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Christoph Martin WIELAND

(Oberholzheim, Biberach 1733 – Weimar 1813) scrittore tedesco, il più illustre esponente in Germania del frivolo "rococò" letterario;

figlio di un parroco protestante, fu allevato nel clima del pietismo;

1747-50
completa la sua formazione presso la scuola di Klosterberge presso Magdeburgo; tornato a casa, ha la più importante esperienza amorosa della sua vita: la breve relazione con la bella cugina Sophie Gutermann, la futura scrittrice a cui rimarrà legato da una profonda amicizia;
interrotti gli studi giuridici, iniziati a Tubinga per volontà della famiglia, si dedica alla carriera letteraria sotto la guida di J.J. Bodmer;

1752-54
è suo ospite a Zurigo;

Der gepryfte Abraham (1753, La tentazione di Abramo)
Briefe von Verstorbenen an hinterlassene Freunde (1753, Lettere di defunti ad amici superstiti)

1757
si fidanza con Julie Bondeli, la futura amica e seguace di J.-J. Rousseau;

Empfindungen eines Christen (1757, Sentimenti di un cristiano)

1760
torna a Biberach per assumervi la dignità di senatore e la carica di segretario di cancelleria della liberà città imperiale di Magonza; qui frequenta il salotto del conte F. Stadion, potente ex ministro del principato ecclesiastico di Magonza, grazie ai buoni uffici della cugina Sophie (ora sposata al figlio naturale e segretario del conte, M. La Roche);

1762-66
traduce in prosa ventidue drammi shakespeariani;
[prima traduzione in tedesco di Shakespeare]

1764

Die Abenteuer des Don Sylvio von Rosalva (1764, Le avventure di Don Silvio de Rosalva)

1765
sposa Dorothea von Hillebrand;

Komische Erzählungen (1765, Racconti comici)

1766

Agathon (1766, Agatone; 1773, stampato da P.E. Reich)

1768

Idris (1768, incompiuto poema eroicomico, in ottave ariostesche)

Musarion (1768, racconto in versi, stampato da P.E. Reich)

1769
è chiamato ad insegnare filosofia all'università di Erfurt che dipende dalla cattolica Magonza;

1771

Der Neue Amadis (1771, Il nuovo Amadigi, poema eroicomico)

1772

Der golden Spiegel (1772, Lo specchio d'oro, romanzo politico)

grazie al romanzo, viene invitato a Weimar dalla duchessa Anna Amalia a occuparsi dell'istruzione dei suoi figli, con le stesse funzioni di J.W. Goethe (che rimarrà sempre amico dell'anziano poeta);

1773
fondatore e direttore (fino al 1799) della rivista «Der Teutsche Merkur»;

 

1774

Die Abderiten (1774, Gli Abderiti, romanzo; 1781, nuova redazione)

1775

Geschichte des weisen Danischmend (1775, Storia del saggio Danischmend, appendice-ritrattazione dello Specchio d'oro)

1780

Oberon (1780, poema cavalleresco in ottave)

1786

Der Stein der Weisen oder Sylvester und Rosine (Winterthur 1786, prima pubblicazione in Dschinnistan, oder auserlesene Feen-und Geistermärchen, theils neu überssetzt und umgearbeitet, I, pp. 2198-279)

1794-1802

Opere (1794-1802, I ed. in 4°; II ed. in 8°; stampate da J.G. Göschen)

1797-1803
lascia Weimar per la sua tenuta di Osmanstedt;

1799

Agathodamon (1799, Agatodemone, romanzo dedicato all'ideale figura del pitagorico Apollonio di Tiana)

1806-13
traduce l'intero epistolario di Cicerone.

1813
muore a Weimar.

 

Opere (1794-1802, 42 voll., raccolta stampata da Göschen in caratteri latini moderni appositamente commissionati presso Justus Erich Walbaum («successore Didot»)
[Miglior produzione tedesca del Settecento.]

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