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Papa Pio VI
(1775-99)

1788, la politica ecclesiastica e altri fatti portano il governo Borboneco a rifiutare a Roma il tradizionale "omaggio della chinea".

haskalah
[parola ebraica derivante dal vocabolo sekel - ragione]

«segue da 1688»
Nella genesi del movimento intervengono sia le istanze razionalistiche dell'illuminismo, di cui sono portavoce e mediatori alcuni pensatori ebrei (innanzitutto M. Mendelssohn) direttamente inseriti nella circolazione delle idee dell'Europa settecentesca, sia quelle eresie mistiche ebraiche (sabbatianismo = Shabbetaj Zevi) che con le loro esigenze di una nuova legge uiversale, venate di nichilismo e di anarchismo religioso, contribuiscono alla formazione di varie correnti illuministiche non ebraiche, specialmente in Germania. Il movimento si irradia principalmente da Berlino (dove si pubblica per alcuni anni, dal 1788, la rivista programmatica «ha-Me'assaf» [Il raccoglitore] verso est, sforzandosi di emancipare gli ebrei orientali mediante una sistematica istruzione di massa (che spesso sottolinea il valore culturale della divulgazione scientifica e del lavoro manuale: scuole artigianali saranno aperte a Tarnopol nel 1819 e a Odessa nel 1826), e quindi contrapponendosi all'ortodossia rabbinica che restringe i programmi pedagogici e la cultura legittima degli ebrei ai soli studi talmudici.
Obiettivo della haskalah non è, d'altronde, la radicale assimilazione degli abrei, ma una valorizzazione di quelli che i maskilim (fautori della haskalah) considerano i valori genuini dell'ebraismo, affinché gli ebrei, divenuti pienamente consapevoli delle peculiarità della loro cultura, prendano un loro posto dignitoso fra gli altri popoli. Suscitando violenti contrasti sia da parte dell'ortodossia rabbinica sia da parte delle correnti più propriamente mistiche dell'ebraismo orientale (chassidismo = da chasîd, plurale chasîdîm, pio), i maskilim promuovono la rottura delle barriere culturali dei ghetti della Galizia, della Polonia, della Lituania, della Russia, e si preoccupano di sollecitare l'uso dell'ebraico come lingua letteraria: ma dell'ebraico biblico, non di quelo dei talmudisti, giudicato degenerazione riduttiva, secondo lo stesso atteggiamento che porta a contrapporre la Bibbia (come pura testimonianza della cultura ebraica nella sua pienezza) al Talmud (come risultato di una progressiva atrofia di quella cultura).
Le esigenze didattiche e una tendenza (influenzata dal romanticismo) a pregiare le forme di espressione popolari inducono del resto molti maskilim a superare il primo, radicale rifiuto dello jiddish e a usare anche questa lingua per agevolare il processo di autocoscienza degli ebrei orientali.
Parte delle componenti ideologiche della haskalah, il cui arco cronologico, a differenza di quello dell'illuminismo non ebraico, si spingerà fino alla fine dell'800, si svilupperanno poi nel sionismo.
Esponenti:
. Naftali Herz Wessely (1725-1805), autore in ebraico di opere filosofiche;
. Nachman Krochmal (1785-1840), autore in ebraico di opere filosofiche;
. Isaac Aksenfeld (1787-1865) drammaturgo;
. Isaac Ber Levinsohn (1788-1860), scrittore, in violenta polemica col chassidismo;
. Abraham Mapu (1808-1867), romanziere;
. Mikhel Gordon (1823-1890), uno dei badkhen ( cantori popolari che intervengono alle feste)
. Jehudah-Leib Gordon (1831-1892), autore di liriche.

ANNO 1788




1788
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1788
Gennaio
-


AUSTRIA - BOEMIA e UNGHERIA

Giuseppe II (Schönbrunn 1741 - Schönbrunn 1790)
primogenito di Francesco Stefano di Lorena (Francesco I) e di Maria Teresa d'Austria;
1764-90, re dei romani;
1765-90, imperatore del Sacro Romano Impero;
1780-90, re di Boemia e d'Ungheria;
il conte A.W. von Kaunitz-Rietberg, dal 1753 al servizio dell'Austria, continua a dirigerne la politica estera;
1788
inizia la guerra contro la Turchia (1788-91); alleanza con Caterina di Russia;


Albero genealogico
 
POLONIA
Stanislao II Augusto (Voucyn, 17 gen 1732 – San Pietroburgo, 12 feb 1798)
figlio di Stanislaw Poniatowski e di ?;
1764-95, re di Polonia;
fatto eleggere, con l'appoggio prussiano e russo, dai Czartoryski;
1788
dopo la spartizione (1772), introduce una serie di riforme; da ora comincia a riunirsi la dieta;


Albero genealogico
 
 

BAVIERA

Karl IV Theodor (Schloss Drogenbusch/Uccle 1724 - Munich 1799)
figlio del pfgf Johann Christian Joseph von Sulzbach e di Marie Anne Henriette de La Tour-d'Auvergne marchesa di Bergen-op-Zoom;
Kfst von der Pfalz (1742-99)
[Palatinato Renano (o Inferiore)]
1777-99, elettore di Baviera;
1788
-


Albero genealogico
PRUSSIA

Federico Guglielmo II (Berlino 1744-97)
figlio del principe Augusto Guglielmo (fratello di Federico II) e di Luisa di Brunswick-Wolfenbüttel;
1786-97, re di Prussia;
1788
-


Albero genealogico
 
SASSONIA

Federico Augusto III [il Giusto] (Dresda 1750-1827)
figlio del pr. elett. Federico Cristiano e di Antonietta di Baviera;
1763-1806, principe elettore di Sassonia;
1788
cerca di mantenersi neutrale nei conflitti tra Austria e Prussia;
1806-27, re di Sassonia (Federico Augusto I);


Albero genealogico
 
 




1788
IMPERO OTTOMANO

Abdul Hamid I

Albero genealogico

(1725-1789)
figlio di Ahmed III e di Rabia Semi, nonché fratello di Mustafà III;
1774-89, XXVII sultano;
1788
guerra russo-turca (1787-92)

1788
Febbraio
a fianco della Russia entra ora in guerra anche l'Austria, mentre la Svezia di Gustavo III, cedendo alle pressioni dell'Inghilterra e della Prussia, si schiera a fianco dell'impero ottomano, senza peraltro che il suo contributo sia determinante, dato l'intervento bellico della Danimarca contro la Svezia che determina la pronta uscita di quest'ultima dal conflitto.






