– Francesco
RUTELLI
(Roma, 14 giugno 1954)
uomo politico italiano, esponente (1972-89) del Partito Radicale;
[Figlio di Marcello Rutelli
(architetto) e di Sandra Gentili
(† 1973), entrambi d'origini toscane.
Bisnipote dello scultore palermitano Mario
Rutelli, autore di opere famose a Roma (tra cui la Fontana
delle Naiadi in Piazza della Repubblica e il monumento ad Anita Garibaldi
al Gianicolo) e Palermo (tra cui la quadriga di bronzo sul Teatro Politeama
Garibaldi).
Il nonno materno, Mario Gentili,
è stato proclamato "Giusto tra le
Nazioni" presso lo Yad Vashem di Gerusalemme per aver salvato
nel 1943-44 un giovane ebreo durante l'occupazione tedesca di Roma.
Sposato con la giornalista Barbara Palombelli
(1982, con rito civile; 1995, con rito religioso, celebrato dal card.
Achille Silvestrini.
Dalla loro unione è nato Giorgio.
Hanno inoltre tre figli adottivi: Francisco,
Serena e Monica.]
Partito politico
- PR (1972-1989)
- VA (1989-1990)
- FV (1989-1999)
- I Dem (1999-2002)
- DL (2002-2007)
- PD (2007-2009)
- ApI (dal 2009)
Diploma di liceo classico, Giornalista;
A Roma studia presso il Liceo Classico Massimo, gestito dai gesuiti,
per poi passare al Liceo Classico statale Socrate, dove consegue la
maturità classica.
Si iscrive alla Facoltà di Architettura dell'Università
La Sapienza, ma non porta a termine gli studi, cominciando a dedicarsi
a tempo pieno all'attività politica.
[Riceverà lauree honoris causa dalla
John Cabot University, dalla American University of Rome e dalla Temple
University.]
1975
si iscrive al Partito radicale;
[Particolare è la decisione di aderire al partito
di Marco Pannella: da giovane ha una formazione
e una pratica cattoliche da cui si distacca all'età di vent'anni,
in seguito alla morte della madre Sandra,
avvenuta nel 1973 dopo una lunga malattia.
Alla fede cattolica si riavvicinerà dopo un lento percorso negli
anni successivi.]
1979
segretario regionale per il Lazio del Partito
Radicale;
1980
segretario nazionale (1980-81) del Partito
radicale;
1982
sposa la giornalista Barbara Palombelli;
1983
12 luglio, eletto per la prima volta deputato (IX Legislatura
– 1983 12 lug-1 lug 1987) con il Partito radicale;
capofila nelle battaglie per i diritti civili proposte dai radicali,
diventa capogruppo/presidente del Gruppo Parlamentare radicale;
agosto-giugno 1986 (I "governo
Craxi");
1986
agosto-marzo 1987 (II "governo
Craxi");
1987
17 aprile-luglio (VI "governo
Fanfani);
2 luglio, rieletto deputato (X Legislatura – 1987 2 lug-22 apr
1992) con la Lista Pannella;
luglio-marzo 1988 ("governo
Goria");
1988
aprile-luglio 1989 ("governo
De Mita");
1989
luglio-marzo 1991 (VI "governo
Andreotti");
lascia il Partito radicale e partecipa alla fondazione dei Verdi Arcobaleno;
viene eletto nel consiglio comunale di Roma;
Il Partito Radicale si trasforma in Partito
Radicale Transnazionale e cessa di partecipare a competizioni
elettorali di qualunque natura.
Egli promuove la nascita, insieme a militanti radicali, ambientalisti
ed esponenti di Democrazia Proletaria, di una nuova
formazione ecologista progressista: i Verdi Arcobaleno.
[In questi anni, tra i principali temi politici trattati
da lui e dai Verdi Arcobaleno risultano:
- la lotta globale contro i mutamenti climatici,
- le politiche per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica
e la tutela della fascia di ozono,
- la cooperazione con i paesi del Terzo Mondo per l'applicazione dei
programmi di tutela ambientale.]
1990
si dimette da deputato, per il principio di rotazione
dell'incarico, vigente nel Partito radicale, lasciando
il seggio ad Emma Bonino;
[In questi anni, con i Radicali, ha portato avanti battaglie
pacifiste per un antimilitarismo non violento, per l'obiezione di coscienza
e contro il nucleare, oltre che sostenere posizioni anticlericali tipiche
del movimento politico radicale.]
