segretaria nella
delegazione italiana alla Nato; vive a Bruxelles ed è coltivata
dal KGB;
1969, l'agente speciale "Gerald Fuller" viene inviato
in Belgio per 2-3-mesi con il compito di riuscire a conoscerla
e trovare il modo per reclutarla.
. De Luca Giovanni [Araldo]
[33] (Catania 1933) funzionario del Ministero per il Commercio
Estero Italiano con uno stipendio di 20.000 lire.
Viene reclutato e diretto dal KGB dietro una falsa
facciata. Cade nel campo d'azione della Residentura del KGB di
Roma a seguito di un abboccamento da parte dell'agente Libero
Lizzadri [Mavr] che contemporaneamente
gode dei favori del ministro per il Commercio estero italiano
Giusto Tolloy.
Grazie a [Mavr] egli riesce ad ottenere
un lavoro meglio retribuito alla Segreteria del Ministero del
Commercio Estero e viene coinvolto nella preparazione di materiale
per il bollettino d'informazione dell' «Adn-Kronos».
Questo gli fornisce un'ulteriore fonte di guadagno del valore
di 50.000 lire. Inizia quindi a passare documeti segreti a [Mavr].
1968, mentre Tolloy cessa di essere
ministro e torna all' «Avanti!», egli continua a fornire
documenti segreti a [Mavr] ricevendo
uno stipendio di 100.000 lire al mese per questo lavoro.
1973, inizia a lavorare alla Corte dei Conti e il suo salario
sale a 600.000 lire per cui non sente più la necessità
di ulteriori guadagni. Il legame tra i due diventa più
debole ed egli ha comunque perso il suo accesso alle informazioni.
. Amedei Giuseppe [Antoniy]
[45] (1919-?), parlamentare e sottosegretario al Ministero
delle Finanze.
. Avollo Giuseppe [Viktor]
[47] (1924-?), deputato napoletano, facente parte della
dirigenza del Psi, direttore del quotidiano «Mondo
Nuovo»;
contatto avvenuto dal 1961 al 1965, ma poi non
approfondito.
. Zhiltsov Yuriy Mikhailovich
[Vetrov] [67] ufficiale del KGB,
ha prestato servizio in Italia come vice direttore
del Direttorato Relazioni Esterne del Ministero della Cultura
dell'URSS. In Unione Sovietica ha lavorato con P.E.
Taviani, quando era ministro degli Interni e membro
della dirigenza della Dc.
. Pilotto Luciano [Tvist]
[73] (Brescia 1922), laureato presso la Facoltà
di Economia e Finanza all'università di Roma.
Lavora in seguito presso l'agenzia Telepress,
come segretario dell'Addetto Agrario dell'Ambasciata canadese
a Roma in un ufficio dell'istituto Isap (?) per lo sviluppo della
produttività a Milano.
1952, ha relazioni attive con il KGB;
1956, usa i suoi contatti per ottenere materiale segreto da Ida
Fulvio [Ada], segretaria del
Ministro della Difesa P.E.
Taviani;
1966, vive a Milano, in corso Magenta.
. Cona N[icola] [Bauer]
[80], segretario particolare di Enrico
Manca, già vice segretario del Psi.
[Si è rivolto agli ungheresi per assistenza
materiale in favore del "gruppo Manca". Ciò sarebbe
stato ottenuto facendo concludere agli ungheresi affari nel commercio
estero in cambio di informazioni sulla situazione politica estera
italiana.]
. Achilli[s] Michele [Agel]
[81], vicepresidente del Psi, agente dell'intelligence
ungherese.
[Notizia smentita dall'interessato.]
. Raimondi
Luciano [Vittorio] [82],
ex membro del Pci;
1956, pubblica il giornale trotskista «Azione
comunista», ma in seguito si allontana dai trotskisti;
1970, reclutato come agente dalla Residentura del KGB
in Messico dove lavora come addetto culturale all'ambasciata italiana;
qui viene addestrato con l'intenzione di inviarlo in Cina sotto
gli auspici del Ministero degli Esteri italiano;
1974, torna in Italia come funzionario del Ministero degli esteri.
Quando l'Italia stabilisce relazioni diplomatiche con la Cina,
egli presenta richiesta di essere trasferito presso l'Ambasciata
italiana in Cina.
. Carrara
Gianguido [Kulon] [90]
(Brescia 1930) direttore tecnico del CESI (?) e uno specialista
di "tensione super-alta".