1788
RUSSIA
Caterina II [la Grande]
Albero genealogico

(Stettino 1729 - Pietroburgo 1796)
(Sofia Federica Amalia) figlia del principe Cristiano Augusto di Anhalt-Zerbst, generale prussiano, e della principessa Giovanna Elisabetta di Holstein-Gottorp;
1762-96, imperatrice di Russia;
-


Ministro degli Esteri
-

1788
1787-91, campagne militari contro la Turchia, sempre per la realizzazione del "progetto greco";

1785-1791, lo sceicco Mansur conduce la guerra di resistenza alla colonizzazione del Caucaso iniziata da Caterina II.




1788
REGNO di FRANCIA
Louis XVI

figlio del delfino Luigi e di Maria Giuseppina di Sassonia;
1770, sposa Maria Antonietta d'Austria;
1774-92, re di Francia;


Principal ministre d'État
É.-Ch. de Loménie de Brienne
(1787 13 feb - 25 ago 1788)
J. Necker
(26 ago - 13 lug 1789)
Cancelliere
R.-N. de Maupeou
(1768 16 set - 1° lug 1790)
Guardasigilli
L.-Ch.-F. de Basville
(1787 8 apr - 14 set 1788)
Ch.-L.-F. de Paule de Barentin
(17 set - 3 ago 1789)
Sovrintendente
delle Finanze
C.-G. Lambert
barone di Chamerolles, conte d'Auverse
(1787 31 ago - 26 ago 1788)
J. Necker
(26 ago - 13 lug 1789)
Segretario di stato
agli Affari Esteri
conte A.-M.
di Montmorin Saint-Hérem

(1787 14 feb - 13 lug 1789)
 

Rivoluzione francese

1788

Gennaio
4
, lettres de cachet preoccupano i membri del Parlamento;
19, lettres de cachet preoccupano i membri del Parlamento
29, l'Editto di tolleranza di Luigi XVI viene ora registrato dal Parlamento di Parigi;
[Poco dopo sarà registrato anche dagli altri Parlamenti, ma rimostranze e apologie si perderanno ben presto nella grande bufera del 1789.]

Il raccolto dell'anno è particolarmente cattivo [vedi eruzione vulcanica in Islanda] e il prezzo del pane non tarda ad aumentare provocando disordini nei mercati, attacchi ai convogli di grano e alle barriere del dazio.

All'inizio dell'anno J.-P. Brissot fonda la "Société des amis des Noirs", omonima di quella sorta un anno prima in Inghilterra.

Febbraio
19
, alla prima riunione della "Société des amis des Noirs" sono presenti Carra, Mirabeau e il banchiere svizzero Clavière, eletto presidente all'unanimità;

Marzo
3
, un decreto della "Corte dei pari" proclama i principi fondamentali della monarchia secondo il Parlamento, comprendendo il diritto della Nazione di accordare dei sussidi, e quello delle corti di verificare in ogni provincia le volontà del re;
questa ordinanza assomiglia alla proclamazione di una monarchia costituzionale;
13, l'arrivo di nuove lettres de cachet – dopo quelle di gennaio – preoccupa i membri del Parlamento che in proposito invia al re lettere di rimostranze, ogni volta più insolenti;
primavera, la tensione politica sale, incitata da Duval d'Eprémesnil;
nello stesso tempo i parlamentari giurano di non accettare alcun luogo in nessun'altro raggruppamento giudiziario che il Parlamento stesso; ciò significa rifiutare da subito la riforma predisposta da C.-G. de Lamoignon de Malesherbes ma a questa sfida il ministero risponde con la forza;

Aprile
4
, il marchese di La Fayette e Volney entrano a far parte della "Société des amis des Noirs"; presente pure il marchese di Condorcet ammesso da poco;
16, muore il naturalista G.-L. Leclerc, conte di Buffon;
22, il marchese di Condorcet è nominato membro della commissione incaricata di redigere il regolamento definitivo della "Société des amis des Noirs";
in attesa della nomina del presidente effettivo, essendo Brissot costretto a lasciare la Francia alla fine di aprile, il marchese di Condorcet ne diviene il direttore di fatto;

Maggio
5
, si riunisce l'Assemblea del clero;
[Resisterà per due mesi a tutte le pressioni di É.-Ch. de Loménie de Brienne; si rifiuta di versare al re il dono di 8 Mni di franchi da lui stesso sperato, accordandogli soltanto 1,8 Mni, pagabile in due anni.]
nello stesso tempo nelle province la nobiltà fa cuasa comune con i Parlamenti; le Assemblee bretoni inviano 12 deputati a protestare presso il re; a Parigi questi moltipicano le riunioni faziose e la Corte li fa arrestare, sanzionando pure i grandi signori che hanno fatto causa comune con loro;
il marchese di La Fayette viene privato del suo comando;
6, dopo varie peripezie vengono arrestati, in pieno Parlamento, i due capi: Duval d'Eprémesnil e Goislard de Monsabert;
8, Versailles, nell'ultimo lit de justice della monarchia tenuto in presenza del re, assistito da C.-G. de Lamoignon de Malesherbes, vengono registrate le cinque nuove leggi che trasformano radicalmente la giustizia reale e annullano i poteri politici dei Parlamenti;
[Da questo momento la registrazione delle leggi comuni a tutta la Francia sarà affidata a un'unica corte, la Corte plenaria, la cui composizione è stata minuziosamente verificata per assicurare la preminenza della volontà reale.
Questa riforma giudiziaria è totale.
Alle diverse giurisdizioni d'eccezione subentra un sistema uniforme e coerente per tutto il regno. In materia penale alcuni abusi, i più rivoltanti, denunciati da tutte le parti, spariscono: la questione preliminare e l'uso della sellette (banco degli imputati) sono soppressi. È fatto obbligo al giudice, nell'infliggere la pena, di qualificare il delitto. Un termine di un mese è accordato al condannato a morte prima dell'esecuzione, per permettere un ricorso. All'innocente liberato sarà accordata un'indennità.)]

Giugno
-
,

Luglio
5
, di fronte alla bancarotta imminente il re annuncia la riunione degli Stati generali che devono essere «una Assemblea veramente nazionale per la sua composizione e i suoi effetti»;
[La consultazione delle assemble provinciali sulla formazione degli Stati generali dovrebbe essere ugualmente auspicabile.]

