– Erich
KEMPKA
(Oberhausen, Renania settentrionale-Vestfalia 16 settembre 1910 – Freiberg
am Neckar, Baden-Württemberg 24 gennaio 1975)
militare tedesco;
[Nato in una famiglia di origine polacca (Rührpolen).]
lavora come meccanico per la DKW;
[La DKW
(Dampf-Kraft-Wagen - vettura spinta dal vapore)
è fabbrica tedesca di automobili e motocicli fondata a Chemnitz
in Sassonia nel 1916. Il fondatore è l'ingegnere danese Jørgen
Skafte Rasmussen che l'ha costituita per produrre automobili
con motore a vapore.]
1930
1° aprile, lascia il lavoro e decide di iscriversi al NSDAP
(Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei - Partito nazionalsocialista
tedesco dei lavoratori);
1932
è uno degli otto membri fondatori dell'SS-Begleit-Kommando
des Führers dove, inizialmente, uno dei suoi primi
incarichi è quello di chauffeur di Josef
Terboven;
29 febbraio, proprio dietro la raccomandazione di Josef
Terboven, entra nell'entourage di A.
Hitler;
1933
30 gennaio, A.
Hitler è nominato cancelliere dal presidente
del Reich P.L.
von Hindenburg;
27 febbraio, incendio del Reichstag;
[I nazisti accusano immediatamente il partito comunista
di aver preparato e commesso il crimine. L'incendio è l'inizio
della rivoluzione… nasce una nuova era nella storia della Germania.]
1934
30 giugno, "notte
dei lunghi coltelli": vi prende parte anche lui;
lo stesso anno in sostituzione di Julius Schreck
e Emil Maurice, egli diviene l'autista,
nonché la guardia del corpo, del Führer;
[Come suo autista solitamente guida una delle Mercedes
nere facenti parte di una flotta composta da otto auto collocate a Berlino,
Monaco ed altre città. A meno che non sia presente una persona
importante, A.
Hitler si siede sul sedile anteriore, accanto a lui, con
l'attendente dietro di lui. Nelle parate, l'auto di A.
Hitler, protetta da vetri antiproiettile e blindature, è
seguita da altre auto con a bordo, in ordine:
- le guardie del corpo delle SS,
- la polizia,
- i suoi aiutanti e medici personali,
- giornalisti della propaganda,
- stenografi ed addetti ai rifornimenti.]
2 agosto, il presidente del Reich P.L.
von Hindenburg muore a Neudeck (futura Podzameck);
1936
1937
5 novembre, Berchtesgaden, nel corso di una riunione A.
Hitler comunica che la Germania deve conquistarsi il Lebensraum
[spazio vitale] in Europa orientale facendo uso della forza militare;
[Sono presenti anche W.
von Fritsch,
E. Raeder, W.
von Blomberg e il ministro degli esteri K.
von Neurath.]
1º dicembre, entra nella società Lebensborn;
viene anche decorato con il Totenkopfring e con la spada d'onore
delle SS da H.
Himmler;
1938
gennaio, scoppia lo "scandalo Blomberg-Fritsch";
marzo, A.
Hitler procede all'annessione al Reich dell'Austria;
"Anschluss"
maggio, in un discorso tenuto a Jüteborg, A.
Hitler dice chiaro e netto davanti ai generali che la Germania
"incorporerà la Cecoslovacchia;
29 settembre, viene firmato il patto
di Monaco;
9-10 novembre, Kristallnacht
"notte dei cristalli", progrom antisemita;
[Si dice che questa improvvisa violenza contro le proprietà
degli ebrei sia stata causata dall'assassinio di E.E.
vom Rath, terzo segretario presso l'Ambasciata tedesca a
Parigi (ferito gravemente il giorno 7 novembre e morto due giorni dopo).]
1939
1939 settembre - aprile 1945 – II
Guerra Mondiale
1° settembre, A. Hitler attacca la Polonia;
1940
10 maggio - 25 giugno, campagna
di Francia
1941
invasione
dell'Unione Sovietica
22 giugno, inizia la campagna di Russia;
1942
1943
1944
6 giugno, D-Day,
inizio dell'invasione finale ad ovest;
20 luglio, Rastenburg, fallisce il colpo di stato tentato contro
A. Hitler;
1945
gennaio, accompagna A.
Hitler alla cancelleria del Reich e successivamente nel Führerbunker;
supervisionò una flotta di 40 veicoli ed uno staff di 60 tra
autisti e meccanic;
20 aprile, giorno del compleanno di A.
