. Hélder Câmara (1909-1999), vescovo brasiliano;
. Óscar Romero (1917-1980) vescovo salvadoregno
[ucciso il 24 marzo 1980 da un sicario degli squadroni della morte]
. Henri Antoine Grouès [Abbé Pierre] (1912-2007) prete francese;
. Thomas Merton (1915-1968), monaco trappist americano;
. Anthony de Mello (1931-1987) gesuita indiano;
. Pedro Arrupe (1901-1991) gesuita basco
. Jeannine Gramick (nata nel 1942) suora americana,
. Robert Nugent (ordinato nel 1965) prete americano.

. don Primo Mazzolari (1890-1959),
. don Zeno Saltini (1900-1981),
. fratel Carlo Carretto (1910-1988),
. padre Giovanni Vannucci (1913-1984),
. don Giuseppe Dossetti (1913-1996),
. dom Benedetto Calati (1914-2000),
. padre David Maria Turoldo (1916-1992),
. padre Camillo de Piaz (1918-2010),
. don Michele Do (1918-2005)
. padre Umberto Vivarelli (1919-1994),
. padre Nazareno Fabbretti (1920-1997),
. don Lorenzo Milani (1923-1967),
. don Abramo Levi (1920-2007),
. padre Ernesto Balducci (1922-1992),
. padre Aldo Bergamaschi (1927-2007),
. Mario Cuminetti (1934-2005),
. don Tonino Bello (1935-1993),
. Arturo Paoli (1912-?),
. mons. Luigi Bettazzi (1923-?),
. card. Carlo Maria Martini (1927-?)



Principali protagonisti della teologia della liberazione:
. Gustavo Gutierrez (nato nel 1928) domenicano peruviano;
. José Comblin (1923-2011) belga naturaliato brasiliano;
. Leonardo Boff (1928-?) brasiliano;
. Ignacio Ellacuria (1940-16 nov 1989) gesuita basco, assassinato dall'esercito di El Salvador insieme ad altri confratelli gesuiti e colleghi universitari);
. Jon Sobrino (1938-?) gesuita ispano-salvadoregno.
[Tutti in vario modo oggetto di pressioni e di condanne da parte del Magistero pontificio che con Giovanni Paolo II e il cardinale Joseph Ratzinger [futuro papa Benedetto XVI] procedette a estirpare sistematicamente la presenza della "teologia della liberazione" dai seminari, dalle università pontificie, dalle diocesi, dovunque.]

Negli ultimi anni è stata la volta dei teologi più sensibili all'ecumenismo, al dialogo interreligioso e con la scienza, e alle più innovative teologhe femministe, a essere oggetto dicondanne e di emarginazione.
. Adriana Zarri (1919-2010) teologa italiana;
. Jacques Dupuis ( 1923-2004) gesuita belga;
. Raimon Panikkar (1918-2010) sacerdote di padre indù e di madre catalana);
. Tissa Balasuriya (1924-?) teologo cingalese;
. Carlo Molari (1928-?) sacerdote italiano;
. Mary Daly (1928-2010) teologa americana;
. Roger Haight (1936-?) gesuita americano;
. Rosemary Radford Ruether (1936-?) teologa americana;
. Paul Knitter (1939-?) americano;
. Elizabeth Johnson (1941-?), teologa americana;
. Peter Phan (1946-?), americano di origine vietnamita;
. Matthew Fox (1940-?)

Biblisti:
. Stanislas Lyonnet (1901-1986) gesuita francese;
. Herbert Haag (1915-2001) sacerdote svizero;
. Ortensio da Spinetolo (1925-?) frate cappuccino italiano;
. Eugen Drewermann (1945-?) tedesco;

Per la teologia morale:
. Bernard Häring (1912-1998), redentorista tedesco;
. Ambrogio Valsecchi (1930-1983);
. Paul Valadier (1933-?) gesuita francese;
. Charles Curran (1934-?) teologo moralista americano;
. Marciano Vidal (1937-?) redentorista spagnolo.

Opus Dei

«segue da 2007»
2008
prelato: il madrileno Javier Echevarría (1932);
degli 85.000 membri effettivi, circa il 20% è composto dai:
- numerari [per diventarlo bisogna essere laureati in una materia civile e una religiosa, intraprendere un cammino che dura almeno 6 anni e mezzo], membri che fanno dell'Opera la loro famiglia, si impegnano sul celibato e vivono nelle case dell'Opera, mettono in comune i redditi e vivono assieme l'esperienza religiosa;
- soprannumerari (la maggioranza), che di solito sono sposati.
Ciò crea indubbiamente una élite: dai sacerdoti, fino ai soprannumerari.
Tra i suoi membri:
Italiani
. Ettore Bernabei,
. Giuseppe Garofano (ex amm.re delegato della Ferfin (Ferruzzi Finanziaria),
. Bettino Ricasoli,
. Paola Binetti del Pd (numeraria femminile);
Francesi
. Jacques de Chateauvieux (presidente del consiglio di sorveglianza di Axa),
ecc.
Spagnoli
. Joaquim Navarro-Valls, ex direttore della Sala Stampa del Vaticano,
ecc.

Dispone di una ricchezza stimata in 2,8 Mdi di dollari (università, scuole, centri di formazione, alloggi, sedi) ma che non sono nella disponibilità del prelato; la grande maggioranza dei beni appartiene infatti a enti e soggetti autonomi e autofinanziati aderenti alla fraternità dell'Opera e funzionalmente autonomi. Questo deriva peraltro da un preciso dettato del fondatore, il quale fissò la regola che ogni iniziativa si debba autofinanziare. È così per:
- Campus Biomedico a Roma,
_ Università Santa Croce,
- Centro Elis;
i beni arrivano il più delle volte da donazioni come quella straordinaria di 68 Mni di dollari a New York che ha permesso la costruzione (ultimata nel 2001) del Murray Hill Place, 16 piani in mattoni rossi sulla Lexington Avenue a Manhattan, sede americana dell'Opera.
L'Opus Dei in quanto tale:
- ha un suo "direttore finanziario", l'ingegnere cileno Pablo Elton, che amministra un budget di poco inferiore a 2 Mni di dollari,
- è proprietaria solo di Villa Tevere (e dell'adiacente villa Sacchetti) una costruzione degli anni '50 su viale Bruno Buozzi, nel quartiere Parioli a Roma, dove ha sede la struttura centrale mondiale e dove sono sepolti sia il fondatore José María Escrivá de Balaguer  che il suo successore Alvaro del Portillo, anche lui in odore di santità.
«segue 2010»

«segue da 2007»

2008
il patrimonio stimato è di 5 Mdi di euro.
[Pe gli investitori è un Eden: interessi medi annui dal 4 al 12% esentasse e quindi forieri di rendimenti netti.
L'Opus Dei si è radicata profondamente nell'istituto, grazie anche all'appoggio di un potntefic elongevo, come iovanni Paolo II.
Anche il più discusso dell'istituto ha ogvernato per diciotto anni (1971-.1989).


«segue 2009»