Agosto
8, un decreto del Consiglio del Re fissa al 1° maggio 1789 la riunione degl Stati generali il che suscita nelle masse qualche speranza;
[Resta tuttavia un problema: si conserverà il metodo di formazione degli Stati generali del 1614 – dove i tre ordini siedevano separatamente, disposizione favorevole ai privilegiati, – o si accetterà la riunione degli ordini e il voto per testa che assicurerebbe la preponderanza del Terzo Stato?]
subito il marchese di La Fayette si riunisce al governo;
25, su pressione della regina, il re decide di dimissionare É.-Ch. de Loménie de Brienne e di richiamare J. Necker che peraltro non ama;
il ritorno di J. Necker solleva l'entusiasmo e prima di tutto la Borsa;

Settembre
14, C.-G. de Lamoignon de Malesherbes dà le dimissioni;
17, muore a Parigi Ch. Mercier Dupaty;
23, una "Dichiarazione reale" consacra il trionfo dei Parlamenti;
la riforma giudiziaria viene abbandonata e i Parlamenti riprendono ad eseercitare le loro funzioni giudiziarie;
25, il Parlamento stabilisce che gli Stati generali dovranno essere convocati «seguendo le forme osservate nel 1614», cioè per ordini separati;
[È la vittoria assicurata dei privilegiati!
La situazione politica infatti è ben diversa da quella del 1787. Ora il conflitto non è più tra il re e i Notabili che si auguravano di ridurre il suo potere, esso oppone i privilegiati – di cui i Notabili fanno parte – al Terzo stato;
111 Notabili contro 33 rifiutano al Terzo stato la doppia rappresentazione e il voto per testa.]

Ottobre
in autunno appare la "Società dei Trenta", il primo club, la prima di queste società politiche chiamate a giocare un ruolo essenziale nel corso della Rivoluzione;
[Definita dal conte di Mirabeau il "nostro club costituzionale", si riunisce tre volte la settimana, dalle 7 alle 10 di sera; come in un parlamento vi si dibattono delle questioni fissate all'ordine del giorno, vi si esprime la propria voce.]
il marchese di Condorcet è uno dei fondatori di questa società che si riunisce presso Adrien Duport, giovane consigliere al Parlamento di Parigi, che ha condotto la lotta contro le lettre de cachet e combattuto il decreto del 25 settembre;
tra i suoi membri, oltre al fondatore, si contano dei:
- pubblicisti:
. conte di Mirabeau,
. Target,
. Lacretelle, collaboratore di C.-G. de Lamoignon de Malesherbes,
. P.-L. Roederer,
. Dupont, discepolo di A.-R.-J. Turgot;
- membri dell'aristocrazia liberale:
. marchese di La Fayette,
. L.-M. visconte di Noailles, cognato del precedente,
. L.A. La Rochefoucauld d'Enville,
. Ligne,
. Montmornency-Luxembourg,
- maresciallo de Beauvau;
- parlamentari liberali:
. Le Peletier de Saint-Fargeau,
. Sémonville,
. Duval d'Eprémesnil,
[la presenza di quest'ultimo inquieta il conte di Mirabeau, temendo che il club non diventi "un corpo di riserva parlamentare".]
. C.-M. de Talleyrand-Périgorde,
. ecc.

Novembre
2, C.-M. de Talleyrand-Périgorde è nominato vescovo d'Autun;

Dicembre
Versailles, è giunta l'ora per il re di decretare finalmente il metodo di elezione dei depuati;
[I Notabili hanno già preso posizione in maggioranza contro il raddoppio del Terzo Stato e la deliberazione in comune. Più su ancora, i principi di sangue, escluso Monsieur e il duca d'Orléans, sottopongono, a discrezione del principe di Conti, una memoria nella quale chiedono scandalizzati "che il Terzo Stato cessi di attaccare i diritti dei due primi ordini; diritti che, antichi come la Monarchia, devono essere inalterabili come la sua Costituzione".
Alla lettura della memoria dei prìncipi, il Partito nazionale s'infiamma. L'opinione pubblica s'indigna e i principi che hanno firmato la bella memoria al re non osano più mostrarsi in pubblico. La Borsa scende.
[Partito nazionale: ispirato molto dalla "Società dei Trenta", rappresenta coloro che vogliono far trionfare la causa della Nazione e si augurano una Assemblea nazionale che raggruppi tutti gli ordini e dia al paese una Costituzione.]
17, il Parlamento ordina contro i postulanti l'apertura di un'inchiesta che non approda a nulla;
per una settimana si riuniscono i Consigli cui assiste anche la regina;
27, il re decreta la sua decisione: accorda al Terzo Stato la doppia rappresentazione. Il Partito nazionale esulta.
Ma il commento pubblicato nel Résultat du Conseil du 27 dècembre 1788 precisa che questa doppia rappresentazione non implica la deliberazione in comune dei tre ordini. Questa, senza dubbio sperata, è lasciata all'iniziativa degli ordini stessi.
[In questo modo il re e J. Necker hanno voluto dare soddisfazione al Terzo Stato senza alienarsi gli ordini privilegiati.]
A questo punto il conflitto può essere risolto solo dagli Stati Generali.



1788
FRANCIA
Louis Philippe II Joseph d'Orléans [Philippe Égalité]
Albero genealogico

(1747-Parigi 1793, ghigliottinato)
figlio di Louis Philippe I, duca d’Orléans, e di Louise Henriette de Conti;
1769, sposa Louise Marie Adélaïde de Bourbon-Penthièvre (1753-1821). [div. 1792/3]
duca d’Orléans (1785-93)





Luigi Filippo d'Orléans
Albero genealogico

(Parigi 1773 - Claremont, Londra 1850)
primogenito di Luigi Filippo Giuseppe duca di Orléans e di Luisa Maria Adelaide di Borbone Penthièvre;
1785-93, duca di Chartres;


1793-1830, duca di Orléans;
1807-30, duca di Montpensier;
1830-48, re dei francesi;


Louis-Stanislas-Xavier
Albero genealogico

(Versailles 1755-Parigi 1824)
fratello minore di Louis XVI;
1755-1795, conte di Provenza;


1814-24, re di Francia (Louis XVIII);

 
Carlo Filippo
Albero genealogico

(Versailles 1757-Gorizia 1836)
fratello minore di Louis XVIe di Louis XVIII;
1757-1824, conte d'Artois;
1773, sposa Maria Teresa di Savoia, altra figlia del re di Sardegna Vittorio Amedeo III;