Coltivato dall'agente "Ayun"
(Georgiy Nikolayevich Aleksandrov
del KGB) che è un professore presso l'Istituto Politecnico
di Leningrado (LPI).
Avviene uno scambio di informazioni scientifiche tra LPI (nella
persona del suo protettore per i contatti scientifici con i Paesi
stranieri V.A. Serebryanikov) e CESI
(nella persona appunto di G. Carrara)
dall'altra.
. Rizzo Fernando
[91], (1925) vicedirettore del Dipartimento legale del
Ministero degli Interni.
La coltivazione è compiuta dal 2° Dipartimento
del Ministero degli Interni polacco, usando l'agente [Vera].
Quando visita Mosca anche l'agente [Vera]
va con lui, accompagnata dall'agente sovietico operativo Novitskiy.
Viene reclutato a Mosca con l'aiuto del gruppo operativo "Visla".
. Martingano A.L. [Monti]
[92] funzionario italiano dell'Onu a Cipro.
Elemento di interesse per il KGB.
. [Fler] [93] agente del
KGB che lavorava come corrispondente
parlamentare per vari giornali italiani.
Aveva contatti negli ambienti parlamentari e tra
le figure di spicco dei partiti politici. Godeva anche di un ascendente
su P. Nenni e sulla
sua famiglia.
. [Evklid]
[95] membro del comitato centrale del Psi e membro
del dipartimento internazionale della Cgil (Confederazione
Generale Italiana del lavoro).
Non è noto il suo stato di reclutamento
(1969).
. Semin-Vadov Gennadiy Mickhailovich
[Selivanov] [96] (Mosca 1939)
direttore dell'organizzazione di trasporti Energomasheksport;
1975, viene reclutato dall'8° Dipartimento
del Secondo Direttorato Principale del KGB con il compito di coltivare
stranieri per scoprire i metodi usati dagli uomini d'affari occidentali
per corrompere i funzionari del Commercio Estero sovietici.
Egli prende parte alla coltivazione dell'uono d'affari italiano
Todoro Silvano e di ? Randolfi
proprietari della società d'intermediazione Sitko;
1978, viene destinato all'Italia come Direttore Generale della
società mista sovieto-italiana Enital.
Il contatto con lui passa allo spionaggio scientifico e tecnico
del KGB.
Fa un uso improprio delle risorse finanziarie. Alcune spese sono
messe a carico della Lombarmet la
quale presenta i conti all'Enital
per il pagamento. F. Griniani (Grignani?),
il cui figlio studia alla scuola americana, è Il titolare
della Lombardmet.
. Lubreno D. (o Lubrano?)
[97], componente della segreteria del Consiglio dei ministri
sotto Francesco De Martino.
[Coltivazione da parte del KGB
avvenuta attraverso l'agente reclutatore Libero
Lizzadri [Mavr].]
. Barontini Anelito [Klaudio]
[100] ha un ruolo nel trasferimento di fondi dal KGB al
Pci.
Le "operazioni commerciali" e il passaggio
di denaro sono decisi dall'ambasciatore sovietico in Italia Nikita
Ryzhov mentre la definizione delle pratiche avviene ad
opera del primo segretario dell'ambasciata, Smirnov,
un funzionario del Comitato centrale del Pcus (o Cpsu).
Quando la residentura del KGB
a Roma riceve un messaggio dal Centro, che una spedizione è
stata inviata, allerta Armando
Cossutta attraverso l'ambasciatore o il funzionario
citati e gli chiede di mandare Klaudio.
1971, Klaudio consegna al KGB
ricevute per 1 Mne di dollari e per 1,6 Mni di dollari. Nello
stesso anno Klaudio viene eletto
sindaco della sua città nativa in provincia di La Spezia
ed inoltre lascia Roma.
. [Albert]
[106] agente del Direttorato del KGB dell'Oblast (Regione)
di Leningrado;
1974, studia al Collegio Russicum presso il Vaticano;
1974, maggio-giugno, frequenta l'università Gregoriana
e l'Istituto biblico a Roma; vive presso l'ostello del Russicum;
supera gli esami e gli viene dato il permesso di scrivere una
dissertazione di dottorato sul teologo russo Vladimir
Losskiy. Il correlatore della dissertazione è Stefan
Virgulin un professore del Nuovo Testamento dell'Università
Urbaniana di Roma.
