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Il Viandante - Pittori - Manet

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Piffero
(1866, Parigi, Louvre, dal 1° dicembre 1986 al Musée d'Orsay)
















Alla ferrovia
(1873, 93x112, Washington, National Gallery of Art)



Monet che dipinge nel suo bateau-atelier a Argenteuil
(1874, 80x98, Monaco di Baviera, Neue Pinakothek)
























































Il bar delle Folies-Bergères
(1881, 96x130, Londra, Courtauld Institute)



L'evasione di Rochefort
(1881, 143x114, Zurigo, Kunsthaus)




La modella del "Bar"
(1882, ?)

Autoritratto (1879, 83x67, New York, coll. priv.)

Edouard MANET

(Parigi 1832 – 1883)

pittore francese.

[Figlio di un magistrato, nasce in una famiglia della buona borghesia parigina.]

1848
su insistenza dei familiari s'imbarca su una nave scuola per conseguire il brevetto di pilota, ma dopo pochi mesi rientra a Parigi;

1850
entra nello studio del pittore accademico Thomas Couture, anche se la sua vera scuola è il museo del Louvre;

1856
lascia lo studio e compie viaggi in Italia, in Germania, in Austria, in Olanda;

1859
[dopo le prime fotografie aeree realizzate da G.F. Tournachom detto Nadar (1820-1910), si tiene a Parigi la prima mostra di fotografie al «Salon des beaux-arts».]

- Bevitore di assenzio (1859, ?)

1860

- Cantante spagnolo (1860, esposto al Salon nel 1861 ottiene una menzione onorevole ed un articolo entusiasta di Th. Gaurtier; New York, Metropolitan Museum of Art)
- Musica alle Tuileries (1860, esposta alla Galleria Martinet suscita scandalo (assieme alle altre); Londra, National Gallery)

1862
è elogiato dal suo amico Ch. Baudelaire a proposito del suo contributo al rinnovamento dell'acquaforte in Francia;
[Dona a Nadar la Giovinetta sdraiata in costume spagnolo (Tabarant n. 57), quadro per il quale aveva posato un'amica del fotofrafo, con la dedica «A mon ami Nadar, Manet». Il dipinto sarà venduto all'asta nel novembre 1895; ad esso allude il Journal dei Gongourt del 24 novembre 1895: «…la vendita del povero Nadar è stata un disastro: il quadro di Manet, che contava salisse all'asta a 10.000 franchi, è stato venduto a 1.200». Esso farà parte poi della "collezione Eduard Arnold" di Berlino.]

1863
per volontà di Napoleone III gli artisti rifiutati dalla giuria sono accolti in sale a parte (Salon des Refusés) ma nello stesso edificio del Salon ufficiale;
[durante il regno di Luigi Filippo la selezione delle ammissioni e la distribuzione dei premi al Salon des Artistes français (la I ediz. risale al 1673 sotto Luigi XIV) erano stati affidati alla Académie des Beaux-Arts]
al Salon des Réfusés espone:


- Il bagno [chiamato pù tardi Le déjeneur sur l'herbe] (1863, 2,08x2,64 m, Parigi, Musée d'Orsay)
[quadro capostipite dell' "impressionismo".]

- Olympia (1863, 1,30x1,90 m, esposta al Salon del 1865 su insistenza di Ch. Baudelaire; Parigi, Musée d'Orsay)
[provoca scandalo e viene accolta come una vera e propria provocazione; anche se grazie ad una sottoscrizione promossa da Monet sarà offerta al Louvre nel 1890, non vi entrerà che dopo aver sostato 17 anni al Museo del Lussemburgo.]

1864

- Vaso di peonie (1864, Parigi, Jeu de Paume, dal 1° dicembre 1986 al Musée d'Orsay, dal 1986 al Musée d'Orsay)

1865
solo ora visita la Spagna;
coloro che formeranno il nucleo degli "impressionisti" si riuniscono ora nel suo studio e al Café Guerbois;

1866
rifiutato al Salon, organizza una personale nel suo studio; E. Zola prende le sue difese in tre articoli;
lo conoscono personalmente C. Monet e Pissarro;

- Piffero (1866, Parigi, Louvre, dal 1° dicembre 1986 al Musée d'Orsay)

1867
escluso anche dall'Esposizione universale, si risolve a seguire l'esempio di Courbet, esponendo le sue tele (circa 50 quadri, frutto di 8 anni di lavoro) in un capannone al pont de l'Alma;

- L'esecuzione di Massimiliano (1867, ?)