1824-30, re di Francia (Carlo X);


1788
Repubblica delle Sette Province Unite dei Paesi Bassi
Willelm V [il Batavo]
(The Hague 1748 - Braunschweig 1806)
figlio di Willelm IV d'Orange-Nassau e della p.ssa reale Anne di Gran Bretagna, Irlanda e Hannover, etc.;
principe di Nassau-Dietz
principe d’Orange
1751-95, statholder dei Paesi Bassi;
(22.10.1751-18.1.1795)

Olanda

 

Zelanda

 

Uthrecht

 

Frisia
 
Gheldria

 

Groninga

 

Overijssel

 

1788
-

 

 


1788
Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio III
Albero genealogico

(Londra 1738 - Windsor 1820)
figlio di Federico Luigi principe di Galles e di Augusta di Sassonia-Gotha;
1751-60, duca di Brunswick-Lüneburg (Giorgio);
1760-1820, elettore di Hannover;
1760-1815, re di Gran Bretagna e Irlanda;
dal 1761 è sposato con Sofia Carlotta di Mecklenburg-Strelitz;
dal 1765 soffre di una grave malattia mentale;

1814-20, re di Hannover;


 
Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
W. Pitt [il Giovane] Tory
(1783 19 dic - 14 mar 1801)
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Segretari di Stato
-
Affari Esteri e Commonwealth
-
 
Affari Interni    
Giustizia    

1788
-

 


 


 
SCOZIA [dal 1° maggio 1707 è unita a Inghilterra e Galles]
-
-
-
-

1788
-


 
IRLANDA
-
-
-
-

1788
dal 1729 al parlamento di Dublino è stata riconosciuta dall'Inghilterra l'indipendenza legislativa;
dal 1783 al parlamento di Dublino è stata di nuovo riconosciuta l'indipendenza legislativa; [?]

 

 

Nord America Britannico
Governatore generale
Guy Carleton
barone Dorchester
(1786- 1796)
-
-

1788

Costa settentrionale dell'Oceano Pacifico (territorio corrispondente più o meno alla futura British Columbia – il cui confine meridionale sarà in seguito fissato dal trattato dell'Oregon (1846) – e ai futuri stati americani di Washington e Oregon: arriva ora a Nootka Sound il capitano di marina Robert Gray (1755-1806), del Rhode Island, inviato da un consorzio di mercanti di Boston, Salem e New York.

 

 


[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

 

 




QUÉBEC
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.]
Governatore della provincia
Guy Carleton
barone Dorchester
(1786 - 1790)

1788
-



 

 

TERRANOVA
Governatore della provincia
John Elliott
(1786 - 1788)

1788
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
-

1788
-

 

NEW BRUNSWICK
Governatore della provincia
-

1788
-

 

NOVA SCOTIA
[Dal 1763 comprende la Island of St. John e l'isola di Capo Bretone.]
Governatore della provincia
-

1788
-

 

ISOLA DI CAPO BRETONE
Governatore della provincia
-

1788
-

 

a

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
[Unione di 13 Stati – dal 1783. Nel caso dei primi 13 stati la data di ammissione all'Unione è considerata la data di ratifica della Costituzione.]
CONGRESSO
-
-
-

1788
Gennaio
-


[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1788
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1788
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1788
-

 

[04] GEORGIA
[Già ammesso nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.]
Governatore
-

1788
Gennaio
2
, lo stato della GEORGIA ratifica la nuova Costituzione degli Stati Uniti.


[05] CONNECTICUT
Governatore
-

1788
Gennaio
4
, lo stato del CONNECTICUT ratifica la nuova Costituzione degli Stati Uniti.

[06] MASSACHUSETTS
Governatore
-

1788
Febbraio
6
, lo stato del MASSACHUSETTS ratifica la nuova Costituzione degli Stati Uniti.


[07] MARYLAND
Governatore
-

1788
Aprile
28
, lo stato del MARYLAND ratifica la nuova Costituzione degli Stati Uniti.






[08] SOUTH CAROLINA
Governatore
-

1788
Maggiio
23
, lo stato del SOUTH CAROLINA ratifica la nuova Costituzione degli Stati Uniti.


[09] NEW HAMPSHIRE
Governatore
-

1788
Giugno
21
, lo stato del NEW HAMPSHIRE ratifica la nuova Costituzione degli Stati Uniti.

 





[10] VIRGINIA
Governatore
-

1788
Giugno
26
, lo stato della VIRGINIA, con 89 voti contro 79, ratifica la nuova Costituzione degli Stati Uniti.
[Nello stato più popoloso, gli eloquenti attacchi di Patrick Henry contro la Costituzione, abilmente assecondati dalle Letters from a Federal Farmer di Richard Henry Lee, hanno avuto un effetto profondo. Ma le pacate osservazioni di Madison e la sua promessa di darsi da fare per emendare la Costituzione includendovi la Dichiarazione dei diritti, hanno finito per prevalere.]

 





[11] NEW YORK
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1788
Luglio
25
, lo stato di NEW YORK, con 30 voti contro 27, ratifica la nuova Costituzione degli Stati Uniti.
[Hamilton, nonostante tutte le sue riserve circa la Costituzione, ha parlato "frequentemente, molto a lungo e con veemenza" in sua difesa. Inoltre Hamilton, Madison e Jay, usando uno pseudonimo comune [Publius], hanno sciritto una serie di 85 articoli per la stampa di NEW YORK, spiegando perché si doveva approvare la Costituzione e esortando a farlo.
Questi saggi, pubblicati in seguito come Federalist Papers, saranno più tardi considerati come un classico del pensiero politico americano; non pare comuqnue che abbiano avuto un gran peso sull'opinione pubblica dell'epoca. Più importante, ai fini di mitigare l'intransigenza degli antifederalisti dello stato di NEW YORK, è stata la decisione favorevole della VIRGINIA e il timore, accuratamente coltivato da Hamilton, che la città di New York si sarebbe staccata se lo stato avesse respinto la Costituzione.]