. Fabretti Nazzareno [109],
frate francescano, corrispondente del quotidiano torinese la «Gazzetta
del Popolo».
Viveva a Voghera nell'Italia settentrionale.
1965, viene coltivato dallo spionaggio ungherese.
. Benzoni Renzo [?] [123]
(Gussola 1940) vice rappresentante della Banca
Commerciale Italiana a Mosca.
1976, fa parte del Pci ed è sposato
con una cittadina sovietica.
. De Martino
Francesco [124], senatore a vita, ex segretario
del Psi.
[Notizia smentita dall'interessato.]
. Secchia
Pietro
[127] (Occhieppo Superiore, Biella 1903-Roma 1973) ex vicesegretario
generale del Pci .
Ha lasciato in eredità i suoi archivi al
figlio Matteo e gli ha chiesto di
non consegnarli per nessun motivo all'attuale dirigenza del partito
che secondo lui li avrebbe distrutti senza permetterne la pubblicazione.
La dirigenza del Pci propone al figlio di venderli per
90 Mni di lire. Matteo Secchia rifiuta
l'offerta e in tempo debito pubblica il libro Come sono i Comunisti.
Il libro getta la luce sul periodo dal 1948 al 1970. Ambrogio
Donini, membro del comitato centrale del Pci, ne
scrive l'introduzione. «L'Unità» accusa Ambrogio
Donini di
attaccare la linea politica del suo partito.
. Cossutta
Armando [132], leader del Pdci "contatto
confidenziale".
. Macaluso Emanuele [134]
ex direttore de «L'Unità».
[Notizia smentita dall'interessato.]
. Santini
Alceste [Santini] [136],
corrispondente de «L'Unità», vaticanista;
contatto segreto della Residentura di Roma;
1980, settembre, tramite il Consiglio per gli Affari
della Chiesa, il KGB organizza, a proprie spese, un viaggio in
URSS per lui e sua moglie.
[Notizia smentita dall'interessato.]
. [Suza
e Venetsianka] [137] sorelle
italiane;
- Maria ? [Suza]
1955, lavora presso la Delegazione Italiana alla
Nato a Parigi;
1956, lavora nel Dipartimento Protocollo del Ministero degli Affari
Esteri a Roma;
1956, aprile, viene trasferita presso la Residenza del Presidente
della Repubblica Giovanni Gronchi
per lavorare per Lucioli (consigliere
diplomatico del Presidente). Questa nomina le dà la possibilità
di accedere a documenti che vengono sottoposti al Presidente dal
Ministero degli degli Esteri nonché alle comunicazioni
degli Ambasciatori italiani.
- ? [Venetsianka (la signora di Venezia)]
1950, lavora presso l'Ambasciata italiana in Francia;
1958, fa parte del personale dell'Ambasciata italiana in Germania
Occidentale.
Lo strumento del reclutamento delle due sorelle da parte del KGB
è Giorgio Conforto [Dario].
. Todescat
Guerina [Darya] [138]
donna ungherese nata in Romania e cittadina italiana, lavora come
dattilografa presso il Ministero degli Esteri italiano.
Viene reclutata dalla Residentura di Roma del KGB
tramite Giorgio Conforto [Dario]
che si serve, per il reclutamento, della bandiera del Centro Anti-Comunista
annesso al Ministero degli Esteri italiano.
. Raimondi Luciano [Vittorio]
[150], addetto culturale presso l'ambasciata itaiana in
Messico, conosce la lingua cinese:
1966, ex membro del Pci, viene ora coinvolto nel
movimento filo-cinese che poi dà luogo al Partito rivoluzionario
marxista leninista italiano.
Anche sua moglie, Nuncia Augieri,
conosce il cinese.
1969, ottobre, viene reclutato dall'ufficiale del KGB Stanislav
Visiliyevich Sychev.
Dopo il Messico, si sta preparando a lavorare nella Repubblica
popolare cinese, in Giappone o ad Hong Kong.
. Raimondi Luciano [Vittorio]
[223], addetto culturale… (come il precedente).
. Bonelli Giorgio [Bok]
[154], (1937), giornalista;
1978, gestito dal Dipartimento 1 del Direttorato
S, competente per i viaggiatori legali.
Trattasi forse di un agente del Dipartimento geografico 5, forse
usato come fonte o come "talentscout" o, meno
probabilmente, come LLB.