1991
aprile-aprile 1992 (VII "governo
Andreotti");
1992
I Verdi Arcobaleno confluiscono (con le Liste
Verdi) nella Federazione dei Verdi, della
quale egli viene eletto coordinatore nazionale;
23 aprile, eletto deputato (XI Legislatura – 1992 23 apr-14
apr 1994);
coordinatore e capogruppo alla Camera della Federazione dei
Verdi;
giugno-aprile 1993 (I "governo
Amato");
I Verdi Arcobaleno confluiscono (con le Liste
Verdi) nella Federazione dei Verdi, della
quale egli viene eletto dapprima coordinatore nazionale; e nel 1992,
dopo le elezioni politiche, capogruppo alla Camera.
1993
aprile-aprile 1994, nominato ministro dell'Ambiente e delle
Aree Urbane ("governo
Ciampi") accetta la carica ma solo per due giorni, il terzo
si dimette, assieme ai ministri del PDS, per protestare
contro il Parlamento che ha contraddetto i suoi impegni e negato l'autorizzazione
a procedere penalmente contro B.
Craxi, già presidente del Consiglio dei ministri.
[Famoso l'augurio che nelle polemiche della successiva
campagna elettorale farà al leader socialista, al momento latitante,
di "mangiare il rancio a San Vittore".
Egli stesso, nel 2000, ammetterà questa frase è stata
"troppo forte e dura". Tale affermazione
causa un contenzioso giudiziario con la figlia del leader socialista
Stefania Craxi, che si concluderà
in tribunale con una sanzione pecuniaria a carico di Stefania
Craxi.]
dicembre, la coalizione di centrosinistra lo propone come sindaco
di Roma: Francesco Rutelli batte al ballottaggio Gianfranco Fini, leader
del Movimento Sociale Italiano (poi Alleanza Nazionale) diventando,
così, il primo Sindaco della capitale direttamente eletto dai
cittadini. È riconfermato in questa carica anche nel 1997, battendo
il candidato del Polo delle Libertà Pierluigi Borghini e conseguendo
il numero più alto di consensi popolari - 985.361 voti[7] - raccolto
nelle diverse elezioni tenute a Roma dal 1993 ad oggi.
8 dicembre, viene eletto sindaco (1993 8 dic-8
gen 2001) di Roma battendo al ballottaggio Gianfranco
Fini, leader del MSI (Movimento Sociale Italiano)
(poi Alleanza Nazionale);
[Diventa, così, il primo Sindaco di Roma
direttamente eletto dai cittadini.]
1994
15 aprile, eletto deputato (XII Legislatura – 1994 15 aprile-8
mag 1996);
10 maggio-17 gennaio 1995 (I "governo
Berlusconi");
1995
gennaio-gennaio 1996 ("governo
Dini");
ottobre, poiché negli anni del suo mandato (1993-2001),
egli è uso affidare incarichi professionali a collaboratori esterni
(personale di segreteria e addetti alle PR) al Comune, contro ciò
e contro analoghe attribuzioni di incarichi professionali da parte di
altri 13 Assessori, l'opposizione di destra, guidata dai consiglieri
comunali Antonio Alibrandi e Teodoro
Buontempo, presenta un esposto-denuncia;
[?, in primo grado la Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale
per il Lazio, condanna lui e altri coimputati al pagamento di un
milione di Euro;
2002, 22 aprile, la Corte
dei Conti, Seconda Sezione Giurisdizionale, definitivamente
pronunciandosi in Appello con la sentenza
n. 137 del 22 aprile 2002 condanna lui e gli altri
assessori, in funzione della maggiore o minore responsabilità,
al pagamento di somme a titolo di risarcimento in favore del Comune
di Roma.
(Egli versa 40.000 euro più altri 25.000 euro assieme agli altri
assessori chiamati in causa).