 

a


1788
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano VII
Albero genealogico
(1749 - 1808)
figlio di Federico V e di Luisa d'Inghilterra;
1766-1808, re di Danimarca e di Norvegia;
sotto la reggenza del figlio Federico;


Federico VI
Albero genealogico
(Copenaghen 1768 - 1839)
figlio di Cristiano VII e di Caterina Matilde d'Inghilterra;
1784, appena ammesso al Consiglio di stato, estromette il padre demente dal potere proclamandosi reggente;
1784-1808, reggente al trono di Danimarca e Norvegia;
per impulso suo e del primo ministro A.P. Bernstorff, viene dato sviluppo al commercio e all'industria ed hanno notevole diffusione le idee illuministiche;



1808-39, re di Danimarca;
1808-14, re di Norvegia;


Primo ministro e ministro degli Esteri
A.P. Bernstorff
(1784 - ?)
1788
in Danimarca i contadini vengono emancipati dalla servitù della gleba;
NORVEGIA
1788
-
ISLANDA
1788
-


1788
REGNO di SVEZIA
Gustavo III
Albero genealogico
(Stoccolma 1746 - 1792)
figlio di Adolfo Federico e di Luisa Ulrica sorella di Federico il Grande;
1771-92, re di Svezia;

1788
preoccupato per l'espansione della Russia sul Baltico, le dichiara guerra, ma deve fronteggiare una rivolta di ufficiali (lega di Anjala), dalla quale viene salvato dalla dichiarazione di guerra della Danimarca che gli permette di fare appello alla solidarietà nazionale e quindi di sconfiggere i danesi;



 

1788
REGNO di PORTOGALLO
Maria I di Braganza
Albero genealogico

(Lisbona 1734-Rio de Janeiro 1816)
figlia di Giuseppe I e di Maria Vittoria;
1777-1816, regina di Portogallo;
vedova dal 1786 dello zio "re consorte" Pietro III;


1788
-


a

1788
REGNO di SPAGNA
Carlos III

(Madrid 1716 - 1788)
quintogenito di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese;
1732-34, duca di Parma e Piacenza (Carlo);
1735-59, re di Napoli e di Sicilia (Carlo VII);
[vedi sotto]
1759-88, re di Spagna;
1788
Dicembre
14
, muore.
Il suo regno ha qui rappresentato lo sviluppo del dispotismo illuminato, con il conseguente energico impegno di riforme dall'alto e la collaborazione di questi gruppi di intellettuali che si stanno formando secondo le idee degli illuministi e l'analisi concreta dei problemi locali;
[la Spagna grazie al suo governo ha riacquistato prestigio in Europa e nelle colonie, anche se le sue riforme non hanno inciso in modo risolutivo sulla situazione economica e sociale, sia per l'insufficienza dei mezzi sia perché la sua opera non sarà continuata dal suo successore Carlo IV. ]


Carlo IV
Albero genealogico

(Napoli 1748 - Roma 1819)
figlio secondogenito di Carlo III e di Maria Amalia di Sassonia;
1788-1808, re di Spagna;
1788
succede al padre.


1788
-

a










1788
SAVOIA - REGNO DI SARDEGNA
Vittorio Amedeo III
Albero genealogico

(Torino 1726 - Moncalieri 1796)
figlio di Carlo Emanuele III di Savoia e di Polissena Cristina d'Assia-Rheinfelds;
?-1773, duca d'Aosta;
1730-73, principe di Piemonte;
1773-96
- conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti;
- marchese di Saluzzo, Monferrato, Finale e Oneglia;
- duca di Savoia re di Cipro e Gerusalemme [titolare];
- re di Sardegna e duca di Savoia;


1788
-



1788
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Raffaele Agostino De Ferrari
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1787 4 lug - 4 lug 1789, doge di Genova;


1788
-


1788
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Paolo Renier

(Venezia 21 nov 1710 - Venezia 13 feb 1789)
quintogenito di Andrea di Daniele e di Elisabetta Morosini (ramo di San Tomà); ha nove fratelli;
1779-89, doge di Venezia; [119°]




- nunzio pontificio: ? (?-?);
- ambasciatore a Roma: Alvise Tiepolo (1770 -?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
- ambasciatore di Francia: ? (?-?)
1788
-


1788
ducato di Modena
Ercole III d'Este
Albero genealogico
(Modena 1727 - Treviso 1803)
figlio di Francesco III e di Carlotta Aglae di Orléans;
1741, sposa Maria Teresa Cybo-Malaspina, erede del ducato di Massa e Carrara che assicura così al piccolo ducato estense uno sbocco sul mare;
1780-96, duca di Modena;




1788
-

1788
Ducato di Parma e Piacenza
Ferdinando di Borbone
Albero genealogico

(Parma 1751 - Badia di Fontevivo, Parma 1802)
figlio di Filippo di Borbone e di Luisa Elisabetta di Francia;
suo precettore fu il filosofo Condillac ma nulla rimarrà di illuministico nel suo spirito mediocre e bigotto;
1762, dicembre, muore di vaiolo la sua promessa sposa Marie Johanna di Absburgo (1750-1762);
1765-1802, duca di Parma e Piacenza;
1767, 15 ottobre, a 16 anni muore di vaiolo anche la sua seconda promessa sposa Marie Josephe di Absburgo;
dal 1769 è sposato con la duchessa Maria Amalia (1746-1804) figlia di Maria Teresa d'Absburgo;
1788
-



Primo ministro
-
1788

 



1788
Granducato di Toscana
Pietro Leopoldo I
Albero genealogico
(Vienna 1747-1792)
terzogenito di Francesco Stefano di Lorena (Francesco I) e di Maria Teresa d'Austria;
viene educato a Vienna da C.A. Martini e F. Thurn;
1765-90, granduca di Toscana;
1790-92, imperatore del Sacro Romano Impero
e re di Boemia e d'Ungheria;


 
1788
viene liquidato il debito pubbico e separato il patrimonio del principe dal tesoro dello stato
[primo esempio di totale abolizione dello "stato patrimoniale"];


1788
REGNO di NAPOLI e SICILIA
Ferdinando IV
Albero genealogico
(Napoli 1751 - 1825)
figlio di Carlo III re di Spagna e di Maria Amalia di Sassonia;
1759-99, 1799-1806, 1815-16, re di Napoli;
1759-1816, re di Sicilia (Ferdinando III);
dal 1768 è sposato con la duchessa Marie Karoline di Absburgo (1752-1814);



1816-25, re delle Due Sicilie (Ferdinando I di Borbone);

NAPOLI
Primo ministro
marchese
D. Caracciolo
(1786 gen - 1789)
[dal 1775 Maria Carolina d'Absburgo è entrata nel consiglio di stato.]
Ministro degli Esteri
J.F.E. Acton
(1776 - ?)
Ministro della Marina
J.F.E. Acton
(1779 - ?)
Ministro della Guerra
J.F.E. Acton
(? - ?)
1788
Dicembre
alla fine dell'anno, oltre a giungere la triste notizia della morte del re di Spagna Carlo III, due figli del re sono ammalati di vaiolo: CarlocGennaro Francesco (9 anni non ancora compiuti, † gennaio 1789) e Carlo Gennaro (di appena 4 mesi, † febbraio 1789);

SICILIA
Viceré
Francesco d'Aquino ,
principe di Caramanico
(1786 gen - 1795)
1788
-

 

a




Asachi, Gheorghe (Herta 1788-Iasi 1869) scrittore romeno, scienziato e diplomatico moldavo, viaggiò a lungo in Italia e in Austria; tra i promotori del rinnovamento culturale romeno, fondò scuole, giornali e il primo teatro in lingua nazionale;
1829-49, fonda «L'Ape romena».

