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Papa
Leone X

(1513-1521)

1518, ad Augusta un incontro tra M. Lutero e il cardinale Caetano, irrigidisce le singole posizioni;
indice un Giubileo straordinario (il primo nella storia) a favore dei polacchi che combattono contro i turchi;

Ordine dei frati predicatori
(Ordo fratrum praedicatorum)
[Domenicani]

«segue da 1373»
1518
A.M. Ghislieri entra nell'ordine domenicano e completa gli studi a Bologna;
«segue sec. XVIII»

 

Ordine del Collare
(poi dell'Annunziata)

«segue da 1434»
1518, Carlo III di Savoia:
- aggiunge nel vano dei tre nodi pendenti l'immagine dell'Annunziata e vuole che l'ordine ora prenda questo nome,
- aumenta di cinque (15+5) il numero dei cavalieri in memoria delle cinque piaghe di N.S.,
- dà ai cavalieri il manto chermisino,
- dispone nei cerimoniali,
- istituisce gli ufficiali dell'ordine,
- deputa un araldo a portare l'annuncio della nomina a cavaliere, con la lieta denominazione di Bonnes nouvelles;
«segue 1570»

 

ANNO 1518



1518
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zurigo (1351),
- Zug (1353),
- Glarus (1353),
- Berna (1353),
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481),
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1518
-




1518
Sacro Romano Impero
Massimiliano I d'Absburgo
Albero genealogico

(Wiener Neustadt 1459 - Wels, Alta Austria 1519)
figlio di Federico III;
1486-1519, re dei romani;
1489-1519, arciduca del Tirolo;
1493-1519, arciduca d’Austria;
1493-1519, re di Germania;
1508-19, imperatore del Sacro Romano Impero;
guerra con Venezia (1508-1515) pace di Bruxelles

1518
dieta di Augusta:

come ha detto il cardinale Wolsey: «La corona imperiale significa il dominio del mondo».
Senza questo titolo, il più alto che la Cristianità possa assegnare, la potenza dinastica degli Absburgo, pur con tutti i suoi domini, non avrebbe nessuna consistenza.
Massimiliano pertanto fa di tutto per procurare a suo nipote Carlo i i voti degli elettori.
Sebbene la bulla aurea abbia stabilito che l'elezione dell'imperatore debba avvenire naturalmente «libera da favori e da doni», 5 dei 7 elettori sono pronti a dare con disinvoltura i loro voti al miglior offerente, anche se è uno straniero e quindi Francesco I rappresenta un avversario pericoloso.
Il vecchio imperatore è pronto a spendere 500.000 fiorini; Francesco I per parte sua si pavoneggia con 3 milioni di lire: è pronto a spendere metà del suo reddito annuo.
Ciò nonostante Massimiliano, con la collaborazione e il credito illimitato dei Fugger, può acquistarsi 6 elettori.
Più sfacciatamente di tutti si comporta l'elettore Joachim von Brandeburg, che i consiglieri imperiali chiamano «padre della cupidigia». Francesco I promette al figlio di lui sua cognata Renata di Valois con una ricca dote. Massimiliano per parte sua promette sua nipote con una dote di 300.000 fiorini. Ma solo dopoche Jacob II Fugger è disposto a comparire come debitore in proprio e a pagare 100.000 fiorini subito dopo l'elezione, Joachim von Brandeburg si dichiara soddisfatto.
[Tuttavia, questo contratto come tutti gli altri accordi diventeranno nulli perché in mezzo all'ondeggiare delle contrattazioni giungerà la notizia della morte dell'imperatore.]

Augusta, durante una "mascherata" di carnevale l'imperatore fa eseguire alla sua presenza una danza da tutte le donne e le fanciulle. In questa circostanza gli dà fastidio il fatto che le cuffie imposte dalla moda e gli "alti veli" (i cosiddetti "fazzuoili") mal si confanno alla grazia delle belle signore di Augusta.
Subito egli fa spiegare dal cardinale Gurck alle donne riunite «che egli tiene in particolare favore la città di Augusta e le sue onorevoli signore. Che Sua Maestà nota nelle donne una brutta usanza: cioè le cuffie e parimenti gli alti veli. E che è grazioso desiderio di Sua Maestà che esse in onore di Sua Maestà smettano l'uso di tali cuffie e veli».
Il cardinale Gurck fa votare le donne al riguardo e nessuna si oppone al desiderio dell'imperatore. Con saggia avvedutezza si lasciano le cuffie solo alle donne al di sopra dei 50 anni.

