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Papa
Alessandro VI

(1492-1503)

1496, Nicolò Copernico si iscrive all'Università di Bologna, dove inizia a ipotizzare che la Terra sia in movimento intorno al Sole. Il periodo italiano (Bologna, Roma, Padova e Ferrara) è fondamentale per la preparazione del De revolutionibus orbium coelestium pubblicato nel 1543.

ANNO 1496





1496
SACRO ROMANO IMPERO
Massimiliano I d'Absburgo
Albero genealogico
(Wiener Neustadt 1459 - Wels, Alta Austria 1519)
figlio di Friedrich III e di Leonor di Portogallo;
1477, 19 agosto, sposa Maria di Borgogna, figlia ed erede di Carlo [il Temerario] morto in battaglia all'inizio dell'anno; il possesso dei domini borgognoni gli viene però a lungo conteso dalla Francia contro la quale sostiene una lunga guerra;
1479, vittorioso a Guinegate;
1482, dopo la morte della moglie deve rassegnarsi a stipulare con Luigi XI un accordo in base al quale quest'ultimo entra in possesso dell'Artois e della Borgogna, mentre la Franca Contea viene promessa in dote a sua figlia Margarete, che avrebbe dovuto sposare il delfino; dell'eredità borgognona gli rimangono quindi solo i Paesi Bassi che resisteranno a lungo (1489) prima di riconoscere la sua sovranità;
1486-1519, re dei romani;
1489-1519, arciduca del Tirolo;
[grazie all'abdicazione dello zio Sigmund.]
nel 1490 sposa per procura Anna di Bretagna minacciando così di chiudere in una morsa il regno francese;
riesce ad espellere da Vienna Mattia Corvino;
nel 1491 Anna di Bretagna è però costretta a rinunciare a queste nozze e a sposare invece Carlo VIII, il quale rimanda a suo padre Margarete d'Absburgo;
1493-1519, arciduca d’Austria;
1493-1519, re di Germania;
nel 1493, con la pace di Senlis, gli vengono restituite l'Artois e la Franca Contea, lasciando però Carlo VIII padrone della Borgonga e della Bretagna;
nel 1494 sposa Bianca Maria Sforza divenendo così il naturale avversario delle mire francesi sullo stato di Milano;
nel 1495 - dieta di Worms - contribuisce alla cacciata di Carlo VIII dall'Italia;




1508-19, imperatore del Sacro Romano Impero;

1496
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Massimiliano è tanto indebitato con gli artigiani di Augusta che l'intera servitù di corte, la scuderia, gli alabardieri e la banda devono essere licenziati. «Qui balliamo sempre sulla corda» dice l'imperatore al suo segretario.
Gli artigiani provvedono a difendersi di propria mano, si presentano anzi alla dimora dell'imperatore nella curtis dominica e «mettono delle catene di ferro dinanzi alla stalla dei corsieri affinché i servi dell'imperatore non possano portarvi i cavalli, se prima non pagano».
«Signori e nobili dell'imperatore sono cacciati, battuti e feriti e si getta persino dello sterco contro di loro».
Tuttavia queste sono solo piccole preoccupazioni, a cui provvedono ora il Consiglio ora Jacob II Fugger.
Più difficile è saldare i grossi debiti!
[Will Winker, Fugger Il Ricco, Giulio Einaudi Editore Torino 1943.]


1496
REGNO di BOEMIA e REGNO d'UNGHERIA
Ladislao II o VII - Jagellone III

(n. 1456 - Buda 1516)
figlio di Casimiro IV re di Polonia e di Elisabetta d’Absburgo;
1471-1516, re di Boemia (Ladislao II);
nel 1478, con la pace di Olmütz, conferma a Mattia Corvino il possesso delle terre conquistate a Giorgio Podebrad (Moravia, Slesia e Lusazia);
nel 1483, si scontra con l'opposizione hussita che crea tumulti a Praga;
1490-1516, re d'Ungheria (Ladislao VII);
[dopo la morte di Mattia Corvino.]

