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9 novembre 1835 (2) – 1 ottobre 1873, giornalista, segretario di Paul Féval,
pubblicò resoconti di cause celebri e una biografia di un celebre penalista, Maître Berryer;
1861-62, scrive sette romanzi, che però non hanno successo e non lo traggono dall'anonimato: Le 13° hussads, L'ancien Figaro, Les comédiennes adorées, Les cotillons célèbres, Les gens de bureau, Mariages d'aventures, Ruses d'amour; 
la traduzione baudelairiana delle novelle di Poe gli suggerisce di scrivere dei Récits étrangers che però non scriverà mai;
1863, pubblica su «Le Pays», un giornale agonizzante che cessa le pubblicazioni da lì a poco, L'affaire Lerouge che passa inosservato;
1865, Polydore Millaud, direttore de «Le Soleil» e del più diffuso «Petit Journal» ne è però interessato e lo ristampa ne «Le Soleil»: è un successo straordinario che assicura la fortuna dell'autore sollevando insieme le sorti del giornale;
1866, viene stampato in volume;
1867, pubblica Les esclaves de Paris, forse il romanzo migliore ma non appartenente al genere poliziesco;
1870, abbandona il genere poliziesco con:
La vie infernale (1870)
La clique dorée (1871)
La corde au cou (1873, ha un andamento poliziesco solo nei primi capitoli)
L'argent des autres (1874)
La dégringolade (1874); 
Le petit vieux des Batignolles (1876, postuma, poliziesco)

Personaggio: ispettore Lecoq.
* Pietra miliare del giallo secondo Howard Haycraft ed Ellery Queen.