Ha termine la costruzione del sepolcro dei Fugger, iniziato nel 1509. Finora in Germania si conosceva solo l'uso di onorare la memoria dei morti con lapidi, al massimo con semplici «cappelle sepolcrali». Ma Jacob II Fugger ha voluto gareggiare con le famiglie veneziane e fiorentine e, a ragione, Melanchton può scrivere: «Augusta e una Firenze tedesca e i Fugger devono esser messi a fianco dei Medici».
[Certo il modello italiano non deve essere imitato servilmente: l'arte straniera viene "germanizzata". I quattro monumenti sepolcrali, sorti negli anni dal 1512 al 1518 sono tra le migliori creazioni dell'arte figurativa contemporanea.
Del resto egli è entrato in relazione con i maggiori artisti di Germania: Albrecht Dürer, Peter, Vischer, Hans Burgmair, Adolf Daucher, e altri.]


[Will Winker, Fugger Il Ricco, Giulio Einaudi Editore Torino 1943.]




1518
REGNO di BOEMIA e d'UNGHERIA
Lajos II Jagellone
Albero genealogico

(1506 – Mohacs 1526, ucciso nella battaglia contro i turchi)
figlio di re Ladislao II o VII e di Anna di Foix;
1516-26, re di Boemia e d’Ungheria;
[ultimo re a cui la Transilvania obbedisce come facente parte del regno]




1518
-

1518
Transilvania
Giovanni Szápolyai

(Szepesvár 1487 - Szászebes 1540)
di nobile famiglia transilvana;
1511-40, voivoda di Transilvania;



1526-40, re d'Ungheria;

1518
-

1518
Sassonia
Federico III [il Saggio]
Albero genealogico

(Torgau 1463 - castello di Lochau, Annaburg 1525)
figlio di Ernesto duca elettore di Sassonia (linea ernestina) e di Elisabetta di Baviera;
1486-1525, duca elettore di Sassonia;



1518
ducato di Württemberg
Ulrico di Württemberg
Albero genealogico

(Reichenweiler, Alsazoia 1487 - Tubinga 1550)
figlio di Enrico e di Elisabetta di Zweibrücken;
1498-1519, duca di Württemberg;



1534-50, duca di Württemberg;


1518
ducato di Baviera
Guglielmo IV [il Costante]
Albero genealogico

(† 1550)
figlio di Albrecht IV [il Saggio] e di Cunegonda d'Austria;
1508-50, duca di Baviera;



1518
Mainz [Magonza]
Albrecht
Albero genealogico

(n. 1490 - Magonza 1545)
figlio di Giovanni [il Cicerone], elettore di Brandeburgo;
1513, vescovo di Magdeburgo e amministratore del vescovado di Halberstadt;
1514-45, arcivescovo elettore di Mainz [Magonza] ;
1518
divenuto cardinale, assume in un primo momento un atteggiamento moderato nei confronti dei luterani, per divenire però in seguito sempre più intransigente;




1518
REGNO di POLONIA
Sigismondo I
Albero genealogico

(† 1548)
figlio di Casimiro IV Jagellone e di Elisabetta d’Absburgo;
1506-1548, re di Polonia e granduca di Lituania;
sposa in seconde nozze Bona Sforza († 1557), figlia di Gian Galeazzo duca di Milano;





1518
-







1518
IMPERO OTTOMANO
Selim I [Yavuz-il Ponderato]
Albero genealogico

(1467 - 1520)
figlio di Beyazid II;
1512-20, sultano;



Gran Visir
-
1518
-





1518
REGNO di FRANCIA
Francesco I
Albero genealogico
(Cognac 1494 - Rambouillet 1547)
figlio di Carlo di Orléans conte di Angoulême e di Luisa di Savoia;
nel momento in cui la perdita del milanese e la costante pressione degli svizzeri da un lato, la fortunata politica dinastica degli Absburgo dall'altro, minacciano di bloccare l'espansione politica e territoriale della Francia, sposa Claudia († 1524) figlia di Louis XII;
1515-47, re di Francia;



Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
Jacques de Beaune
signore di Semblanéay
(1518 - 1524)
Cancelliere-Guardasigilli
Antoine Duprat (primo presidente del Parlamento di Parigi)
(1515 - 1535)
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1518
-

 
1518
ducato di Lorena e di Bar
Antonio II [il Buono]
Albero genealogico

(1508 - 1544)
figlio di Renato II e di Filippa di Gheldria;
1508-44, duca di Lorena e di Bar;
[ha ereditato il ducato di Lorena, la contea di Vaudémont e i vescovati di Metz e Verdun.]