Questa sentenza ridimensiona la somma complessivamente determinata in
primo grado, riconoscendo parzialmente i vantaggi recati al Comune di
Roma dalle prestazioni professionali in questione e gli avvenimenti
che prima dell'insediamento della "Giunta Rutelli" avevano
turbato l'apparato comunale, con vicende giudiziarie e di amministrazione
straordinaria;
2006, il ricorso – suo e degli altri coimputati condannati
in primo grado – contro la sentenza di Appello della Corte dei Conti
del 2002 viene respinto dalla Corte di Cassazione chiudendo definitivamente
la vicenda. Secondo la Corte dei Conti, lui e gli altri assessori, dal
1994 al 1996, "hanno conferito e/o rinnovato
incarichi e consulenze professionali esterne in violazione di norme
contenute nella legge n. 142 del 1990 e nel d. lgs. n.
29 del 1993, recepiti nello Statuto Comunale e nel Regolamento
per l'Organizzazione degli Uffici e dei Servizi dell'Amministrazione
Comunale".
In altri termini lui e gli altri coimputati sono stati condannati in
quanto, come appurato dai giudici, all'interno dell'amministrazione
esistevano le professionalità assunte con incarichi esterni e
(fino all'approvazione nel 1997 di una legge di regolamentazione della
stipula di contratti al di fuori della dotazione organica di personale
delle pubbliche amministrazioni "si sarebbe
potuto ricorrere alla collaborazione di estranei all'amministrazione
solo nel caso di inadeguatezza del personale in servizio".]
1996
9 maggio, elezioni politiche (XIII Legislatura – 1996 9 mag-29
mag 2001);
maggio-ottobre 1998 (I "governo
Prodi");
1997
viene riconfermato sindaco di Roma,
al primo turno, battendo il candidato del Polo delle Libertà
Pierluigi Borghini ;
[Consegue il numero più alto di consensi popolari
- 985.361 voti - raccolto nelle diverse elezioni tenute a Roma dal 1993
ad oggi (2013).]
commissario straordinario per il Giubileo;
[Durante il suo secondo mandato da sindaco
gestisce la preparazione e l'organizzazione del Giubileo del 2000, anche
come Commissario Straordinario del I "governo
Prodi".
Tra le opere realizzate dal Comune di Roma con i fondi speciali per
il Giubileo:
- la risistemazione dei Musei Capitolini,
- la "galleria Pasa" sotto il Gianicolo con il parcheggio
per i pullman annesso,
- il sottovia di Ponte Vittorio e
- la ripavimentazione di alcune importanti vie e piazze della città.
Sotto i suoi due mandati vengono completate o realizzate a Roma rilevanti
trasformazioni:
- viene riqualificata a cura di una società del gruppo delle
FS la Stazione Termini
ed è raddoppiata dalle FS
il tratto dalla stazione di San Pietro a Bracciano della linea Roma-Viterbo;
- sono inaugurati il nuovo centro Agroalimentare a Lunghezza e la linea
tram n 8 (due progetti ereditato dalla precedente amministrazione del
sindaco Franco Carraro),
- vengono ampliati a cura dell'ANAS
il Grande Raccordo Anulare e l'autostrada Roma-Fiumicino.
- è prolungata (nel 2000) fino a via Mattia Battistini la linea
A della metropolitana, un altro progetto ereditato dalle precedenti
amministrazioni.
La città si dota poi di nuovi musei, quali:
- le Scuderie del Quirinale (di competenza del Ministero dei Beni Culturali),
- la Centrale Montemartini,
- il Macro.
Vengono anche iniziati i lavori per opere che saranno poi inaugurate
dal successivo sindaco Walter Veltroni:
- l'Auditorium Parco della Musica di Renzo Piano
(quest'ultimo promosso durante il mandato di Franco
Carraro),
- il Museo dell'Ara Pacis dell'architetto Richard
Meier,
- la Galleria Giovanni XXIII, un tunnel stradale che unisce la zona
del Ministero degli Affari Esteri con le vie della Pineta Sacchetti
e Trionfale.]
1998
ottobre-dicembre 1999 (I "governo
D'Alema");
partecipa alla fondazione del movimento Centocittà;
1999
dicembre-aprile 2000, (II "governo
D'Alema");
eletto deputato al Parlamento europeo nelle file del movimento politico
I Democratici (riformisti filoeuropeisti), animato
anche dal movimento dei sindaci Centocittà, fondato con Massimo
Cacciari ed Enzo Bianco;
al Parlamento europeo è membro del Gruppo Liberaldemocratico;
[Tra i temi politici di cui si occupa a Bruxelles figurano
l'impegno dell'Unione Europea per:
- l'abolizione della pena di morte,
- la tutela della libertà e del pluralismo dell'informazione,
- la lotta contro la corruzione.]
