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– Friedrich
KRUPP
(Essen 1787 - 8 ottobre 1826)
[Discendente da una nobile famiglia il cui capostipite
Arndt si era stabilito a Essen,
nella Ruhr, nel sec. XVII; nipote del droghiere di Essen Jodocus
Krupp e unico figlio maschio di Peter
Friedrich Wilhelm (1750-1792) e di una ragazza di Dusseldorf.
Sposa Therese Wilhelmi
(† ?) che gli dà quattro figli:
. Ida (1809-?),
. Alfred
(1812-?),
. Herman (1814-?,
. Fritz (1822).
Una delle ironie della famiglia e che su undici generazioni
di mercanti e imprenditori egli è senza dubbio il meno capace
eppure, anche in seguito, la ragione sociale della ditta sarà
sempre Friedrich Krupp di Essen.]
1792
gli muore il padre;
1806
dalla nonna tutrice Helene Amalie Ascherfeld
(1731-9 marzo 1810) gli viene affidata la gestione della ferriera
Gutehoffnungshütte che, nelle
mani della nonna ha prosperato producendo utensili da cucina, stufe,
pesi e – con il sussidio di Berlino – palle di cannone per la Prussia;
nelle sue mani la ferriera va invece incontro al disastro;
poco dopo le nozze si ammala;
dopo la guarigione scopre che la nonna ha venduto la ferriera a tre
imprenditori del ramo: Gottlob Jacoby,
Gerhard Haniel e Heinrich
Huyssen, e che il patrimonio della nonna è aumentato di
altri 47.250 talleri;
1809
parte per Brema con un passaporto firmato da Napoleone;
decide di violare la legge contrabbandando alcuni prodotti che vengono
importati dalle colonie olandesi;
novembre, lui e i suoi agenti progettano di spedire roba da Amsterdam
a Essen; riesce strappare 12.500 talleri alla nonna… per sapere più
tardi che tutto è andato perduto!
nasce la prima e unica figlia, Ida;
1810
9 marzo, muore la nonna ed egli eredita un cospicuo patrimonio
liquido:
ca 200.000 talleri (pari a 600 Mni di lire del 1969);
[Lo stesso anno, un sovrintendetne alle miniere, al servizio
«del napoleonide re di Westfalia»
afferma di avere scoperto «il segreto degli
inglesi».]
1811
i tre uomini che avevano acquistato la Gutehoffnungshütte
annunciano di essere in possesso del «segreto
degli inglesi» e anche altri, a Liegi, a Sciaffusa, a Kirchspielwald
e a Radevormwald hanno la stessa pretesa;
[In seguito i suoi discendenti attribuiranno a lui il
merito della scoperta iniziale, accusando gli altri di frode. Ma non
è possibile sapere la verità.
E non si tratta solo di risolvere il procedimento della fusione dell'acciaio.
Bisogna progettare una serie di cubilotti robusti e ben chiusi e fare
in modo che il prodotto delle colate fluisca contemporaneamente in un'unica
grossa forma.
In breve, si tratta di curare particolari e organizzazione. proprio
quello che lui non è mai stato capace di fare.]
20 settembre, senza preoccuparsi di risolvere questo aspetto
del problema, fonda la Gusstahlfabrik
[fabbrica per la fusione dell'acciaio] «per
la manifattura dell'acciaio inglese* e di tutti i suoi prodotti»;
[La prima sede di tale "fabbrica" è
un bugigattolo annesso alla bottega, sul retro dell'edificio. È
così insufficiente che c'è da chiedersi se davvero intenda
risolvere proprio là il più grosso problema industriale
del suo tempo!
In effetti Napoleone ha offerto un premio
di 4000 franchi al primo fabbricante d’acciaio che riesca a produrre
un materiale simile a quello inglese.]
novembre, dopo l'annuncio che ha intrapreso la fusione dell'acciaio,
firma un contratto con due fratelli di Wiesbaden, Wilhelm
Georg Ludwig von Kechel e Georg Karl Gottfried
von Kechel, due ex ufficiali prussiani in pensione; costoro gli
fanno una proposta: se mette il capitale loro gli forniscono la formula
dell’acciaio fuso… ;
[A questo punto il curioso episodio dei due vecchi fratelli
comincia a farsi confuso. Qualcuno afferma che si tratta di due avventurieri
che hanno imbrogliato un povero giovane. Secondo altri, essi avrebbero
fabbricato davvero dei crogiuoli e fatto degli ottimi progetti, ma sarebbero
stati rovinati dalla sua ignoranza e dalla sua impulsività.