1518
-


1518
Paesi Bassi
Carlo V
Albero genealogico

[vedi Carlo V]
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
[Olanda, Brabante, Limbourg, Fiandre e Hainaut]


Governatore
-

1518
-






1518
REGNO d'INGHILTERRA e d'IRLANDA
Enrico VIII
Albero genealogico

(Greenwich 1491 - Westminster 1547)
[erede delle due Rose]
secondogenito di Enrico VII Tudor e di Elisabetta di York;
1509-47, re d'Inghilterra e d'Irlanda;
1509, subito dopo l'incoronazione, sposa la vedova del fratello Arturo, Caterina d'Aragona;
1514 concede la sorella Maria Tudor in matrimonio a Louis XII;



1518
1515-29, di fatto la politica inglese e il governo sono diretti in suo nome da Th. Wolsey nella sua triplice veste di cardinale arcivescovo di York, lord cancelliere e legato papale a latere, colui che riuscirà a restituire all'Inghilterra un certo prestigio tra le potenze europee;


IRLANDA
-
-
-
-

1518
-

a

1518
REGNO di SCOZIA
Giacomo V
Albero genealogico

(Linlithgow, Scozia 1512 - Falkland 1542)
figlio di Giacomo IV Stuart e di Margherita Tudor;
1513-42, re di Scozia;
sotto la reggenza della madre, mentre il paese è travagliato dalle lotte tra i nobili scozzesi, sostenitori gli uni dell'Inghilterra e gli altri della Francia;



1518
-


a


1518
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano II [il Crudele]
Albero genealogico
(Nyborg, Svendborg 1481 - Kalundborg, Holbaek 1559)
figlio di Giovanni I e di Cristina di Sassonia;
1513-23, re di Danimarca e di Norvegia;


1520-21, re di Svezia;

1518
-
NORVEGIA
1518
-
ISLANDA
1518
-




1518
REGNO di PORTOGALLO
Emanuele [il Grande]
Albero genealogico

(Alcochete, Lisbona 1469 - Lisbona 1521)
figlio di Ferdinando duca di Viseu e di Beatrice di Portogallo;
1495-1521, re di Portogallo;



1518
-
a

1518
REGNO di SPAGNA
Carlo V
Albero genealogico

(Gand 1500 - Yuste, Estremadura 1558)
secondogenito di Filippo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza];
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
1516-56, re di Spagna (Carlo I)
1516-54, re di Napoli (Carlo IV);



1519-56, imperatore del Sacro Romano Impero;


1518
Marzo
12/13
, nella notte, con la complicità di un cameriere, Carlo fa portar via la sorella Caterina, 11enne, dal castello di Tordesillas e duecento cavalieri con le loro cavalcature la attendono al ponte del Duero per scortarla fino a Valladolid; ma a Tordesillas l'infelice madre ha una crisi di furore e rifiuta ogni cibo finché non le sarà riconsegnata la figlia; Caterina scompare così di nuovo dietro le mura del palazzo per altri sei anni;

REGNO di NAPOLI
[vedi sotto]
a




1518
SAVOIA
 


 

1518
-



1518
Monferrato
Guglielmo IX Paleologo
Albero genealogico
(? - ?)
figlio del marchese Bonifacio III e di Maria Brankovic;
1494-1518, marchese di Monferrato;

Bonifacio IV Paleologo
Albero genealogico
(Casale 1512 - 1530)
figlio del marchese Guglielmo IX e di Anna d'Alençon;
1518-30, marchese di Monferrato;
sotto la reggenza della madre e dello zio Giangiorgio;

1518
-

1518
Mantova
Francesco II Gonzaga
Albero genealogico
(n. 1466 - m. 1519)
figlio di Federico I e di Margherita di Baviera;
1484-1519, marchese di Mantova;
nel 1515 è stato costretto a cedere Asola e Lonato e a lasciare che suo figlio Federico, già ostaggio di papa Giulio II a Roma, fosse portato in Francia da Francesco I;

1518
-

1518
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Leonardo Loredan
Albero genealogico

(? - ?)
1501-21, doge di Venezia;
nel 1517, con la pace di Bruxelles, le è stata restituita Verona e lasciata Pordenone ma ha dovuto asciare agli Absburgo Trieste, Gorizia e Gradisca;


