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Papa
Innocenzo II

(1130-43)


cardinali:
De Burgundio Haymericus (?)
1123-41, cancelliere della sacra romana chiesa;

Anacleto II
[Antipapa]
(1130-1138)

Pietro Pierleoni
(† 1138)

ANNO 1135





1135
SACRO ROMANO IMPERO
Lotario III
Albero genealogico
(n. 1060 ca - Breitenwang am Lech, Tirolo 1137)
figlio di un piccolo feudatario sassone, Gebardo di Supplimburgo;
per aver combattuto contro l'imperatore Heinrich IV, appoggiando la rivolta del figlio Heinrich V, viene da quest'ultimo, divenuto imperatore nel 1106, compensato con il ducato di Sassonia;
1106-37, duca di Sassonia (Lotario II);
1114-15, messosi a capo dell'opposizione feudale alla politica accentratrice della casa di Franconia, guida la rivolta antimperiale;
1115, a Welfesholz sconfigge Heinrich V;
1125, alla morte di questi, sostenuto dalla chiesa viene eletto re di Germania dalla grande feudalità che, escludendo deliberatamente, Friedrich II [il Losco], duca di Svevia e nipote del defunto sovrano, intende riaffermare il principio elettivo in contrapposizione al principio ereditario; Friedrich II [il Losco] e il fratello Konrad (futuro imperatore Konrad III) prendono le armi contro Lotario;
1125-37, re di Germania e d'Italia (Lotario III);
nel 1127 Konrad III riesce a farsi eleggere antiré; a questo punto per ottenere aiuto contro di lui Lotario, finora sostenuto dalla grande feudalità, è costretto a larghe concessioni a vantaggio dei signori laici ed ecclesiastici;
determinante nella lotta contro gli Hohenstaufen è l'alleanza con il duca di Baviera Heinrich X [il Superbo] della casa guelfa (Welf), al quale concede in moglie la figlia;
nel 1133, migliorata la situazione in Germania, può discendere in Italia dove riesce a farsi incoronare imperatore da papa Innocenzo II, che riconduce a Roma, senza tuttavia riuscire a cacciare dalla città l'antipapa Anacleto II, sostenuto dal normanno Ruggero II;
1133-37, imperatore del Sacro Romano Impero (Lotario II);
1135
ritornato in Germania ottiene la definitiva sottomissione di Konrad III e può così combattere contro gli slavi d'oltre Elba ed estendere il dominio tedesco sulla Pomerania e sulla Polonia;

Konrad III
Albero genealogico
(1093/94 - 1152)
figlio di Friedrich I von Staufen, duca di Svevia e di Alsazia, e di Agnes figlia dell'imperatore Heinrich IV;
1115-52, duca di Franconia;
nel 1115 ca sposa Gertrud von Komburg († 1130/31);
1127-38, antiré di Germania;
[dopo essere riuscito a farsi eleggere]
1128-38, re d’Italia;




1138-52, re di Germania e dei romani;


1135
-



1135
Sassonia
Heinrich X [der Bäre = l’Orso]
Albero genealogico

(1100 ca - Stendal, Magdeburgo 1170)
figlio di Otto [il Ricco], conte von Ballenstadt, e di Eilika di Sassonia, figlia minore di Magnus duca di Sassonia;
1123, primo noto esponente della dinastia degli Ascani, eredita alla morte del padre i territori sassoni della famiglia;
conte von Ballenstadt
nel 1124 sposa Sofie von Winzenburg († 1160);
1124-38, margravio di Sassonia;
1125-31, signore di Mark Lausitz;
[riceve dall'imperatore Lotario III la Lusazia, poi toltagli nel 1131]
nel 1134, in ricompesa dei servigi resi nella campagna d'Italia, ottiene l'Altmark o Marca del Nord, a ovest dell'Elba, primo embrione della marca del Brandeburgo; intraprende presto la conquista dei territori a est dell'Elba, occupati dal popolo slavo dei Vendi;



1137-41, duca di Sassonia;
1150-70, margravio di Brandeburgo;



1135
ducato di Baviera
Heinrich X [il Superbo]
Albero genealogico

(n. 1102 ca - Quedlinburg, Sassonia 1139)
figlio secondogenito di Heinrich IX [il Nero], duca di Baviera, della casa guelfa (Welf);
1126-38, duca di Baviera;
nel 1127 sposa Gertrude di Sassonia, figlia del re di Germania Lotario III, gettando così le basi per il predominio del proprio casato;
1132-33, sostiene Lotario III contro gli Hohenstaufen nella spedizione in Italia;