 



1496
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1496
REGNO di POLONIA
Giovanni Alberto
Albero genealogico

(† 1501)
figlio di Casimiro IV Jagellone e di Elisabetta d’Absburgo;
1492-1501, re di Polonia;





1496
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1496
Albero genealogico

(Ansbach 1455 - Schloss Arneburg 1499)
figlio di Albrecht III [Achille] e di Margherita di Baden;
1486-99, elettore di Brandeburgo;

1496
Federico III [il Saggio]
Albero genealogico

(Torgau 1463 - castello di Lochau, Annaburg 1525)
figlio di Ernesto duca elettore di Sassonia (linea ernestina) e di Elisabetta di Baviera;
1486-1525, duca elettore di Sassonia;





Alberto IV [il Coraggioso]
Albero genealogico

(Grimma, Lipsia 1443 - Emden, Bassa Sassonia 1500)
figlio di Friedrich II [il Pacifico] e di Margherita d’Austria;
è l'iniziatore del ramo albertino della casa di Wettin;
1464-85, duca di Sassonia;
[regge il ducato con il fratello maggiore Ernesto.]
nel 1474, generale tra i più abili del tempo, appoggia la politica imperiale lottando contro Carlo [il Temerario];
1485-1500, margravio di Meissen (Alberto II)
1485-1500, duca elettore di Sassonia;
dopo la spartizione di Lipsia;
nel 1487, appoggia la politica imperiale lottando contro Mattia Corvino;
1489-94, governatore dei Paesi Bassi;




1496
ducato di Baviera
Georg di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(Landshut 1455 - Ingolstadt 1503)
figlio di Ludwig IX [il Ricco] e di Amalia di Sassonia;
1479-1503, duca di Baviera in Landshut e Ingolstadt;




Albrecht IV [il Saggio]
Albero genealogico

(Munich 1447 - Munich 1508)
figlio di Albrecht III [il Pio] e di Anna von Braunschweig-Grubenhagen;
1467-1508, duca di Baviera-Monaco;
[con il fratello Sigmund e poi da solo, cercando invano di estendere i confini fino a Ratisbona.]



1504-08, duca di Baviera-Ingolstadt u.Landshut;
1505-08, duca di Baviera;
[dopo aver riunito i domini]








1496
IMPERO OTTOMANO
Bayezid II [il Giusto o il Pio]

(1447-1512)
figlio di Mehmet II;
1481-1512, sultano;
[pur sospettato di parricidio, mediante l'appoggio dei giannizzeri e di una potente fazione di alti funzionari, supera l'opposizione del fratello Cem.]
nel 1482 il fratello Cem, suo oppositore, fugge a Rodi;
nel 1483 riprende, con esito alterno, la politica espansionistica del suo predecessore; perfeziona la conquista dell'Erzegovina; proibisce la riproduzione meccanica di qualsiasi testo arabo e turco cso il Corano;
nel 1484 combatte contro croati, ungheresi e polacchi, alternando vittorie e insuccessi, guerre e tregue;
1488-91, combatte senza successo contro i Mamelucchi di Egitto e Siria per il controllo della Cilicia; la guerra si conclude con delle perdite territoriali, sancite con la pace del maggio 1491;
nel 1492 autorizza gli ebrei espulsi dalla Spagna a stabilirsi in Turchia (ca 300.000 persone);





1496
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1496
RUSSIA
Ivan III [il Grande]
Albero genealogico
(Mosca 1440 - 1505)
figlio di Basilio II [il Cieco] ;
1449, già co-reggente del padre;
1462-1505, gran principe di Mosca;
continua con esito favorevole la politica di unione delle terre russe già iniziata dai suoi predecessori, superando l'ostilità della Lituania e dell'Orda d'Oro;
nel 1474 conclude con Mengli-Ghiray, khan della Crimea, un'alleanza contro l'Orda d'Oro e si volge contro la repubblica di Novgorod [ormai in stato di debolezza cronica, divisa al suo interno tra il partito dell'oligarchia commerciale e aristocratica che si appoggia allo stato polacco-lituano e il popolo che si appoggia alla Russia];
nel 1478 prende possesso di Novgorod incorporandone i territori nello stato moscovita;
nel 1480 respinge un attacco di Ahmat khan dell'Orda d'Oro [sarà definitivamente liquidata da Mengli-Ghiray nel 1502];
nel 1483 riesce ad annettere Rjazan;
nel 1485 riesce ad annettere Tver;
nel 1487 riesce ad annettere Kazan;
1492 (72?), sposa in seconde nozze Sofia, figlia di Tommaso Paleologo e nipote di Costantino XI, ultimo imperatore di Costantinopoli; questa unione è voluta sia dalla chiesa romana che intende recuperare la Russia ortodossa sulle linee del concilio fiorentino del 1492 sia da Ivan che entra così di diritto fra le più ragguardevoli dinastie europee facendo maturare la dottrina della "terza Roma" che vede in Mosca l'erede di Bisanzio; si crea uno stato assolutista;
nel 1494 sconfigge la Lituania, costringendo il nuovo granduca Alessandro a riconoscerlo sovrano di tutta la Russia;