1868

- Ritratto di Zola (1867-68, Parigi, Louvre, dal 1° dicembre 1986 al Musée d'Orsay)
- Colazione nello studio (1868, Monaco, Bayerische Staatsgemäldesammlungen)
- Il balcone (1868, una delle sue ultime opere del "periodo spagnolo", dove ha come modella la pittrice e cognata Berthe Morizot; Parigi, Louvre, dal 1° dicembre 1986 al Musée d'Orsay)

1870
il gruppo degli "impressionisti" riuniti simbolicamente attorno a lui, sono dipinti da H. de Fantin-Latour intenti a dipingere (Atelier a Batignolles, Parigi, Louvre, dal 1° dicembre 1986 al Musée d'Orsay)
repubblicano convinto, partecipa alla guerra franco-prussiana come ufficiale della Guardia nazionale;
viene scoperto da P. Durand-Ruel che acquista numerose sue opere;

1873

- Bon bock (1873, ritratto alla maniera di F. Hals, esposto al Salon, ottiene i favori del pubblico e della critica; Filadelfia, Museum of Art)
- Alla ferrovia (1873, 93x112, criticato al Salon del 1874; Washington, National Gallery of Art)

1874

1874
non partecipa alla prima esposizione degli impressionisti, né parteciperà alle successive;
[Non abbandona neppure il nero, bandito dalle tele degli impressionisti.
Del gruppo degli "impressionisti" riuniti nello studio del fotografo Nadar, sul boulevard des Capucines, fanno parte: C. Monet, C. Pissarro, P. Cézanne, E. Degas, A. Guillaumin, B. Morisot, P.-A. Renoir, A. Sisley, l'italiano G. De Nittis ed altri ancora; mancano invece, oltre a A. Manet, l'americana M. Cassatt che comincerà ad esporre dal 1879 e manca J.-F. Bazille morto nel 1870 il quale aveva avuto per primo l'idea di una mostra indipendente, contrapposta al Salon ufficiale;
la preparazione del catalogo è a cura di Edmond Renoir; nel suo insieme la mostra si rivela un fallimento;
è proprio il titolo (Impression: Soleil levant) attribuito da quest'ultimo ad una delle opere presentate da C. Monet che suggerisce al critico dello «Charivari» L. Louis Leroy l'articolo dal titolo L'esposizione degli impressionisti.]

- Monet che dipinge nel suo bateau-atelier a Argenteuil (1874, 80x98, Monaco di Baviera, Neue Pinakothek)
- In barca (1874, New York, Metropolitan Museum)
- La bionda con i seni nudi (1874, Parigi, Jeu de Paume, dal 1° dicembre 1986 al Musée d'Orsay , dal 1986 al Musée d'Orsay )

1875

- Argenteuil (1875, criticato al Salon; Tournai, Musée des Beaux Arts)

1876
al Salon non viene ammessa nessuna delle sue tele;

1877

- Nana (1877, Amburgo, Kunsthalle)

1878

- La serveuse de bocks (1878, Parigi, Louvre, dal 1° dicembre 1986 al Musée d'Orsay)
- Rue Mosnier (1878, veduta, ?)

1879
non partecipa alla quarta esposizione degli "impressionisti" dove affiorano i dissensi; Degas propone di intitolarla Salon des Indépendants, "Independants" non più impressionisti;

- Nella serra (1879, ?)

1880
quinta esposizione degli "impressionisti";

- Giovane donna in giardino (1880, ?)

1881
sesta esposizione degli "impressionisti";
ottiene una medaglia al Salon, nonostante le resistenze non siano scomparse;
grazie al suo amico A. Proust, diventato ministro, ottiene la Legion d'onore;

- Il bar delle Folies-Bergères (1881, 96x130, Londra, Courtauld Institute)
- La primavera (1881, ritratto di Jeanne de Marsy; grande successo al Salon del 1882; ?)
- L'evasione di Rochefort (1881, 143x114, Zurigo, Kunsthaus)

per motivi di salute è costretto a lasciare Parigi per la campagna;

1882
settima esposizione del gruppo degli "impressionisti";

- La modella del "Bar" (1882, ?)

1883
muore.

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[1884, un anno dopo la sua morte, viene allestita una retrospettiva delle sue opere all'Ecole des Beaux Arts che, in occasione di una vendita organizzata all'Hôtel Druot, raggiungono prezzi elevati.]

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