1137-38, duca di Sassonia;










1135
contea di Polonia
ducato di Pomerania
Boleslav III [Boccatorta]
Albero genealogico

(n. 1086 - † 1138)
figlio di Wladislaw I Herman, fratello minore di Boleslav II, e di Judith di Boemia († 1086);
1102-11, 1111-38, conte di Polonia;
ristabilisce l'ordine e l'unità dello stato polacco col fratellastro coreggente Zbigniew;
nel 1103 sposa Zbyslava di Kiev;
nel 1109 difende l'indipendenza polacca contro l'imperatore Heinrich V sconfiggendolo a Breslavia;
nel 1110, con la netta vittoria di Glogan (pol. Glogów) sui tedeschi, assicura al suo paese piena indipendenza per un quarto di secolo;
nel 1111 accieca il coreggente fratellastro Zbigniew;
nel 1115 sposa Salomé von Berg-Schelkingen († 1144);
1122-38, duca di Pomerania;
dopo una lotta ventennale conquista e cristianizza, grazie a Ottone vescovo di Bamberga, la Pomerania e la costa baltica tra le foci dell'Oder e della Vistola;
nel 1125, alla dieta di Merseburg, presta giuramento di fedeltà all'imperatore Lotario III;

 

1135
-


1135
Austria
Leopold III [il Pio]
Albero genealogico

(Melk 1073 - Vienna 1136)
figlio di Leopold II e di Ida von Ratelberg;
1096-1136, margravio d’Austria;



1135
-

1135
REGNO d'UNGHERIA
Béla II
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Álmos,;
1131-?, re d'Ungheria;




1135
-





1135
IMPERO ROMANO-ORIENTALE
Giovanni II Comneno
Albero genealogico

(n. 1088 - † 1143)
figlio di Alessio I;
1118-1143, imperatore;
dopo una lunga contesa dinastica con la sorella Anna;
nel 1122, con la schiacciante vittoria di Berea, annienta per sempre i peceneghi che hanno invaso la Macedonia e la Tracia, liberando così l'impero dalla minaccia dell'invasione barbarica;
interviene poi in Ungheria e in Serbia, riuscendo di fatto a renderle entrambe vassalle di Bisanzio;
nel 1126, dopo i ripetuti attacchi veneziani alle isole ionie ed egee, deve confermare i privilegi di cui Venezia gode in base alla Bolla d'oro del 1081;

 



1135
-


1135
principato di Antiochia
(1099-1268)
Costanza d'Hauteville
Albero genealogico

(† 1163)
figlia di Boemondo II d'Hauteville e di Alice di Rethel;
1130-63, principessa di Antiochia;







1135
-

1135
REGNO di GERUSALEMME
Folco V [il Giovane]
Albero genealogico
(1092 - Acri 1143)
figlio di Folco [l'Imbronciato] e di Bertrade de Montfort († 1117);
1109-29, conte di Angiò;
nel 1110 sposa in prime nozze Eremberga ultima erede della contea del Maine;
1110-29, conte del Maine;
nel 1129 sposa in seconde nozze Melisenda, figlia di Baldovino II ed erede al trono di Gerusalemme;
1131-43, re di Gerusalemme;


 
-
1135
-





1135
RUSSIA
Jaropolk II
Albero genealogico
(? -?)
secondogenito di Vladimiro II [il Monomaco];
1132-39, gran principe di Kijev;

Izyaslav II
Albero genealogico
(? - ?)
figlio di Mstislav I [il Grande];
1135-46, principe di Vladimir;


1146-54, gran principe di Kjiev;

Vsevolod
Albero genealogico
(† 1138)
figlio di Mstislav I [il Grande];
1117-36, gran principe di Novgorod;

Rostislav
Albero genealogico
(? - ?)
figlio di Mstislav I [il Grande];
1127-59, principe di Smolensk;


1154-67, gran principe di Kijev;

?
Albero genealogico
(? -?)
figlio di
1127-?, principe di Cernigov;

Giorgio Dolgorukij
Albero genealogico
(? -?)
quartogenito di Vladimiro II [il Monomaco];
1125-57, principe di Rostov-Suzdal';
principato fra il Volga e l'Oka;



1149-57, passim, gran principe di Kijev;