2000
aprile-giugno 2001 (II "governo
Amato");
2001
è proposto dalla coalizione di centro-sinistra, L'Ulivo,
quale candidato alla Presidenza del Consiglio dei ministri;
30 maggio, elezioni politiche (XIV Legislatura – 2001 30 mag-27
apr 2006);
[La coalizione da lui guidata - presentatasi senza Rifondazione
Comunista, Lista Di Pietro, Democrazia
Europea e Radicali - perde la competizione
elettorale contro Silvio Berlusconi e la
Casa delle Libertà, con una differenza di circa
due punti percentuali nel voto maggioritario; il gruppo della Margherita,
da lui guidato, è al terzo posto (14,5% dei voti) dietro Forza
Italia e i Democratici di sinistra.]
giugno-aprile 2006 (II "governo
Berlusconi");
2002
contribuisce a condurre:
- I Democratici,
- PPI,
- Rinnovamento Italiano,
a fondersi nel nuovo partito di centrosinistra: "Democrazia
è libertà - La Margherita";
24 marzo, presidente federale (2002 24 marzo-14
ottobre 2007) di Democrazia è Libertà - La Margherita;
[In pratica, dall'anno della fondazione del partito fino
al suo scioglimento nel Partito Democratico.]
2004
al Congresso viene rieletto presidente della Margherita
con voto unanime;
[In questa veste è favorevole al progetto della
Federazione dei Riformisti (composta dai DS,
dalla Margherita, dallo SDI e dal
Movimento Repubblicani Europei) e accoglie la proposta
di Romano Prodi di presentare alle elezioni
europee del 2004 una lista unitaria Uniti nell'Ulivo.]
presso il Parlamento europeo è co-fondatore e co-presidente
(assieme a François Bayrou) del
PDE (Partito Democratico Europeo) di cui viene nominato
Presidente Onorario Romano Prodi;
[Il PDE – pensato sul modello statunitense
del Partito Democratico – godrà subito di un rapporto privilegiato
con il PSE (Partito del Socialismo Europeo). Tuttavia,
all'interno del Parlamento Europeo il PDE forma in
alleanza con diversi partiti liberali europei il gruppo ADLE
(Alleanza dei Democratici e dei Liberali Europei), collocandosi alla
sinistra del PPE e alla destra del PSE.]
2005
il PDE (Partito Democratico Europeo)
dà vita, insieme a:
- Partito Democratico statunitense ,
- Consiglio Asiatico dei Liberali e Democratici,
- Alliance of Democrats,
un network di forze politiche di centro-sinistra e moderate, indirizzato
allo sviluppo del confronto politico internazionale tra i Democratici
sulle sfide globali.
[Negli anni il network si allargherà a formazioni
politiche africane e sud americane.] Francesco Rutelli è
egli è co-chair della Alliance of Democrats
insieme a Francois Bayrou ed Ellen
Tauscher; Gianni Vernetti ne è
il Coordinatore;
maggio, dopo il buon risultato della Margherita
alle elezioni regionali, si apre nel partito (che continua a sostenere
il progetto della Federazione dei Riformisti) un acceso dibattito sulla
presentazione di una Lista Unitaria per le elezioni politiche del 2006;
ottobre, dopo il successo di partecipazione delle elezioni primarie
dell'Unione, l'Assemblea Federale del partito approva
all'unanimità di promuovere una lista unitaria alla Camera dei
Deputati, basata innanzitutto su un'intesa tra DS e
DL e guidata da Romano Prodi;
l'assemblea impegna inoltre il partito a presentare proprie liste al
Senato, confermando così una presenza autonoma indispensabile
nel corso della costruzione dell'ambizioso progetto unitario del Partito
Democratico, il cui raggiungimento egli considera un sogno
politico;
[In "Inciucio" Peter
Gomez e Marco Travaglio sostengono
che dalla fine del 2004 egli abbia smesso di battersi contro la censura
televisiva perché la moglie Barbara
Palombelli ha ottenuto un contratto da, forse, 300.000
euro con la RAI.
Negli anni 2005-2006 risultano diverse prese di posizione sue e della
Margherita, partito da lui presieduto, contro la censura
e la concentrazione dei media.]