Bon, Francesco Augusto (Venezia [o Peschiera del Garda, Verona] 1788-Padova 1858) attore e commediografo italiano, direttore della compagnia "La Lombarda"; autore di circa sessanta commedie, creò il personaggio Ludro;
Ludro e la sua gran giornata (1823)
Il matrimonio di Ludro (1836)
La vecchiaia di Ludro (1837)
1842, insegnante all'Accademia dei filodrammatici di Milano;
1856, direttore dell'Istituto filarmonico-drammatico di Padova.

– Bossi, Benigno (Como 1788-Ginevra 1870) patriota italiano, legato al gruppo milanese del «Conciliatore»;
1821, rappresenta i liberali lombardi al moto insurrezionale di Torino;
1824, condannato a morte in contumacia, aderisce alla società segreta dei «Sublimi maestri perfetti» a Ginevra;
1848, nominato a Londra rappresentante del governo provvisorio di Milano;
1842, ritiratosi dalla vita politica, pubblica una biografia di J.-C.-I. Sismondi.

– Botsaris, Markos (Suli, Albania 1788-Karpenisi, Etolia 1823) patriota greco
1814, aderisce alla società segreta patriottica dell'Eteria
1822-23, è tra gli animatori della difesa di Missolungi durante il primo assedio effettuato dai turchi e rimane ucciso.

– Boucher de Crèvecoeur de Perthes, Jacques (Rethel, Ardennes 1788-Abbeville, Somme 1868) paletnologo francese, il fondatore della archeologia preistorica;
Antichità celtiche e antidiluviane (1846)
Gli utensili di pietra (1865).

Byron, George Gordon lord (Londra 1788-Missolungi 1824) poeta inglese Albero genealogico.

– Cabet, Étienne (Digione 1788-Saint Louis, Missouri, Stati Uniti 1856) politico e scrittore francese;
1830, partecipa all'insurrezione parigina che porta al trono Luigi Filippo d'Orléans;
1831, viene destituito dalla carica di procuratore generale alla corte d'appello di Bastia in Corsica per le sue tendenze repubblicane;
1833, fonda il giornale «Le Populaire», presto soppresso dal governo;
1834-39, esule a Londra, subisce l'influenza di R. Owen ed elabora un sistema comunista che espone nel Voyage en Icarie (1842, Viaggio in Icaria)
1848, dopo aver partecipato alla rivoluzione, parte per gli Stati Uniti dove guida l'esperienza degli "icariani" di Nauvoo (Illinois).

Chauvet, Joseph-Joachim-Victor (Tolone 1788-1834 ca) poeta, critico e pubblicista francese, collaboratore della «Révue Encyclopèdique»;
La Parganiote (1820)
1820, un suo articolo sul Conte di Carmagnola riceve la famosa Lettera a M.C. sull'unità di tempo e di luogo nella tragedia di A. Manzoni.

Chrzanowski, Wojciech (Cracovia 1788-Parigi 1861) militare polacco;
1830-31, uno dei capi militari della rivoluzione polacca;
1848, è chiamato da Carlo Alberto per riorganizzare le truppe piemontesi;
1849, marzo, alla ripresa delle ostilità contro l'Austria è maggiore generale, ma è ritenuto responsabile dell'infelice esito della prima guerra d'indipendenza; passato in Francia ha poi la stima di Napoleone III;
Varie pubblicazioni di arte militare.

Clapperton, Hugh (Annan, Dumfriesshire 1788-Sokoto, Nigeria 1827) esploratore scozzese;
1822, partecipa alla spedizione che, al comando di D. Denham, raggiunge Kuka (attraverso il Sahara) nel Bornu, dove scopre il lago Ciad;
Narrazione di viaggi e scoperte in Africa settentrionale e centrale negli anni 1822-1823 e 1824 (1826).
1827, in una seconda spedizione verifica che il Niger volge a sud, risolvendo il problema del suo corso e della sua foce, che identifica col golfo di Guinea.

Cockerell, Charles Robert (Londra 1788-1863) architetto e archeologo inglese
Il tempio di Giove Panellenio a Egina e di Apollo Epicuro a Basse (1860).

Eichendorff, Joseph Karl von (Lubowitz, Alta Slesia 1788-Neisse 1857) scrittore tedesco;
Ahnung und Gegenwart (1810-12, Presentimento e presenza, pubblicato nel 1815)
Das Marmorbild (1819, La statua di marmo)
Aus dem Leben eines Taugenichts (1826, La vita di un perdigiorno)
Die Dichter und ihre Gesellen (1834, Poeti e loro compagni)
Schloss Dürande (1837, Castel Dürande)
La nobiltà e la rivoluzione (1857).

Fresnel, Augustin-Jean (Broglie 1788-Ville d'Avray, Parigi 1827) fisico francese, creatore dell'ottica fisica, da cui il principio di Huygens-Fresnel.

Hamilton, William (Glasgow 8.3.1788-Edimburgo 6.5.1856) filosofo scozzese; positivismo evoluzionistico;
Filosofia del Cousin (1829, apparso nella «Edinburgh Review»)
1836, diventa professore di logica e metafisica nella università di Edinburgh;
Discussioni sulla filosofia, la letteratura e l'educazione (1852)
Opere (1856, a cura di Thomas Reid con note e commenti)
Lezioni di metafisica e di logica (1858-60, postumo, in 4 voll. pubblicate da H.L. Mansel; composte nel primo anno di insegnamento, le ripeté per vent'anni senza alcun mutamento).