1135






1135
REGNO di FRANCIA
Louis VI [il Grosso]
Albero genealogico

(Parigi 1080 ca - 1137)
figlio di Philippe I e di Bertha di Olanda (ripud. 1092 e † 1094);
1098, viene già associato al trono dal padre Philippe I e gli è di grande aiuto la collaborazione del suo amico e biografo Suger (Sigerio) abate di Saint-Denis;
1108-37, re di Francia;
reprime all'interno le violenze e gli arbitri dei feudatari insediati nell'Ile-de-France (la regione sottoposta al dominio diretto della corona) cercando l'appoggio del clero e delle città alle quali concede ampi privilegi; favorisce inoltre la fondazione di comunità rurali (celebre per tutto il secolo è la "carta" di Lorris, nel Gâtinois) e riorganizza l'amministrazione finanziaria del regno;
nel 1119 viene sconfitto nella battaglia di Brémule dopo aver sostenuto i diritti di Guglielmo III Clitone;
nel 1127, dopo l'assassinio del conte di Fiandra Carlo I [il Buono], punisce gli assassini e tenta di controllarne la successione;
nel 1128 ottiene che il nuovo conte di Fiandra, Thierry di Lorena (o d’Alsazia), gli giuri fedeltà come vassallo; ciò crea inevitabili conflitti con il re d'Inghilterra Henry I (figlio di William [il Conquistatore]) con il quale guerreggia a più riprese opponendosi al disegno di questi di riunificare i domini normanni sotto la corona inglese;


 
-
1135



1135
contee di Angiò e del Maine
Goffredo V [il Bello o il Plantageneto]
Albero genealogico

[da "Pianta di ginestra" l'insegna della sua casata]
(Angers 1113 - Château-du-Loir 1151)
figlio di Folco V [il Giovane] e di Eremberga o Sibilla del Maine;
1128, sposa Matilde, figlia di Henry I re d'Inghilterra e vedova dell'imperatore Enrico V;
1129-51, conte d'Angiò e del Maine;
[inizia così la dinastia degli Angiò Plantageneti e il passaggio della corona d'Angiò nella sfera di influenza inglese.]



1144-51, duca di Normandia;


1135
-
a

 
1135
Fiandra
Thierry di Lorena (o d’Alsazia)
Albero genealogico
(1099/1101 - 1168)
figlio di Thierry II [il Valoroso] († 1115), duca di Lorena, e di Gertrud di Fiandra († 1117);
cugino di Carlo I [il Buono], imposto dai comuni ribellatisi al tentativo di Louis VI re di Francia di porre sul trono un proprio uomo di fiducia;
signore di Bitche
1128-68, conte di Fiandra;
(dal lato di sua madre, dopo la morte di Guglielmo III Clitone, nipote di William [il Conquistatore])




 
-
1135



1135
ducato d'Aquitania
Guillaume X [il Santo]
Albero genealogico
(Tolosa 1099 - Santiago de Compostela 1137)
figlio di Guglielmo IX e di Matilde Filippa di Tolosa († 1117);
conte di Poitiers
nel 1121 sposa Eleonora di Châtellerault († 1130);
1127-37, duca d'Aquitania;
nel 1128, impadronitosi con la forza dell'Aunis, vive quasi sempre nella sua fastosa residenza di Poitiers circondato da troubadours e letterati;
1130-35, sostiene l'antipapa Anacleto II; alla fine viene riportato all'obbedienza a Innocenzo II da Bernardo di Chiaravalle;

 
-
1135



1135
contea di Tolosa
Alfonso I Jourdain
Albero genealogico
(Tripoli 1102 - Cesarea 1148, assassinato)
figlio di Raimund IV e di Elvira († ?), figlia naturale di Alfonso VI re di Castiglia e Leòn;
sposa Faydiva d'Uzes/Faydide di Rodi;
1112-48, conte di Tolosa;
duca di Narbonne

 
-
1135


 
1135
SAVOIA
Amedeo III
Albero genealogico

(1094 ca - 1148)
figlio di Umberto II [il Rinforzato] e di Gisla o Gisella di Franca-Contea;
1103-48, conte di Savoia, Aosta, Belley e Maurienne;
[tutore Aimone, conte di Ginevra]
nel 1123 sposa Matilde d’Albon;
nel 1125 sostiene Konrad di Hohenstaufen nella lotta contro Lotario III per la successione all'impero; l'anno successivo quest'ultimo si vendica concedendo ampi privilegi al vescovo di Torino;




 
-
1135
nel 1116 Torino si è dichiarata libero comune con l'approvazione di Enrico V;