. Papini Italo [Enero,
Inspektor] [173] (1910) funzionario
del Ministero degli Affari esteri italiano.
Viene destinato in vari paesi per ricoprire incarichi
diplomatici;
1968-1973, è accreditato come addetto amministrativo all'ambasciata
italiana a Mosca;
si sposa con una sovietica, Tatyana Vladimirovna
Kudasheva discendente da antichi nobili russi;
ha tuttavia un debole per le donne: convive a Mosca con Brigitte
Molo (traslitterazione) una segretaria specializzata dell'ambasciata
francese; ecco allora che il Secondo Direttorato Principale sceglie
l'agente in gonnella Sukhova perché
diventi la sua cameriera e di nascosto vengono fotografati a letto
insieme;
1971, quando passando per Tashkent, torna a Mosca
da Kabul, gli viene messa alle costole un'altra agente del KGB,
Diana Georgyevna Kazachenko (nata
nel 1945, insegnante di tedesco) che lo attira in una relazione
intima ed i loro incontri sessuali vengono fotografati da un dispositivo
con lettera in codice "U".
Nello stesso anno, da un dispositivo clandestino codificato con
la lettera "D" e messo nel suo appartamento a Mosca,
il KGB apprende che dal 1968 l'ambasciata italiana a Mosca conserva
alcune monete d'oro coniate all'epoca zarista.
[Successivamente l'addetto conferma questo fatto e il KGB
concepisce un piano per prelevare l'oro dall'ambasciata. vedi
Dimitry Zinoviyevich Morozov]
Mentre si sta curando gli occhi presso l'ospedale Gelmgolts di
Mosca, V.A. Sproge, un agente del
KGB, fingendosi un paziente dell'ospedale, fa la sua conoscenza.
Gli riferisce che le "agenzie competenti" sono in possesso
di sue fotografie compromettenti con l'agente Sukhova
e che i parenti dell'insegnante di tedesco hanno sporto querela
accusandolo di stupro e di averla messa incinta, che sono sorte
complicazioni dopo l'aborto ecc.
Coltivato a puntino dal KGB, si creano ora le condizioni per una
conversazione sul suo reclutamento. Andropov
autorizza il reclutamento.
1973, marzo, V.A.
Sproge induce il nostro addetto all'ambasciata, affinché
possa risolvere i suoi problemi, a mettersi in contatto con un
tale I.I. Kuznetsov, ufficiale delle
operazioni del Secondo Direttorato Principale; quest'ultimo
gli dice che le autorità sovietiche
sono disposte a mettere a tacere entrambe le vicende se egli li
avesse aiutati.
agosto, pur ripetendo trattarsi di ricatto e di estorsione, l'addetto
cede al reclutamento ed accetta formalmente dicooperare con il
KGB inItalia e viene pagato con 500 dollari americani.
In questo periodo l'ambasciatore italiano Sensi
è assente; sta comunque per lasciare l'URSS, assieme ad
altri funzionari, perché sostituito da un nuovo ambasciatore.
1974, gennaio-febbraio, I.I. Kuznetsov
è a Roma e ristabilisce i contatti con lui cedendo il contatto
alla Reisdentura del KGB di Roma;
1975, evita il contatto e cambia anche residenza;
1979, Vladimir Ivanovich Burlakov
[Vladov], un agente del KGB della
Residentura di Roma, ristabilisce il contatto con lui ma non è
più un successo.
[Il nostro addetto fornisce informazioni
anche in merito al coinvolgimento dell'ambasciata nel traffico
illegale di rubli. In pratica fino al 1971 (ed anche nel 1972
e 1973) i rubli sovietici arrivano in ambasciata dall'estero tramite
un corriere ed alcuni vengono acquistati vendendo certificati
al mercato nero.
Si parla di circa 400-500 mila rubli che vengono acquistati all'estero
ad un prezzo molto inferiore rispetto a quello del cambio ufficiale
e poi spediti a Mosca a mezzo bolgetta (valigetta diplomatica).]
Andato in pensione, a causa della sua età e della salute
malandata il contatto diventa discontinuo e inefficace.
. Ballovich
Giulio [174], (Kaunas 1940) di madre russa, fa parte
del personale dell'Addetto commerciale presso l'ambasciata italiana
a Mosca.
Prende in prestito il denaro e lo spende subito.