- nunzio pontificio: . Altobello Averoldi (1517 set - 1523)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1518
-



1518
ducato di Ferrara
ducato di Modena
ducato di Reggio
Alfonso I d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1476 - 1534)
figlio di Ercole I e di Eleonora d'Aragona;
sposa in prime nozze Anna Sforza († 1497)
1505-34, duca di Ferrara;
1505-10, 1526-34, duca di Modena;
1505-10, 1523-34, duca di Reggio;
dal 1501 è sposato (seconde nozze) con Lucrezia Borgia la quale ha ottenuto dal padre (papa Alessandro VI) il riconoscimento del diritto all'eredità dei beni estensi [feudo pontificio];
nel 1510 è stato scomunicato e dichiarato decaduto nonché privato da Giulio II dei ducati di Modena e Reggio…


 
1518
inutili le trattative, condotte anche dal fratello cardinale Ippolito e da Ludovico Ariosto, per recuperare i ducati;

 

1518
Firenze
Lorenzo II
Albero genealogico

(1492-1519)
figlio di Piero e di Alfonsina Orsini;
1503-15, signore di Firenze;
1516-19, duca di Urbino;
1518
sposa Maddalena de la Tour († 1519);


1518
-


1518
ducato di Sora
ducato di Urbino
Francesco Maria I della Rovere
Albero genealogico
(n. 1490 - m. 1538)
figlio del duca di Sora Giovanni della Rovere e di Giovanna di Montefeltro;
1501-38, duca di Sora;
1501-38, signore di Senigallia e Mondavio;
1508-38, duca di Urbino [toltogli da Leone X dal 1516];
1512-38, signore di Pesaro;


 
1518
-




1518
REGNO di SPAGNA
REGNO di NAPOLI
Carlo V
Albero genealogico

(Gand 1500 - Yuste, Estremadura 1558)
secondogenito di Filippo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza];
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
1516-56, re di Spagna (Carlo I)
1516-54, re di Napoli (Carlo IV);



1519-56, imperatore del Sacro Romano Impero;

– vedi sopra –

NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1518
-


SICILIA
Viceré
-
1518
-

a





Cecchi, Giovanni Maria (Firenze 1518-1587) commediografo italiano, devoto ai Medici
Dichiarazione di motti, proverbi, detti e parole della nostra lingua (1557)
21 Commedie tra cui:
La dote (1544)
La moglie (1545)
La schiava (1546)
I dissimili (1548)
L'assiuolo (1549, capolavoro.

Du Guillet, Pernette (Lione 1518?-1545) poetessa francese
"Scuola lionese" con M. Scève e L. Labé)
Rymes de gentile et vertueuse Dame (1552, Rime di gentile e virtuosa Dama)



Foglietta, Uberto (Genova 1518 ca-Roma 1581) storico e umanista italiano
De linguae latinae usu et praestantia (1547, in tre libri)
Delle cose della repubblica di Genova (1559)
Historiae genuensium (postuma, 1585, in 12 libri).

Montmorency, Filips Van – conte di Horn (Nevele, Fiandra 1518-Bruxelles 1568) politico dei Paesi Bassi;
1540, governatore della Gheldria, ammiraglio di Fiandra nonché membro del consiglio di stato olandese sotto Filippo II, capeggia con Guglielmo d'Orange e il conte di Egmont l'opposizione nazionale alla politica assolutistica del cardinale Granvelle;
1566, dopo il richiamo della reggente Margherita e l'occupazione militare del paese in rivolta da parte del duca d'Alba, aderisce al Compromesso dei nobili, promosso dalla piccola nobiltà protestante con l'obiettivo circoscritto di ottenere dei bandi contro gli eretici; per tale motivo, e poiché come governatore di Tournai applica un regime di tolleranza religiosa, il duca d'Alba lo deferisce al Consiglio dei torbidi che lo condanna a morte e lo fa giustiziare insieme al conte di Egmont e ad altri nobili.

Sforza di Santa Fiora, Guido Ascanio [cardinale di Santa Fiora] (Roma 26 nov 1518 – Villa Canedo, 6 ott 1564) ecclesiastico italiano;
[Figlio di Bosio II Sforza, IV conte di Santa Fiora e Cotignola, e di Costanza Farnese, figlia naturale di Paolo III (1534-49).
Fratello del card. Alessandro di Santa Fiora e cugino del card. Alessandro Farnese, di cui era anche intimo amico.]