 
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1496
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1496
Moldavia
Stefano III [il Grande]
(n. 1433 ca - m.1504)
figlio del principe Bogdan II della stirpe dei Musat;
1451, dopo la morte del padre, ucciso dal fratello Pietro III Aron, intraprende con quest'ultimo una lunga guerra;
1457-1504, voivoda di Moldavia;
grazie anche all'appoggio di Vlad III di Valacchia;
nel 1467, con la battaglia di Baia, ferma l'attacco degli ungheresi;
nel 1469, con la battaglia di Lipnik, ferma l'attacco dei tatari;
nel 1475, con la battaglia di Racova, ferma l'attacco dei turchi; allarga il proprio dominio a spese dell'Ungheria e della Valacchia;
nel 1484 perde gli importanti centri commerciali di Kilija e Akkerman;
nel 1489 è costretto, anche per la persistente incapacità degli stati cristiani di opporsi congiuntamente all'espansione degli ottomani, a riconoscersi tributario di Costantinopoli;





 
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1493-99, è in guerra con Giovanni Alberto di Polonia che respinge sotto le mura di Suceava;





1496
REGNO di FRANCIA
Carlo VIII
Albero genealogico
(Amboise 1470 - 1498)
figlio di Luigi XI e di Carlotta di Savoia;
[ultimo sovrano della dinastia dei Valois.]
1483-98, re di Francia;
[1483-91 - reggente la sorella Anna di Borbone-Beaujeu.]
nel 1491 prese in mano le redini del governo, pone l'assedio a Rennes costringendo alla fine Anna di Bretagna [sposata per procura con Massimiliano di Absburgo nel 1490] a concedergli la sua mano portandogli in dote l'importante provincia;
nel 1492 il suo grande sogno è la rivendicazione del regno di Napoli che gli deriva dalla casa d'Angiò; a questo progetto egli non esita a sacrificare parte dei territori faticosamente annessi da Luigi XI; con l'esborso di una forte somma di denaro (trattato di Etaples) si garantisce prima di tutto la neutralità inglese;
nel 1493 continua nel suo progetto di rivendicazione del regno di Napoli; risolve la controversia ancora aperta con Massimiliano d'Austria restituendo l'Artois, la Franca Contea e lo Charolais (trattato di Senlis);
restituisce a Ferdinando d'Aragona la Cerdagna e il Rossiglione (trattato di Barcellona);
1494-95, tentativo di riconquista del regno di Napoli;




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
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Cancelliere-Guardasigilli
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Segretario di stato agli Affari Esteri
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1496
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1496
ducato d’Angiò
Renato II
Albero genealogico

(n. 1451 - Fains, Barrois 1508)
figlio di Federico (Ferri) di Lorena conte di Vaudémont e di Iolanda d'Angiò (figlia di Renato I [il Buono]);
1473-1508, duca di Lorena;
ereditato il ducato dal cugino Niccolò d'Angiò, con il trattato di Nancy deve cedere a Carlo [il Temerario] duca di Borgogna le più importanti piazzeforti del paese;
nel 1475 è costretto a rifugiarsi a Lione dove prende il comando di truppe svizzere;
nel 1476 sconfigge Carlo [il Temerario] a Grandson e a Morat;
nel 1477 uccide Carlo [il Temerario] nell'assedio di Nancy;
1480-1508, duca di Bar;
succeduto a Renato I [il Buono], è attratto dalle vicende italiane;
nel 1483 combatte a fianco di Venezia durante la guerra di Ferrara, senza nascondere le sue ambizioni sul regno dell'Italia meridionale su cui vanta i diritti della sua famiglia materna;
nel 1485 impone alla Lorena la legge salica, vietando la separazione del ducato di Bar; non avendo avuto figli dalla moglie Giovanna d'Harcourt, la ripudia per Filippa di Gheldria che gli dà un successore, Antonio;
allo scoppio della "congura dei baroni" nell'Italia meridionale contro Ferdinando I d'Aragona, nonostante le insistenze di papa Innocenzo VIII e le precedenti promesse, non interviene dedicandosi invece al miglioramento del proprio stato e del suo assetto politico;





1496
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1496
ducato di Savoia
Carlo II Giovanni Amedeo
Albero genealogico
(Torino 1490 - Moncalieri 1496)
figlio di Carlo I [il Guerriero] e di Bianca del Monferrato;
[succeduto al padre a 9 mesi]
1490-96, principe di Piemonte;
1490-96, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1490-96, duca di Savoia;
1490-96, marchese di Saluzzo;
1490-96, re di Cipro e Gerusalemme [titolare];


si estingue la linea di Amedeo IX [il Beato] –

1496, la Repubblica di Venezia aggrega la famiglia dei Savoia al patriziato.