La verità sta forse nel fatto che in questo periodo Essen è
di nuovo sconvolta nei combattimenti ed è dubbio che nuove imprese
possano fiorire e prosperare.]
17 dicembre, giura fedeltà a Napoleone…
proprio quando la Grande Armée subisce il rovescio in
Russia;
si inserisce quindi nell'amministrazione pubblica come consigliere comunale,
sventola il tricolore francese, si occupa dell'alloggio delle truppe
francesi presso i privati di Essen, finanzia due fabbriche francesi
di armi leggere;
1812
aprile, va anche lui sotto le armi con il grado di aiutante del
primo battaglione di difesa di Essen;
26 aprile, nasce il primo maschio, Alfried
(nel 1839 mutato in Alfred);
autunno, quando i prussiani di Gebhard von Blücher
attaccano i superstiti della Grande Armée, i soldati
francesi cercano di mantenere la posizione sul Reno ed egli viene incaricato
di scavar trincee per loro…;
i suoi concittadini decidono di lasciar perdere e gli ufficiali di Gebhard
von Blücher si mostrano tolleranti; gli consentono persino
di restare nel consiglio comunale…
mentre la fonderia gli è costata 40.000 talleri e Napoleone
non è più in grado di premiare un giovane fabbricante
di acciaio fuso, egli insiste nella sua visione;
mentre il suocero e il cognato, esperti uomini d'affari, si stanno allarmando,
non solo la fonderia continua a lavorare ma egli assume nuovo personale;
1813
-
1814
ottobre, è costretto ad abdicare; Sheffield riprende ad
esportare acciaio nel continente, per cui egli viene convinto da un
consiglio di famiglia a chiudere la Gusstahlfabrik,
visto che pure i due fratelli prussiani sono spariti;
1815
marzo, quando sa del ritorno di Napoleone
dall'Elba, egli progetta una nuova officina e per ciò converte
10.000 talleri contanti in alcuni titoli e contratta un prestito – il
primo di una lunga serie – con “Mosé l’ebreo”
(Jude Moses);
fonda quindi la Friedrich Krupp a cui si
unisce anche un ufficiale prussiano, Friedrich
Nicolai;
[Vent'anni dopo il figlio Alfred
chiederà al governo un indennizzo in quanto Friedrich
Nicolai, sebbene incompetente, è titolare di un brevetto
governativo per «produzione di acciaio al
crogiuolo». Questa patente però non esiste. Forse
il capitano ha qualche nozione in materia o forse anche lui è
solo un avventuriero in cerca di polli.
In ogni caso il risultato sarebbe stato il medesimo. Questo è
un periodo di tentativi e di sbagli continui per gli europei che producono
l'acciaio, e ancora per anni nessuno riuscirà a carpire il segreto
degli inglesi.]
alla fine, solita riunione di famiglia, altro fallimento e scioglimento
societario;
1816
verso la fine dell'anno, nonostante tutto, produce il primo acciaio
ma non si tratta di acciaio fuso;
[Dopo cinque anni di pene e batticuore, il meglio che
riesce a fare eguaglia a malapena i risultati dei vecchi artigiani che
lavorano sulle colline. Una volta finite, quelle sbarrette vengono vendute
nelle città vicine come raspe per i conciatori. Progredendo lentamente,
riesce ad assicurarsi a Berlino una fornitura di baionette e a ottenere
qualche ordine per degli utensili e degli stampi. Gi stampi sono di
buona qualità.]
1817
19 novembre, la zecca di Düsseldorf, in risposta a una sua
richiesta di referenze, certifica che di tutti i lavori del genere eseguiti
per loro conto «quello di Herr Friedrich
Krupp di Essen è il migliore».
Il guaio è che non riesce a produrre abbastanza per coprire
le spese.
La Gusstahlfabrik, nonostante
gli sia costata un patrimonio, è tuttora all'altezza d'una fucina
da villaggio e niente più.
Quantunque non sia ancora riuscito a risolvere i più elementari
procedimenti di fusione, corre avanti con il pensiero fantasticando
su complicate leghe di rame.
La fonderia di cui dispone non è adatta a questo genere di fusioni
ed egli costruisce una nuova Schmeltzhaus
con un maglio da 400 chili. La località scelta è sulla
sponda di un piccolo fiume, il Berne, a dieci minuti di cammino dalle
mura di Essen (dove sarà situata in futuro l'Altendorfstrsse).
