– Enrico
MANCA
(Roma, 27 novembre 1931 – Roma, 5 luglio 2011)
uomo politico italiano, espontente del PSI (Partito
Socialista Italiano);
1959
laureato in giurisprudenza, entrò in RAI;
e dal 1961 al 1972 è stato redattore del Giornale Radio Rai,
caporedattore centrale del Telegiornale e direttore dei servizi culturali
della televisione.
1961
entra come redattore nei servizi giornalistici della RAI;
redattore del Giornale Radio Rai, caporedattore centrale del Telegiornale;
1968-72
direttore dei servizi culturali della televisione, prosegue la sua attività
politica nelle fila del PSI;
1972
25 maggio, eletto deputato (VI Legislatura);
1973
-
1974
-
1976
5 luglio, rieletto deputato (VII Legislatura);
1979
20 giugno, rieletto deputato (VIII Legislatura);
1980
4 aprile-27 settembre, ministro del Commercio con l'estero
(II "governo
Cossiga");
ottobre-maggio 1981, ministro del Commercio con l'estero
("governo Forlani");
1981
-
1982
-
1983
12 luglio, rieletto deputato (IX Legislatura);
è protagonista del nuovo corso socialista con B.
Craxi;
1986
presidente (1986-92) della RAI,
su indicazione di B.
Craxi;
Il suo nominativo è ritrovato nelle liste degli iscritti alla
loggia massonica P2 (tessera n. 864), anche se egli
stesso smentirà a più riprese la sua effettiva adesione
alla loggia.
[Due sentenze, una del Tribunale di Verona e una del
tribunale di Perugia confermeranno che la presenza del nome di "Manca"
nell'elenco di Licio Gelli non è
prova della sua effettiva adesione e non esiste, nel voluminosissimo
incartamento della Commissione Anselmi, nessuna altra
prova di una sua adesione alla loggia. In quell'occasione egli sarà
assistito dall'avv. Cesare Previti.]
4 dicembre, cessa dal mandato parlamentare per incompatibilità
avendo optato per la carica di Presidente della RAI;
1987
presidente della RAI;
2 luglio, rieletto deputato (X Legislatura);
4 agosto, cessa nuovamente dal mandato, sempre per incompatibilità,
preferendo continuare a fare il Presidente della RAI;
1988
presidente della RAI;
1989
presidente della RAI;
1990
presidente della RAI;
con un'edizione sperimentale promuove in Umbria, sua patria politica,
Umbriafiction, chiacchierato festival dei film Tv;
1991
presidente della RAI;
1992
presidente della RAI;
23 aprile, rieletto deputato (XI Legislatura);
1993
-
1994
dopo il crollo del PSI, fonda il Partito Socialista
Riformista con Fabrizio Cicchitto;
1996
aderisce ora al Partito Socialista;
in seguito passa ai Socialisti Democratici Italiani;
2000
entra nel Nuovo PSI guidato da Ugo
Intini;
2002
passa alla Margherita;
2007
confluisce ora nel Partito Democratico (dove rimarrà
fino alla sua morte);
2011
5 luglio, dopo una lunga malattia, muore a Roma.
Ha diretto fino alla morte l'associazione Pol-Is per
il "rinnovamento della politica e della democrazia" e la fondazione
Socialisti Democratici per il Partito Democratico (con
Giusi La Ganga).
[Tale fondazione non è una corrente politica, ma soltanto un'associazione
culturale.]
È stato anche presidente dell'ISIMM
(Istituto per lo studio dell'Innovazione nei Media e per la Multimedialità)
e della Fondazione Ugo Bordoni.
Torna
su
|