2006
28 aprile, eletto deputato (XV Legislatura – 2006 28 apr-28 apr
2008), candidato capolista dell'Ulivo nella circoscrizione
Lazio 1;
[È soprannominato "Cicciobello"
da Romano Prodi; un soprannome che continuerà
ad essere citato dagli organi di stampa.]
17 maggio-aprile 2008, ministro delle Attività
culturali e vicepresidente del Consiglio (carica
che ricopre con Massimo D'Alema) (II
"governo Prodi");
[Come ministro realizza tra l'altro la riforma del Codice
del Paesaggio, la norma del Tax credit per il finanziamento
del cinema, e ottiene il rientro in Italia di decine di capolavori archeologici
trafugati all'estero.]
settembre, nell'ambito del dibattito sull'eutanasia riproposto
dal presidente Giorgio Napolitano, egli
dichiara la sua contrarietà alla "dolce morte" «finché
c'è speranza per il malato», ribadendo anche la
necessità di evitare l'accanimento terapeutico;
2007
al Congresso viene rieletto presidente della Margherita
con voto unanime;
23 maggio, è uno dei 45 membri del Comitato nazionale
per il Partito Democratico che riunisce i leader delle
componenti del futuro PD;
luglio, a fine mese dichiara il proprio sostegno alla candidatura
di Walter Veltroni a segretario del PD
e si fa promotore di un manifesto politico-programmatico con altre note
personalità del mondo della cultura e della politica intitolato
"Per il coraggio delle riforme" (poi ribattezzato "Manifesto
dei coraggiosi").
[Il manifesto è stato sottoscritto da alcuni esponenti
e amministratori locali di quello che diventerà il Partito
Democratico e da significativi esponenti del mondo della cultura,
dello sport e dell'economia. Il nucleo del manifesto consiste in un
incitamento al nuovo partito affinché si faccia promotore di
riforme in senso liberale: crescita economica, snellimento burocratico,
sì alle infrastrutture, tutela dell'ambiente e del clima, sostegno
alle famiglie, impegno per la pace e la solidarietà con l'Africa.
In chiusura del manifesto si sottolinea la necessità di attuare
le riforme vincendo il "conservatorismo di sinistra" e, qualora
il Governo Prodi non riuscisse ad attuare le riforme auspicate, indica
la strada possibile di un centrosinistra diverso ("di nuovo conio")
rispetto all'Unione.]
Il documento sostiene esplicitamente la candidatura di Walter
Veltroni.
2008
in seguito alle annunciate dimissioni di Walter
Veltroni da sindaco di Roma per correre con il Partito
Democratico alle prossime elezioni politiche, a Roma vengono
indette elezioni anticipate per il rinnovo dell'Amministrazione Comunale;
egli viene da più parti sollecitato a ricandidarsi per un terzo
mandato a sindaco di Roma;
8 febbraio, annuncia una campagna d'ascolto della città
della durata di 10 giorni; [Durante questa campagna,
che prende il titolo di "Roma merita ascolto", conduce una
serie di blitz a sorpresa nei vari quartieri della città per
ascoltare dal vivo l'opinione degli abitanti.]
18 febbraio, scioglie la riserva e accetta di candidarsi
a sindaco di Roma costituendo il "Comitato per Rutelli
Sindaco";
27 febbraio, annuncia il raggiunto accordo tra il Partito
Democratico e la Sinistra Arcobaleno per il
sostegno della sua candidatura;
nei giorni successivi la sua coalizione registra l'alleanza con i Radicali
Italiani, L'Italia dei Valori e l'Unione
Democratica dei Consumatori;
della coalizione fanno parte anche la Lista Civica per Rutelli,
la Lista Under 30 e la lista I Moderati per
Roma-Al centro con Rutelli;
A sinistra esprimono dissenso per la candidatura: Sinistra Critica,
che presenta un suo candidato per poi al secondo turno invitare gli
elettori a votare contro il candidato della destra Gianni
Alemanno, e movimenti quali l'Arcigay;
Al primo turno, 13 e 14 aprile, ottiene il miglior risultato con il
45.77% dei voti (761.126 voti assoluti), seguito da Gianni Alemanno
del centrodestra con il 40.74% dei voti (677.350 voti assoluti)[30].