1528, 12 novembre, a 10 anni viene eletto vescovo di Montefiascone e Corneto (l'odierna Tarquinia);
1534, 18 dicembre, a 16 anni, nel concistoro viene creato cardinale diacono dal nonno, papa Paolo III;
18 dic-30 mag 1540, titolare della diaconia dei Santi Vito e Modesto;
1535 13 ago-26 apr 1560, amministratore della sede di Parma;
1536-40, Legato a Bologna e in Romagna;
1537, 22 ottobre, camerlengo di Santa Romana Chiesa (fino alla morte);
1540, Legato a latere in Ungheria;
dal 10 febbraio è incaricato di raccogliere denaro per la guerra contro i turchi;
31 mag-9 dic, Titolare della diaconia di Santa Maria in Cosmedin;
10 dic-8 mar 1552, Titolare della diaconia di Sant’Eustachio;
1541 6 apr-20 mag, amministratore del Patriarcato di Alessandria;
1542, da quest'anno è protettore di Armenia e di Spagna;
24 nov-20 dic, amministratore della sede di Anglona e Tursi;
1548, 4 giugno, rinuncia alla diocesi di Montefiascone e Corneto;
1549-50, elettore nel conclave (Giulio III);
1552, 9 marzo, Titolare della diaconia di Santa Maria in Via Lata (fino alla morte);
1555, elettore nei due conclavi (Marcello II e Paolo IV);
dopo vari incarichi per conto della Curia Romana, è arrestato per un breve periodo con l’accusa di cospirazione in favore degli spagnoli;
1559, elettore nel conclave (Pio IV);
1564, venerdì 6 ottobre, muore a Villa Canedo, nei pressi di Mantova, per una febbre maligna.
[La notizia della sua morte giunge a Roma 3 giorni dopo. Traslato a Roma, viene seppellito nella cappella di famiglia nella Basilica di San Giovanni in Laterano.

]


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Inquisizione spagnola

«segue da 1492»
Nel triennio 1518-20 vi è un infittirsi di processi e denuncie riguardanti casi di stregoneria, magia, superstizione;
a Modena si contano ben 22 processi (contro i 15 del quinquennio 1495-99 e i 12 del decennio 1530-39) forse per la presenza in loco di fra' Bartolomeo da Pisa (il pisano fra' Bartolomeo Spina autore del trattato Quaestio de strigibus - in Aedibus Populi Romani, Romae 1576), vicario dell'Inquisitore in Modena compare Bartolomeo Guidoni, che ha condotto quasi tutte le cause per stregoneria (solo in qualche caso c'è stato l'intervento tardivo del frate inquisitore fra' Antonio da Ferrara);
il fondo di processi inquisitoriali conservato nell'Archivio di Stato di Modena sotto la dicitura "Inquisizione di Modena e Reggio. Processi" entrò a far parte dell'Archivio Segreto Estense con la soppressione dell'Inquisizione.
Esso comprende 117 buste, numerate da 2 a 118, disposte in ordine cronologico progressivo (dal 1489 al 1784: così la segnatura d'archivio; ma tra i documenti vi è anche la trascrizione di un processo tenutosi a Bologna nel 1458); il primo a far menzione di questo materiale, sostanzialmente inedito, è stato Tommaso Sandonnini (vedi Streghe e superstizioni in «Il Panaro» - Gazzetta di Modena - XXVI, n. III, 24 aprile 1887); P. Riccardi nella sua monografia Pregiudizi e superstizioni del popolo modenese (Modena 1890) riprese queste notizie in un capitolo intitolato Superstizioni e stregonerie in Modena nei secoli XVI e XV (sic: in realtà i processi conservati nell'Archivio di Stato di Modena non sono anteriori alla fine del secolo XV)
[note di Carlo Ginzburg Miti, Emblemi, Spie].
«segue 1542»

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«segue da 1517»
1518 
Spagna
le Cortes spagnole dirigono il loro zelo puritano contro il pericolo che potrebbe derivare alla pubblica morale dalla lettura del romanzo cavalleresco Amadis, contribuendo così all'immensa popolarità della storia originale e e di tutti i suoi innumerevoli adattamenti, continuazioni e imitazioni.
Bernardino Stagnino ristampa senza problemi l'Appellatio ad Concilium di Martin Lutero, a pochi mesi dall'uscita a Wittenberg (unico opuscolo pubblicato in Italia col nome del riformatore sassone).
Svizzera
Basilea, esce Lexicon Græco-Latinum stampato da Craston in 100 copie.
«segue 1519»

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