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– Henri
du VERGIER – conte de La Rochejaquelein
(Château de la Durbellière, vicino a Châtillon-sur-Sèvre
30 agosto 1772 – Nuaillé 28 gennaio 1794, ucciso)
generale controrivoluzionario francese, il più giovane con tale
grado dell' "Esercito cattolico e reale"
a combattere la I guerra di Vandea.
[Fratello di Louis
e Auguste du Vergier de La Rochejaquelein.]
frequentata la scuola militare di Sorèze, diviene ufficiale
della Guardia Costituzionale di re Luigi XVI;
1789
allo scoppio della Rivoluzione ha ancora sedici anni: sceglie di non
seguire la famiglia che sta emigrando fuori dalla Francia perché
crede di poter difendere il Palazzo delle Tuileries;
1792
10 agosto, il Palazzo delle Tuileries viene attaccato;
tornato nella sua regione dopo la sconfitta, riceve la chiamata alle
armi dovuta all'introduzione della leva obbligatoria da parte della
Convenzione Nazionale ma diserta e si unisce all'amico e cugino Louis
Marie de Lescure che nel Poitou, la sua regione, sta radunando
degli insorti;
1793
13 marzo, prende parte alla I guerra di Vandea
appena scoppiata;
13 aprile, alla testa di qualche migliaio di contadini vandeani
ottiene la sua prima vittoria sull'esercito repubblicano a Les Aubiers;
[Prima della battaglia incita i suoi uomini con una frase
divenuta poi famosa: «Se mio padre fosse
fra noi, vi ispirerebbe più fiducia, poiché mi conoscete
appena. Io del resto ho contro di me la mia giovinezza e la mia inesperienza;
ma ardo già di rendermi degno di comandarvi. Andiamo a cercare
il nemico: se avanzo, seguitemi; se indietreggio, uccidetemi; se mi
uccidono, vendicatemi!»
(Henri de La Rochejaquelein).]
20 ottobre, viene scelto come "Generalissimo"
dell' "Esercito cattolico e reale" sostituendo
Maurice d'Elbée, rimasto gravemente
ferito nella seconda battaglia di Cholet a cui egli stesso ha preso
parte;
12 novembre, dopo aver marciato su Granville, prende Avranches,
ma non riesce a tenere Granville e si ritira ad Angers per attraversare
la Loira; le truppe di Marceau, Kléber
e Westermann lo inseguono;
12 dicembre, viene sconfitto una prima volta a Le Mans;
23 dicembre, viene sconfitto definitivamente a Savenay;
riesce a portare il resto del suo esercito oltre la Loira e prova a
continuare una guerriglia contro i repubblicani;
1794
4 gennaio, si mette in marcia per Nuaillé, vicino a Cholet
(Maine e Loira), per comandare quella che risulterà essere la
sua ultima spedizione;
verso la fine del mese, la guarnigione repubblicana di Cholet è
uscita dalla città per incendiarla ed egli decide allora di attaccarla
prima che questa appicchi il fuoco;
28 gennaio, avviene l'attacco: circondati dai vandeani molti
repubblicani muoiono anche a causa dell'incendio che questi sono riusciti
ad appiccare, mentre altri vanno incontro al generalissimo per arrendersi;
[Vedendo due granatieri in fuga, il generale sale a cavallo
e insieme ad altri suoi ufficiali li insegue con lo scopo di catturarli
per poi interrogarli. Uno dei due granatieri si ferma nascondendosi
dietro un cespuglio mentre l'altro continua a scappare in modo da fare
da esca: il soldato nascosto punta quindi l'arma su uno dei cavalieri
che inseguono il suo compagno, ma il generale lo vede e si lancia su
di lui per bloccarlo; a questo punto il soldato repubblicano, accortosi
del generale avversario, gli spara in fronte uccidendolo sul
colpo.
Gli altri suoi ufficiali, che hanno ucciso il granatiere fuggiasco,
accortisi che l'altro repubblicano ha ucciso il loro generale si lanciano
su di lui massacrandolo.
Il suo corpo viene seppellito nello stesso posto in cui è stato
raggiunto da un colpo mortale. Affinché il suo cadavere non venga
identificato e non venga profanato dai repubblicani, come accadde a
Bonchamps, il suo amico Jean
Nicolas Stofflet gli cambia gli abiti e gli taglia il viso a
colpi di sciabola e singhiozzando dice: «ho
perso ciò che avevo più di caro al mondo».
Sarà riesumato più tardi dopo che un mezzadro indicherà
il luogo di sepoltura provvisoria, e sarà deposto nella chiesa
di Saint Aubin di Baubigné nella regione delle Deux-Sèvres,
insieme ai suoi due fratelli Louis
e Auguste du Vergier de La Rochejaquelein.]
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