Hitler, gli augura buon compleanno e trascorre una quindicina
di minuti con lui;
30 aprile, A.
Hitler si toglie la vita insieme alla sua amante Eva
Braun (ufficialmente sposata il giorno precedente);
[Egli è uno dei responsabili della tentata sparizione
dei corpi di A.
Hitler ed Eva Braun.
Lo stesso giorno gli telefona Otto Günsche
dicendogli di procurarsi quanta più benzina sia possibile e di
portargliela all'uscita di emergenza del Führerbunker.
Lui ed i suoi uomini portano circa 10 taniche di carburante (equivalenti
a circa 200 litri di benzina) e le depositano nel luogo indicato da
Otto Günsche.
Successivamente i corpi di A.
Hitler e di Eva Braun sono trasportati
all'esterno attraverso l'uscita di emergenza del bunker e bruciati nel
giardino sul retro della cancelleria del Reich.
In seguito, le guardie delle SS portano altre
taniche di benzina per assicurarsi che i due corpi non siano identificati
dai sovietici.]
1° maggio, la notte egli abbandona il bunker assieme al
SS-Hauptscharführer Heinirch Doose,
un autista parte del suo staff. Il suo gruppo viaggia attraverso i binari
della metropolitana fino a raggiungere la stazione di Friedrichstrasse.
ore 02:00 ca, incontrano un altro gruppo: quello di Martin
Bormann e Ludwig
Stumpfegger. Il gruppo segue un Tiger
che sta cercando di spezzare le linee sovietiche all'altezza del Weidendammer
Brücke, ma purtroppo il carro viene distrutto da un colpo di artiglieria
sovietico.
Martin
Bormann e Ludwig
Stumpfegger sono "gettati in aria"
quando il carro viene colpito. Egli viene sbattuto a terra e perde conoscenza.
Dopo essersi ripreso, si imbatte nel martoriato corpo di Georg
Betz (copilota personale di A.
Hitler e sostituto di Hans Baur)
lasciandolo nelle mani di Kathe
Heusermann, una dentista facente parte dello staff di A.
Hitler che lavorava con il dr. Hugo
Blaschke.
[Successivamente egli apprenderà che apprese che
Georg
Betz è morto a seguito delle gravi ferite riportate.]
Lui e altri proseguono sui binari nella speranza che li portino alla
stazione di Lehrter Banhof. Infine giungono in un capanno dove incontrano
alcuni lavoratori stranieri e dove si disfanno delle proprie uniformi,
indossando poi abiti civili. Tuttavia un gruppo di soldati sovietici
li scopre.
Una donna jugoslava, che gli ha dato abiti civili, dice ai sovietici
che egli è suo marito.
I russi insistono affinché il gruppo si unisca a loro per bere
vodka come festeggiamento per la vittoria. In seguito i sovietici abbandonano
l'area.
La donna jugoslava lo conduce al checkpoint sovietico.
30 maggio, egli riesce ad arrivare a Wittenberg;
a Monaco, riesce ad ottenere dei nuovi documenti d'identità da
una ragazza tedesca che è stata assunta dagli Alleati come interprete;
20 giugno, giunto a Berchtesgaden, viene catturato dalle truppe
americane;
[Rimarrà detenuto fino al 9 ottobre 1947.]
Al Processo di Norimberga, viene dapprima chiamato a testimoniare se
effettivamente Martin
Bormann sia stato ucciso da una granata anticarro sovietica.
Nel corso del processo inoltre, egli afferma che Eva
Braun era "la donna più infelice
della Germania".
[Sarà il soggetto del libro del 1972 di Mauri
Sariola "Regina del Terzo Reich".]
1947
9 ottobre, viene liberato;
Egli si mantiene come membro del Führerbegleitkommando,
partecipando alle riunioni degli ex-membri del I SS-Panzerkorps.
1975
24 gennaio, muore a a Friburgo nel Baden-Württemberg.
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[Nel 2004 il suo ruolo sarà
interpretato da Jürgen Tonkel nel
film La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler.
Nel 2008 durante il processo militare, i difensori
dell'autista di Osama bin-Laden, Saliman
Hamdan, dibatteranno circa la sua innocenza, facendo notare come
Kempka non sia stato processato come un
criminale di guerra nonostante fosse l'autista di A.
Hitler.]
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