Filippo II [Senzaterra]
Albero genealogico
(Chambery 1438- Torino 1497)
quintogenito di Ludovico I e di Anna di Lusignano;
[all’inizio non riceve alcun appannaggio]
1465-96, conte di Bresse;
1465-96, signore del Bugey;
[riceve dal padre le signorie di Baugé, Valbonne e Montrevel erette in contado]
nel 1472 sposa Margherite de Bourbon († 1483);
nel 1485 sposa Claudine de Brosse, contessa di Penthievre († 1513);
1496-97, principe di Piemonte;
1496-97, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1496-97, duca di Savoia;
1496-97, re di Cipro e Gerusalemme [titolare];







 
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1496
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1496
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico VII Tudor
Albero genealogico

(castello di Pembroke 1457 - Richmond, Londra 1509)
1485, vissuto finora in esilio, è legato alla casa dei Lancaster da un doppio vincolo di parentela in quanto figlio di:
- Edmondo Tudor, conte di Richmond, figlio di Owen Tudor (secondo marito di Caterina di Valois, vedova del re Enrico V) e quindi fratellastro di Enrico VI, e di
- Margherita di Beaufort discendente da Giovanni di Gand, duca di Lancaster.
1455-85, guerra delle due rose;
1485-1509, re d'Inghilterra;
[dopo essersi fatto proclamare re sul campo di battaglia di Bosworth, nel Leicestershire.]
nel 1486 sposa Elisabetta di York, figlia di Edward IV, ed imprigiona Edward conte di Warwick (nipote di Edward IV e unico erede maschio degli York);
nei primi anni di regno il suo potere viene insidiato dai complotti organizzati dal partito yorkista, capeggiato da Margherita di Borgogna (sorella di Edward IV di York);
nel 1487 gli viene opposto Lambert Simnel che, spacciandosi per il conte di Warwick (in realtà prigioniero nella Torre), viene proclamato re dai yorkisti irlandesi e sbarca in Inghilterra alla testa di un esercito; sconfitto dalle truppe reali e smascherato, Simnel finisce a corte come sguattero;




1496
dal 1492 un altro sedicente erede della casa di York, Perkin Warbeck, complica la scena politica inglese, appoggiato da Francia e Scozia;

IRLANDA
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a

1496
REGNO di SCOZIA
James IV
Albero genealogico

(1473 - Flodden Field, Northumberland 1513)
figlio di James III Stuart e di Margarethe di Danimarca;
1488-1513, re di Scozia;
fattosi proclamare re dai nobili dopo averne capeggiato la rivolta contro il padre, promuove lo sviluppo economico del paese mantenendo buoni rapporti con Enrico VII Tudor;

1496
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a

1496
REGNO di DANIMARCA, REGNO di NORVEGIA e REGNO di SVEZIA
Johan I
Albero genealogico
(Aalborg 1455 - Aalborg 1513)
figlio di Christian I e di Dorotea di Brandeburgo;
nel 1478 sposa la p.ssa Christine di Sassonia;
1481-1513, re di Danimarca e di Norvegia;
1483-1501, re di Svezia (Johan II);
duca di Schleswig-Holstein

1496
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1496
REGNO di PORTOGALLO
Emanuele [il Grande]
Albero genealogico
(Alcochete, Lisbona 1469 - Lisbona 1521)
figlio di Ferdinando duca di Viseu e di Beatrice di Portogallo;
1495-1521, re di Portogallo;




1496
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1496
REGNO di NAVARRA e REGNO di ARAGONA
Ferdinando II [il Cattolico]
Albero genealogico