Viene scoperto come "talento" per il KGB da parte di
"Inspektor".
. [Iris]
[177] (1933), donna, agente ceco reclutata dai servzi speciali
cechi allo scopo di coltivare gli stranieri;
1963, viene rifilata a un impiegato cifra dell'Ambasciata
italiana;
1967, i due si sposano.
. Rovaglio
Libero [Aliu, Dedov]
[178] (1912) funzionario del'Ufficio protocollo del Ministero
Affari esteri italiano;
1957, viene reclutato dal servizio informazioni
albanese a Roma con l'aiuto del KGB e gli viene dato il nome [Aliu];
1960, viene accreditato a Buenos Aires come impiegato cifra. Poiché
l'Albania non ha la Residentura in Argentina propone il contatto
con il KGB. Tuttavia il ministro Kadri Hozbiu
si rifiuta di firmare il memorandum su di lui che gli è
stato sottoposto, su richiesta del KGB, da Zoi
Temeli direttore del servizio informazioni albanese. Tale
memorandum include i termini di contatto per l'Argentina. Invece
gli albanesi lo individuano tramite "Florentso",
agente del servizio albanese.
Il KGB gli dà il nome in codice [Dedov]
e riesce a rintracciarlo a Lusaka;
1968, reclutato, si dimostra ansioso di collaborare; fornisce
codici e cifrari dell'ambasciata itliana, copie di documenti,
circolari segrete ed istruzioni del minsitero della Difesa e degli
Esteri nonché un passaporto italiano;
1972, torna a Roma e il contatto sparisce con lui;
1975, ottobre, di nuovo ritracciato a Aden, grazie ad un abile
agente del KGB, viene ristabilito il contatto con lui; egli consegna
materiale segreto del Ministero degli Esteri e del Consolato italiano
nonché elenchi di soggetti a cui è stato rifiutato
l'ingresso in Italia;
1977, torna a Roma e va in pensione;
1978, un agente del KGB viene accreditato a Roma con lo scopo
di ristabilire il contatto ma egli dimostra di non voler collaborare
alla coltivazione di soggetti considerati interessanti per la
Residentura; si giustifica dichiarando di essere troppo vecchio.
In precedenza G.P.
Antonov era riuscito a ristabiire il contatto con lui a
Aden e a Roma.
. Accame Falco [182],
presidente della Commissione difesa della Camera.
. Forti Bruno
[?] [186] (Cesena 9 novembre 1939) incisore italiano;
1976, agosto, si reca a Mosca via Sofia per realizzare
un addestramento clandestino nel settore della documentazione.
. Vianello
Lorenzo [?] [187] (Val d'Aosta 1931) rappresentante
del Pci;
1970, aprile-maggio, viene addestrato nella fotografia
di documenti, realizzazione di copie diplastica di sigilli e timbri
su carta fotografica ecc.;
vive in Val d'Aosta fino al 1970;
. De Rue
[Deri] Giovanni [Rossi] [204] (Svizzera 1882) avventuriero
internazionale;
[ha lavorato con Dmitriy
Alekseyevich Bystroletov che nel 1928 si è fatto
passare per un rappresentante della General
Motors in Svizzera, Italia, Bulgaria, Yugoslavia e Romania
e nell'agosto 1928 si è recato alla Rappresentanza politica
sovietica a Parigi.]
offre materiale cifra italiano presentandosi come figura intermediaria
di un funzionario dell'ambasciata italiana a Berlino e chiede
10 mila dollari. A Parigi spiega come viene usato il materiale
cifra. Il funzionario dell'ambasciata doveva essere il conte Federico
Colloredo che lavora presso la segreteria di Mussolini
e collabora con l'intelligence francese [Omissis] "da
leggere".
. [Platan]
[235] misura attiva del servizio A del Primo Direttorato
Principale e del Direttorato K per compromettere i Servizi speciali
degli Usa nel 1978.
L'operazione si basava sulle informazioni ricevute
dalla Residentura di Roma secondo cui l'Intelligence americana
faceva uso di installazioni ed infrastrutture dei Servizi Speciali
Nato in Italia per condurre operazioni intelligence.
L'operazione fu portata avanti a nome di una fittizia organizzazione
tedesca l' "Unione dei Movimenti Nazionali contro il Pericolo
americano in Europa". Venne preparato un memorandum con esempi
di attività segrete dell'Intelligence americana in Italia,
infarcito di disinformazione.