1135
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico I [il Chierico] (Beauclerc)
Albero genealogico
(Selby, Yorkshire 1068 - Lyons-la-Forêt, Vexin 1135)
[soprannome datogli per la sua cultura]
figlio quartogenito di William I [il Conquistatore];
1100-35, re d'Inghilterra;
salito al trono alla morte del fratello William II [il Rosso], vive in tutto il periodo di regno circa 17 anni in Normandia;
pubblica una specie di manifesto conosciuto come Charter of Liberties (Carta delle libertà) con il quale si impegna ad eliminare gli abusi del predecessore mirando in questo modo all'appoggio dei baroni e della chiesa nel probabile scontro con il fratello maggiore Robert II [Cortacoscia], duca di Normandia;
1103-06, si trova coinvolto in una ostinata disputa con l'arcivescovo di Canterbury Anselmo d'Aosta per la questione delle investiture;
nel 1106 sconfigge e imprigiona a Tinchebray il fratello Robert II [Cortacoscia], e così Inghilterra e Normandia sono di nuovo riunite sotto un solo sovrano;
nel 1107 un'assemblea di magnati ratifica un compromesso che sancisce che il papa ha diritto di conferire ai vescovi l'investitura canonica, ma al sovrano è dovuto da parte degli insigniti l'omaggio feudale; con l'aiuto in particolare del collaboratore Roger di Salisbury, dedica cure efficaci all'organizzazione giuridica (Lege Henrici) e amministrativa dello stato;
nel 1119, a Brémule, sconfigge Louis VI re di Francia e debella i baroni normanni insorti;
nel 1120, dopo la morte per naufragio del figlio William, si adopera con energia per ottenere che Matilde gli succeda;
nel 1127 vuole che prelati e baroni giurino di accettare Matilde come loro futura sovrana;
nel 1128 ottiene un grande successo diplomatico facendo sposare a Goffredo d'Angiò la figlia Matilde, vedova dell'imperatore Enrico V;
nel 1131 ribadisce la sua volontà affinché prelati e baroni giurino di accettare Matilde come loro futura sovrana;
1135
alla sua morte gli succede invece il nipote Stefano di Blois.


Stefano di Blois
Albero genealogico
(Blois 1097 ca - Dover 1154)
figlio di Stefano, conte di Blois, e nipote per parte di madre di William [il Conquistatore];
educato alla corte di zio Henry I re d'Inghilterra, si impegna a riconoscere la successione al trono della figlia di questi, Matilde, moglie di Goffredo V [il Plantageneto], conte d'Angiò;
1135-54, re d'Inghilterra;
fattosi proclamare, approfittando dell'assenza di Matilde e con l'appoggio del clero e di molti baroni;



1135
-


a

1135
REGNO di SCOZIA
Davide I
Albero genealogico
(n. 1084 - Carlisle 1153)
figlio quartogenito di Malcom III [Testa Grossa (Canmore)] e di Margherita di Wessex († 1093), viene allevato presso il re d'Inghilterra Henry I;
1107, alla morte di re Edgard, suo fratello maggiore, torna in patria e ottiene, come conte di Cumbria, il sud della Scozia;
1107-1153, conte di Cumbria;
(Alexander riceve con la corona il nord del paese)
1124, morto anche il fratello Alexander, sale al trono;
1124-53, re di Scozia;
costituisce lo stato in forma di monarchia feudale di tipo normanno incoraggiando la migrazione in Scozia di numerosi casati anglo-normanni come i Baliol, i Bruce, i Lindsay, concedendo loro in feudo vasti territori; istituisce inoltre, continuando l'opera della madre Margherita [santa], cinque nuovi vescovati proteggendo e incoraggiando l'opera religiosa dell'ordine cisterciense;


1135
-


a


1135
REGNO di NORVEGIA
Magnus IV [den Blinde (il Cieco)]
(n. 1115 - † 1139)
figlio di Sigurd I Jorsalafare;
1130-35, re di Norvegia;
costretto a dividere il regno conun presunto zio, Aroldo IV Gille, venuto dall'Irlanda proclamandosi figlio di Magnus III Barfot;
1135
costretto a dividere il regno col presunto zio Aroldo IV Gille, viene da questi, grazie all'appoggio del re di Danimarca, spodestato; accecato e rinchiuso in un convento, sarà liberato solo l'anno successvio quando Aroldo IV Gille sarà ucciso da un altro pretendente, Sigurd Slembedegn;
[morirà nel 1139 nel corso di una battagla navale combattuta contro i tre figli di Aroldo IV Gille.]