(Sos, Aragona 1452 - Madrigalejo, Estremadura 1516)
figlio di Giovanni II d'Aragona e della sua seconda moglie Giovanna Enriquez;
1469, Valladolid 19 ottobre, sposa Isabella, sorellastra di Enrico IV di Castiglia;
1474, alla morte di Enrico IV, la figlia Giovanna [la Beltraneja], sposa Alfonso V re del Portogallo;
ne segue una lunga e dura lotta di successione tra le due pretendenti e i rispettivi mariti;
1479-1516, re d'Aragona e di Sicilia;
dopo la conclusione di una lunga e dura lotta per la successione;
con la morte di Giovanni II d'Aragona inizia il regno congiunto dei due sovrani: ciascuno figura come principe consorte nel regno dell'altro, e sul piano costituzionale la Castiglia e l'Aragona rimangono due stati separati, ma tra Ferdinando e Isabella regna una piena intesa;
1481-92, lunga guerra rivolta tutta al regno di Granada l'ultimo caposaldo arabo nella penisola iberica;
nel 1492, con la conquista di Granada, decreta l'espulsione di tutti gli ebrei dalla Spagna;
scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo;
nel 1493 utilizza ora il potenziale militare e finanziario della Castiglia per riprendere in grande stile la tradizionale politica aragonese di espansione verso i Pirenei e il Mediterraneo; ottiene intanto la restituzione del Rossiglione e della Cerdagna dal re di Francia Carlo VIII in cambio dell'assenso spagnolo alla sua spedizione contro Napoli; ma poi si adopera per costituire contro di lui una lega con l'imperatore e con gli stati italiani e invia un esercito nel mezzogiorno d'Italia per espellerne i francesi;





1503-16, re di Napoli (Ferdinando III);
1512-16, re di Spagna (Ferdinando V);





1496
dal 1478 opera il Sant'Uffizio (Inquisizione spagnola);





1496
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
Isabella I [la Cattolica]
Albero genealogico

(Madrigal de las Altas Torres, Ávila 1451 - Medina del Campo, Valladolid 1504)
figlia di secondo letto di Giovanni II di Castiglia e di Isabella di Portogallo;
1469, 19 ottobre, liberata dal castello di Madrigal dove Enrico la teneva in una velata prigionia, può sposare Ferdinando d'Aragona, re di Sicilia ed erede della corona aragonese: questo matrimonio, atto di volontà della principessa, non è certo gradito ad Enrico IV né negli ambienti diplomatici portoghesi, inglesi e francesi;
a questo punto molti dei grandi di Castiglia, temendo un rafforzamento che alla corona castigliana sarebbe pervenuto dall'unione con quella aragonese il giorno in cui Ferdinando avesse ereditato l'Aragona, oppongono alle sue ragoni quelle di Giovanna la Beltraneja, figlia presunta di Enrico IV;
1474-1504, regina di Castiglia;
dopo la morte del fratello, anche se la lotta per il riconoscimento dei diritti ereditari continua;
nel 1475 la la battaglia di Toro fra portoghesi e castigliani ha esito incerto;
nel 1476, alla morte del gran maestro dell'ordine cavalleresco di Santiago, pretende che questa carica venga assegnata al marito;
nel 1479 viene sottoscritto il trattato di Alcoçobes (o Alcáçovas) con i portoghesi, in base al quale Giovanna [la Beltraneja] e suo marito Alfonso di Portogallo rinunciano all'eredità castigliana;
nel 1481 si assiste ad importanti sconvolgimenti legislativi;
nel 1487 pretende ancora che la carica di gran maestro dell'Ordine cavalleresco di Calatrava sia assegnato al marito;
nel 1494 pretende ancora che la carica di gran maestro dell'ordine cavalleresco di Alcántara sia assegnato al marito;


1496
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1496
Monferrato
Guglielmo IX Paleologo
Albero genealogico
(? - ?)
figlio del marchese Bonifacio III e di Maria Brankovic;
1494-1518, marchese di Monferrato;










 
1496
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1496
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
[IV dedizione alla Signoria Sforzesca]
(1488 13 set - 26 ott 1499)
Governatore
Agostino Adorno
(1488 13 set - 26 ott 1499)
Commissario
Corrado Stanga
(1494 - 26 ott 1499)