Hirscher, Johannes Baptist von (Alt-Ergarten presso Ravensburg, Svevia superiore 1788-Friburgo in Brisgovia 1865) teologo tedesco, sacerdote dal 1810
Libretto giovanile, con idee illuministiche, condannato da Roma
La morale cristiana come dottrina della realizzazione del regno nell'umanità (1835-36)
Storia di Gesù Cristo, figlio di Dio e salvatore del mondo (1839)
Dibattito sulle grandi domande religiose del presente (1846-55, in tre voll.)
Le condizioni della chiesa oggi (1849).

Kisfaludy, Károly (Tét 1788-Pest 1830) scrittore ungherese, figura di punta del movimento nazionalista e indipendentista magiaro, del quale fondò il più importante organo letterario, l'almanacco «Aurora» pubblicato a partire dal 1922
I tartari in Ungheria (1819)
I pretendenti (1819, commedia)
Il voivoda Stibor (1820)
I sediziosi (1820, commedia)
Delusioni (1828, commedia)
Irene (1829, sullo sfondo della conquista turca di Costantinopoli).

Lambruschini, Raffaello (Genova 1788-San Cerbone, Figline Valdarno 1873) politico e pedagogista italiano, studiò dapprima nella città natale e poi a Roma sotto la guida degli zii, il vescovo di Orvieto Giovanni Battista e il padre barnabita, poi cardinale, Luigi (1776-1854), e infine a Orvieto dove fu ordinato prete;
1810-12, qui regge segretamente, in qualità di provicario generale, la diocesi rimasta vacante a causa dell'allontanamento dello zio, esiliato per la sua strenua opposizione a Napoleone I;
1812, scoperto, viene deportato a Bastia in Corsica;
1814, rimesso in libertà rinuncia alla carriera ecclesiastica curiale iniziata a Roma non condividendo la politica papale e si ritira nella tenuta paterna di San Cerbone; ben presto entra a far parte del circolo culturale toscano facente parte dell' «Antologia» (G.P. Vieusseux, G. Capponi, C. Ridolfi, B. Ricasoli);
1827, con C. Ridolfi e L. de Ricci fonda il «Giornale agrario toscano»;
1830, crea nella propria casa di San Cerbone un istituto educativo per giovani benestanti, durato 17 anni;
1836-42, viene pubblicata la «Guida dell'educatore», cronaca della vita dell'istituto, la prima guida pedagogica italiana moderna;
Difesa delle scuole infantili (1836)
1844-45, continua la pubblicazione della «Guida dell'educatore»;
1847-48, dirige con B. Ricasoli e V. Salvagnoli il giornale politico fiorentino «La Patria»;
1849-51, collabora allo «Statuto» dove difende la causa dell'unità d'Italia ed espone le proprie idee per una democratizzazione e riforma della chiesa;
Dell'educazione (1849)
Dell'educazione elementare e di secondo grado (1850)
1860, dopo l'annessione della Toscana al Piemonte è nominato senatore;
1867, riceve la cattedra di pedagogia nell'Istituto di studi superiori di Firenze;
Dell'istruzione. Dialoghi (1871)
Delle virtù e dei vizi (1873)
Dell'autorità e della libertà. Pensieri di un solitario (iniziata nel 1866 e apparsa postuma nel 1932).

Mérilhou, Joseph (Montignac, Dordogne, regione del Périgord 15 ottobre 1788 – Neuilly-sur-Seine, Hauts-de-Seine 18 ottobre 1856) politico francese;
[Figlio di Jean Mérilhou e Madeleine Desmond.]

Peel, Robert (Chamber Hall, Lancashire 1788-Londra 1850) politico inglese;
[Figlio dell'industriale cotoniero Robert Peel.]
studia a Oxford a al Lincoln's Inn di Londra;
1809, viene eletto, giovanissimo, alla camera dei comuni;
1810, schierato come il padre con il partito tory, entra a far parte del gabinetto Perceval in qualità di sottosegretario alla guerra e alle colonie;
1812, il nuovo primo ministro lord Liverpool lo nomina segretario per l'Irlanda;
1812-18, si misura con la difficile situazione dell'isola: ostile all'emancipazione dei cattolici ed incline ai metodi autoritari, mette però in luce notevoli doti politiche;
1819, seguendo il consiglio di autorevoli economisti, come D. Ricardo, patrocina il ritorno ai pagamenti in specie metalliche ponendo così fine alla circolazione di carta moneta che ha caratterizzato il periodo delle guerre contro la Francia;
1822, rientra nel gabinetto Liverpool come ministro degli interni;
1828-30, conserva la carica anche sotto A.W. Wellington; attua col consenso generale importanti riforme, come la revisione in senso umanitario della legislazione penale e la creazione di una forza di polizia (i cui agenti saranno presto chiamati bobbies da Bob, abbreviazione di Robert) per l'area metropolitana londinese; di fronte alle pressioni dei liberali e dello stesso Wellington muta opinione nei confronti dell'emancipazione dei cattolici ancora esclusi in Gran Bretagna dai diritti politici;
1832, diviene il capo naturale dell'opposizione conservatrice ai deboli governi whig di E. Grey e W.L. Melbourne;
1834, alla caduta di quest'ultimo diventa primo ministro;
1835, battuto alle elezioni, si dedica alla riorganizzazione del suo partito;
1841, il suo partito vince le elezioni;
1846, di fronte all'immane catastrofe della carestia irlandese, propone al parlamento l'abolizione delle leggi sul grano: è un colpo decisivo agli interessi terrieri ancora predominanti nel Partito conservatore (che vota infatti in maggioranza contro la legge); dopo l'approvazione della legge viene subito rovesciato e collabora dall'esterno col ministero liberale di lord J. Russell;
1849, vota a favore dell'abrogazione degli Atti di navigazione;
1850, 28 giugno, pronuncia il suo ultimo discorso in parlamento criticando la politica estera di H.J.T. Palmerston; il giorno dopo una caduta da cavallo, rivelatasi mortale, tronca la carriera dell'politico che più ha fatto per adeguare senza scosse rivoluzionarie le istituzioni britanniche alla nuova età industriale.