Al ballottaggio del 27 e 28 aprile 2008, tuttavia, è sconfitto
da Alemanno, ottenendo il 46,343 % contro il 53,656 % del suo avversario.[31]
13-14 aprile, primo turno delle elezioni a sindaco di Roma;
[Ottiene il miglior risultato con il 45.77% dei voti
(761.126 voti assoluti), seguito da Gianni Alemanno
del centrodestra con il 40.74% dei voti (677.350 voti assoluti).
27-28 aprile, ballottaggio delle elezioni a sindaco di Roma;
[È sconfitto da Gianni Alemanno,
ottenendo il 46,343 % contro il 53,656 % del suo avversario.]
29 aprile, eletto senatore (XVI Legislatura – 2008 29 apr-14
mar 2013), circoscrizione Umbria;
5 maggio-25 gennaio 2010, eletto all'unanimità presidente
del COPASIR (Comitato per la Sicurezza della Repubblica);
12 maggio-16 novembre 2011 (IV "governo
Berlusconi");
autunno, rilancia il "Centro per un Futuro Sostenibile";
[Da lui promosso l'anno successivo, nell'ambito dell'impegno
per prevenire e mitigare i cambiamenti climatici.]
2009
11 settembre, si riuisce il Convegno internazionale "Graziella
e Italo/Una giornata per non dimenticare" organizzato
in Campidoglio dal sindaco di Roma Gianni Alemanno;
[In seguito alla risonanza suscitata dal convegno , egli
convoca in audizione al COPASIR Giancarlo
De Palo, che da 29 anni conduce con i propri familiari e quelli
di Italo Toni una battaglia civile per
far luce sulla misteriosa scomparsa in Libano della sorella, la giornalista
Graziella De Palo, cittadina romana, e
del suo collega marchigiano. I De Palo,
nei mesi precedenti, avevano presentato un'istanza formale al premier
Silvio Berlusconi per ottenere l'abolizione
del segreto di Stato apposto sulla tragica vicenda nel 1984 dal suo
predecessore Bettino Craxi.
Con una lettera sottoscritta all'unanimità da tutti i membri
del Comitato, egli chiede e ottiene da Silvio
Berlusconi la desecretazione di tutta la documentazione in possesso
dell'AISE sulla tragica scomparsa che non sia direttamente
attinente agli accordi stipulati in segreto dal SISMI
con l'OLP (Organizzazione per la Liberazione della
Palestina) e che costituiscono il cosiddetto "lodo Moro".
Si tratta dell'unico caso nella storia italiana che abbia visto l'attuazione
delle nuove norme sulla disciplina del segreto di Stato introdotte dall'ultimo
governo di Romano Prodi con la legge
3 agosto 2007, n. 124, istitutiva dello stesso COPASIR.]
Da sempre critico nei confronti di un PD (Partito
Democratico) a suo dire sbilanciato a sinistra, egli annuncia che se
dal congresso uscirà vincitore Pier Luigi
Bersani, allora dovrà immaginare "una
nuova strada per sé e per i moderati del Pd".
27 ottobre, annuncia ufficialmente l'uscita
dal PD;
[Sancita dalla pubblicazione del suo pamphlet
"La svolta/Lettera ad un partito mai nato", che si
conclude con il suo vaticinio di un governo del Presidente nominato
da Giorgio Napolitano al posto dell'ormai
ingombrante Silvio Berlusconi.]
31 ottobre, avvia il progetto di un nuovo partito moderato
e riformista che entri nella Costituente di Centro di Pier
Ferdinando Casini;
11 novembre, fonda il nuovo partito di centro API
(Alleanza per l'Italia);
[Con:
. con Bruno Tabacci,
. Lorenzo Dellai,
. Linda Lanzillotta,
. Gianni Vernetti,
. Claudio Gustavino,
. altri].
dicembre, si dimette spontaneamente dalla presidenza del COPASIR;
[Con un gesto non richiesto né dalle norme, né
dalla prassi e che non sarà adottato dal suo successore Massimo
D'Alema, passato a far parte della maggioranza parlamentare con
la formazione del "governo Monti", mentre lo statuto del COPASIR
stabilisce invece che il presidente del comitato stesso debba essere
uno dei "componenti appartenenti ai gruppi
di opposizione".]