?
(? - ?)
figlio di;
1135-?, re di Norvegia;




1135
-




segue



1135
REGNO di CASTIGLIA e di LEÓN
Alfonso VII [il Buono o l'Imperatore]
Albero genealogico

(n. 1105 - La Fresneda, Teruel 1157)
nipote di Alfonso VI;
1126-57, re di Castiglia e di León;
riconosciuto re dai nobili, ostili alla madre, regina Urraca, e al patrigno Alfonso I [il Battagliero], contro i quali deve combattere per assicurarsi definitivamente la successione;
nel 1128 sposa Berenguela di Barcellona († 1149);
1135
nell'assemblea di León si fa conferire il titolo, già assunto dal nonno Alfonso VI, di imperatore di Spagna e induce molti principi spagnoli a dichiararsi suoi vassalli; approfittando della crisi degli emirati arabi, compie alcune spedizioni fino a Córdoba, Cadice e Siviglia;





1135
-
a

1135
REGNO di NAVARRA
Garcia VI [il Restauratore]
Albero genealogico
(post 1110 - Lorca de Navarra 1150)
figlio di Ramiro Sanchez, signore di Monzon, e di Cristina de Vivar (figlia del El Cid Campeador);
nel 1130 ca, sposa Marguerite de l'Aigle († 1141);
1134-50, re di Navarra;
grazie a lui il piccolo regno di Navarra è riuscito a staccarsi dalla sovranità aragonese e poi a mantenere la sua indipendenza approfittando abilmente delle rivalità tra i re di Aragona e di Castiglia;


 
1135
-


1135
REGNO di ARAGONA
Ramiro II [il Monaco]
Albero genealogico
(1075 ca - Huesca 1147)
[detto anche Prete-Re] terzogenito di Sancho I e di Feliciana di Roucy;
1134-37, re d'Aragona;
eletto dai sudditi aragonesi [anche se, monaco benedettino, ha raggiunto la dignità vescovile] trasgredendo così le disposizioni testamentarie del fratello Alfonso I [il Battagliero];
Saragozza viene occupata da Alfonso VII di Castiglia il quale ha approfittato dell'instabilità del regno: solo più tardi gliela lascierà come feudo;
1135
deve fronteggiare una rivolta nobiliare con epicentro a Huesca; superatala, grazie all'appoggio del conte di Barcellona Raimondo Berengario IV, conduce contro i ribelli una durissima repressione;

 
1135
-

1135
contea di Barcellona
Raimondo Berengario IV
Albero genealogico
(n. 1115 ca - Borgo San Dalmazzo, Cuneo 1162)
figlio e successore di Raimondo Berengario III [il Grande] e di Dolce di Provenza;
1131-62, conte di Barcellona;



1137-62, principe d'Aragona;



1135
-

a



1135
Monferrato
Ranieri II
Albero genealogico
(† 1135 ca)
figlio di Guglielmo IV e di Otta d’Aglié;
1100-35, marchese di Monferrato;
nel 1105 sposa Gisella di Borgogna;




Guglielmo V [il Vecchio]
Albero genealogico
(† 1188/91)
figlio di Ranieri II e di Gisella di Borgogna;
sposa Judith von Babenberg;
1135-88/91, marchese di Monferrato;








 
1135
-




1135
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Pietro Polani
(† ?)
1130-48, doge di Venezia;


- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1135
-



1135
REGNO di SICILIA
Ruggero II
Albero genealogico
(n. 1095 - Palermo 1154)
figlio di Ruggero d'Hauteville, 1° conte di Sicilia, e di Adelaide di Monferrato;
1105-30, conte di Sicilia;
succeduto, ancora bambino, al fratello Simone sotto la reggenza materna;
1127-30, duca di Puglia e Calabria;
[suzerain di tutti gli stati normanni dell'Italia meridionale]
dopo la morte di Guglielmo II senza eredi diretti; prende possesso di Salerno, capitale del ducato;
contro di lui si forma una lega dei potentati locali (fra gli altri Rainolfo d'Alife e Roberto di Capua) a cui si aggiunge anche Onorio II, ma viene ripetutamente sconfitta; il papa gli deve riconoscere anzi il titolo ducale, menre egli continua nella sua conquista di Bari, Napoli e Capua;
1130-54, re di Sicilia;
dopo aver ottenuto (settembre) il titolo di re di Sicilia dall'Antipapa Anacleto II e incoronato (dicembre) a Palermo;
nel 1134 conquista di Capua;
1135
conquista di Aversa; in Africa, conquista di Gerba;
1135
-
a