1496
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1496
ducato di Milano
Ludovico Sforza [il Moro]
Albero genealogico
(Vigevano 1452 - Loches, Turenna 1508)
figlio quartogenito di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti;
nel 1476 cerca con gli altri fratelli Sforza Maria, Ascanio e Ottaviano di contrastare la successione del nipote Gian Galeazzo Maria;
nel 1477 un suo colpo di mano tentato assieme ai fratelli viene sventato ed i congiurati, banditi dalla città, vengono confinati in diverse città italiane;
da Pisa egli continua la sua azione per scalzare l'autorità di Bona di Savoia e di Cicco Simonetta, contando anche sull'appoggio di Alfonso d'Aragona (figlio del re di Napoli Ferdinando I) e di Roberto di Sanseverino;
nel 1478 verso la fine dell'anno si porta con i fratelli in Liguria, con l'intenzione di puntare su Milano;
nel 1479, nonostante un nuovo bando per ribellione e nonostante la morte di Sforza Maria, assieme agli altri fratelli prende Tortona; Bona di Savoia cede e lo chiama a Milano;
1479-1500, duca di Bari;
dal 1481 è l'incontrastato signore di Milano;
1482-84, combatte contro Venezia la guerra di Ferrara;
1485-86, porta un valido aiuto a Ferdinando I nel corso della "guerra dei baroni";
nel 1487 ristabilisce il dominio milanese su Genova (ribellatasi dal 1477);
nel 1488 interviene nella difesa della nipote Caterina Riario Sforza sostenendo i suoi diritti su Forlì;
nel 1491 sposa Beatrice d'Este stabilendosi nel fastoso castello di Milano;
nel 1492 nel suo fastoso castello di Milano è ormai [dopo la morte di Lorenzo [il Magnifico]] la persona politica più importante d'Italia, amico di tutti i sovrani europei e con l'appoggio incondizionato di papa Alessandro VI, asceso al pontificato grazie alle manovre del cardinale Ascanio Sforza; le difficoltà nascono se mai nei rapporti con Ferdinando I d'Aragona e suo figlio Alfonso i quali premono perché vengano rispettati i diritti del duca legittimo, ormai maggiorenne, e di sua moglie Isabella d'Aragona; egli allora si avvicina a Carlo VIII di Francia cui fornisce appoggio per la spedizione che questi sta preparando contro il regno di Napoli;
nel 1493 mentre Ferdinando I d'Aragona e suo figlio Alfonso premono perché vengano rispettati i diritti del duca legittimo, ormai maggiorenne, e di sua moglie Isabella d'Aragona, egli fornisce appoggio a Carlo VIII di Francia che sta scendendo in Italia contro il regno di Napoli sulla scorta degli antichi diritti angioini;
1494-1500, duca di Milano;
nel 1495 aderisce alla lega dei principi italiani che costringerà il re francese a ripassare le Alpi (ottobre);






 
1496
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1496
Mantova
Francesco II Gonzaga
Albero genealogico
(n. 1466 - m. 1519)
figlio di Federico I e di Margherita di Baviera;
1484-1519, marchese di Mantova;
succeduto al padre, si avvicina alla Serenissima pur cercando di mantenere il buon vicinato con Milano;
nel 1490 sposa Isabella d'Este; il matrimonio porta ad un intreccio degli interessi, niente affatto coincidenti, dei Gonzaga e degli Estensi, che sottopone a molte oscillazioni la sua politica;
nel 1494 aderisce alla lega dei principi italiani;
nel 1495 comanda l'esercito che si batte a Fornovo;

1495
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1496
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Agostino Barbarigo
Albero genealogico
(Venezia, 1419 – Venezia, 20 set 1501)
figlio di Francesco e di Cassandra Morosini; ha tre fratelli (di cui uno doge, Marco, suo predecessore);
1486-1501, doge di Venezia; [74°]



- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1496
il senato, ricevuti gli ambasciatori tarantini, decide di inviare a Taranto il nobile veneziano Andrea Zancanio per consigliare il popolo di rassegnarsi intanto a Federico in attesa di nuovi sviluppi; in seguito però, soprattutto dopo che gli Orsini hanno intercettato delle lettere del duca di Milano dirette al pontefice nelle quali quest'ultimo incita il papa ad ammonire il senato veneziano di non intromettersi negli affari dei tarantini, [temendo un'spansione di Venezia in Italia] la partenza di Zancanio viene sospesa e gli ambasciatori sono esortati di darsi alla clemenza di Federico;



1496
Firenze
Piero de' Medici
Albero genealogico
(Firenze 1472 - Garigliano 1503)
figlio di Lorenzo [il Magnifico] e di Clarice Orsini;
1492-94, signore di Firenze;
dal 1494 è in esilio da Firenze insieme ai fratelli.
 
