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Incisione del XVII sec.

 

François RABELAIS o Alcofribas Nasier (anagramma)

(La Devinière?, Tours 1494 – Parigi 1553) scrittore francese, figlio di un avvocato.

 


1520
frate francescano al convento di Puy-Saint-Martin nel Poitou, insieme all'ellenista P. Amy che lo mette in contatto con G. Budé; con Amy frequenta la casa di A. Tiraqueau dove incontra altri studiosi ed affina la sua conoscenza delle lettere classiche, soprattutto del greco il cui studio viene però vietato dalla facoltà di teologia di Parigi in seguito alla pubblicazione del commento di Erasmo al testo greco del Vangelo secondo san Luca; sospettato dai suoi superiori ecclesiastici, egli passa, per trovare un ambiente più tollerante, nell'ordine dei benedettini al convento di Saint-Pierre-de-Maillezais; protetto dal vescovo Geoffroy d'Estissac, ne diventa segretario accompagnandolo nei sui viaggi attraverso la Francia e frequentando  i letterati che si riuniscono nella sua residenza a Ligugé;

1527
lascia Poitou e la tonaca benedettina per errare nelle maggiori città  universitarie francesi (sembra come prete secolare);

1530
si iscrive alla facoltà di medicina di Montpellier e ottiene in sei settimane il grado di "bachelier";

Lettere latine del ferrarese G. Manardi

Aforismi di Ippocrate

1532

Les horribles et épouvantables faits et prouesses du très renommé Pantagruel, roi des Dipsoodes, fils du grand géant Gargantua (1532, Gli orribili e spaventevoli fatti e prodezze del molto rinomato Pantagruel, re dei Dipsodi, figlio del gran gigante Gargantua, condannato dalla Sorbona)
[La II edizione del 1532, la più antica esistente, è stata stampata da un tipografo lionese sconosciuto. Di questo lavoro - dichiara lo stesso autore - si sono vendute più copie in due mesi che della Bibbia in nove anni… ma molto probabilmente non è proprio così, se pensiamo che ne sopravvivono soltanto due copie.
L'opera in ogni caso sarà posta all'Indice (uno dei sei Indici redatti in Francia tra il 1544 e il 1556) più per motivi legati alla morale che all'eresia.]

1533
accompagna il cardinale Jean du Bellay a Roma; 

1534
aprile, torna a Lione dove poco dopo scoppia l'affare dei "placards" (scandalo provocato da alcuni manifesti – placards – affissi da fanatici protestanti contro i riti e le gerarchie della chiesa cattolica) che lo induce a lasciare la città per prudenza;

La vie inestimable du grand Gargantua, père de Pantagruel (1534, La vita inestimabile del grande Gargantua, padre di Pantagruel)

1535
luglio, torna a Roma con Jean du Bellay e vi rimane sette mesi;

1537
ottiene il grado di dottore a Monpellier;

1539
è in Italia per la terza volta, al seguito di Guillaume du Bellay, fratello del cardinale e governatore del Piemonte; soggiorna a Torino fino al 1543; morto du Bellay, rientra in Francia;

1546

Tiers Livre des faicts et dictz héroïques du bon Pantagruel (1546, Terzo Libro dei fatti e detti eroici del buon Pantagruel, uscito sotto il suo nome, grazie al privilegio ottenuto l'anno precedente, ma viene censurato)

si rifugia a Metz dove vive magramente esercitando la medicina;

1547
luglio, riparte per l'Italia con il cardinale Jean du Bellay che gli affida le parrocchie di Saint-Martin de Meudon e di Saint-Christophe de Jambet, di cui egli non si occuperà ma ne godrà le rendite;

1548

Quart Livre des faits et dictz heroïques du bon Pantagruel (1548, Quarto Libro dei fatti e detti eroici del buon Pantagruel, appaiono solo i primi undici capitoli; 1552, esce completo al suo rientro in Francia)

1552
la Sorbona condanna anche questo testo e si dice in giro che lo scrittore sia finito in carcere;

1553
muore, dopo aver trascorso i suoi ultimi giorni a Parigi.

Postumi:

L'Isle Sonnante (1562,  L'Isola sonante, sèguito del Quarto volume; allegoria di Roma, città delle campane, contro la curia romana)

Cinquiesme Livre de Pantagruel (1564, Quinto Libro di Pantagruel, la cui autenticità è ancora oggi discussa dai critici).

 

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