CINA

Kao-Tsung [Dinastia Sung]
uno dei figli minori di Huei-Tsung
1126-?, imperatore della Cina;
1135, mentre è a Nanchino dal 1130, i suoi generali riprendono a uno a uno i paesi tra lo Yang tze Kiang e il Fiume Giallo;
intanto a Wu-ki-mai, re dei Kin, succede Ho-lo-ma



GIAPPONE

 

 



Gualtiero di Châtillon (Ronchin, Lilla 1135 ca-Amiens ??, morto di lebbra) poeta latino medievale;
Alexandreis (1178-82, poema epico in esametri)
Contra Iudaeos.

Mosheh ben Maimôn o Mosè Maimonide (Córdoba 1135-Il Cairo 1204) pensatore e medico ebreo spagnolo, opere scritte per lo più in arabo;
1148, fuggito con la famiglia in Marocco per sottrarsi alle persecuzioni degli Almohadi, vive a Fez;
1165, si trasferisce in Palestina e infine in Egitto;
morto il fratello David, mercante di pietre preziose, deve assumersi il carico della famiglia e si dedica così alla professione medica a Fustat (vecchio Cairo); qui si afferma presto come il più autorevole esponente dell'ebraismo egiziano, consultato e ascoltato anche dalla comunità di altri paesi e diviene medico della famiglia del Saladino e poi del suo successore continuando tuttavia il suo intenso impegno di studio e la cura dei malati poveri;
Luminare (1168, commento alla Mishnah)
Ripetizione della legge o La mano forte (1170-80, codificazione sistematica di tutta la legge talmudica, in ebraico, che organizza, con estrema chiarezza e secondo decisioni personali nei casi disputati, la materia giuridica e rituale tradizionale)
[La mano forte: espressione biblica che allude ai 14 libri di cui consta, in base al valore numerico della parola jad, mano.]
1172, riceve il titolo di naghid, cioè capo e rappresentante ufficiale di tutti gli ebrei d'Egitto;
Otto capitoli (breve trattato etico religioso)
Commento al capitolo 11 del trattato mishnico Sanhedrin, in cui formula i suoi famosi "Tredici articoli di fede", entrati nella liturgia ebraica
[Questi ultimi due scritti vengono considerati opere autonome ma in realtà fanno parte del Luminare.]
Libro dei precetti (commento alle norme della vita ebraica secondo la Torah)
Lettera di consolazione o Lettera dello Yemen (indirizzata agli ebrei yemeniti perseguitati)
Trattatelli medici (sull'asma, le emorroidi, i veleni, i rapporti sessuali)
Guida dei perplessi o Guida degli smarriti (1190, completata; maggiore opera della filosofia ebraica, scritta in arabo e tradotta in ebraico da Shemuel ibn Tibbon, prima del 1204, e poi in latino con il titolo Ductor perplexorum)
[L'opera si chiude con la descrizione di quella che deve essere la religione dell'uomo perfetto: contemplazione del divino e, cio che è lo stesso, amore di Dio (è evidente l'influsso di questo concetto sulla nozione di "amor Dei intellectualis" di Baruch de Spinoza.
Rappresenta la più completa sintesi, compiuta con una lucidità e una razionalità pari alla estesissima erudizione, tra le istanze religiose, giuridiche, rituali della tradizione ebraica e la nuova cultura filosofica di origine greco-araba. Tale sintesi sarà dapprima violentemente osteggiata dai conservatori, che accettano in lui solo il maestro di Talmud: per un secolo la cultura ebraica, in Spagna e Provenza, sarà lacerata dai contrasti fra maimonidiani (ritenuti razionalisti e miscredenti) e ortodossi.
In seguito il suo pensiero sarà accettato e la Guida dei perplessi diverrà uno dei testi più venerati dai pensatori ebrei, fino a Baruch de Spinoza e alla haskalah (parola ebraica derivante dal vocabolo sekel - ragione -, che viene usata come equivalente di illuminismo).
Nella traduzione latina Ductor perplexoruml'influsso della Guida dei perplessi sarà notevole anche sugli autori della scolastica cristiana compreso san Tommaso d'Aquino.]

1204, muore e, secondo la sua volontà, viene sepolto a Tiberiade.

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