– Tommaso
MORLINO
(Irsina, Matera 26 agosto 1925 – Roma, 6 maggio 1983)
politico italiano, esponente della "corrente morotea" della
Democrazia cristiana;
[Figlio di Giovan Battista,
notaio di Avigliano, e di Silvia Scardaccione,
figlia del barone Don Giuseppe Scardaccione
di Sant'Arcangelo.
Alla stessa famiglia apparteneva Decio Scardaccione,
fratello della madre, economista, agronomo e docente universitario,
nonché uno dei maggiori esponenti lucani della Democrazia
cristiana; con lui il nipote ha uno stretto rapporto durante tutta
la sua carriera politica.]
laureato in Giurisprudenza e in Scienze politiche, avvocato dello Stato;
rimasto orfano poco più che adolescente, va a vivere a Sant'Arcangelo,
dove cresce nella casa materna;
[Iscritto al gruppo parlamentare:
- Democratico Cristiano: 1968 5 giu-6
mag 1983.]
1945
27 aprile, B.
Mussolini viene "passato per le armi" a Giulino
di Mezzegra (Como);
21 giugno-10 dicembre, ("governo
Parri);
22 set-2 giu 1946, Consulta nazionale;
[Organismo a carattere consultivo istituito dal (III
"governo
Bonomi") con decreto luogotenenziale
n. 146 del 5 aprile 1945 – composta da membri designati dai partiti
del Cln o da altri partiti o scelti, sempre attraverso nomina
governativa, tra personalità del periodo prefascista; egli ricopre
la carica di Presidente fino al termine dei lavori nel giugno 1946.
Presidente della Consulta: conte Carlo
Sforza.]
10 dicembre-13 luglio 1946 (I "governo
De Gasperi");
1946
2 giugno, Proclamazione della Repubblica;
22 giugno, entra in vigore la cosiddetta "amnistia
Togliatti";
25 giugno-31 gennaio 1948, Assemblea costituente;
13 luglio-18 ottobre, (II "governo
De Gasperi");
[I governo della Repubblica.]
1947
2 febbraio-31 maggio, (III "governo
De Gasperi")
31 maggio-23 maggio 1948, (IV "governo
De Gasperi");
1948
18 aprile, (I Legislatura – 1948 8 mag - 24 giu 1953);
23 maggio-27 gennaio 1950 (V "governo
De Gasperi");
1950
27 gennaio-26 luglio 1951, (VI "governo
De Gasperi");
1951
26 luglio-16 luglio 1953 (VII "governo
De Gasperi");
1953
7 giugno, (II Legislatura – 1953 25 giu - 11 giu 1958);
16 luglio-17 agosto, (VIII "governo
De Gasperi");
17 agosto-18 gennaio 1954, ("governo
Pella);
1954
18 gennaio-10 febbraio, (I "governo
Fanfani);
10 febbraio-6 luglio 1955, ("governo
Scelba);
consigliere nazionale della Dc;
1955
6 luglio-19 maggio 1957 (I "governo
Segni");
1957
19 maggio-1° luglio 1958, ("governo
Zoli");
1958
25 maggio, (III Legislatura – 1958 12 giug - 15 mag 1963);
1° luglio-15 febbraio 1959 (II "governo
Fanfani");
1959
15 febbraio-25 marzo 1960, (II "governo
Segni");
1960
25 marzo-26 luglio, ("governo
Tambroni);
26 luglio-21 febbraio 1962, (III "governo
Fanfani);
1962
21 febbraio-21 giugno 1963, (IV "governo
Fanfani);
1963
28 aprile, (IV Legislatura – 1963 16 mag - 4 giu 1968);
21 giugno-4 dicembre, (I "governo
Leone");
4 dic-22 lug 1964, (I "governo
Moro");
1964
22 luglio-23 febbraio 1966, (II "governo
Moro");
vicesegretario nazionale (1964-65) della
Dc, membro della direzione nazionale e dirigente di diversi uffici
del partito;
1966
23 febbraio-24 giugno 1968 (III "governo
Moro");
1968
19 maggio, eletto senatore (V
Legislatura – 1968 5 giu-24 mag 1972) per la Dc, nella
regione Lombardia;
- presidente dell'Ente [Maremma],
- consigliere dell'Efim,
- sostituto avvocato generale dello Stato;
24 giugno-12 dicembre 1968, (II "governo
Leone");
12 dicembre-5 agosto 1969, (I "governo
Rumor");
1969
5 agosto-27 marzo 1970, (II "governo
Rumor");
1970
27 marzo-6 agosto, (III "governo
Rumor");
6 ago-17 feb 1972, ("governo
Colombo");
1972
17 febbraio-26 giugno, (I "governo
Andreotti");
7-8 maggio, rieletto senatore (VI Legislatura
– 1972 25 mag - 4 lug 1976) per la Dc, nella regione
Lombardia;
26 giugno-7 luglio 1973 (II "governo
Andreotti");
1973
12 lug-13 mar 1974, sottosegretario al Bilancio e Programmazione
economica (IV "governo
Rumor" - 1973 7 lug-14 mar 1974);
1974
16 marzo-22 novembre, sottosegretario a Grazia
e giustizia (V "governo
Rumor" - 14 marzo-23 novembre);
23 nov-12 feb 1976, ministro [senza portafoglio]
per gli Affari regionali (IV "governo
Moro");
1975
[È il principale artefice dell’attuazione dell’ordinamento
regionale, che si concreta con l’approvazione della legge
22 luglio 1975 n° 382 e l’emanazione del D.P.R.
24 luglio 1977 n° 616. ]
1976
12 febbraio-29 luglio, ministro [senza portafoglio]
per l'Organizzazione della pubblica amministrazione e per le Regioni
(V "governo
Moro");
5 luglio, rieletto senatore (VII Legislatura
– 1976 lug-19 giu 1979) per la Dc, nella regione Lombardia;
29 lug-11 mar 1978, ministro del Bilancio e della Programmazione
economica (con l'incarico di ministro per le Regioni) (III
"governo Andreotti");
1978
11 mar-20 mar 1979, ministro del Bilancio e della Programmazione
economica (con l'incarico di ministro per le Regioni) (IV
"governo Andreotti");
[Promuove la riforma del bilancio statale, approvata
con la legge 5 agosto 1978 n° 468.
]
1979
20 marzo-4 agosto, ministro di Grazia e giustizia
(V "governo
Andreotti");
3 giugno, rieletto senatore (VIII Legislatura
– 1979 20 giu-11 lug 1983);
7-10 giugno, prime elezioni per il Parlamento europeo;
4 ago-4 apr 1980, ministro di Grazia e giustizia
(I "governo
Cossiga");
1980
4 aprile-18 ottobre, ministro di Grazia e giustizia
(II "governo
Cossiga");
18 ottobre-28 giugno 1981 ("governo
Forlani");
1981
28 giugno-23 agosto 1982, (I "governo
Spadolini");
21 gen-8 dic 1982, vicepresidente del Senato;
1982
23 agosto-1° dicembre, (II "governo
Spadolini");
1° dicembre-4 agosto 1983, (V "governo
Fanfani);
9 dic-6 mag 1983, presidente del Senato;
1983
6 maggio, Roma, mentre è in compagnia dei figli a Palazzo
Giustiniani, muore per un arresto cardiaco.
[È, dopo Ivanoe Bonomi,
il secondo politico dell'Italia Repubblicana deceduto mentre ricopre
una delle quattro cariche più alte dello Stato.]
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