Il memorandum venne inviato ai deputati del Parlamento italiano
ben noti per aver indagato sulle attività dei Servizi italiani
ed alle redazioni di alcuni quotidiani borghesi. L'operazione
ebbe l'effetto desiderato rendendo pubbliche le informazioni sull'interferenza
della Cia negli affari italiani: il materiale fu sottoposto al
Ministro dell'Interno Rognoni, e la «Stampa» fece
il nome di agenti dell'Intelligence americana operanti in Italia.
Platan gettò le basi per svolgere operazioni di
questo genere contro i Servizi speciali dei principali avversari
nell'Europa occidentale.
. Lannutti Giancarlo [250],
capo del Dipartimento Internazionale del quotidiano «L'Unità».
Con lui ha lavorato il corrispondente dell «Izvestya».
[Notizia smentita dall'interessato.]
. Garlato (o Sgarlato),
parlamentare democristiano.
. Cappelloni Guido, esponente
di Rifondazione comunista.
[Notizia smentita dall'interessato.]
. [Adriat] senatore del Psiup
e uno dei segretari del Presidente del Senato A.
Fanfani.
. De Feo Jachino, rappresentante
a Mosca società Cloe e Clerici.
. Gallina Giovanni [Mont],
vicedirettore della società Montecatini.
[dirigente negli anni '50, venne "ucciso in
un incidente stradale" nel 1966, secondo il dossier.]
. Conforto Giuliana, figlia
di Giorgio Conforto [Dario]
agente del KGB, arrestata nel
1979 con i brigatisti Valerio Morucci
e Adriana Faranda.
. Babic Mario [Ikar
o Icarus], generale dell'esercito
italiano.
Fine anni Cinquanta: addetto all'ambasciata italiana a Mosca,
viene sedotto da un' "avvenente esca" del KGB che in
seguito dichiara di essere in stato interessante e finge di abortire;
affrontato da un ufficiale del Secondo Direttorato Principale
nei panni dell'infuriato marito della donna, è costretto
a firmare un documento con cui diventa agente del KGB in cambio
della messa a tacere dello scandalo; oltre a fornire informazioni
classificate, fornisce al suo manipolatore anche la combinazione
della sua cassaforte e una copia delle chiavi cifra che utilizza
per le comunicazioni con Roma…]
. Bilancioni Giulio, ambasciatore
italiano in Ungheria 1978-79, reclutato dai servizi ungheresi.
. Pinna Gullon Vlaskina
[Lionka], moglie dell'agente speciale
del KGB "Lev-Lion" e nipote
dell'ammiraglio Carlo Pinna e del
col. Tullio Pinna.
. Marazzuita Vincenzo [Metsenat],
prefetto, ha lavorato al Consigio dei ministri per oltre 20 anni.
. Morozov, Dmitriy Zinoviyevich
(1876)
1932, inizia a lavorare come falegname all'ambasciata
italiana a Mosca; in seguito prende 18 monete d'oro zariste appartenenti
alla sua padrona di casa e le porta all'ambasciata italiana per
custodirle (sono quelle ancora conservate negli anni Settanta);
1938, viene arrestato dalle agenzie Nkvd perché
sospettato di spionaggio e di essere ostile al regime sovietico;
condannato a 8 anni di lavori forzati, muore in un lager.
Un agente operativo del KGB [Kdrov],
presentatosi come N.P. Morozov, nipote
dell'ultimo Dmitriy Zinoviyevich Morozov,
si mette in contatto con Fagiolo
un secondo segretario dell'ambasciata italiana a Mosca per avere
in restituzione il denaro di suo nonno. Papini
e Kdrov convincono Fagiolo
che le monete dovrebbero essere ridate all'erede legittimo e questo
viene fatto dal capo del Protocollo dell'ambasciata, Bartolini.
A Papini vengono dati 150 rubli in
regalo per il suo contributo all'operazione.
Documenti
. Documento [66]
Reclutamento del consigliere [P]
presso l'ambasciata italiana a Sofia.
Secondo gli elenchi dei diplomatici bulgari, nel
periodo 1970-1985, c'erano quattro consiglieri presso l'ambasciata
italiana a Sofia:
. Guido Borgomanero,
. Alberto De Caterina,
. Alessandro Pietromarchi,
. Fabrizio De Agostini.