1496
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1496
ducato di Urbino
Guidobaldo I
Albero genealogico
(Urbino 1472 - Fossombrone 1508)
figlio di Federico da Montefeltro e di Battista Sforza;
1482-1508, duca di Urbino;
[sotto la tutela del conte Ottaviano Ubaldini e la raffinata educazione dell'umanista Ludovico Odasio;]
1486-89, iniziata giovanissimo, come tradizione di famiglia, la carriera delle armi combatte nella Marca, in Romagna e in Umbria contro feudatari e città ribellatesi a Innocenzo VIII;
nel 1489 sposa Elisabetta Gonzaga che non gli darà dei figli;
nel 1494 combatte al servizio di Venezia nella lega contro Carlo VIII;
 
1496
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1496
REGNO di NAPOLI e REGNO di SICILIA
Ferdinando II o Ferrandino
Albero genealogico

(Napoli 1467 - 1496)
figlio di Alfonso II d'Aragona e di Ippolita Maria Sforza;
educato da Parrasio viene avviato agli studi umanistici da B. Cariteo che diventa suo segretario e suo consigliere;
1494-95, duca di Calabria;
nel 1494, lla discesa di Carlo VIII , è costretto a ritirarsi dalle Romagne dopo un debole tentativo di resistenza all'esercito francese;
1495-96, re di Napoli;
[in seguito all'abdicazione del padre]
è costretto a rifugiarsi a Ischia e poi a Messina;
sconfitta di Seminara;
1496
forte della vittoria di Atella, può rientrare in Napoli già insorta contro i francesi, grazie anche a un complesso gioco diplomatico che gli vale l'alleanza di Venezia e del regno d'Aragona (quest'ultima cementata dal suo matrimonio con la zia Giovanna, nipote di Ferdinando [il Cattolico]); muore poco prima della liberazione del regno.
Le insegne reali sono vestite da Federico ma gli abitanti di Taranto sono indecisi se rassegnarsi al nuovo re, darsi in mano ai turchi oppure sottomettersi ai veneziani;
il regno di Napoli ritorna così interamente sotto i vecchi sovrani;
intanto nella provincia scoppia un male oscuro definito in seguito "morbo Gallico"




Federigo IV
Albero genealogico

(1452 - Plessis-les-Tour 1504, in prigione)
figlio di Ferdinando II e di Isabel di Chiaramonte;
1496-1501, re di Napoli;






1496
-
a





Baïf, Lazare de (La Flèche 1496-Parigi 1547) umanista francese, ambasciatore a Vienna;
[Padre di Jean-Antoine.]
fu in rapporto con umanisti ed eruditi come P. Bembo e Sturm e diffuse la cultura greca e latina in Francia, traducendo, tra l'altro, Plutarco e Sofocle;
De re navali (1536, pure di interesse archeologico).

Barros, João de (Viseu 1496-presso Pombal 1570) letterato e storico portoghese, ricoprì importanti cariche nell'amministrazione delle colonie portoghesi in India;
Crónica do imperator Clarimondo (1522, Cronaca dell'imperatore Clarimondo)
Rópica pnefma (1532, dialogo filosofico di stampo umanistico)
Décadas da Asia3 (1552, 1553, 1563, Decadi dell'Asia; sull'espansione portoghese in oriente; storicamente non attendibili, valgono come uno dei più perfetti esempi di prosa cinquecentesca).

Beolco, Angelo o Ruzzante (Padova 1496 ca-1542) autore teatrale e attore italiano "el pavan fo prima de pava"
Pastoral (1518/20)
L'Anconitana (1522 oppure 1529/34, commedia "cittadina" in 5 atti)
La Betìa (1524/25, "mariazo" in 5 atti)
Trilogia di atti unici (1528/29: Parlamento de Ruzante che iera vegnù de campo, Bilora, Menego)
La Moscheta (1529, in 5 atti)
Orazioni (1521 e 1529)
La Fiorina (1531/32)
La Piovana (1532)
La Vaccaria (1533)
Littera (1536, all'amico M. Alvarotto).

Marot, Clement (Cahors, Quercy 1496-Torino 1544) poeta francese e traduttore;
[Figlio di Jean (1450-1526).]
Au roi, pour avoir été dérobé (Al re per essere stato derubato)
Le temple de Cupido (1515, Il tempio di Cupido)
Au roi, pour le délivrer de prison (1527, Al re, perché lo liberi dalla prigione)
Adolescence clémentine (1532, Adolescenza clementina, versione espunta)
L'Enfer (L'inferno, in circolazione dapprima manoscritto poi pubblicato nel  1539 ad Anversa, nel 1542 a Lione a cura di E. Dolet).

