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Militari francesi_Tuncq Augustin

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Augustin TUNCQ

(Conteville, Somme 27 agosto 1746 – Parigi 9 febbraio 1800)

militare francese;

[Figlio di Jean Tuncq, tessitore, e di Marie-Francoise Trogneux (o Trongneux).
Sposa Marie-Francios Pelagie Chefeville, di Liancourt (Oise), a St. Philippe du Roule, Parigi, il 26 novembre 1789. La coppia ha tre figli. Uno, Brutus, diventerà un capo di battaglione entro il 1848.]

1762
entra nell'esercito reale come un privato, in primo luogo come volontario nel Reggimento della Provenza;

1768
1° gennaio, è sergente;

1770
30 giugno, abbandona l'esecito;

1773
è cavaliere nella guardia del preside provenzale quando viene disattivato (19 ottobre);

1774
13 marzo, si unisce alla guardia del gen. Provost;

1780
diviene capitano nella Legione dei Pirenei;

1789
è capitano nella Guardia Nazionale;

1793
giugno, viene mandato a combattere nella I guerra di Vandea, dove sostituisce il gen. C.-F.-Th. Sandoz a Luçon, che è stato rimosso per fuga;
19 giugno, viene promosso generale di brigata;
30 luglio, viene attaccato da 15.000 vandeani che egli respinge con soli 2.000 uomini anche se disponendo del vantaggio sul terreno; si oppone tuttavia al gen. J.-A. Rossignol comandante in capo dell'Armata delle coste della Rochelle che egli accusa di incompetenza; da questi viene quindi fatto destituire ma il giorno previsto per la sua partenza Luçon viene attaccata dai vandeani; i rappresentanti in missione, Jean François Marie Goupilleau de Fontenay e François-Louis Bourdon gli ordinano di reintegrare temporaneamente il suo comando;
14 agosto, nella "battaglia di Luçon", con 6.000 uomini respinge una seconda volta un'armata di 35.000 vandeani al comando di M.-L.-J. Gigot d'Elbée, poi occupa Chantonnay; sostenuto dai rappresentanti, questa vittoria gli vale il grado di generale di divisione;

ferito in seguito a una caduta da cavallo, abbandona la sua armata per farsi assegnare alla Rochelle;
5 settembre, le sue truppe sono schiacciate dai vandeani nella "battaglia di Chantonnay"; il suo secondo, il gen. René François Lecomte, lo accusa di essere responsabile della sconfitta non avendo preso alcuna precauzione sulle difese, di averlo lasciato senza istruzioni e di essere partito con i documenti e la corrispondenza;
12 settembre, il gen. Jean Antoine Rossignol ne approfitta, facendolo destituire e mettere agli arresti; inviato a Parigi, viene accusato dagli hébertisti;

1794
sfugge di poco alla ghigliottina grazie all'esecuzione di J.-R. Hébert;
novembre, viene reintegrato nel suo rango;

1795
viene assegnato all'esercito di Brest e prende il comando della IV Divisione a Nantes; durante questo incarico, Josnet de Laviolais riferisce alle autorità militari che è inadatto: il gen. Hoche lo descrive come un "uomo immorale senza integrità o talento";
esonerato da un tribunale militare, viene assegnato alla XV Divisione ad Amiens , ma le autorità locali lo respingono;

1796
4 marzo, chiede la pensione ed invece viene richiamato in servizio al comando della II Divisione della colonna di Pierre Marie Barthélemy Ferino, ala destra dell'armata del Reno-Mosella di Moreau;

1797
7 marzo, viene arrestato con accuse sconosciute;
8 agosto, viene assolto dal Consiglio di guerra;
9 settembre, viene reintegrato nell'esercito e impiegato nella XV Divisione (fino al 21 agosto del 1799);
lo stesso anno pubblica ulteriori documenti sulle sue difficoltà in Vandea;

1800
9 febbraio, gravemente ferito in un incidente di guida/trasporto, muore all'Ospedale del Val-de-Grâce (o Val-de-Grâon).

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