Alessandro Pietromarchi
è il solo ad avere un cognome che inizia
con la lettera "P" ma potrebbe trattarsi anche di un
nome in codice o di un simbolo.
. Documento [146]
Giornali e periodici italiani usati dalla Residentura del KGB
a Roma nel 1974.
- Alpha – periodico
«Tempo»,
- Bella – quotidiano «Paese
Sera»,
- Beta – periodico «Sette Giorni»,
- Epsilon – periodico «L'Europa
domani»,
- Gamma – quotidiano «Avanti!»,
- Lobi – periodico «L'Astrolabio»,
- Mobi – periodico «L'Automobile»,
- Omega – bollettino dell'Agenzia
«Adista»
- Omo – quotidiano «Il Tempo»,
- Pota – quotidiano «Nuovi
Terri»,
- Shell – periodico «Scena
illustrata».
. Documento [179]
Nel 1978 o agli inizi del 1979 i servizi speciali ungheresi reclutarono
l'ambasciatore italiano in Ungheria.
Tale informazione è stata fornita dall'agente
informativo Kish, drettore di un
dipartimento nell'ambito del Terzo direttorio principale del Ministero
degl Interni ungherese.
. Documento [184]
Misura attiva.
La Residentura di Roma utilizza il giornale «Fiorino»
per intraprendere una misura attiva.
1977, 26 novembre, il giornale, portavoce degli ambienti economici
italiani, pubblica un articolo in cui condanna le udienze di Sakharov;
riferisce che una miserabile banda di dissidenti, provenienti
dall'URSS e dall'Europa dell'Est, è giunta a Roma per testimoniare
alle udienze.
I processi sono presieduti da Simon Wiesenthal
che, precedentemente, si era contraddistinto nella caccia ai criminali
nazisti.
Secondo quanto riportato dal giornale, la sua attività
si esaurì a poco a poco per mancanza di materia prima.
Lo sdoppiamento della personalità di Simon
Wiesenthal fu evidente poiché,
da un lato, lottò per i grandi ideali e, dall'altro, dimostrò
di avere un comportamento chiaramente falso.
. Documento [205]
influenza del KGB sul "Comitato
Italia-Spagna".
Documento [209]
Interesse da parte della Residentura di Roma del KGB
per delle relazioni tra il Pci (Partico comunista italiano)
e il Pcf (Partito comunista francese).
In una lettera proveniente dalla Centrale del KGB,
viene chiesto alla Residentura di Roma di concentrare la propria
attenzione sui contatti reciproci tra Pci e Pcf
nonché sulle questioni interne al Pci.
Attirò l'attenzione il fatto che per la prima volta, tre
comunisti: Ugo Pecchioli e Armando
Boldrini del Pci e Boucheni
del Pcf fossero stati inclusi nella Commissione di Difesa
dei paesi dell'Europa occidentale in viaggio per gli Stati Uniti.
Questo viaggio, fatto nel 1977, assunse un aspetto ancora più
straordinario poiché vi erano stati, di recente, dei contatti,
a vario livello, sia in Italia che in Francia, tra i rappresentanti
dell'Amministrazione americana e gli esponenti del Pci
e Pcf.
La Centrale considerò questo fatto come un indebolimento
del movimento comunista internazionale che allontanava questi
partiti dal Pcus e che li distruggeva dall'interno.
Fu suggerito che gli agenti ed i contatti riservati della Residentura,
nonché i contatti ufficiali personali degli agenti operativi
dovessero essere indirizzati a prendere contatti con esponenti
del Pci.
Al tempo stesso fu chiesto se tali elementi potevano essere impiegati
per coltivare gli americani.
. Documento [222]
Operazione di disinformazione.
1967, il Dipartimento 1 dell'FCD porta avanti una
serie di operazioni di disinformazione che incitano i gruppi oggetto
di interesse ad intraprendere azioni nei termini richiesti dal
KGB. Ci sono anche postazioni
stampa nei quotidiani per sostenre e sviluppare misure attive
condotte dal KGB; una di tali
postazioni a New York è presso «Paese Sera».
Secondo
quanto affermato dal prof. Victor Zaslavsky,
espulso dall'URSS nel 1974 quando era docente all'Università
di Leningrado, ed ora docente di sociologia politica alla Luiss
di Roma e consulente della Commissione Stragi, non tutti i nomi
che compaiono in questo rapporto sono spie.
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