Menno Simonsz (Witmarsum, Frisia olandese 1496-Wüstenfeld. Holstein 1561) riformatore olandese, fondatore dei mennoniti, esplicò la sua attività missionaria nei Paesi Bassi e nella Germania del nord
1534, prete cattolico, passa al gruppo anabattista organizzato da Obbe Philips (gli obbeniti) divenendone "anziano"
Il fondamento della giusta dottrina cristiana (1539-40).

Muzio, Girolamo o Giustinopolitano (Padova 1496-La Panereta, Firenze 1576) letterato italiano, la cui famiglia era originaria di Capodistria (l'antica Giustinopolitano), fu cortigiano e diplomatico al servizio dei signori di Ferrara, Pesaro e Urbino;
Egloghe (1550)
Vergeriane (1550, contro P.P. Vergerio)
Mentite ochiniane (1551, contro B. Ochino)
Le lettere cattoliche (1571, sui mali della chiesa)
Battaglie per la difesa dell'italica lingua (1582, postumo, che, d'accordo con G.G. Trissino, si schierano per una lingua che risulti dalla sintesi di varie parlate regionali).

Rich, Richard (Saint Lawrence Jewry, Londra 1496 ca-Rochford, Essex 1567) politico inglese, compì gli studi legali al Middle Temple di Londra dove conobbe Tommaso Moro;
1529, entra alla camera dei comuni;
1533, è nominato avvocato generale e in questo ufficio dirige i processi contro chi rifiuta di accettare gli "Atti di successione e di supremazia" emanati da Enrico VIII; è uno dei più zelanti esecutori della volontà del sovrano ed ha grande influenza nei processi che portano alla condanna di J. Fisher e di Tommaso Moro (1535);
1536, diventa cancelliere del tribunale incaricato di occuparsi delle rendite delle terre dei monasteri incamerati dalla corona e speaker (presidente) dei comuni;
1547, dopo la morte di Enrico VIII è nominato lord cancelliere e appoggia Edward Seymour, duca di Somerset, nell'attuare una svolta puritana nel paese;
1549, non esita ad accusare il duca e a farlo condannare quando si afferma la linea accentratrice di J. Dudley, duca di Northumberland;
1551, si dimette dalla carica di cancelliere ma la sua influenza rimane molto forte;
1553, si pronuncia per Maria Tudor, abbandonando la regina Jane Grey cui ha giurato fedeltà pochi giorni prima; pur non avendo parte attiva nel governo durante questo periodo, appoggia vigorosamente il tentativo di restaurare il cattolicesimo distinguendosi particolarmente nella persecuzione degli eretici nella contea di Essex in cui risiede.

Soto, Hernando de (Barcarrota, Badajoz 1496-lungo le rive del Mississippi 1542) conquistatore ed esploratore spagnolo;
1514, comincia le sue esplorazioni nell'America latina con Pedrarias de Ávila;
1532, con F. Pizarro prende parte alla conquista del Perù;
1538, è nominato da Carlo V governatore di Cuba
1539, da Cuba sbarca in Florida, iniziando l'esplorazione degli attuali Stati Uniti meridionali; raggiunge il fiume Ohio e l'Arkansas; muore sul Mississippi durante il viaggio di ritorno.

Venier, Sebastiano (1496-1578) capitano generale da mar della Repubblica di Venezia;
1571, 7 ottobre, battaglia di Lepanto: pur 75enne, è al comando di una nave capitano che fiancheggia l'ammiraglia Realdi don Giovanni d'Austria;
1577, viene eletto doge.

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«segue da 1495»
1496,
Spagna
:
Burgos, Frederick Biel di Basilea pubblica il romanzo Cárcel de amor di Diego de San Pedro;
Salamanca, Hutz e Sanz pubblicano la Repetición de Amores di Juan de Lucena;
«segue 1497»

Monte di Pietà
di Vicenza

«segue da 1486»
1496, sorto come assolutamente gratuito, il pio istituto vicentino comincia ora a chiedere un interesse del 5% anuo - inferiore comunque a quello praticato da altri consimili istituti - il che gli permette di accrescere ulteriormente il proprio capitale;
«segue 1820»

Monte di Pietà
di Udine

1496, 11 settembre, il Consiglio comunale di Udine decide di destinare 100 ducati all'anno per dieci anni "pro solutione pauperarum ad excludendum pravas extorsiones et usuras";
«segue 1503»

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