2010
in occasione delle elezioni regionali, l'API
(Alleanza per l'Italia) si presenta col proprio simbolo in diverse regioni
italiane;
2011
14 luglio, la componente API
e la componente Fli del Gruppo Misto del Senato si
fondono per dare vita ad un gruppo autonomo denominato Per il
Terzo Polo (ApI,FLI); egli è nominato nuovo capogruppo
affiancato da Candido De Angelis di Fli
nel ruolo di vice presidente vicario;
2012
gennaio, il senatore del PD (Partito Democratico)
ed ex tesoriere de La Margherita, Luigi
Lusi è accusato di appropriazione indebita. La procura
di Roma gli contesta di aver sottratto circa 13 milioni di euro
dalle casse del partito dove erano arrivati come rimborsi elettorali.
[L'inchiesta nasce da una segnalazione della Banca
d'Italia relativa a una movimentazione sospetta da parte della
società TTT per
l'acquisto di un immobile al centro di Roma. Si tratta di un lussuoso
appartamento in via Monserrato pagato 1,9 milioni dalla società.
Che risulta essere di Luigi Lusi.
Gli investigatori scoprono che tra il 2008 e il 2011 l'ex tesoriere
si è appropriato indebitamente di 13 Mni di euro
dei Dl (Democrazia è libertà-La Margherita),
investendoli in immobili (la casa a Roma e una villa a Genzano; sui
Castelli romani) e in società canadesi.
16 gennaio, i pm Alberto Caperna
e Stefano Pesci lo convocano, come ex presidente
dei Dl, per avere chiarimenti. Egli dice che a occuparsi
dei conti era Luigi Lusi, di chiedere a
lui.
17gennaio, Luigi Lusi, indagato
per appropriazione indebita aggravata, ammette subito ogni addebito
(«Mi assumo la responsabilità di
tutto e di tutti»), chiedendo di potere patteggiare la
pena e proponendo di restituire 5 Mni di euro ai Dl.
Luigi Lusi riconosce il "prelievo"
giustificandolo come compenso per le sue prestazioni. I 13 Mni
di euro sarebbero stati destinati in parte al pagamento di
tasse relative all'acquisto di due case: una in via Monserrato a Roma,
l'altra a Genzano. E una parte sarebbe stata trasferita in Canada attraverso
una società a lui riconducibile.
25 gennaio, Luigi Lusi, senatore
del PD in questi giorni espulso dal suo partito, si
dimette dalla carica di tesoriere della Margherita
e propone il patteggiamento a un anno di reclusione e la restituzione
parziale delle somme sottratte indebitamente;
16 maggio, davanti alla Giunta per le autorizzazioni del Senato,
Luigi Lusi dichiara di avere trasferito
parte dei soldi a:
- lui (Francesco Rutelli),
. Enzo Bianco, presidente dell'Assemblea
federale della Margherita,
. Matteo Renzi, sindaco di Firenze.
Le accuse vengono comunque ritenute poco credibili dalla magistratura.
20 giugno, l'aula del Senato autorizza, con voto palese, l'autorizzazione
all'arresto avanzata dalla Procura di Roma per Luigi
Lusi, in serata costituitosi nel carcere di Rebibbia a Roma.
È la prima volta che il Senato autorizza l'arresto di
un membro della Camera Alta.
14 luglio, cadono definitivamente le accuse contro di lui: Luigi
Lusi viene indagato anche per calunnia oltre che per associazione
a delinquere.
Secondo i magistrati le sue accuse contro l'ex sindaco di Roma sono
risultate «smentite dai fatti».
Luigi Lusi resta detenuto (luglio 2012).]
alla fine dell'anno, l'API (Alleanza per l'Italia)
lascia il Terzo polo per ricongiungersi al centrosinistra,
nelle cui elezioni primarie per la premiership si candida il
cofondatore Bruno Tabacci;
2013
19 gennaio, egli annuncia che non si candiderà alle elezioni
politiche italiane del 2013;
25 febbraio, elezioni politiche (XVII Legislatura – 2013 25 feb-…);
Attualmente è leader del partito politico API
(Alleanza per l'Italia).
Partito politico
- PR (1972-1989)
- VA (1989-1990)
- FV (1989-1999)
- I Dem (1999-2002)
- DL (2002-2007)
- PD (2007-2009)
- ApI (dal 2009)
Titolo di studio Diploma di liceo classico
Professione Giornalista
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