1819
agosto, terminano i lavori di costruzione del nuovo stabilimento
previsto per una produzione giornaliera di 50 chili d'acciaio fuso;
ma sbaglia ancora una volta i suoi conti; non avendo ben valutato la
scarsa portata del fiume, il primo periodo di siccità lo mette alle
corde;
poiché gli urge un finanziatore, propone due volte a San Pietroburgo
che gli concedano di installare in Russia una fonderia sotto l'egida
e con l'aiuto finanziario di questo Stato, e per tre volte avanza a
Berlino richieste di sussidio;
1823
spedisce l'utima lettera di richiesta di sussidio che viene respinta
come le precedenti, lasciandolo nella stretta finale dell'agonia finanziaria;
la Gusstahlfabrik va in pezzi,
i cubilotti si sfasciano e perdono metallo fuso da tutte le parti; c'è
un ritorno della siccità; dato che si è istallato su un
torrente quasi asciutto la sua grossa ruota a pale è inutile;
1824
potrebbe tornare nella sua vecchia fucina, ma purtroppo non è
più sua;
aprile, la grande casa costruita dalla nonna sul Mercato del
Lino, che ricorda a tutta Essen la tradizione di una famiglia di mercanti
che per 236 anni hanno saputo fronteggiare i capricci del fato, passa
in altre mani; il nuovo proprietario è suo suocero;
[I rapporti di parentela sono una bella cosa, ma "gli
affari sono affari", e lui si era fatto prestare 18.121 talleri
da Herr Wilhelmi. Il vecchio si è
rivolto al tribunale e a rimborso del suo credito ha ottenuto la proprietà
della casa.]
è quindi costretto a trasferire la moglie Therese
e i quattro figli in una specie di biccocca adiacente alla Gusstahlfabrik
nella casa del guardiano;
[In seguito, quando il più grande dei Krupp
si permettterà di ironizzare sul suo nobile passato battezzandola
«la nostra dimora ancestrale»
la Stammhaus (Casa Madre), essa diverrà famosa in tutta
la Germania. Distrutta da un bombardamento nel 1944, la casupola sarà
poi ricostruita e conterrà ancora gran parte del mobilio originale.
Si trova appena fuori degli uffici di Alfred
Krupp.]
persa la casa, è costretto a dimettersi da tutte le cariche municipali
e il suo nome viene pure cancellato dalla lista dei contribuenti di
Essen, il che per un mercante è il segno della massima decadenza;
necessitando di 25.000 talleri per organizzare la sua officina in modo
soddisfacente, e già indebitato per 10.000 con diverse persone,
lascia la cura dei suoi affari a un certo Herr Grevel,
un contabile che riesce a far fronte agli impegni, liquidando quel che
resta delle proprietà fondiarie di lui per pagare il personle
della fonderia;
autunno, dopo l'alternarsi di momenti di duro lavoro con altri di depressione,
pure la salute lo abbandona ed è condannato a letto;
intanto, dopo Waterloo, Essen è diventata appassionatamente prussiana;
1826
8 ottobre, muore e la moglie, volendo salvaguardare la reputazione
del marito, diffonde la voce che egli aveva già scoperto il segreto
della fusione dell'acciaio.
Intanto da quando i francesi hanno eliminato tutti i diritti di passaggio
sul Ruhr, il traffico fluviale di anno in anno si è andato sviluppando
in modo proficuo;
la settimana precedente il funerale la prima locomotiva a vapore della
zona ha fatto il suo viaggio di inaugurazione trascinando dei vagoncini
tozzi, carichi di carbone…
[William Manchester, I
cannoni dei Krupp, Arnoldo Mondadori Editore
1969.]
___________________________________
* Nel 1740 un fabbricante di orologi di Sheffield, Benjamin
Huntsman, riesce a fondere l'acciaio in ambiente privo d'aria,
usando piccole cupolette di terra refrattaria. Le chiama crogiuoli,
e l'acciaio così ottenuto ha il nome di acciaio al crogiuolo.
[In Germania, Gusstahl (acciaio fuso) e, all'inizio
dell'Ottocento, sarà noto anche come "acciaio inglese".]
Benjamin Huntsman e i suoi successori conserveranno
con cura il segreto del loro procedimento. Gli europei che desiderano
dei buoni coltelli o delle molle da orologio durature, o – ancor più
importante – parti lavorate, sono costretti a importarle da Sheffield.
[In effetti Benjamin Huntsman
ha riscoperto un procedimento già in uso nell'antichità,
nnoto in India, usato per le celebri spade di Damasco e descritto da
Aristotele nel 384 a.C.. Poi il segreto
si era perso.]
Cfr. Fisher, The epic of Steel.]
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