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Il Viandante |
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10 - 19 d.C.
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Torna su– Bolo Democrito di Mende (città del Delta) (I sec. d.C.) scrittore; Physica et Mystica (opera "alchimistica", la più antica di cui abbiamo notizia) [Non vi è nulla comunque dell'alchimia (o al-chimia) successiva. Dalla piccola parte che ne è rimasta e dalle molte citazioni si può dedurre che quest'opera era dedicata alla preparazione di imitazioni dell'oro, dell'argento, delle gemme e della porpora, descriveva i procedimenti usati da diversi artigiani (quali tintori, vetrai e metallurgici), analizzando possibili modifiche. Del resto anche il "papiro di Leyda" e il "papiro di Stoccolma", risalenti probabilmente alla fine del III o all'inizio del IV secolo d.C. e classificati anch'essi in genere tra le opere alchimistiche, mancheranno totalmente di riferimenti magici. In epoca ellenistica nacque quindi la chimica come "scienza empirica", l'alchimia si forma solo in età imperiale attingendo dall'antica chimica empirica strumentazione e parte dei procedimenti e cercando altrove fini e quadro concettuale di riferimento. In modo analogo dalla decadenza dell'astronomia ellenistica si era generata l'astrologia.] [a.f.: Bolo di Mende, scrittore greco del IV sec. a.C. autore di falsificazioni delle opere di Democrito e di trattati di varia natura..] – Maria Giudea sorella di Mosè o Miriam la Profetessa sorella di Mosè (Alessandria I sec. d.C.) scrittrice che, come Zosimo di Panopoli e altri alchimisti, descrisse molti apparecchi chimici. |
ROMA
14, morte di Augusto; |
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