Poncelet, Jean-Victor (Metz 1° lug 1788 - Parigi 22 dic 1867) matematico francese, studiò all'Ecole Polytechnique, allievo di G. Monge, e quindi alla scuola del genio di Metz;
al seguito di Napoleone nella campagna di Russia è fatto prigioniero e confinato a Saratov dove rimane due anni; tornato in Francia, pur nell'impegno della carriera militare, riprende le sue ricerche;
Trattato delle proprietà proiettive delle figure (1822, I vol; 1866, II vol.)
1838-48, alla Sorbona insegna meccanica sperimentale e applicata;
1848, viene eletto all'assemblea costituente della Seconda Repubblica come rappresentante del dipartimento della Mosella; diviene nello stesso tempo direttore dell'Ecole Polytechnique; partecipa attivamente all'organizzazione dell'Esposizione universale di Parigi del 1855.

Romani, Felice (Genova 1788-Moneglia, Genova 1865) poeta e librettista italiano, laureato in giurisprudenza e lettere, esperto di greco e latino, nella polemica tra romantici e classicisti si dichiarò al di sopra delle parti; in realtà il suo modello restò V. Monti;
La rosa bianca e la rosa rossa per G.S. Mayr (1813)
Medea in Corinto per G.S. Mayr (1813)
1814, rifiutata la carica di poeta cesareo a Vienna, firma con la Scala un contratto che lo impegna a fornire sei testi all'anno
Il turco in Italia per Rossini (1814)
Bianca e Faliero per Rossini (1819)
Il pirata per Bellini (1827)
La straniera per Bellini (1829)
I Capuleti e i Montecchi per Bellini (1830)
Anna Bolena per Donizetti (1830)
La sonnambula per Bellini (1831)
La Norma per Bellini (1831)
Lucrezia Borgia per Donizetti (1832)
L'elisir d'amore per Donizetti (1832)
1834, è chiamato da Carlo Alberto a dirigere la «Gazzetta ufficiale piemontese», di cui cura personalmente (a partire dal 1855) l'appendice letteraria;
Un giorno di regno  per Verdi (1840)
Poesie liriche (1841)
Il colombo (1883, postumo, poemetto).

Rückert, Friedrich o Freimund Raimar (Schweinfurt, Baviera 1788-Neuses, Coburgo 1866) scrittore tedesco, di modesta condizione, frequentò le università di Würzburg e Heidelberg;
1811, si laurea a Jena con una tesi in filologia, ottenendo poi la libera docenza;
Geharnischte Sonette (1814, Sonetti corazzati)
1816, mentre dirige a Stoccarda il «Morgenblatt» dell'editore Cotta, caldeggia nel dibattito sulla costituzione del Württemberg (in opposizione all'amico L. Uhland) un rafforzamento del re quale premessa per la nascita, intorno alla corona sveva, di una federazione degli stati tedeschi minori;
1817, cessa la sua militanza politica;
Kranz der Zeit (1817, Corona del tempo)
1818, stabilitosi a Vienna dopo una parentesi di viaggio in Italia, si dedica allo studio sistematico dell'arabo e del persiano sotto la guida del celebre orientalista J. Hammer-Purgstall;
1819, traduce il poeta persiano Rumi;
Östliche Rosen (1822, Rose d'oriente)
1826, grazie anche all'aiuto di A. von Platen-Hallermünde, ottiene la cattedra orientalistica a Erlangen;
Die Weisheit des Brahmanen (1836-39, La saggezza del brahmano, più di duemila epigrammi, parabole e novelle in alessandrini)
Kindertotenlieder (1872, postumo, in seguito alla morte di due figlioletti, magistralmente musicati poi da Mahler).

Saint-Denis, Louis-Etienne [detto Aly] (1788-1856) servitore personale di Napoleone I;
1811, entra al servizio dell'imperatore come "mamelucco aggiunto" e ha il privilegio di dormire in terra presso la tenda del sovrano; lo segue all'isola d'Elba dove diviene custode delle sue armi e primo cacciatore;
a Sant'Elena, dove pure lo ha seguito, diventa bibliotecario e vi rimane fino alla morte del sovrano.

Schopenhauer, Arthur (Danzica 1788-Francoforte sul Meno 1861) filosofo tedesco.

Somerset, Fitz-Roy-James-Henry primo lord Raglan (1788 - ) figlio del duca di Beaufort, apparteneva ad una delle famiglie aristocratiche dei Tre regni;
1804, giugno, semplice cornetta al 4° dei dragoni;
1805, luogotenente;
1808, capitano, assiste alla battaglia di Talavera in Portogallo;
1810, aiutante di campo e segretario di Arthur Wellesley, duca di Wellington, fa tutta la guerra di Spagna;
1811, maggiore;
1812, colonnello;
1814, agosto, ritornato a Londra, sposa la seconda figlia di lord Mornington, nipote del duca di Wellington; i "cento giorni" lo richiamano al suo posto  e all'inizio della battaglia di Waterloo, vicino alla masseria dell'Haire-Saint, perde il braccio destro; al suo ritorno in patria è nominato colonnello e aiutante di campo del principe regnante e commendatore dell'ordine del Bagno;
1817-19, segretario d'ambasciata a Parigi;
1822, segue il duca di Wellington a Vienna e a Verona;
1825, maggiore generale;
1827, segue il duca di Wellington a San Pietroburgo per gli onori allo zar in occasione della sua ascesa al trono;
1838, luogotenente generale, rimpiazza il posto gran maestro dell'artiglieria (mester general of the ordinance) sotto lord Kardinge, successore del duca di Wellington nel frattempo morto; è nominato barone di Raglan, dal nome di una tenuta patrimoniale ove Odoardo Somerset, uno dei suoi antenati, aveva lottato contro Cromwell fino alla caduta degli Stuart;
1854, marzo, viene incaricato a dirigere le operazioni nella guerra di Crimea; novembre, dopo i fatti di Alma e Inkerman è nominato feld-maresciallo.

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«segue da 1787»
1788
Canada

Fleury Mesplet fonda a Montreal la «Gazette du Commerce et Littéraire»
[il futuro «Montreal Gazette» il secondo giornale più antico delle Americhe].
Australia
il governatore Phillip porta il primo torchio ma purtroppo, non credendolo necessario, non fa venire uno stampatore… (esso entrerà in attività soltanto nel 1795);
«segue 1789»

Almanacchi

«segue da 1776»
Almanacco popolare:
-
Almanacco speciale o Annuario:
- Noth- und Hilfsbüchlein für Bauersleute (1788, Germania): di livello intellettuale decisamente inferiore a quello di B. Franklin).
«segue 1792»

«The Times»

«segue da 1787»
1788, 1° gennaio, il «Daily Universal Register» muta la testata in «The Times» divenendo quotidiano politico di tendenze conservatrici e legato al governo;
«segue 1803»

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